S.M.S. Saxa Rubra N om e s oc i età ANNO 2 NUMERO 3 Via Baccano, 38 - 00188 Roma [email protected] SI RIPARTE! SOMMARIO: Alluvioni p. 4 Razzismo e Pregiudizio p. 6 Degrado di Labaro p. 8 Professore per un giorno p. 9 Colpa delle stelle p. 13 Intervista ai nonni p. 11 Malala p.16 Rubriche: • Ambiente • Cronaca • Scuola • Recensioni • Sport • Giochi • Fumetto a puntate Una borsa di studio per iniziare bene l’anno Lunedì 27 ottobre 2014 alle ore 11:00, nella palestra dell’I.C. Via Baccano, affollatissima di alunni e docenti, è avvenuta la premiazione della studentessa Giorgia Gelosia, che ha conseguito lo scorso anno la licenza media, con il massimo dei voti. Giorgia si è distinta, sia nelle prove d'esame che nel corso del triennio, attraverso un eccellente percorso di formazione educativa e didattica. Giorgia ha così ricevuto oggi un attestato di merito ed una borsa di studio, grazie ai fondi raccolti dalla vendita del giornalino “Baccano News”, prodotto lo scorso anno dagli alunni delle seconde classi. I due numeri, pubblicati anche on-line sul sito dell'istituto, sono il risultato di un progetto svolto nel corso dell’anno 2013-14 dalle seconde medie del nostro istituto, guidate dalle insegnanti di Lettere Blasi, Pitocchelli e Veneziani. Stamani le tre classi, oggi terze medie, hanno ricevuto anch’esse un attestato di riconoscimento perché il lavoro da esse svolto, oltre che fruttuoso per il risultato finale della borsa di studio, ha stimolato l’impegno individuale e collettivo di questi giovani e ha aperto loro nuovi interessi. Durante la manifestazione, svoltasi in un clima festoso, ci sono stati numerosi interventi. Nel discorso di apertura il Dirigente Scolastico Cinzia Pecoraro e l’assessore E quest’anno a chi toccherà? Che vinca il migliore! all'Istruzione del XV Municipio Alessandro Cozza hanno evidenziato la validità e l'importanza di tale iniziativa. La prof.ssa Blasi ha poi sottolineato come la scuola debba essere un luogo in cui valorizzare anche le eccellenze, con progetti di potenziamento, oltre alle attività di inclusione e integrazione di alunni stranieri in cui la scuola da anni si distingue. Sono poi intervenute l'insegnante Salvi, che è stata maestra dell’alunna premiata, e la prof.ssa Veneziani, docente di Lettere di Giorgia in II e III media. Emozionante è stato il discorso dedicato alla brillante studentessa preparato da alcuni alunni delle terze medie, che sono successivamente anche intervenuti con domande alla preside, a Giorgia Gelosia e ai suoi famigliari, visibilmente commossi e sorpresi dall’inaspettato riconoscimento. Una festa insomma, più che una cerimonia, in cui ad essere protagonisti sono stati gli studenti, com’è giusto che sia. Ci auguriamo che questa diventi una bella consuetudine per la nostra scuola e che, grazie anche al contributo di finanziatori esterni, quest'anno si riesca ad assegnare più di un riconoscimento. L.B. S.P. S.V. P a g i n a 2 A MBI EN T E A N N O 2 N U MER O 3 Cause e conseguenze di un fenomeno che ci riguarda sempre più da vicino... L’EFETTO SERRA DISTRUGGE IL MONDO? Che cos’è l’effetto serra? Da alcuni decenni gli scienziati stanno studiando un fenomeno collegato all'inquinamento atmosferico. Questo fenomeno è chia- Ghiacciai in via di scioglimento L’inquinamento delle industrie mato “global warning” o effetto serra e il termine deriva dall’analogia con quanto avviene nelle serre per la coltivazione. Esso non ha nulla di negativo in partenza: è un fenomeno atmosferico-climatico che indica la capacità di un pianeta di trattenere nella propria atmosfera parte dell'energia solare; agisce attraverso la presenza in atmosfera dei gas serra e ha come effetto quello di regolare la temperatura dell'atmosfera terrestre evitando escursioni termiche e rendendo possibile la presenza di vita sulla Terra. In assenza di gas serra, la temperatura superficiale media della Terra sarebbe di circa -18° C mentre, grazie alla presenza di essi e del resto dell'atmosfera, il valore è di circa +14° C, consentendo così la vita come la conosciamo. Come funziona? I raggi solari penetrano facilmente nell'atmosfera raggiungendo in buona parte la superficie del pianeta terra, dove vengono in parte riflessi ed in parte assorbiti dalla superficie e convertiti in calore. Il calore viene disperso verso lo spazio sotto forma di irraggiamento infrarosso. L'azione dei gas serra, al momento in cui si sprigiona la radiazione infrarossa terrestre, comporta l'accumulo di energia termica in atmosfera e quindi anche l’innalzamento della temperatura superficiale (vedi grafico sotto). che nei prossimi 35 anni la temperatura media possa aumentare di oltre due gradi. Se non si correrà ai ripari le conseguenze saranno: tempeste sempre più violente con conseguenti inondazioni (che causeranno spostamenti sempre più massicci di persone), l'innalzamento del livello dei mari con seri rischi per le popolazioni costiere (e con conseguenti infiltrazioni di acqua salata nelle coste che diminuiranno la qualità e disponibilità di acqua potabile); la desertificazione di L’effetto serra oggi L'inquinamento atmosferico, dovuto alla continua e crescente combustione di fonti fossili a scopo energetico determina un aumento dei gas serra in atmosfera, in particolare dell'anidride carbonica, del metano, del protossido di azoto o ossido di azoto e dell'ozono innalzando così l'effetto serra naturale e dando origine ai cambiamenti climatici attuali sotto forma di riscaldamento. Si calcola Inoltre, come ha riferito la intere aree, la diminuzione delle foreste e delle zone umide, l’insorgere di nuove forme patologiche che si diffondono a più alte temperature. glaciologa Augusta Cerutti qualche anno fa al TG3, se la temperatura continuerà ad aumentare come in questo periodo, nel 2100 la Val d’Aosta non avrà più ghiacciai! Rimbocchiamoci quindi le maniche e facciamo in modo di diminuire nel nostro quotidiano la produzione delle sostanze inquinanti che aumentano gli effetti del “global warning”. Il meccanismo di funzionamento dell’effetto serra M. Bottigliero M. Mattioli III A B A CCA N O N EW S P a g i n a 3 A MBI EN T E Tragedia nel parco nazionale delle Macalube di Agrigento I VULCANELLI I vulcanelli sono dei vulcani in miniatura da cui esce argilla liquida anziché lava, insieme ad acqua bollente, idrocarburi e varie sostanze saline molto pericolose per la salute. Quando si trovano vicino ai classici vulcani, i vulcanelli producono CO2, per via di una reazione del metano con l’ossigeno nell’aria. Perché parlarne oggi? La nostra