S.A. 14/20.10.2014 ******* Verbale del Senato Accademico, costituito ai sensi dell’art. 27, dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 157 del 07.07.2012 ed emanato ai sensi della Legge 30 dicembre 2010 n. 240. VERBALE N° 16/2014 Seduta del 14/20.10.2014 Il giorno 14.10.2014 si riunisce alle ore 16,05. P = Presente A = Assente AG = Assente giustificato P - Il Magnifico Rettore, prof. Antonio Felice URICCHIO, Presidente; x Rappresentanti dei Direttori di Dipartimento Macroarea n. 1 scientifica tecnologica - il prof. FRACASSI Francesco x - il prof. ALTOMARE Francesco x Macroarea n. 2 scienze biologiche, agrarie e veterinarie - il prof. MIANO Teodoro x - la prof.ssa SVELTO Maria x Macroarea n. 3 scienze mediche - il prof. BATTAGLIA Michele x 1 A AG S.A. 14/20.10.2014 P - la prof.ssa SERIO Gabriella A AG x Macroarea n. 4 scienze umanistiche - il prof. MASELLA Luigi x - la prof.ssa JACQUET Marie Thérèse x Macroarea n. 5 scienze giuridiche ed economiche - il prof. DELL’ATTI Vittorio x - il prof. DI RIENZO Massimo x Sede decentrata - il prof. NOTARNICOLA Bruno, x Rappresentanti di area scientifico-disciplinare Per i professori di I fascia - il prof. TOMA Ernesto area n. 13 (scienze economiche e statistiche) x - la prof.ssa DA MOLIN Giovanna area n. 11 (scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche) x Per i professori di II fascia - il prof. ANGELINI Leonardo area n. 2 (scienze fisiche) x - il prof. LAVIANO Rocco area n. 4 (scienze della terra) x - la prof.ssa OTRANTO Rosa area n. 10 (scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico artistiche) - il prof. CRESCENZO Giuseppe area n. 7 (scienze agrarie e veterinarie) x x - la prof.ssa COLUCCI Silvia Concetta area n. 5 (scienze biologiche) x Per i ricercatori - il prof. STELLA Alessandro area n. 6 (scienze mediche) x - il prof. MAVELLI Fabio area n. 3 (scienze chimiche) x 2 S.A. 14/20.10.2014 P - il prof. CAIVANO Danilo area n. 1 (scienze matematiche e informatiche) x - il prof. CASCIONE Giuseppe area n. 14 (scienze storiche e sociali) x - il prof. STEFANI’ Paolo area n. 12 (scienze giuridiche) x A AG Rappresentanti del personale tecnico-amministrativo - il sig. POLISENO Michele x - il sig. SILECCHIA Francesco x - il sig. CAMPOBASSO Rocco x Rappresentanti degli studenti - il sig. ARDITO Vito x - il sig. DELMEDICO Pietro Paolo x - il sig. NUZZACCI Emanuele x - il sig. SECONDO Luigi x - il sig. CAVALLERA Pietro x Rappresentante dei dottorandi di ricerca - la dott.ssa STRIPPOLI Nicoletta x Partecipano senza diritto di voto: • il Pro-Rettore vicario, Prof. Angelo Tursi, che in caso di assenza o impedimento del Rettore presiede il Senato Accademico con diritto di voto; • il Direttore Generale, Avv. Gaetano Prudente, con funzioni di Segretario verbalizzante. Le attività di supporto sono assicurate dal personale del Dipartimento per il Coordinamento dell'Azione Amministrativa con le Funzioni di Governo - Area Senato Accademico. E’ presente, altresì, il Dirigente del Dipartimento amministrativo per il coordinamento 3 S.A. 14/20.10.2014 dell’Azione amministrativa con le Funzioni di Governo, dott. Emilio Miccolis. Il Presidente, constatata la validità dell’adunanza, dichiara aperta la seduta. L’ordine del giorno è il seguente: − Approvazione verbale riunione del 15/22.09.2014 − Comunicazioni del Rettore I. AMMINISTRAZIONE 1. 2. 3. Regolamento per Visiting Professor Regolamento di Ateneo in materia di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro Elezioni rappresentanze studentesche – biennio accademico 2014/2016 e biennio solare 2015/2016: problematiche e adempimenti Regolamento per il tutorato didattico: revisione 3bis III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO 4. Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro a. e l’Unione regionale dell’artigianato pugliese “U.R.A.P. Confartigianato Imprese Puglia”, per attività di interesse comune nei settori della ricerca scientificoeconomica e della incentivazione dei processi di sviluppo delle P.M.I. e delle imprese artigiane pugliesi e designazione componenti Comitato di cui all’art. 3 b. (Dipartimento jonico in sistemi giuridici ed economici del mediterraneo: società, ambiente, culture) e la Regione Puglia, per il finanziamento di n. 3 posti di ricercatore a tempo determinato, in regime di tempo pieno, ai sensi della Legge n. 240/2010 art. 24, comma 3, lettera a) e nomina referente 5. 