SOLUZIONE srl Servizi per gli enti locali www.entionline.it Aggiornamento RAGIONERIA Circolare 23 giugno 2014 Notiziario entionline + Notizie quotidiani dal 16 al 21 giugno 2014 Notiziario entionline (riportiamo di Ragioneria, pubblicate settimana trascorsa) nel le news, di interesse in materia nostro sito www.entionline.it nella Governo: edilizia scolastica ed esclusioni patto di stabilità Il Presidente del Consiglio annuncia di aver firmato un Dpcm concernente l’individuazione dei Comuni beneficiari, e del relativo importo, dell’esclusione dal Patto di stabilità interno, per gli anni 2014 e 2015, delle spese sostenute per interventi di edilizia scolastica, ai sensi dell’articolo 31, comma 14-ter, della legge 12 novembre 2011 n. 183. Ministero Interno: calcolo indennità di fine mandato Pubblichiamo il parere del 16 aprile 2014 con cui il Ministero dell’Interno fornisce chiarimenti relativamente al calcolo dell’indennità di fine mandato spettante al Sindaco uscente ex art. 82 del TUEL. Ragioneria Generale: enti in sperimentazione e DUP La Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato una risposta del 16 giugno 2014 nella quale chiarisce che gli enti in sperimentazione che non hanno ancora approvato il DUP 2014 2016, a causa dello slittamento del termine previsto per l’ approvazione del bilancio di previsione 2014 - 2016, in vista della prossima scadenza del 31 luglio 2014, per l’approvazione del DUP 2015 – 2017, hanno la facoltà di approvare un DUP per il quadrienno 2014 - 2017 riferito sia alla programmazione del bilancio di previsione 2014 2016 sia alla programmazione del bilancio di previsione 2015 - 2017. Decreto: elenco anticipazioni fondo solidarietà per TASI E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 138 del 17 giugno, supplemento ordinario, il D.M. 12 giugno 2014, che quantifica l’importo da erogare ai Comuni a valere sul Fondo di solidarietà comunale 2014 ai sensi del comma 688, dell'articolo 1, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (si tratta dell’anticipazione di liquidità attribuita ai Comuni che non hanno inviato le deliberazioni TASI entro il 23 maggio); le cifre corrispondono al 50 % del gettito annuo della TASI stimato ad aliquota base; le spettanze di ogni Comune sono elencate nell’allegato A, che trovate all’interno del decreto. CdP: anticipazioni di liquidità agli enti locali La Cassa Depositi e Prestiti ha pubblicato un comunicato del 19 giugno 2014 nel quale riepiloga le proprie attività finalizzate al pagamento dei debiti della PA; in tale ambito, la CdP avverte che i contratti per le ulteriori anticipazioni di liquidità a circa 480 enti locali, per un importo complessivo di circa 1,3 mld di euro, saranno stipulati non più tardi della fine del prossimo mese di luglio, annunciando che tutte le anticipazioni richieste sono state concesse per l’intero importo; per quanto invece riguarda la nuova disposizione che facilita la cessione dei crediti delle imprese dietro garanzia dello Stato, la CdP ricorda che si è in attesa dell’emanazione del relativo decreto attuativo. Agenzia Demanio: rinnovo contratti di locazione Pubblichiamo la circolare 16155 dell’ 11 giugno 2014 dell’Agenzia del Demanio in merito al nuovo obbligo per le PA di richiedere il nulla osta prima di procedere con il rinnovo dei contratti di locazione, come prevede l’art. 1, comma 388, della Legge 147/2013; inoltre, per la stipula dei nuovi contratti le PA potranno discrezionalmente rivolgersi all’Agenzia per verificare la congruità del canone, come previsto dall’ art. 24, comma 4, del D.L. 66/2014. All. 1 – Quadro Esigenziale All. 2 – Nulla Osta All. 3 – Modello Estimale Agenzia Entrate: Comuni e imposta registro per affrancazione terre civiche Con risoluzione n. 64 del 20 giugno 2014 l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti ad un Comune in merito al trattamento agevolato ai fini dell’imposta di registro relativamente agli atti di affrancazione di terre civiche, affermando che in relazione a tali atti non opera la previsione di soppressione delle agevolazioni recata dall’art. 10, comma 4, del D.lgs. n. 23/2011 e, pertanto, anche gli atti stipulati in data successiva al 1° gennaio 2014 possono ancora beneficiare del regime di esenzione previsto dall’art. 2 della legge n. 692/1981. Notizie quotidiani (abbiamo estrapolato i passaggi