curiosità è stata suscitata dall’eruzione avvenuta di recente nella riserva naturale di Macalube ad Aragona, in provincia di Agrigento. L’area della riserva è caratterizzata da terreni prevalentemente argillosi, attraversati da corsi d’acqua, alimentati da precipitazioni stagionali. La zona di maggiore interesse è la collina dei Vulcanelli, un terreno di colore grigio scuro, popolato da una serie di vulcanelli di fango, alti circa un metro. Nella riserva, Laura e Carmelo Raimondo, due bambini di 7 e 9 anni, hanno perso la vita duran- te una gita con il padre Rosario Carmelo. Era circa mezzogiorno quando un pezzo di terra grande quanto un campo da calcio, si è ribaltato. La terra ha tremato e il pezzo di terra ha seppellito i due bambini con il loro padre. Rosario si era recato lì con i suoi figli perché aveva una passione per le Macalube, alimentata anche dalle leggende raccontate in paese su quel luogo misterioso. Quando è successa la catastrofe, altri due turisti erano poco distanti da loro. I tre hanno provato a scappare, ma il fango non glielo ha permesso. Quando sono arrivati, la protezione civile e i pompieri hanno tirato fuori dal fango Rosario che era seppellito fino al petto. Era disperato, e chiedeva in continuazione dei figli. Laura è stata individuata dal cane pastore del nucleo operativo cinofilo, purtroppo sotto mezzo Il Fumetto: la copertina Macalube di Agrigento dal sito www.lastampa.it metro di fango, già senza vita. Stessa sorte è toccata al fratellino, il cui corpo esangue è pervenuto solo alle 19:00. Insomma, una tragedia che ha fatto riflettere noi sulla pericolosità dei fenomeni naturali, ma anche sull’incoscienza degli uomini che, pur conoscendo i rischi cui vanno incontro, mettono a repentaglio la propria vita e quella dei propri figli. S. Padovani, A. Deiana, L. Cervo, A. Calì II B Prima vignetta Vi presentiamo la novità di quest’anno: Il fumetto a puntate di Amore e Psiche realizzato dagli alunni delle classi III da un idea del prof. A. Punturo P a g i n a 4 A MBI EN T E A N N O 2 N U MER O 3 Sempre più spesso intere zone sono sommerse dall’acqua EMERGENZA ALLUVIONI Cause e conseguenze dell’erosione dei suoli Se guardiamo gli ultimi fatti di cronaca, ci rendiamo conto che le alluvioni hanno effetti sempre più disastrosi. In Liguria, ad esempio, un Via della Giustiniana (Prima Porta) nei dell’alluvione (31 gennaio 2014) Alluvione di Genova (ottobre 2014) copione si ripete uguale da 50 anni: dal 1966 ad oggi sarebbero 131 le alluvioni che hanno colpito la regione. L’ultima di cui si è parlato sui giornali ha colpito Genova tra i giorni 9 e 11 dello scorso mese di ottobre, 43 comuni della sua provincia e 4 in provincia di La Spezia. Hanno straripato diversi corsi d’acqua, portando in città e paesi detriti di ogni genere, allagando abitazioni, mettendo in seria difficoltà le famiglie coinvolte, tantissimi negozianti e aziende e causando anche una vittima. In questo caso i cambiamenti climatici non sarebbero i primi responsabili dell’accaduto: si è parlato molto di erosione del suolo, dovuta a una scarsa manutenzione del territorio, in quanto molto raramente vengono puliti i corsi d’acqua e si continua a costruire e cemen- tificare il suolo che risulta così impreparato a reggere dopo forti precipitazioni. Anche a Labaro, zona a nord di Roma, nella quale abito, l’anno scorso, in particolare il 31 gennaio 2014, si è verificata un’ alluvione, durata in alcune zone 1 giorno e in altre anche 2 o 3. Essa è stata causata dallo straripamento di un corso d’acqua che passa tra Labaro e giorni Prima Porta, la così detta Marana, che sfocia poi nel Tevere; la mancata manutenzione dell’uomo e le idrovore predisposte per evitare tutto ciò, non sono state efficienti, in quanto il loro funzionamento non era stato collaudato, causando l’allagamento del quartiere, con gravi disagi e danni per la cittadinanza. In particolare durante l’alluvione vedevo gente disperata con le case allagate, uomini e donne che col piccone cercavano di far funzionare le fognature ostruite. I danni subiti sono stati clamorosi, diverse famiglie hanno dovuto abbandonate le proprie abitazioni e essere ospitati da vicini e parenti. Per aiutare la cittadinanza sono intervenuti Vigili del Fuoco, Protezione civile, Carabinieri e Polizia municipale. Malgrado il supporto, questi organi di vigilanza non si sono rivelati abbastanza preparati per evitare conseguenze così gravi alla popolazione. Le soluzioni più efficaci per risolvere i problemi dell’erosione del suolo e delle inondazioni, consistono nell’interruzione delle cementificazioni e in una massiccia reintroduzione di alberi. Infatti quando essi diminuiscono a causa del diboscamento, le radici non “contengono” più il suolo che quindi, in caso di piogge abbondanti, cede. Il nostro paese è tra quelli più colpiti da questo tipo di catastrofi (con ben il 70% dei comuni ad alto rischio) perché l’atteggiamento sconsiderato dell’uomo si è verificato in aree già geologicamente fragili. Per concludere, non va dimenticato che in tutto il mondo le precipitazioni sono sempre più frequenti e violente. Questo cambiamento climatico è dovuto soprattutto all’effetto serra, come spieghiamo nell’altro articolo del nostro giornale (leggere articolo a pag. 2). F. Moroni (III A) B A CCA N O N EW S P a g i n a 5 C R O NA CA Un’organizzazione che vuole sostituirsi allo Stato ISIS Perché tanta sofferenza? Ne sentiamo parlare spesso al telegiornale. Ma cos’è l’ISIS? No, non è la sigla (le iniziali stanno per Stato Islamico dell’Iraq e del Levante) di una scuola ma un’organizzazione che da più di due anni combatte nella guerra civile siriana definendosi come “Stato” e non come “gruppo”, grazie anche ai soldi che la mantengono in vita ricavati dal territorio controllato tra Iraq e Siria. Nell’ultimo anno ha iniziato a combattere anche contro i ribelli, ma lo fa solo con metodi molto violenti e sono le scene che più ci sconvolgono se guardiamo il telegiornale o facciamo una ricerca sul web. L’obiettivo dell’ISIS è quello di occupare il territorio di Baghdad, capitale dell’Iraq. Con le conquiste dell’ultimo periodo si è avvicinato davvero tanto, ormai li dividono solo 100 km. La storia dell’ISIS è legata a tre nomi noti a molti per le loro tristi azioni. Il primo, conosciuto da tutto il mondo per gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, è Osama Bin Laden, uomo di origine saudita. Il secondo è un medico egiziano, Ayman al-Zawahiri, che ha preso il posto di Bin Laden dopo la sua uccisione. Il terzo è Zarqawi. Quest’ultimo