6. c. e la Leipzig University d. (Dipartimento di Farmacia-Scienze del Farmaco) e l’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti Bari-BAT per la realizzazione del Master di II livello in “Farmacia di Comunità” Protocollo d’Intesa tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro a. e la Prefettura/UTG di Bari, l’Ufficio del garante regionale dei diritti del minore, la Provincia di Bari, il Comune di Bari, il Tribunale per i minorenni di Bari, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bari, la Questura di Bari, il Comando provinciale dei carabinieri di Bari, la Polizia postale e delle telecomunicazioni di Bari, l’Ufficio scolastico regionale per la Puglia, l’Azienda sanitaria locale di Bari, l’Azienda ospedaliera universitaria consorziale Policlinico di Bari, il Comitato nazionale UNICEF e designazione componenti Comitato di cui all’art. 5 Accordo di collaborazione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro a. e l’Associazione non c’è pace senza giustizia, per attività di formazione, studio, ricerca e diffusione di informazioni su temi di comune interesse, in particolare volte a favorire l’universalità dei diritti umani e l’affermazione dello stato di diritto, per la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà dell’uomo b. e l’Université Aix Marseille (France) e Memorandum of Understanding per la mobilità studentesca 4 S.A. 14/20.10.2014 c. 7. e l’Université de Reims Champagne-Ardenne (France) per attuazione co-tutela tesi di dottorato: emendamento accordo Spin off “Laboratori di chimica e medicina forensi S.r.l.”: nomina componente Comitato tecnico-scientifico V. STUDENTI E LAUREATI 8. Proposta Comitato Pari Opportunità di adozione procedura a tutela di studenti/esse in corso di “rettificazione di attribuzione del sesso” VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO 9. Mobilità di docenti tra Dipartimenti 10. Centro Interuniversitario di Ricerca “Laboratorio di Gruppoanalisi ed Epistemologia – C.I.R.La.G.E.”: proposta di modifica dello Statuto 11. Criticità della “verbalizzazione digitale”: determinazioni in merito VII. PERSONALE 12. Prestazioni d’opera intellettuale per svolgimento corsi di insegnamento a titolo gratuito e oneroso 13. Finanziamenti esterni per la copertura di posti di professore di ruolo: esame proposte 14. Utilizzo Punti Organico per reclutamento docenti di II fascia ai sensi dell’art 18, comma 1, della Legge n. 240/2010: proposte dei Dipartimenti 15. Incentivo ministeriale a favore di professori e ricercatori universitari ai sensi dell'art.29, comma 19, della Legge n. 240/2010 - anni 2012 e 2013: adempimenti 16. Procedimenti riguardanti lo scambio contestuale di docenti ai sensi dell'art. 7, comma 3, della Legge 240/2010: stato dell'arte - Varie ed eventuali Nel corso della seduta alcuni componenti sono entrati nella sala di riunione, altri se ne sono allontanati senza che sia mai venuto a mancare il numero legale ai fini della validità dell'adunanza. Con il consenso unanime dei senatori presenti, ha presenziato alla odierna riunione, in relazione alle proposte di delibera di rispettiva competenza, al fine di fornire, ove necessario, puntuale supporto istruttorio alle delibazioni del Senato Accademico, il Dirigente del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, dott.ssa P. Rutigliani. 5 S.A. 14/20.10.2014/audizioneDIMO AUDIZIONE DELEGAZIONE DOCENTI DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMEDICHE E ONCOLOGIA UMANA (DIMO) In apertura di seduta, il Rettore informa che una delegazione di docenti afferenti al Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana (DIMO) ha formulato richiesta di audizione nella odierna riunione. Egli, acquisito il consenso dei presenti, invita la predetta delegazione ad entrare nella sala di riunione, cedendo, quindi, la parola al prof. Vacca in rappresentanza della medesima. Il prof. Vacca, nel ringraziare il Rettore ed il Senato Accademico per l’odierna audizione, rappresenta la situazione del DIMO, unico tra i 24 Dipartimenti di questa Università, a risultare escluso dalla ripartizione dei Punti Organico del piano straordinario 2012/2013 per la chiamata dei professori di II fascia di cui alla delibera di questo Consesso del 15/22.09.2014, pur in presenza di numerosi e validi abilitati le cui legittime aspettative di carriera non possono essere disattese. Egli passa, quindi, a dare lettura del documento Prot. n. 66963 del 30.09.2014, a firma dei ricercatori del DIMO (Allegato n. 1 al presente verbale), che “….GIUDICANO INGIUSTA E INACCETTABILE la ripartizione delle risorse così come deliberata e LESIVA dei loro diritti di ricercatori dell’Università di Bari la decisione di venire esclusi dalla programmazione 2013-2015. CHIEDONO con forza che il Senato Accademico rivaluti la decisione in