di maggiore rilievo degli articoli, di interesse per l’ufficio Ragioneria, pubblicati sui quotidiani nella settimana trascorsa) Comuni e fatturazione elettronica 16/06/2014 - Il Sole 24 Ore Dal 6 giugno ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza e assistenza sociale sono soggetti all'obbligo della fatturazione elettronica, previsto dall'articolo 6 del Dm 55/2013, mentre gli altri enti della Pa, tra cui gli enti locali, dovranno adeguarsi dal 31 marzo 2015, come previsto dall'articolo 25, comma 1 del Dl 66/2014. Gli emendamenti al decreto Irpef (si veda Il Sole 24 Ore di lunedì scorso), oltre ad ampliare i casi di esonero dall'indicazione del Cig alle transazioni finanziarie previste dalla determinazione 7 luglio 2011, n. 4, dell'autorità di vigilanza, introducono il comma 2bis all'articolo 25 del Dl 66/2014, prevedendo l'obbligo, a carico delle stazioni appaltanti, dell'indicazione di Cig e Cup nei contratti, nell'ambito della clausola scritta all'articolo 3, comma 8 della legge 136/2010, con l'esplicito riferimento agli obblighi delle parti in tema di fatturazione elettronica. L'articolo 6, comma 6 del Dm 55/2013 stabilisce inoltre che le amministrazioni, trascorse le date indicate sopra, non possono accettare fatture che non siano trasmesse in forma elettronica e, trascorsi tre mesi da queste date, non possono procedere ad alcun pagamento sino all'invio delle fatture in formato elettronico. Gli enti locali che emettono fatture nei confronti degli enti di cui sopra non potranno quindi attendere il termine del 31 marzo per adeguarsi all'obbligo. È il caso di quei Comuni che gestiscono in economia il servizio idrico integrato e che, periodicamente, inviano le fatture per acqua depurazione e fognatura, ad esempio, alle sedi locali di Inps, Inail, agenzia Entrate. Ma in questo caso l'avvio della fatturazione elettronica porrà ulteriori problemi organizzativi in quanto gli enti che svolgono le attività di somministrazione (articolo 1, comma 1 del Dm 370/2000) godono di una serie di semplificazioni che verranno in parte vanificate dall'avvio della fattura elettronica. Tale decreto prevede la semplificazione del contenuto delle bollette-fatture, per gli enti che utilizzano strumenti informatici ne permette l'emissione in unico esemplare, sostituendo il secondo con le distinte di fatturazione (articolo 1, comma 3, Dm 370/2000). Posto che ogni emissione conta spesso migliaia di bollette-fatture, gli enti, anziché annotarle singolarmente nel registro fatture attive, possono registrare il totale delle distinte meccanografiche nel registro corrispettivi (articolo 2, comma 3, Dm 370/2000). L'ente sarà quindi costretto a far coesistere due distinti sistemi di fatturazione: la fatturazione e registrazione semplificata, ai sensi del Dm 370/2000, e la fatturazione elettronica, con gli inevitabili costi organizzativi e gestionali. In questo caso sarà necessaria l'attivazione di una numerazione separata e registri separati, per distinguere l'emissione delle fatture elettroniche da quelle cartacee. Sarebbe quindi auspicabile, almeno in fase di avvio, un esonero dall'obbligo della fatturazione elettronica per le attività previste dal Dm 370/2000. Domenico Luddeni Riparti patto di stabilità 16/06/2014 - Il Sole 24 Ore Entro il 30 giugno i Comuni dovranno aver "consumato" gli spazi finanziari assegnati a inizio anno a titolo di bonus investimenti. Con la legge di Stabilità 2014 è stata infatti ripartita fra i Comuni la torta di 840 milioni per permettere l'esclusione dai vincoli dei pagamenti in conto capitale (articolo 1, comma 535 della legge 147/2013). Con il monitoraggio semestrale - il cui decreto non è ancora stato approvato - gli enti dovranno dimostrare l'importo dei pagamenti effettuati nel corso del primo semestre da escludere ai fini del Patto di stabilità. Dopo il 30 giugno non potranno più essere effettuate esclusioni a valere su questi spazi finanziari. Ancora in materia di Patto di stabilità interno, è stata pubblicata sul sito del ministero dell'Economia la ripartizione degli spazi finanziari non assegnati dalle regioni, ad esclusivo beneficio dei Comuni con popolazione compresa tra mille e 5mila abitanti nell'ambito del Patto verticale incentivato. Il beneficio, per i Comuni che hanno un saldo finanziario positivo, è pari al 9,28 % dell'obiettivo ed è già