gestisce l’organizzazione anche oggi e persegue con la violenza il suo obiettivo di creare un califfato islamico esclusivamente sunnita. Ogni giorno siamo costretti a vedere senza poter fare nulla scene senza senso: violenti conflitti, morte di civili abitanti non coinvolti nello scontro (peggio ancora se bambini), donne Kamikaze che si fanno esplo- I terroristi pronti a fucilare l’enne- dere per diffondere il loro messaggio…ma che poi quale sarebbe? A noi tutto questo sfugge. Non devono esistere guerre di religione, politiche o economiche che siano. Dovremmo tutti vivere in una società dove non esistono censura e privazione dei diritti civili. Noi ci crediamo e siamo convinte che il nostro ruolo può aiutare la società a migliorare. G. Di Muri, G. Santoro (III B) Il fumetto a puntate … seconda vignetta I terroristi schierati durante una delle loro manifestazioni Pagina 6 C R ON A CA Anno 2 Numero 3 Riflettiamo su una delle cause di odio e di violenza tra gli uomini RAZZISMO E PREGIUDIZIO Nelson Mandela e il lavoro a scuola come antidoti Nelson Mandela All'inizio dell'anno scolastico abbiamo affrontato i temi del "razzismo" e del "pregiudizio" e siamo giunti alla conclusione che, anche se sono due cose differenti, sono strettamente collegate tra loro. I pregiudizi sono i primi “giudizi” e opinioni che ci facciamo su una persona la prima volta che la vediamo. È un'idea che col tempo si può rafforzare o cambiare completamente, ma è con questa che iniziamo la conoscenza delle persone. Il problema è quando ci fermiamo a questa prima impressione, pensando che descriva completamente una persona. Il razzismo, invece, si ha quando, si disprezza qualcuno che appartiene a un gruppo etnico che ha colore, usanze, religione, cultura, ecc..diverse dalla nostra. Esso, come il pregiudizio, è dovuto all'ignoranza della gente nei confronti degli altri. Basta pensare alle notizie di cronaca recenti per capire che l'ideale di tolleranza e integrazione, tanto pubblicizzato, è ancora lontano. In Nigeria e in altri luoghi dell'Africa avvengono molte stragi di cristiani e in Italia ci sono manifestazioni razziste, di ogni genere, e c'è chi addirittura, dimenticando l'Olocausto, incoraggia azioni violente contro gli ebrei. Nonostante viviamo nel ventunesimo secolo, molti Italiani si credono superiori ad altri uomini. Si è intolleranti verso rumeni, africani, immigrati perché si pensa che vengano in Italia solo con lo scopo di far del male. "Sono delinquenti", "Sono peggio delle bestie", "Sono stufo di tutti questi negri davanti ai supermercati"… ma la frase che sento più spesso è: "Sono venuti in Italia per portarci via il lavoro". Quante volte abbiamo sentito queste affermazioni? Purtroppo è difficile far ragionare chi le dice! Eppure basterebbe ricordare come venivano derisi i nostri bisnonni che, in passato, andarono all'estero per guadagnare quel poco di denaro necessario a mantenere la famiglia e per costruirsi un futuro proprio come gli immigrati dei nostri giorni. Molti associano alla nazionalità un' etichetta specifica; anche noi italiani, popolo di poeti e artisti, all'estero veniamo collegati a delle pietanze "pasta e pizza" ma anche a un'organizzazione criminale "la mafia". Ma se questi abbinamenti ci feriscono, allora perché dobbiamo essere anche noi razzisti nei confronti degli stranieri? È ora di dire basta! Per far capire gli errori, e gli orrori, che ancora facciamo, non esistono parole migliori se non quelle dette da Mandela:" Tutti gli uomini sono stati creati uguali". Lui che per 27 anni è stato rinchiuso in una prigione per affermare i suoi ideali di libertà, giustizia, uguaglianza. Il suo maggior successo, che gli valse il Nobel per la pace nel 1994, fu la capacità di democratizzare il Sudafrica, senza scatenare una temutissima guerra civile tra bianchi e neri che oggi, pur tra molte difficoltà, convivono paci- ficamente. Ora, che è morto all’età di 95 anni, il Sudafrica ed il mondo lo ricordano come colui che ha combattuto e sconfitto l’apartheid e che è riuscito a rendere il suo Paese più democratico e libero dalla separazione razziale. Sicuramente una soluzione veloce a questo problema così complesso non esiste. Ma una cosa è certa: l'unica razza che esiste è quella umana e poi, razzisti non si nasce, ma si diventa. Forse se fin da piccoli ci venisse insegnato che non esistono persone "diverse" e che siamo stati creati tutti uguali, un passo avanti lo faremo e potremo sognare un mondo di pace: " Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è arreso" (Nelson Mandela). Fortunatamente nella mia scuola non ho mai visto atteggiamenti d'intolleranza. Sicuramente è per il fatto che abbiamo affrontato insieme agli insegnanti il problema che riusciamo a guardare il prossimo con curiosità e abbiamo capito che è la cultura l'unica cosa utile che può farci comprendere i vari aspetti del fenomeno e può aiutarci a eliminare i sentimenti che lo accompagnano. R. Renga (III A) Nelson Mandela B a c c a n o N e ws Pagina 7 C R ON A CA Economico corrisponde a sicuro? MADE IN CHINA Riflessioni sui prodotti d’importazione Vi siete mai domandati cosa avete nell'astuccio e da dove proviene? Abbiamo fatto un sondaggio analizzando la provenienza di penne, gomme, matite e altro materiale a nostra disposizione. La maggior parte degli oggetti è cinese, al secondo posto c'è la Germania, solo al terzo l'Italia, al quarto la Francia, seguono Giappone e Corea. Come avete potuto notare i cinesi sono al primo posto e la domanda che ci siamo posti è stata: sono prodotti sicuri? Il costo é proporzionato alla qualità? Dalla Cina arrivano ogni anno materiali di ogni tipo: cellulari, computer, vestiti, ferro, acciaio, prodotti medici e ottici. Alcuni prodotti sono usati dai bambini e i loro genitori si devono preoccupare perchè le materie di cui sono fatti sono spesso tossiche e nocive. Le industrie cinesi fondono le sostanze chimiche con la plastica e con queste pro- ducono giocattoli. Bisogna stare molto attenti, poiché spesso dietro alla sigla CE (che dovrebbe stare ad indicare gli oggetti prodotti all’interno della Comunità Europea) si nascondono le produzione China Export. Soprattutto quando acquistate elastici per fare i braccialetti state attenti Il marcio China Export perchè potrebbero essere tossici. Sono stati scoperrispetto al lavoro che svolti 20 milioni di elastici dangono. Insomma, un nostro nosi per la salute. I piccoli elastici colorati venduti con divertimento purtroppo il marchio CE contenevano corrisponde al sacrificio di