oggetto, valutando attentamente tutte le possibili conseguenze derivanti da una programmazione che escluda, per la prima volta nella storia del nostro Ateneo, tutti gli abilitati di un unico Dipartimento”, esprimendo rammarico per l’accaduto, che, di fatto, paralizza un intero Dipartimento. Il prof. Cicinelli evidenzia la presenza di ben 11 abilitati del DIMO rispetto al dato complessivo da cui risultano pochi Dipartimenti con un numero superiore, sottolineando come tale dato non possa essere messo da parte, considerato che trattasi di fondi del piano straordinario per la progressione degli idonei alla II fascia ed invitando alla massima attenzione su quanto rappresentato al fine di trovare un modo per dare di nuovo una “speranza” per il futuro dei nostri giovani. Entra, alle ore 16,15, il prof. Toma. Il Rettore, nel ringraziare i proff. Vacca e Cicinelli ed i colleghi del DIMO, unitamente al Direttore dello stesso Dipartimento, prof.ssa G. Serio, che più volte ha lamentato quanto sopra, ricorda la delibera di questo Consesso del 15/22.09.2014, con particolare 6 S.A. 14/20.10.2014/audizioneDIMO riferimento alla situazione del DIMO, assicurando che l’appello di cui al succitato documento sarà oggetto di particolare attenzione e valutazione in occasione della prossima ripartizione di risorse. Esce, alle ore 16,20, la delegazione di docenti del DIMO. Il prof. Di Rienzo tiene a precisare come, personalmente, non ritenga che questo Organo abbia deliberato esclusioni o penalizzazioni nei confronti di qualsivoglia Dipartimento, ma semplicemente individuato dei criteri, che sono stati applicati senza conoscerne le ricadute e che hanno portato a determinati risultati. Detti criteri possono essere ritenuti non condivisibili ovvero perfezionabili ma, a suo avviso, è del tutto inappropriato riportare in questa sede un contenuto non corrispondente a quanto effettivamente deliberato dal Senato Accademico. 7 S.A. 14/20.10.2014/audizioneLELIA AUDIZIONE DELEGAZIONE COLLABORATORI ED ESPERTI LINGUISTICI (CEL) E STUDENTI DEL DIPARTIMENTO DI LETTERE, LINGUE, ARTI. ITALIANISTICA E CULTURE COMPARATE (LELIA) Il Rettore, nell’informare circa il Presidio di protesta degli studenti, Collaboratori ed esperti linguistici (C.E.L.), rappresentanze sindacali e RSU sulla situazione dell’offerta formativa linguistica del Dipartimento LELIA, con richiesta di audizione nella riunione odierna, propone di audire una delegazione di Collaboratori ed esperti linguistici e studenti, informando altresì circa il documento dello stesso presidio in data odierna, distribuito in copia ai presenti ed allegato con il n. 2/A al presente verbale. Egli, acquisito il consenso dei presenti, alle ore 16,25, invita quindi la predetta delegazione ad entrare nella sala di riunione, unitamente al prof. Roberto Voza, proprio Delegato per l’Organizzazione delle Risorse umane e Relazioni sindacali e Coordinatore del “Gruppo di Lavoro Tecnico” nominato dal Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 18.07.2014 ed integrato da questo Consesso, nella seduta del 15/22.09.2014, con il compito di formulare apposite proposte di modifiche al vigente Regolamento di funzionamento del Centro Linguistico di Ateneo al fine di procedere alla riorganizzazione del suddetto Centro con conseguente inserimento dei Collaboratori ed esperti linguistici, ferma restando la salvaguardia delle esigenze didattiche specifiche delle singole strutture, nonché delle competenze professionali ‘settoriali’ maturate dai C.E.L.. Egli, dopo aver ricordato il percorso già avviato da questa Università nella direzione della razionalizzazione delle risorse anche attraverso la riorganizzazione del Centro Linguistico di Ateneo, che consentirà di utilizzare al meglio le professionalità esistenti, facendo fronte a varie esigenze interne, oltre che di fornire servizi linguistici all’esterno, cede la parola alla dott.ssa Corinne Baraboi, in rappresentanza dei C.E.L.. La dott.ssa Baraboi dà lettura del documento dei C.E.L. afferenti al predetto Dipartimento (Allegato n. 2/B al presente verbale), nel quale, tra l’altro, viene evidenziato che LELIA “… in un anno perde 17 esperti linguistici sul 39…”, le cui mansioni, sono finalizzate “… all’apprendimento da parte degli studenti dell’uso fluente e corretto della lingua madre dell’esperto sia orale che scritta, quindi essenziali a chi si laurea in lingue…. Tutte le lingue sono state colpite, da quelle erroneamente definite minori, come romeno e polacco, fino a spagnolo, inglese, francese e tedesco… A LELIA si perdono iscrizioni perché molti studenti baresi preferiscono studiare