evidenziato nei prospetti degli obiettivi 2014. Anna Guiducci - Patrizia Ruffini Agevolazioni per edilizia scolastica 17/06/2014 - ItaliaOggi Via libera dal consiglio dei ministri al Dpcm che individua circa 350 comuni che saranno esclusi dal Patto di stabilità per 122 milioni di euro per gli anni 2014 e 2015 e potranno così avviare immediatamente i lavori di edilizia scolastica. Il decreto è in attuazione dell'art. 48 del decreto legge n. 66/2014. Si tratta di una prima parte degli interventi che i comuni hanno segnalato direttamente al presidente del consiglio, Matteo Renzi, manifestando la loro disponibilità ad utilizzare fondi propri. Ma l'edilizia potrà contare nell'immediato anche su altre risorse: ulteriori 400 milioni di euro, provenienti dalla programmazione nazionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, che consentirà lo scorrimento delle graduatorie regionali già esistenti per interventi di rimozione dell'amianto ma anche di messa in sicurezza. Il ministero dell'istruzione è pronto a partire nei prossimi giorni con interventi di piccola manutenzione con i risparmi delle gare Consip per la pulizia delle scuole, per 450 milioni di euro. Anticipazioni fondo solidarietà per Tasi 18/06/2014 - ItaliaOggi Sul Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 138 del 17 giugno 2014, è stato pubblicato il decreto 12 giugno 2014 del dipartimento delle finanze del ministero dell'economia e delle finanze, con il quale: - sono stati individuati i comuni appartenenti alle regioni a statuto ordinario e alla Regione Siciliana e alla Regione Sardegna, che non hanno inviato le deliberazioni relative al tributo per i servizi indivisibili (Tasi) entro il 23 maggio 2014, mediante inserimento del testo delle stesse nell'apposita sezione del Portale del federalismo fi scale; - sono stati fissati gli importi da corrispondere ai suddetti comuni, a valere sul Fondo di solidarietà comunale 2014; tali importi corrispondono al 50% del gettito annuo della Tasi, stimato ad aliquota di base. Puntuale all'appuntamento, quindi, il decreto ministeriale contiene nell'allegato A un elenco nel quale sono individuati sia i comuni che i corrispondenti importi che dovranno essere loro erogati a valere sul Fondo di solidarietà comunale 2014. I successivi passaggi delineati dall'art. 1 del decreto sono i seguenti: - il ministero dell'interno eroga ai comuni gli importi indicati nell'allegato A entro il 20 giugno 2014; - lo stesso ministero comunica all'Agenzia delle entrate, entro il 30 settembre 2014, gli eventuali importi da recuperare nei confronti dei singoli comuni nel caso in cui le anticipazioni complessivamente erogate siano superiori all'importo spettante loro per l'anno 2014 a titolo di Fondo di solidarietà comunale; - l'Agenzia delle entrate procede a trattenere le relative somme, per i comuni interessati, da qualsiasi entrata loro dovuta riscossa tramite il sistema del versamento unificato, di cui all'art. 17 del dlgs 9 luglio 1997, n. 241. - la stessa Agenzia versa gli importi recuperati a un apposito capitolo dell'entrata del bilancio dello stato entro il mese di ottobre 2014, ai fini della riassegnazione per il reintegro del Fondo di solidarietà comunale nello stesso anno. Ilaria Accardi Conversione DL 66 e trasparenza bilanci 19/06/2014 - Il Sole 24 Ore All'articolo 8 la legge di conversione approvata ieri in via definitiva chiede alle Pubbliche amministrazioni di pubblicare sul proprio sito Internet tre cose: i bilanci (preventivi e consuntivi) in forma integrale, ma anche per aggregati ed elaborazioni grafiche che li rendano comprensibili, i dati su spese ed entrate, in formato tabellare elaborabile, e un indicatore con i tempi medi di pagamento, da aggiornare ogni tre mesi a partire dal prossimo anno. La cura della trasparenza investe anche il Siope, il sistema dell'Economia che rileva i flussi di cassa delle Pa e che ora è accessibile liberamente: fino a ieri era consultabile con password riservate e, curiosamente per un sito Internet, chiudeva alle 18. Gianni Trovati DL 66 e debiti PA 19/06/2014 - Il Sole 24 Ore Diventano definitive - con la conversione in legge - le disposizioni del Dl 66/14 sui pagamenti della Pa, proprio mentre la Ue attiva la procedura d'infrazione. Tra queste, spicca quella in cui si prevede che i fornitori dello Stato potranno comunicare