del materiale cancerogeno qualcun altro. Speriamo che, a contatto con il sudotanto che da questo more, emanava una sostanza mento tutti voi prestiate più chimica. attenzione ai prodotti che Il prezzo di questi elastici, acquistate: attenzione al acquistati spesso ai mercaMade in China! tini è di soli 0,80 centesimi. Un costo così basso deve farci riflettere: vuol dire che i materiali utilizzati non sono sicuri e che gli operai vengono sottopagati Diversamente uguali Ciò che ho visto mi fa male.. Ciò che ho udito mi fa tremare... Ciò che penso mi fa sperare.... Tu che vedi solo il colore perché non senti anche il dolore? Una diversa politica, religione o nazione non giustifica la tua discriminazione. Ascolta bene il tuo cuore Ti sembra questo il modo migliore? Per affrontare le tue insicurezze vuoi davvero fare tante sciocchezze? Apri gli occhi nessuno è diverso, siamo tutti puntini nell'universo. Cerca un modo migliore per non sentirti inferiore. Questo tuo rancore è frutto di una fragilità interiore. Non sono bastati gli orrori del passato a farti capire che nulla hanno insegnato? C. Caddeu, L. Bene, N. Pischedda, E. Marmotta (II B) Vergognose persecuzioni hanno generato solo afflizioni! Domani mi voglio svegliare, dove la pace mi può contagiare , dove il bianco con il nero può stare. E tu che finora hai sbagliato, resterai nel ricordo di un incubo passato! Roberto Renga (III A) I braccialetti sequestrati Pagina 8 S CU OL A A N N O 2 N U MER O 3 Viviamo il territorio LABARO Il degrado del nostro quartiere Nel quartiere Labaro possiamo trovare luoghi in stato di abbandono. Purtroppo non ci sono molti posti in cui i ragazzi possono incontrarsi e dove possono esprimere la loro creatività. Spesso lo fanno utilizzando muri abbandonati in posizioni non controllate come quella che noi ragazzi chiamiamo "Labaro Street". benissimo vedere i vari "writer" all'opera. Questo posto viene utilizzato dai ragazzi per esprimere se stessi. Altro luogo simbolo della situazione di degrado in cui versa il quartiere è la fontana costruita da Paolo Angeletti e Gaia Remiddi. I lavori sono iniziati nel 1983 e sono durati fino al 1999. La fontana ha funzionato per solo un anno. Dopo 15 anni, il 21 Giugno 2014, gli operatori dell'Ama e i cittadini armati di pennelli e tanta buona volontà hanno ripulito la fontana e i din- Labaro Street Labaro Street è il muro di contenimento del parcheggio dove vari ragazzi vanno per fare graffiti. Questa zona è sotto a delle palazzine (vicino a Via Clauzetto) i cui abitanti potrebbero La fontana abbandonata Dal La biblioteca Galline Bianche Il fumetto a puntate… vignetta 3-4 torni. Ma dal 21 Giugno ad oggi la situazione è tornata uguale. I muri della fontana sono ritornati ad essere sporcati dai graffiti, non manca di certo la spazzatura nei dintorni e di acqua non c'è traccia. Infine, guardate la foto a sinistra della Biblioteca Galline Bianche. La parte esterna è stata completamente ricoperta dai graffiti. La cosa strana è che la biblioteca è in funzione e non ci sono stati interventi da parte della 15° Circoscrizione per rendere più vivibile questa zona. Ci sono erbacce fuori e anche l'accesso non è agevole. In conclusione, il Comune di Roma dovrebbe intervenire in seguito ai reclami che sono stati fatti. Dovrebbe ascoltare di più i cittadini che vivono in quartieri periferici dove non sempre gli spazi e le strutture sono fruibili. L. Galanti, P. Geana G. Andrisani (III C) B A CCA N O N EW S P a g i n a 9 S CU O L A 5 ottobre 2014 DALL’ALTRA PARTE DELLA CATTEDRA Riflessioni delle classi III A, III B e II B in occasione della giornata mondiale dell’insegnante “...Una cosa molto difficile sarebbe rispondere alle domande che mi fanno gli alunni a cui non so rispondere e non posso rispondere perché sono cose che si fanno in classi superiori...invece mi piacerebbe non andare sempre a scuola tutti i giorni alle 8.00, ma anche un po’ più tardi e, a volte, uscire prima e non sempre alle 14.00…” M. Bottigliero (III A) “...Okay, ovviamente insegnerei grammatica, geografia, storia, ma invece di spiegare ad esempio il fantasy, lascerei almeno un’ora a settimana per parlare dell’attualità, dei problemi degli adolescenti, perché la vita non è tra quattro mura di un’aula, ma fuori, dove se ci sono dei problemi, sapere come è strutturato il fantasy, come si fa l’analisi logica, non aiuta molto....Poi magari arriva un alunno all’interrogazione, le sue conoscenze sono da cinque, magari aveva passato il pomeriggio sui libri per essere preparato, ma non riesce ad esprimersi anche se le cose le sa. Un professore come fa a sapere certe cose? Come fa a capire se uno ha delle difficoltà?...” M. Currao (III A) “...Penso che sarebbe difficile il tempo “extrascolastico", quando dovrei preparare i compiti in classe e correggere le loro verifiche perché è noioso correggere tanti compiti che dicono quasi tutti la stessa cosa…” A.Erhan (III A) Giornata mondiale dell’insegnante “...Beh, per prima cosa pretenderei rispetto dagli alunni. Anche se vorrei essere una professoressa gentile e divertente pretenderei rispetto, perché al giorno d'oggi se non sei severo nessuno ti rispetta...” E. Gharbi (III A) “...Per me essere insegnante comporta delle difficoltà, perché sento sempre dire dai miei professori: “Oggi c’è il consiglio di classe fino alle 17:00” “Domani devo rimanere a scuola fino a tardi” e tante altre frasi così e io non resisterei a stare così tanto tempo “rinchiusa” in un edificio che non sopporto (cioè la scuola)...” L. Ghetea (III A) “...Una cosa che penso che sia pesante sono i colloqui con i genitori; infatti spesso bisogna far capire determinate cose alle mamme che vogliono avere ragione pur non avendola, cercando di rimanere sempre educati…” M. Mattioli (III A) “...Troverei complicato ciò che viene definito insegnare, perché una cosa è spiegare, senza dare senso a ciò che si dice, mentre un’altra, è spiegare dando significato e motivazione a ciò che si narra…” F. Moroni (III A) “...Se un ragazzo non capisce e quindi non fa un esercizio, non gli metterei un brutto voto, massimo dei meno. Ad un interrogazione se uno degli alunni va male, non gli metterei un voto più basso di cinque, però se non sa proprio niente lo manderei a posto e gli programmerei un’altra interrogazione...” F. Ponzi (III A) “...Se fossi professore vorrei far apprendere ai miei alunni in modo facile ma divertente. Vorrei essere obiettiva nelle valutazioni ma di fronte ad un compito sbagliato non esiterei a mettere brutti voti. Vorrei essere un modello per