altrove….”, chiedendo al Senato 8 S.A. 14/20.10.2014/audizioneLELIA Accademico “…..di aprire un dialogo con il Dipartimento LELIA per trovare una soluzione rapida in grado di prevenire il collasso della didattica linguistica…”, attraverso “….1) l’apertura di un tavolo di programmazione della politica linguistica per quantificare le esigenze didattiche dei prossimi anni e 2) un piano graduale di assunzioni a tempo indeterminato per gli esperti linguistici, utilizzando una parte dei punti organico: un esperto linguistico vale 0,2 di un punto. Soltanto così sarà possibile salvaguardare il futuro degli studenti”. Intervengono, in rappresentanza degli studenti del succitato Dipartimento, il sig. Robin Carbonara, per evidenziare il disagio causato dal venir meno di molte figure di C.E.L., attraverso le quali gli studenti acquisiscono le competenze per interfacciarsi con altre culture, realtà e popoli, cui si aggiunge il grido di dolore per la perdita di corsi di lingua, che ha chiuso e riportato nell’oscurità intere aree di un’Europa in fase di espansione verso i Balcani e verso Est, sottolineando che senza comprensione non esiste scambio, solidarietà e collaborazione e la sig.a Vincenza Pastore, studentessa di polacco e russo, per sottolineare che tale carenza porterà dei danni all’Ateneo, anche in termini di riduzioni delle iscrizioni, evidenziando come soprattutto per le lingue maggiori, che registrano un elevato numero di iscritti, le lezioni con i CEL siano di fondamentale importanza, consentendo agli studenti l’apprendimento pratico ed efficace della lingua straniera. Il Rettore, nel cedere la parola al prof. Voza, fa presente come le “anomalie” dei lettorati e più in generale della gestione dei servizi linguistici del nostro Ateneo siano state più volte riscontrate attraverso talune criticità di sistema, quali un precariato diffuso, inaccettabile in un modello di organizzazione del pubblico impiego che presuppone rapporti stabili, oltre che, a differenza di altri Atenei, l’assenza di un’organizzazione centralizzata dei servizi linguistici anche ai fini della distribuzione efficiente e razionale dei carichi di lavoro, evidenziando nuovamente il percorso che attraverso il succitato “Gruppo di lavoro” si sta cercando di portare avanti nella direzione della razionalizzazione e valorizzazione delle professionalità dei C.E.L., di cui evidenzia l’elevato numero rispetto ad altri Atenei (20 in più rispetto ad Università di pari dimensioni quale Palermo e non inferiore ad Atenei più grandi, quali Napoli e Milano). E’ anche vero che probabilmente alcune aree linguistiche presentano maggiori esigenze di sviluppo, che saranno oggetto di valutazione da parte del competente Dipartimento LELIA, ma soprattutto il percorso avviato consentirà di venire incontro alle problematiche rappresentate in questa sede, ringraziando pubblicamente il prof. Voza per 9 S.A. 14/20.10.2014/audizioneLELIA il lavoro svolto, dalla comparazione dei regolamenti e delle esperienze all’esame della complessa problematica del contenzioso di lavoro, sottolineando, infine, la volontà di risoluzione dell’annosa questione anche attraverso l’impegno delle risorse disponibili che, purtroppo, nell’attuale momento, sono limitate per tutti. Il prof. Voza, associandosi pienamente alle considerazioni del Rettore, pur avendo apprezzato l’invito sopra rivolto, che ritiene ragionevole e pacato nei toni, benchè pressante nei contenuti, tiene a precisare che questa Università non sta mettendo “…tanto impegno nel distruggere…”, come riportato nel documento del Presidio di protesta, ma è in fase di completamento un percorso di ricostruzione nell’ambito dell’intera problematica dei C.E.L. di cui a breve vi saranno i primi effetti, ben conscio che, da un certo punto di vista, la disattivazione di un servizio non può che essere motivo di rivendicazione e protesta. D’altro canto, il dialogo con LELIA è apertissimo come testimonia l’interazione continua con il Direttore, che partecipa ai lavori del succitato “Gruppo di lavoro”, evidenziando il percorso in atto volto alla risoluzione, a breve, della problematica, trascinatasi da lungo tempo, i cui esiti saranno rimessi agli Organi di vertice per le determinazioni di competenza. Esce, alle ore 16,40, la delegazione di Collaboratori ed esperti linguistici e studenti del Dipartimento LELIA. Il Rettore, infine, informa circa la richiesta, formulata con nota in data 14.10.2014, dai rappresentanti degli studenti in seno al Dipartimento LELIA, di partecipazione ai lavori del “Gruppo di Lavoro Tecnico” de quo dei sigg. Valerio Battaglione e Robin Libero Carbonara, che, sentito il prof. Voza, propone di accogliere. Il Senato Accademico, unanime, approva. Esce il prof. Voza. 10 S.A. 14/20.10.2014/apprverb APPROVAZIONE VERBALE RELATIVO ALLA SEDUTA DEL 15/22.09.2014 Il Rettore sottopone all’approvazione del Senato Accademico il verbale relativo alla riunione del 15/22.09.2014. Il Senato Accademico, con l’astensione degli assenti alla suddetta riunione, approva il verbale relativo alla succitata seduta. 