i dati sulle fatture emesse dal 1° luglio 2014 mediante la piattaforma telematica del ministero dell'Economia. La Pubblica amministrazione comunica con lo stesso canale le informazioni sulla ricezione e rilevazione sui propri sistemi contabili delle fatture entro il 15 di ogni mese, evidenziando anche i debiti non estinti, certi, liquidi ed esigibili per i quali, nel mese precedente, sia stato superato il termine di pagamento dal quale derivano gli interessi moratori. Queste informazioni, in forma aggregata, dovranno essere trasmesse anche per le fatture e le richieste di pagamento del primo semestre 2014. Sul fronte delle risorse messe a disposizione della Pa per far fronte ai debiti accumulati, il Fondo sbloccadebiti introdotto dall'articolo 1, comma 10 del Dl 35/2013 è oggetto nelle sue varie articolazioni di ulteriori accreditamenti. Ad esempio, l'articolo 31 del nuovo decreto assegna due miliardi al Fondo sblocca-debiti delle società partecipate: i debiti devono essere certi, liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2013; deve essere stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro questo termine termine; nel caso di debiti fuori bilancio, occorre che presentassero i requisiti per il riconoscimento alla data del 31 dicembre 2013, anche se sono stati riconosciuti in bilancio in data successiva. Le partecipate a loro volta destineranno le risorse per l'estinzione dei loro debiti, con le stesse caratteristiche appena elencate. Viene confermata poi l'integrazione del Fondo con altri 6 miliardi di euro. Sarà un decreto dell'Economia a operarne la ripartizione fra i vari beneficiari, e a dettare i criteri, i tempi e le modalità per la concessione delle risorse alle regioni e agli enti locali, compreso quelli che non hanno prima avanzato richiesta di anticipazione di liquidità a valere sul Fondo. L'articolo 33 interessa i Comuni che hanno deliberato, fra il 1° ottobre 2009 e il 6 giugno 2013, il dissesto finanziario. Per questi enti è consentita un'anticipazione, fino all'importo massimo di 300 milioni di euro per il 2014, utilizzabile in aumento della massa attiva della gestione liquidatoria per il pagamento dei debiti ammessi alla procedura. L'articolo 37 dispone che le cessioni dei crediti certificati mediante la piattaforma elettronica possono essere stipulate mediante scrittura privata. Le cessioni si intendono notificate e sono efficaci e opponibili nei confronti delle amministrazioni cedute dalla data di comunicazione della cessione alla Pa attraverso la piattaforma elettronica. Questi atti, come previsto dal nuovo articolo 38-bis, sono esenti da imposte, tasse e diritti di qualsiasi tipo, fatta eccezione per l'Iva. Lo stesso articolo ha introdotto la garanzia dello Stato a copertura del credito certificato, operante dal momento dell'effettuazione delle operazioni di cessione o ridefinizione dei debiti. La garanzia opera anche per i debiti che, anche se non certificati, risultino comunque maturati al 31 dicembre 2013, purché i creditori presentino istanza di certificazione improrogabilmente entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, utilizzando la piattaforma elettronica e si ottenga la certificazione entro i 30 giorni successivi. L'eventuale cessione pro-soluto del credito certificato e assistito dalla garanzia dello Stato darà diritto all'applicazione di interessi contenuti sull'operazione di anticipo. Alessandro Sacrestano Risparmi su affitti passivi 19/06/2014 - ItaliaOggi Con l'approvazione dei modelli, pubblicati sul sito dell'Agenzia del demanio, gli enti hanno ora tutti gli strumenti per trasmettere all'Agenzia i dati sui contratti di locazione da rinnovare o su quelli di nuova stipulazione. Le istruzioni operative alle p.a. non statali per attuare correttamente le norme della legge di stabilità (comma 388 della legge 147/2013) sono contenute in una circolare firmata dal direttore centrale Paolo Maranca lo scorso 11 giugno. La legge di bilancio prevede infatti che i contratti di affitto non possano essere rinnovati senza l'ok del Demanio che deve valutare due condizioni: il rispetto dei prezzi medi di mercato e l'assenza di immobili demaniali disponibili. I contratti stipulati senza il nulla osta sono considerati nulli. La nota detta le istruzioni per chiedere il nulla osta dell'Agenzia. Saranno gli enti a doversi