i miei alunni e dare loro amore e regole in un rapporto di rispetto reciproco...” G. Ciaccarini (II B) “...Quel giorno entrai in aula e feci l’appello: Di Pinto, Pavone, Di Tullio, ecc. tutti presenti. Oggi non stiamo su questo libro polveroso ma andiamo fuori e lasciamo cadere questa anguria dalle scale per studiare la forza di gravità. Tutti furono contenti, era un compito istruttivo ma divertente. Non durò molto...Caterina e Gianfranco si misero a litigare sulle scale e tornammo immediatamente in aula!...” C. Caddeu (II B) Domenica 5 ottobre è stata “la giornata mondiale degli insegnanti”. Il lunedì seguente, nelle classi III A, II B e III B, i ragazzi hanno riflettuto sul ruolo del docente, con le rispettive insegnanti di lettere. Dopo una breve discussione, hanno scritto individualmente i propri elaborati. Il risultato è stato quello di leggere riflessioni mature, originali e sentite, anche molto lunghe. Per motivi di spazio, abbiamo deciso di riportarne qualche passo più significativo. Pagina 10 S CU OL A A N N O 2 N U MER O 3 “...È abbastanza difficile mantenere la calma in situazione difficili, essere severo e comprensivo nello stesso tempo e saper riconoscere i propri sbagli, perché se si è troppo duri c'è il rischio che gli alunni odino la materia.. Mi demoralizzerebbe molto non riuscire ad entrare nel cuore dei ragazzi, lavorare con chi non ti segue e non ti apprezza....Essere professore non vuol dire solo spiegare dietro una cattedra, ma significa riuscire a vedere oltre...a non giudicare le persone in base all'apparenza, cioè a non avere pregiudizi...” R. Renga (III A) “...La cosa bella del mestiere è per me quella di incontrare delle persone che negli anni conoscerò e nel tempo per me non saranno solo persone a cui devo insegnare, ma anche qualcuno di più caro e vicino...” A. Tenea (III A) “...Gli insegnanti sono essenziali per chiunque, anche per chi è un genio. Senza di loro non sapremmo parlare correttamente, non avremmo la capacità di viaggiare, scrivere, parlare liberamente di fronte alla gente. Insomma, servono a tutti e a tutto!...” E. Baris (III B) “...Secondo me nella scuola ci sono due tipi di insegnanti: quelli a cui piace il proprio lavoro e quelli che invece non sono convinti e in quel caso questo lavoro non diventa per niente facile. L’insegnante deve mantenere costantemente il controllo ed avere a che fare con diverse capacità di ascolto e voglia di fare...” G. Di Muri (III B) “...I professori in questi anni mi hanno insegnato molto, non solo le proprie materie ma anche ad essere gentili ed educati con gli altri...” M. Pinci (II B) “...Se fossi una professoressa vorrei insegnare più materie, come matematica, italiano, storia. Non vorrei mai dare quaranta pagine da studiare per casa senza spiegarle o verifiche a sorpresa da un giorno all’altro. Piuttosto vorrei far imparare con cartelloni, powerpoint, film e ricerche...” A. Deiana (II B) “...Per me la prof. è come una seconda mamma che perfeziona gli insegnamenti dati dai genitori. Mi piacerebbe capire cosa si prova dall’altra parte della cattedra...ma preferisco essere alunna, perché non devo preparare verifiche e mappe concettuali a casa...” L. Bene (II B) ALLA MIA MAESTRA A te che per me sei stata come una seconda mamma A te che mi hai messo in riga e viziato come una nonna A te che mi hai preparato per il futuro A te che sei stata la cosa più bella che mi sia capitata A te questi verso voglio dedicare Perché per niente al mondo ti voglio dimenticare C. Caddeu (II B) IL FUMETTO A PUNTATE… VIGNETTE QUINTA E SESTA B A CCA N O N EW S P a g i n a 1 1 S CU O L A INTERCULTURA Sondaggio sugli studenti stranieri della nostra scuola Il termine Intercultura viene utilizzato per descrivere un insieme di persone di culture diverse in uno stesso gruppo. È proprio il caso della nostra scuola. Ecco i dati che abbiamo rilevato: Classi prime: 22 alunni provenienti da Romania, Moldavia, Costarica, Sudan, Ungheria, Sri Lanka. Classi seconde: 19 alunni provenienti da Marocco, Tunisia, Romania, Costarica, Camerun, Ucraina, Libia, Germania, Ungheria, Egitto, Filippine, Sierra Leone, Cina, Ecuador. Classi terze: 18 alunni provenienti da Romania, Sri Lanka, Camerun, Marocco, Tunisia, Moldavia, Capoverde, Francia, Bosnia, Scozia. Dal nostro sondaggio risulta che gli studenti stra- nieri in ogni classe sono in media sette. La classe con il numero più alto è la 1A con 9 studenti e la classe con meno studenti stranieri è la 3C con soli due alunni. Inoltre, la Romania è il paese dal quale proviene il maggior numero di alunni. La ricchezza della nostra scuola è che possiamo La tradizione rumena delle uova dipinte imparare tante cose attraverso l’Intercultura. Parlando con i nostri comLa cucina egiziana, infine, pagni, abbiamo imparato, ha molte caratteristiche in per esempio, che una festicomune con quella medività importante in Libia e terranea. Ci sono i felafel l’Eid durante la quale si (polpettine fritte di pasta di digiuna dalla mattina fino fave e spezie) e il kebab, alle otto di sera, il venerdì una carne d’agnello tagliata si va in Moschea a mezzoa fettine sottili e speziata giorno ed è vietato mangiacon prezzemolo grigliata su re carne di maiale. Piatto uno spiedo verticale… tipico è il couscous. spesso il nostro pranzo Della Romania ci affascina all’uscita da scuola! la tradizione pasquale delle G. Ciaccarini uova colorate, delle vere e M. Benomran, N. Tanasie proprie opere d’arte. II B INTERVISTA A MIO NONNO Storia di un ebreo scampato alla Shoah D. Quando avevi la mia età, dato che non c'erano console, a cosa giocavi? R. Giocavo con la penna e il quaderno. D. I tuoi insegnanti erano severi? R. Sì, mettevano brutti voti. D. Com'era la tua casa, ti piaceva? R. Sì. D. Gli insegnanti davano tanti compiti? R. Certo. D. Tu, da architetto hai fatto amicizia con i colleghi? R. Sì. D. Tu prendevi voti alti in arte? R. Sì, in italiano anche. D. A te quali sport interessavano alla mia età? R. Alla tua età c'erano le leggi razziali, non mi era permesso frequentare molti posti, allo sport pensavo poco, però seguivo la Roma. D. Quando ti hanno deportato al campo militare, poi per fortuna ti hanno liberato, ti sentivi già morto? R. Bè sì, perché sapevamo la storia dei tanti ebrei deportati al campo di sterminio. D. Come avete fatto a non farvi trovare? R. I nostri genitori hanno nascosto mio fratello e me in un collegio di sacerdoti e mia sorella dalle suore. D. Come hai capito che nel collegio c'erano le spie? RAP ALLA LUNA Hey, luna! Che cosa fai tutta sola nel