11 S.A. 14/20.10.2014/comunic. COMUNICAZIONI DEL RETTORE Entra la prof.ssa Serio. Il Rettore dà lettura della seguente comunicazione, allegata al presente verbale con il numero 3, già posta a disposizione dei senatori: A) estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Chimica, relativo alla riunione del 25.09.2014, concernente “situazione della sede distaccata di Taranto e problematiche del Corso di laurea in Scienze Ambientali”. Egli, quindi, richiama la nota prot. n. 0001222 del 08.10.2014 - che ha provveduto a trasmettere a tutti i senatori, consiglieri, Direttori di Dipartimento e componenti del Nucleo di Valutazione -, che il Capo del Dipartimento per l’Università, l’AFAM e la Ricerca del MIUR, prof. M. Mancini ha inviato al Presidente della CRUI, prof. S. Paleari, per rappresentare il quadro aggiornato dei provvedimenti di primario interesse delle Università e riportare la sintesi dello stato di avanzamento degli stessi, facendo presente, tra l’altro, con riferimento al Decreto (DPCM) di Attribuzione Punti Organico 2014 che “il testo del DPCM previsto dal decreto legge 150/2013 per la revisione dell’articolo 7 del d.lgs. 49/2012 è stato predisposto e prevede, tra l’altro, un contingente minimo di punti organico di cui ogni ateneo potrà usufruire pari al 30% del turn over, incrementabile in relazione agli indicatori di bilancio. Contestualmente è in fase di predisposizione il DM di attribuzione dei Punti Organico 2014 con l’obiettivo di procedere al loro riparto entro il mese di novembre” -, mentre coglie l’occasione, a tal ultimo proposito, per comunicare che sarebbe imminente la nota di conferma da parte del MIUR circa la possibilità di utilizzo da parte di questo Ateneo dell’intera quota di P.O. assegnatagli dal Piano straordinario associati 2012/2013 -. Egli, altresì, sottolinea che allo stato attuale non vi è ancora certezza circa le risorse che verranno destinate al FFO – di cui sono invece noti i criteri di riparto tra le Università, giusta bozza di riparto, già oggetto di esame in sede di comunicazioni nelle riunioni del 15/22.09 e 01.10.2014 –, benché vi sia l’impegno del Ministero a non “ritoccare” ulteriormente in diminuzione l’ammontare del fondo per quest’anno, mentre potrebbe essere prevista una soglia massima di riduzione oscillabile tra -3% e -5%, che risulterebbe, in ogni caso, piuttosto penalizzante per l’intero sistema universitario. Entra, alle ore 16,45, il sig. Ardito. 12 S.A. 14/20.10.2014/comunic. Egli, quindi, informa in merito al 2nd EUA (European University Association) Funding Forum “Strategies for efficient funding of universities”, svoltosi presso l’Università di Bergamo, il 9, 10 ottobre u.s., nel corso del quale sono stati illustrati dati preoccupanti relativamente ai tagli al finanziamento del sistema universitario in Europa - che nel corso degli ultimi cinque anni per le Università italiane sono quantificabili nella misura del – 34%, per raggiungere soglie anche più elevate in Paesi, quali ad esempio l’Inghilterra, l’Ungheria, Cipro e Grecia - indicativo delle difficoltà che vive attualmente il sistema universitario europeo, così come dell’importanza di salvaguardare ciò che si ha, come efficacemente emerge dal sottotitolo del convegno “Do more with less (fai di più con meno)” e dall’appello ivi diffuso di operare secondo canoni di concorrenza etica. Egli, quindi, comunica che il giorno 16 ottobre p.v., presso questo Ateneo, si terrà l’incontro dedicato al futuro della ricerca nelle aree umanistiche, al quale parteciperà il prof. Mancini, mentre per il giorno 21 ottobre p.v. è prevista, a Taranto, l’inaugurazione del Polo scientifico tecnologico “Magna Grecia”, alla presenza del Ministro Giannini. Egli, inoltre, si sofferma sulla comunicazione contrassegnata con la lett. A), che ritiene imponga una valutazione complessiva circa la sostenibilità della didattica nella sede jonica, informando, altresì, di aver, nel corso di un incontro svoltosi presso la Regione Puglia, nella giornata di ieri, sul tema dell’emergenza sanitaria, fortemente promosso l’impegno che parte delle risorse regionali a ciò dedicate siano destinate