attivare presentando istanza tramite Pec alle direzioni regionali del Demanio competenti. Nel modello, disponibile sul sito www.agenziademanio.it, gli enti dovranno formalizzare le proprie esigenze locative e le caratteristiche dell'immobile per cui si chiede l'autorizzazione, oltre ovviamente all'importo del canone d'affitto che l'Agenzia dovrà comparare con i prezzi di mercato. Dopo aver ricevuto la domanda, le direzioni regionali verificheranno se vi sono immobili demaniali, o di proprietà di altri soggetti pubblici, che fanno al caso delle amministrazioni richiedenti. Se non ve ne sono, ciascuna direzione regionale provvederà a rilasciare il nulla osta al rinnovo del contratto, salvo che non venga riscontrata una difformità del canone rispetto ai prezzi medi. L'ok del Demanio deve arrivare, a norma di legge, almeno 60 giorni prima della data entro la quale l'amministrazione locataria può avvalersi della diritto di recesso dal contratto. Per quanto riguarda, invece, le locazioni di nuova stipulazione, le p.a potranno discrezionalmente rivolgersi all'Agenzia per valutare la congruità del canone. L'istanza di congruità dovrà essere corredata dal canone proposto dal proprietario dell'immobile e corredata di una perizia del bene. La circolare chiarisce che nell'ipotesi di valori di locazione pari o superiori a 2,5 milioni nell'arco di sei anni, «la congruità del canone sarà effettuata dalla Commissione di congruità a cui la direzione regionale dell'Agenzia invierà il documento ricevuto». Qualora il canone di locazione determinato a seguito della perizia da trasmettere ai fini della congruità risulti inferiore a quello richiesto dalla proprietà, le p.a. «dovranno acquisire da parte di quest'ultima l'accettazione dell'importo, specificando che non ha carattere definitivo, ma dovrà essere sottoposto alla congruità da parte del Demanio. In ogni caso, l'Agenzia comunicherà, oltre all'esito della verifica sul canone, anche l'eventuale disponibilità di immobili (di proprietà statale o, in subordine, di proprietà pubblica) potenzialmente idonei alle esigenze dell'amministrazione interessata. Edilizia scolastica e patto di stabilità 20/06/2014 - ItaliaOggi Sono circa 350 comuni che beneficeranno delle deroghe al Patto di stabilità interno per i lavori di edilizia scolastica. A individuarli è il dpcm firmato la scorsa settimana dal premier, Matteo Renzi (ora in via di perfezionamento), che distribuirà i 244 milioni stanziati dall'art. 48 del dl 66/2014. Occorre precisare che non si tratta di soldi veri, ma di «spazi finanziari» che consentiranno ai sindaci di utilizzare parte delle risorse ferme in cassa. Il bonus è spalmato per metà sull'anno corrente e per il restante 50% sul 2015. Matteo Barbero Fondo di solidarietà 2014 20/06/2014 - Il Sole 24 Ore Con la conferenza Stato-Città di ieri diventa quasi completo il mosaico dei conti comunali del 2014 e, ex post, si definisce anche quello del 2013. Dopo un lungo lavorio è stata infatti approvata la ripartizione del fondo di solidarietà comunale di quest'anno. In pratica si tratta di 6.342 milioni, 4.700 dei quali alimentati dagli stessi Comuni con il gettito Imu: dalla base di calcolo dell'Imu esce ovviamente l'abitazione principale, per cui la quota di gettito da dedicare al fondo cresce dal 30,76% dell'anno scorso al 38,76% di quest'anno. In valori assoluti, il risultato non cambia, mentre nei singoli Comuni la novità produce effetti più sensibili, in aumento o in diminuzione, quando l'incidenza del loro gettito di abitazione principale era più lontano dalla media nazionale. Secondo le prime stime, comunque, aumenta fino a quota 350 il numero dei Comuni "incapienti", cioè quelli che non si vedono tagliare l'entrata ma devono restituire risorse proprie per alimentare il fondo, ma la somma totale da restituire scende intorno ai 154 milioni di euro. Nel domino della finanza locale tutte le tessere sono collegate, e quindi il via libera al fondo 2014, che nei prossimi giorni sarà tradotto in decreto, è stato reso possibile dal completamento della revisione sui gettiti Imu di categoria D del 2013 prevista dal decreto «salva-Roma» ter: come anticipato dalle note medodologiche diffuse dal Viminale a fine aprile, i numeri cambiano per tutti i Comuni delle Regioni ordinarie e di Sicilia e Sardegna, e di conseguenza è altrettanto