cielo, non ti annoi mai? A parlarti sono io, pallida compagna, la mia vita ti assomiglia, ma quest'uomo non si lagna. La mattina mi alzo e comincio a vagare, sempre gli stessi posti devo attraversare. Col caldo o col freddo, con la pioggia o col sole, se voglio mangiare sempre devo andare. La strada è la mia casa, il cielo il mio tetto, ma se guardo le stelle tutto sembra perfetto. -Rit. La vera ricchezza è trovare nelle cose La loro bellezza, scoprire che ti basta una sola carezza perché la felicità sia una certezza. La libertà mi scorre sotto pelle, le giornate non mi sono mai sembrate più belle. Non ho padroni, non ho costrizioni, nessuno controlla le mie opinioni. Non conosco il senso del mio camminare, la mia vita è questa, questo voglio fare! Incontro tanta gente, buoni e cattivi, ma l'importante è sentirsi vivi. La diversità è solo un'opinione, se riesci a guardare dentro alle persone. -Ritornello Vedo il mondo che ha fatto del profitto il suo dio, ma io ne sto fuori e mi sento più io. Non partecipo a questa folle corsa, non mi interessano i titoli di Borsa. Non mi riguardano i giochi di potere, non è la gloria che aspiro ad avere. A me basta placare la fame di un giorno e al mio giaciglio fare ritorno. Basta un ponte, un fuoco, un po' di compagnia, per sentirmi ovunque a casa mia. -Ritornello Chiara Marsico III C R. Erano un po' di giorni che si vedevano troppe facce nuove per questo chiesi ai miei genitori di portarci via, infatti dopo pochi giorni i tedeschi portarono via alcuni ragazzi ebrei. D. Hai perso qualche parente con la deportazione? R. Sì mia nonna e mia zia che vivevano con noi furono deportate ad Auschwitz, mia nonna fu uccisa al suo arrivo, di mia zia non abbiamo avuto più notizie. Bambini durante la deportazione Pagina 12 R ECEN SI O NI A N N O 2 N U MER O 3 STEP UP ALL IN “Step Up All In” è una delle saghe dance più famose della storia del cinema. E’ un film sulla danza ambientato a Las Vegas, ricco di danze acrobatiche, musiche assordanti e scenari spettacolari. È diretto dalla coreografa e regista Trish Sie. Sean, il protagonista, è un ragazzo bello, combattuto tra l’angoscia di una vita instabile, lavori precari e tanti pagamenti da fare e l’amore assoluto che accomuna tutti i personaggi per il ballo da strada. Scoraggiati dai sacrifici che fanno per vivere, i Mobs gettano la spugna e decidono con dispiacere di lasciare Los Angeles e tornare a Miami da dove provengono. Sean, invece, non vuole rinunciare al suo sogno, rimane a Los Angeles e quando sente parlare di un imminente gara di ballo di strada che si tiene a Las Vegas, contatta Muso, ora ingegnere, per mettere in piedi una nuova Crew. I ruolo principale femminile è di nuovo quello di Andie. Una tra le maggiori sfide per lei è stata la coreografia con l’utilizzo del fuoco. Il quinto episodio si propone fin dal titolo di riunire i membri del cast di tutti i film precedenti con l’imprevedibile aspirazione di trovare un lavoro. Una scena del film Non mancano le storie d’amore e l’elemento del film che più colpisce è quello umano, in cui si mostra che questa faticosa passione è sentita non solo per vincere ed essere famosi, ma anche per trovare un vero lavoro. A. Di Natale E. Perna A. Paganin II C Markus Zukak ci regala uno dei suoi libri più belli STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI Storia della bambina che rubò più libri al mondo Storia di una ladra di libri Liesel Meminger è una dodicenne che viene portata in Germania con il fratellino Werner dalla madre per essere adottata da Hans e Rosa Hubermann. Durante il viaggio Werner muore nelle braccia della piccola Liesel. Il giorno del funerale del fratellino Liesel raccoglie nella neve un libricino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero, il suo nome era: ”Il Manuale del necroforo” Liesel non ci pensò due volte: lo rubò e lo portò con sé. Così inizia la storia di una piccola ladra di libri. Arrivata nella Himmelstrasse Liesel conosce un ragazzo buffo e maldestro di nome Rudy Steiner innamorato di lei dal primo momento in cui l’ha vista. Il ragazzo più volte fece delle scommesse con Liesel, perdere per la ragazza significava dovergli dare un bacio! Grazie al padre adottivo Hans, Liesel impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima ruba i libri destinati ai roghi nazisti e poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n'è uno in pericolo. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. La famiglia adottiva di Liesel decide di nascondere in cantina un ebreo di nome Max, figlio di un vecchio amico di Hans che gli salvò la vita. Il mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo e, allo stesso tempo, più vasto. Una storia avvincente, che ci fa capire quanto è stato difficile vivere in un periodo storico in cui c’erano la censura e la guerra. Dovrebbe farci riflettere sulle fortune che abbiamo noi oggi. F. Ielapi (III B) B A CCA N O N EW S P a g i n a 1 3 R ECEN S I ON I “Okay?...Okay..!” COLPA DELLE STELLE Il film che ha emozionato e sbalordito tutti gli adolescenti del mondo Questo film è tratto dal romanzo “Colpa delle stelle” di J. Green. Hazel Grace (la protagonista) ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie ad un farmaco sperimentale, la grave malattia che le era stata diagnosticata è ora in regressione. La madre decide di farla partecipare ad un gruppo di supporto dove sono presenti, vari ragazzi malati di cancro, ovvero "le stelle". Un giorno il destino la fa incontrare con Augustus che le dimostra che il mondo non si è fermato! Il loro per sempre è racchiuso in un -Okay?...Okay.. A metà della storia Augustus dice ad Hazel di avere anche lui un cancro, però lei non si spaventa, non si arrende e cerca di stargli sempre più vicino. Sul web circolano molto in questo periodo alcune frasi celebri del libro. Tra queste troviamo: "Alcuni infiniti sono più grandi di altri" "Ti metti in bocca ciò che ti uccide, ma non le dai il potere di farlo" "Mi sono innamorata di lui come ci si addormenta, prima piano e poi tutto in una volta" Ed infine lo scambio di battute tra i protagonisti che ha fatto innamorare milioni di adolescenti: -OKAY? -OKAY..! Il “TIME Magazine” scrive: "Una delle storie d'amore più autentiche e commuoventi degli ultimi anni, ma anche un dramma esistenziale di grande intelligenza, coraggio e profondiI protagonisti della storia tà." Anche nel quotidiano “La Repubblica” A. Finos scrive: riesce più difficile provare “Siedono sui banchi con gli emozioni leggendo, piuttosto occhi gonfi, ma non perché la