alla ricerca. Chiede ed ottiene la parola il prof. Stefanì, il quale si sofferma sulla parte finale della succitata nota a firma del prof. Mancini, nella quale si informa “che saranno proposti dal Ministero nella legge di stabilità 2015 alcuni interventi di modifica del d. lgs. n. 49/2012 finalizzati a: • Liberalizzare l’assunzione dei ricercatori a tempo determinato di tipologia a) della legge 240/10 per gli atenei virtuosi; • Modificare l’attuale vincolo che prevede l’assunzione di 1 ricercatore a tempo determinato di tipologia b) per ogni assunzione di 1 prof. ordinario; • Prevedere la possibilità di utilizzo dei Punti organico per tre anni dalla loro assegnazione” interventi che, se da un lato, potrebbero essere salutati con favore – in particolare per quanto attiene la liberalizzazione del reclutamento dei professori ordinari -, destano, per altri aspetti, preoccupazione, con precipuo riferimento al terzo punto, che non chiarisce a quali P.O. si faccia riferimento e che, comunque appare, ancora una volta, una soluzione 13 S.A. 14/20.10.2014/comunic. incline alle esigenze delle Università già ampiamente favorite sul piano della destinazione delle risorse. Egli, altresì, nel sottolineare come il documento de quo non faccia alcun cenno all’impegno del Ministero a stanziare, nella Legge di stabilità, fondi dedicati al rifinanziamento del Piano straordinario associati, per l’anno 2014, rappresenta l’opportunità di promuovere un’attiva campagna, per il tramite dei parlamentari pugliesi, a favore, quanto meno, di un intervento perequativo in materia. Interviene, altresì, il prof. Fracassi, per richiamare l’attenzione sulla problematica concernente la situazione della sede distaccata di Taranto e del Corso di Laurea in Scienze Ambientali, come illustrata nel verbale del Consiglio del Dipartimento di Chimica, relativo alla riunione del 25.09.2014, che costituisce la comunicazione A), chiedendo che il predetto Corso sia trasferito presso la sede di Bari e, ove non possibile, che altro Dipartimento se ne faccia carico in qualità di Dipartimento di riferimento, fermo restando l’impegno dei docenti del Dipartimento di Chimica a sostenerne la relativa didattica. Intervengono sull’argomento, altresì, il ProRettore per rappresentare una situazione di particolare criticità che coinvolge la sede tarantina, per quanto attiene ad esempio ai laboratori ovvero alla carenza di personale delle biblioteche, in alcuni casi evidenziata dagli studenti, e che richiede un serio approfondimento, anche in termini di responsabilità, cui potrebbe occuparsi una Commissione ispettiva da istituirsi all’uopo; la prof.ssa Svelto per sottolineare come le criticità rappresentate, con riferimento ad esempio ai laboratori, non riguardino esclusivamente la sede jonica e come la carenza di risorse non dovrebbe consentire di privilegiare talune realtà a discapito di altre, mentre sollecita l’approfondimento della problematica sollevata dal prof. Fracassi circa la sostenibilità dell’offerta formativa tarantina, cui sottende l’opportunità di ripensarla, eventualmente sviluppando in detta sede percorsi alternativi alla didattica; il ProRettore per evidenziare, in risposta alla prof.ssa Svelto, come sia intensa la domanda di formazione proveniente dal territorio tarantino e la necessità di monitorare l’utilizzo dei fondi dedicati; il sig. Silecchia per sottolineare come un maggiore sforzo a tutti i livelli potrebbe consentire una rivalutazione delle sedi decentrate, anche quale doveroso riconoscimento del territorio; il prof. Crescenzo per associarsi alle considerazioni espresse dal ProRettore, rappresentando l’esigenza di un’attenta verifica sul pregresso del reclutamento presso la sede tarantina, in forza di budget dedicati. Il Rettore raccoglie le sollecitazioni emerse nel corso del dibattito sulla questione de qua, promuovendo l’iniziativa di costituzione di una Commissione composta dai Direttori di 14 S.A. 14/20.10.2014/comunic. tutti i Dipartimenti coinvolti nella sede tarantina, al fine di valutare, in particolare, le possibilità di sviluppo dell’area scientifica sul territorio jonico. Egli, quindi, informa, in merito alla conclusione della fase di valutazione per la selezione di 170 idee progettuali di Future in Research – il bando attraverso cui la Regione Puglia sostiene e orienta la ricerca pubblica in funzione della Smart Puglia 2020, la strategia di specializzazione intelligente che coniuga innovazione, formazione, sostenibilità e inclusione – cui dovrà far seguito la seconda fase, in capo alle Università, di attivazione delle procedure concorsuali per