generalizzata la proroga al 30 giugno del termine per chiudere i rendiconti del 2013. Grosse novità, comunque, riguardano un gruppo piuttosto ristretto di Comuni mediopiccoli, mentre per gli altri ci sono piccole variazioni dal momento che a livello complessivo la revisione ha spostato circa 170 milioni. A questo punto, i Comuni possono ultimare i conti per quest'anno, individuando le risorse base del 2014 costituite dalla somma di Imu (depurata dalla quota di alimentazione del Fondo di solidarietà) e Tasi ad aliquota standard e Fondo 2014. Essenziali, naturalmente, saranno le stime ministeriali di Imu e Tasi aliquota standard, perché al crescere di questo valore scende la quota di fondo assegnato. Dopo la "ricca" Conferenza di ieri, il tassello mancante più importante è rappresentato dai 625 milioni del Fondo Tasi, la cui assegnazione potrebbe vedere la luce la prossima settimana; a quel punto, mancherebbero all'appello i 348 milioni di ristoro per la mini-Imu, i 118 di rimborso per l'esenzione garantita ai fabbricati rurali strumentali e i 18,5 milioni per compensare l'uscita dall'Imu degli alloggi sociali. Gianni Trovati Riduzione canoni affitti passivi 20/06/2014 - ItaliaOggi Dal 1° luglio 2014, anche gli enti locali (come le altre p.a.) dovranno ridurre del 15% i canoni di locazione passiva dovuti in base a contratti in essere. La novità, passata finora abbastanza inosservata, è prevista dal decreto irpef (dl 66/2014), nei giorni scorsi convertito in legge e quindi definitivo. L'art. 24, al comma 4, infatti, ha modificato l'art. 3 del dl 95/2012, il quale, a sua volta, al comma 3 dispone, appunto, ai fini del contenimento della spesa pubblica, la riduzione automatica del 15% rispetto alla misura attualmente corrisposta dei canoni relativi ai contratti di locazione passiva aventi ad oggetto immobili a uso istituzionale. È comunque fatto salvo il diritto di recesso del locatore. Pertanto, si tratta di un automatismo, a differenza di quanto accade per la riduzione del 5% di fornitura, che rappresenta una mera facoltà per gli enti. La misura ridotta del canone, inoltre, va prevista anche nei contatti di nuova stipulazione o oggetto di rinnovo. Da notare che lo stesso art. 24 del dl 66 attribuisce a tutte le pa, la facoltà di recedere, entro il 31 luglio 2014 dai contratti di locazione di immobili in essere. Il recesso è perfezionato decorsi 180 giorni dal preavviso, anche in deroga ad eventuali clausole che lo limitino o lo escludano. Rimborsi spese amministratori 20/06/2014 - ItaliaOggi Nell'ordinamento vigente non è dato rinvenire norme che prevedono la possibilità di rimborsare agli amministratori locali le spese legali sostenute per giudizi instaurati in relazione a fatti asseritamente posti in esseri nell'esercizio delle proprie funzioni. In passato, parte della giurisprudenza aveva ritenuto di poter estendere in via analogica agli amministratori locali la normativa che consente tale rimborso per i dipendenti degli enti locali, sulla base dell'avverarsi di alcuni presupposti, quali la sussistenza di una connessione con i compiti d'ufficio dei fatti oggetto del processo penale, la mancanza di conflitto di interessi con l'amministrazione di appartenenza, nonché la conclusione del processo penale con una sentenza di assoluzione. Secondo altri indirizzi ermeneutici, la possibilità di tale ricorso all'analogia nella materia in questione è preclusa. Da ultimo, nella specifica materia è intervenuta la Corte dei conti, sezione regionale per il Veneto, la quale, con il parere reso in data 6 novembre 2013, ha ritenuto che debba essere rimesso al prudente apprezzamento dell'amministrazione ogni valutazione circa la sussistenza, nel caso concreto, dei presupposti per procedere al rimborso delle spese legali sostenute dei propri amministratori. Il ministero dell'interno, pur prendendo atto dei contenuti di tale recente pronuncia della Corte dei conti, ritiene che, in assenza di un dirimente intervento legislativo, non sussistano motivi per discostarsi dal proprio precedente orientamento, sia in considerazione dell'attuale situazione economica che induce ad adottare ogni possibile misura contenitiva della spesa pubblica, sia per l'ampio dibattito giurisprudenziale che, allo stato, sembra aver prodotto un indirizzo consolidato.
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