che guardando uno schermo scuola è iniziata. La commo(ciò che succede alla maggior zione viene da Colpa delle parte dei ragazzi della nostra stelle, bestseller diventato generazione). "caso" al cinema in Usa e ora Essendo anche noi adolescenanche da noi. Il Love story di ti, questo film ci ha molto questa generazione di adoleemozionato, forse proprio scenti...” perché parla di un amore sinNon ha avuto parecchio succero, vero, che non conosce cesso solo il film (in Italia ha limiti e di questi tempi non se incassato già 4 milioni di eune sente parlare di storie simiro), ma anche il libro che è li… stato molto venduto e richiesto Insieme ad Augustus e Hazel in tutte le librerie. Basti pensaabbiamo sognato, ci siamo re che ne sono Come solitainnamorate e ci hanno fatto mente accade, tra film e libro provare emozioni che nemmeci sono delle differenze, sia di no noi pensavamo di poter contenuti, ma anche di emoprovare…è uno di quei film zioni. In questo caso non abche ci rimarrà impresso nella biamo trovato grandi cambiatesta e nel cuore! menti, ma il film ci ha emoM. Currao zionato di più, probabilmente F. Ponzi perché siamo più abituate a III A vedere film che a leggere e ci AVANTI UN ALTRO Avanti un altro è una trasmissione molto divertente, condotta da Paolo Bonolis con l'aiuto di Luca Laurenti, in onda tutte le sere su Canale 5. Paolo Bonolis è un conduttore molto simpatico e professionale. Luca Laurenti, invece, è un comico bravissimo e un cantante niente male. Nel programma Bonolis fa quattro domande su un particolare argomento al concorrente. Se il concorrente ne sbaglia due viene eliminato e si passa al concorrente successivo, se invece risponde correttamente a tre domande va avanti e pesca un "pidigozzo", cioè un foglio dove c'è scritta una cifra. Se pesca una grande quantità di soldi può decidere se continuare o fermarsi. Se invece pesca una piccola quantità di soldi, deve continuare e cercare di superare il vincitore che occupa il trono. Durante il gioco a volte compaiono alcuni personaggi: Bonas, una ragazza che con la sua bellezza distrae i concorrenti e con la sua presenza il pidigozzo raddoppia. Bonus, un ragazzo che ha lo stesso compito della Bonas. Poi c'è l’alieno che fa domande nella sua lingua e Bonolis le traduce. C'è anche il mimo che mima una piccola storia e il concorrente deve dire quello che ha capito; la dottoressa che fa domande di medicina; la supplente che fa domande scolastiche; lo scienziato pazzo che fa domande di chimica, fisica e scienze; lo iettatore che compare solo se si pesca nel pidigozzaro e fa anche lui una domanda. Colui che alla fine ha la quantità maggiore di soldi va in finale. La finale consiste nel rispondere in modo errato a venti domande che fa Bonolis. Se il concorrente ce la fa in 150 secondi vince il premio in gettoni d'oro, se invece non ce la fa viene eliminato. G. Bruno, S. Papa (II C) Il conduttore di Avanti un altro Pagina 14 SPORT A N N O 2 N U MER O 3 FRANCESCO TOTTI Una leggenda del calcio italiano Francesco Totti è un calciatore italiano, per molti uno dei più forti del calcio. Attaccante nonché capitano della Roma dal 1998, è stato anche, campione del mondo con la nazionale italiana nel 2006. Oltre a essere un grande calciatore è anche un grande esempio di fedeltà, per non aver mai tradito la propria squadra, anche se le migliori squadre del mondo gli hanno offerto un contratto (Barcellona, Real Madrid, Chelsea, Manchester United, ecc...).Uno dei calciatori più dotati, basta guardare la sua data di nascita, il 27 settembre 1976 (età 38) e il fatto che riesca ancora a giocare nel pieno delle sue forze, anche se la vecchiaia comincia a farsi sentire. Per la Roma, è il miglior realizzatore della storia con più presenze, sia in campionato che nelle coppe europee. Attualmente è al secondo posto nei arcatori della SERIE A ed è il giocatore che ha segnato di più con la stessa squadra. Detiene inoltre, anche il record per aver vinto 11 oscar del calcio, di cui 5 come miglior calciatore italiano, 2 come miglior calciatore in assoluto, 2 per il goal più bello, 1 come capocannoniere del campionato e infine 1 come miglior calciatore giovane. Nel 2004, invece, è stato incluso nella FIFA TOP 100, lista dei 100 più grandi giocatori viventi, selezionati da Pelé in persona e dalla FIFA. Nel 2010, poi, ha vinto l'ottava edizione del Goolden Foot. Nel 2012 è risul- Francesco Totti tato il calciatore più popolare d'Europa. Infine lo scorso anno e stato premiato come "Capitano dei Capitani". Qualsiasi persona che ama il calcio può capire come questo atleta sia il simbolo e il cuore della sua squadra. Lo sport ti permette di sognare, ed è grazie a grandi atleti come Francesco Totti che te lo fanno amare ancora di più! M. Cellini (III A) L’ADDIO AL BASEBALL DI DEREK JETER Raccontiamo la carriera di un grandissimo giocatore di baseball americano Derek Jeter Derek Jeter, ex giocatore di baseball in interbase, ha giocato 20 stagioni nella MLB per i New York Yankees. Jeter è considerato uno dei più grandi giocatori di baseball degli ultimi vent’anni, vincitore di 14 premi All Star, 5 Guanti d’Oro, 5 d’Argento Sluguer Awards, 2 premi Hank Aaron e Roberto Clemente Award. La squadra degli Yankees lo ha acquistato nel 1992 e, dopo aver giocato nelle leghe minori, Jeter ha esordito nella MLB il 29 maggio 1995. Da lì è diventato un membro fondamentale della sua squadra e tifoseria, contribuendo fortemente alla conquista dei successivi campionati. Negli anni successivi è diventato capitano degli Yankees e gli è stato attribuito il soprannome di “Captain Clutch”. Passano gli anni e arriviamo nell’ultima stagione della sua carriera, nel 2011, in cui rinnova il contratto con gli Yankees per 12 milioni di dollari netti all’anno. Jeter manda un post su Facebook in cui preannuncia che si sarebbe ritirato a fine stagione. Durante il finale di stagione ogni squadra avversaria che gli Yankees hanno incontrato ha onorato Jeter con un regalo per la sua ultima visita alla loro città. Arriviamo dunque all’ultima partita della sua carriera, domenica 28 settembre 2014, allo stadio di base- ball di Boston, nella partita contro i Boston Red Sox, rivali storici degli Yankees. E’ partita a dir poco una spettacolare “standing ovation” per Jeter, sia dai giocatori e tifosi della sua squadra che dagli avversari. Lo speaker ha detto: “Ti ringraziamo di averci regalato vent’anni di sport ed emozioni.”