l’assunzione di ricercatori con contratti a tempo determinato di tre anni (di tipo a)), a seguito di apposita convenzione con la Regione Puglia. Interviene sull’argomento il prof. Dell’Atti, il quale evidenzia le criticità dell’iniziativa de qua, sviluppatasi secondo un processo gestito dall’ARTI di cui non si conoscono criteri, referee e modalità di definizione della graduatoria e che ha prodotto risultati in alcuni casi sorprendenti, come con riferimento al Dipartimento di studi aziendali e giusprivatistici, che ha visto assegnarsi un posto di ricercatore per un SSD del ramo della Chimica (CHIM/12), totalmente assente nel Dipartimento in questione, sottolineando l’esigenza di una richiesta di chiarimenti in merito, con assegnazione al proprio Dipartimento di un posto su SSD compatibile con le relative linee di ricerca. Il Rettore fornisce ulteriori chiarimenti in merito, precisando come la predetta iniziativa sia fondata su di un modello di assegnazione delle risorse in base a valutazione di progetti e, nel riferire come, ad esempio, l’Università di Foggia sia stata destinataria di n. 6 progetti a valere sul medesimo SSD, sottolinea che non vi sarebbe impedimento acchè il ricercatore vincitore possa operare nel Dipartimento più consono per ambito di ricerca. Intervengono, altresì, il prof. Caivano per associarsi alle perplessità espresse dal prof. Dell’Atti, sottolineando l’importanza che l’Università di riappropri delle proprie prerogative in ordine alla determinazione della politica programmatoria, cui la Regione Puglia dovrebbe attenersi, supportandola finanziariamente, oltre che ravvisando l’opportunità di verificare la possibilità di uno scorrimento della graduatoria di che trattasi, fino a ritrovare corrispondenza tra il progetto selezionato e la programmazione dei Dipartimenti; il prof. Stefanì, il quale ripercorre i tratti salienti dell’iniziativa de qua, che origina da progetti europei dedicati, svincolati dalla programmazione - tenuto conto che vengono finanziati progetti e non SSD -, sottolineando l’importanza, nel caso di specie, di utilizzare i fondi assegnati, mentre per il futuro, di convenire con la Regione Puglia – 15 S.A. 14/20.10.2014/comunic. soprattutto considerando che, dalle parole dell’Assessore Alba Sasso, vi sarebbero margini per rendere strutturale tale tipo di intervento – criteri e modalità di destinazione di fondi per la ricerca emendati da criticità quali quelle evidenziate dal prof. Dell’Atti; il prof. Di Rienzo, il quale, nel rilevare l’ulteriore criticità relativa alla regola per la quale, dopo l’assegnazione di due progetti a ciascun Dipartimento, gli ulteriori progetti non vengono assegnati secondo un principio di scorrimento della graduatoria, ritiene che nella seconda fase, di competenza dell’Ateneo e finalizzata all’emanazione dei bandi, i Dipartimenti dovrebbero essere chiamati a pronunciarsi sulla pertinenza dei progetti assegnati; il prof. Angelini, il quale precisa che era rinvenibile già nel bando il profilo per il quale la Regione Puglia, con l’iniziativa de qua, volesse promuovere la propria programmazione nella ricerca, in linea con le scelte strategiche europee di sostegno alla stessa. “La prof.ssa Otranto evidenzia che il criterio utilizzato per le assegnazioni premiali ai Dipartimenti dipende da un meccanismo quantitativo, definito dalla numerosità dei progetti presentati ai Dipartimenti medesimi: un meccanismo, cioè, che prescinde dalle valutazioni ottenute dai singoli progetti presentati e che produce, come effetto, l’esclusione di progetti molto ben valutati e ben posizionati nelle rispettive classifiche dipartimentali, ma che scontano la circostanza di essere “appoggiati” a dipartimenti che hanno ricevuto una quota premiale bassa. Ella, nel condividere le considerazioni del professor Stefanì in merito all’opportunità di non perdere detti finanziamenti, auspica che la Regione Puglia in futuro voglia finanziare iniziative analoghe, e si augura altresì che possano essere reperite ulteriori risorse da destinarsi al finanziamento dei progetti che, pur essendo stati molto ben valutati, sono rimasti esclusi dall’attuale meccanismo di finanziamento”. Il Rettore ringrazia per i numerosi spunti riflessivi emersi sull’argomento e, nel confermare la derivazione europea dei fondi di che trattasi, per il finanziamento delle cinque assi della ricerca stabilite dalla programmazione europea e regionale, ma estranee alla programmazione di Ateneo, sottolinea come allo stato non siano possibili margini di revisione dei criteri, mentre, in fase di definizione della convenzione verranno