. Questo gesto è avvenuto perché Jeter per gli americani è un simbolo di sportività e rispetto che rappresenta il baseball. R. Antonietti M. Poggi III C B A CCA N O N EW S P a g i n a 1 5 G I O CH I L’ANGOLO DEI GIOCHI Metagramma Il metagramma è il passaggio da una parola ad un’altra di eguale lunghezza attraverso una serie di cambi di lettera. Risolvi cambiando una lettera per volta. 1 2 3 4 ROSA ROMA SALTO LAMA BARO DIVA VENTI RESE Il Bersaglio Partendo dalla parola indicata, raggiungete quella contenuta nel centro del bersaglio, eliminando progressivamente tutte le altre secondo queste regole: la parola può essere un anagramma della parola precedente; può essere un sinonimo o un contrario; si può ottenere aggiungendo, togliendo o cambiando una lettera; può essere unita alla precedente in un detto o per associazione di Idee; può formare il nome di una persona famosa o di un luogo reale o immaginario; può essere associata alla parola precedente nel titolo o nella trama di un libro o in una canzone. 1 2 3 4 9 5 6 7 8 Orizzontali 12 14 13 15 16 17 18 21 22 M. Cracana, C. Marsico, M. Scrupoli (IIIC) DEFINIZIONI 10 11 La pagina dei giochi è stata curata dagli alunni: 19 23 20 24 1. Accrescitivo di cartello - 9. Pappagallo variopinto - 10. Paese della provincia di Roma - 11. Sigla di Latina - 12. Tipo di cappello - 14. Materiale con cui si fabbricano le candele - 16. Iniziali di Anna, Carla, Maria - 17. Provincia dell'Emilia - 19. Incontro di vocali - 21. Noi senza enne - 22. Sigla di un esplosivo - 24. Pronome personale - 25. Abitavano l'Olimpo - 27. Prefisso che indica uguaglianza - 30. Albero da frutto - 32. Su in inglese - 33. Quello gelato si mangia - 35. Voce che risponde - 36. Nome di donna - 37. Nel calcio può essere destra. Verticali 25 26 30 31 33 36 27 28 29 32 34 37 35 1. Lo sport più amato in Italia - 2. La dea greca della caccia - 3. Il dio Sole degli Egizi - 4. C'è quella geologica - 5. Nome di donna - 6. Si allacciano nelle scarpe - 7. Parola che richiama un suono - 8. Contrario di sì - 12. Bagna la Polonia - 13. Il fratello di papà - 15. Sigla di Rovigo 18. Targa di Ancona - 20. Pronome personale - 23. Particella pronominale - 26. Fa abboccare i pesci - 28. Si usa per incitare - 29. Il contrario di Roma - 30. Prodotto interno lordo - 31. Contrario di off - 34. Le vocali di rosa S.M.S. SAXA RUBRA Via Baccano, 38 00188 Roma [email protected] Tel. 06-33611605 [email protected] Dirigente Scolastico Cinzia Pecoraro Insegnanti Catia Angelini Sara Ciampi Lucia Blasi Sara Pitocchelli Antonio Punturo Serena Veneziani Siamo su internet www.istitutobaccano.it L'edificante storia di una ragazza coraggiosa MALALA YOUSAFZAI VINCE IL PREMIO NOBEL PER LA PACE La diciassettenne pakistana che ha sfidato i talebani è la più giovane ad aver ricevuto questo premio La diciassettenne pakistana Malala Yousafzai ha ricevuto, insieme all'attivista indiano Kailash Satuarthi, il premio Nobel per la pace, diventando la più giovane premiata. Ella, infatti, porta avanti, fin da ragazzina, la sua personale battaglia per garantire il diritto allo studio a tutti i bambini, in particolare alle giovani musulmane. Tutto ha inizio qualche anno fa, quando Malala, appena undicenne, comincia a scrivere un blog per la BBC nel quale racconta, in forma di diario, le devastanti conseguenze portate nella sua vita e in quella delle sue coetanee dall'arrivo dei talebani a Mingora, sua città natale, situata al confine con l'Afganistan. Figlia di un uomo illuminato che l'ha educata alla libertà e alla istruzione, Malala non tollera il tentativo dei terroristi di dissuadere le donne dall'andare a scuola usando le minacce e la forza. Cosi', sebbene tanto giovane, porta avanti la sua lotta pacifica, sia descrivendo la sua vita e quella delle altre ragazzine, sia rilasciando interviste ad emittenti televisive pakistane e straniere. La sua coraggiosa sfida, però, non rimane senza conseguenze e, nell'ottobre del 2012, mentre si trova sull'autobus che la sta portando a scuola, viene aggredita da un uomo che le esplode contro tre colpi di pistola (di cui uno in pieno volto) e ferisce anche due sue compagne. La sua storia diviene allora nota all'opinione pubblica internazionale e per lei si mobilitano in molti. Soccorsa e curata, prima in Pakistan e poi a Birmingham, Malala, dopo un lungo percorso di guarigione, si stabilisce in Inghilterra con la sua famiglia. Qui' sta proseguendo gli studi, non dimenticando il suo impegno civile, ed è diventata un'attivista globale per l'istruzione, battendosi contro analfabetismo, la povertà ed il terrorismo che tolgono ai bambini, in particolare a quelli di sesso femminile, il diritto al futuro e all'autodeterminazione. Famoso ed efficacissimo nella sua semplicità rimane il discorso da lei tenuto su questo tema alle Nazioni Unite nel luglio del 2013 dove, rivolgendosi ai leader mondiali, afferma: "Cari fratelli e sorelle, non dobbiamo dimenticare che milioni di persone soffrono la povertà l'ingiustizia e l'ignoranza. Non dobbiamo dimenticare che milioni di bambini sono fuori dalle loro scuole. Non dobbiamo dimenticare che i nostri fratelli e sorelle sono in attesa di un luminoso futuro di pace. [......] Dobbiamo, perciò, imbracciare i libri e le penne che sono le armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro ed una penna possono cambiare il mondo. L'istruzione è l'unica soluzione. L'istruzione è la prima cosa." Ora, a questa nostra intrepida coetanea è stato riconosciuto il merito per il generoso impegno CALCOLI ENIGMISTICI A disegno uguale corrisponde un numero uguale 3 ´ ¥ + n = 12 v + v + ¥ = 12 v + n ´ ¥ = 22 Malala Yousafzai profuso per la difesa dei diritti delle donne e dei bambini, ovunque la parte più vulnerabile della società. La sua vita può certamente rappresentare un modello positivo al quale ispirarsi, per il coraggio e la determinazione dimostrati nel portare avanti le sue convinzioni ed i suoi obiettivi, non solo per se, ma per tanti altri ragazzi e ragazze. Troppo spesso, inoltre, considerandolo un diritto ormai acquisito e scontato, siamo portati a vedere la possibilità di ricevere un'istruzione come un dovere penoso, senza appeazzarne il valore. Dovremmo invece ricordare che, come insegna la storia passata, le dittature, le discriminazioni razziali e di genere, i fanatismi religiosi, sono alimentati dall' ignoranza e prosperano su di essa. Solo attraverso lo studio e la conoscenza, quindi, noi ragazzi possiamo imparare a pensare con la nostra testa, formandoci una coscienza individuale che ci permetta di difendere noi stessi e gli altri da dottrine e visioni distorte. C. Marsico III C
© Copyright 2025 Paperzz