evidenziate le effettive possibilità di questa Università di sviluppare le progettualità assegnate, sottolineando, infine, che, considerato che la Regione Puglia ha in più circostanze manifestato l’intenzione di rifinanziare il progetto, potrebbero trovare ascolto le istanze dei proff. Stefanì e Otranto di revisione dei criteri e di recupero dei progetti idonei ma non assegnati. Il Senato Accademico prende nota. 16 S.A. 14/20.10.2014 Il Rettore informa che l'oggetto relativo all'argomento posto con il n. 1) all'ordine del giorno dell'odierna riunione, deve intendersi modificato come segue: REGOLAMENTO PER VISITING PROFESSOR, VISITING RESEARCHER E VISITING FELLOW 17 S.A. 14/20.10.2014/p.1 I. AMMINISTRAZIONE REGOLAMENTO PER VISITING PROFESSOR, VISITING RESEARCHER E VISITING FELLOW Il Rettore, nell’evidenziare l’importanza ed il ruolo delle figure del Visiting Professor, Visiting Researcher e Visiting Fellow ai fini dello sviluppo culturale e scientifico dell’Ateneo in ambito internazionale, nel quadro di attuazione degli indirizzi strategici relativi all’internazionalizzazione, di cui al Piano strategico 2014/2016 ed alla Programmazione triennale 2013/2015 di questa Università e, pertanto, l’opportunità che l’Ateneo si doti di uno strumento regolamentare ad hoc nell’ambito de quo, assicurando uniformità di procedure e certezza delle posizioni giuridiche da attribuire alle suddette figure, nonché garantirne la massima visibilità istituzionale, apre il dibattito sulla seguente bozza di Regolamento, predisposta dalla Commissione per l’adeguamento normativo, da Egli stesso a tal fine incaricata, ed invita il prof. Di Rienzo, in qualità di Coordinatore della stessa a voler relazionare in merito: Regolamento per i Visiting Professor, Visiting Researcher e Visiting Fellow Art. 1 – Finalità 1. Con il presente Regolamento l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, d’ora in poi denominata “Ateneo”, riconoscendo l’importanza e il ruolo della figura del Visiting Professor (Visiting Researcher, se non svolge attività didattica) ai fini dello sviluppo culturale e scientifico dell’Ateneo in ambito internazionale, intende assicurare uniformità di procedure e certezza delle posizioni giuridiche da attribuire alla figura, nonché garantirne massima visibilità istituzionale. 2. In particolare, il presente Regolamento disciplina la selezione e la permanenza presso le strutture didattiche e scientifiche dell’Ateneo, di esperti e studiosi italiani e stranieri di elevata qualificazione scientifica, appartenenti a istituzioni universitarie, di ricerca o di alta formazione (non italiane), che anche sulla base di specifici accordi internazionali stipulati dall’Ateneo, sono chiamati a svolgere nell’Ateneo stesso attività formativa, anche di tipo seminariale, nell’ambito di un corso di studio e/o attività di ricerca. 3. Il presente Regolamento disciplina inoltre le procedure per la selezione di studiosi e personalità italiane e straniere in possesso di una elevata qualificazione scientifica denominati Visiting Fellow, chiamati a collaborare con le strutture didattiche e scientifiche dell’Ateneo. 4. Secondo le modalità e le condizioni descritte nel presente Regolamento, al Visiting viene riconosciuto durante la sua permanenza apposito status, inteso come titolarità di diritti e doveri all’interno dell’Ateneo. Art. 2 - Delibere di proposta e riconoscimento del titolo di Visiting Professor, Visiting Researcher 1. Il Consiglio della struttura, dipartimentale (o interdipartimentale o interateneo), o della Scuola ospitante individua, su proposta del docente di riferimento di cui al 18 S.A. 14/20.10.2014/p.1 successivo comma 2 lett. e), con apposita delibera, gli studiosi/esperti cui attribuire il titolo di Visiting Professor o Visiting Researcher dell’Ateneo. 2. La delibera deve contenere: a. l’indicazione dell’accordo/convenzione stipulato/a con l’Ateneo o con la struttura medesima, laddove esistente; b. la denominazione dell’Istituzione internazionale a cui eventualmente appartiene lo studioso; c. la descrizione della qualificazione scientifica dello studioso proposto attraverso evidenza del curriculum vitae, delle competenze professionali, delle pubblicazioni e di ogni altra informazione che assicuri una rappresentazione compiuta del profilo didattico e scientifico dello studioso; d. la descrizione della specifica attività che lo studioso dovrà svolgere e il periodo di permanenza presso l’Ateneo, con precisazione, ove trattasi di attività didattica, della tipologia di attività formativa da affidare, avendo riguardo anche al calendario accademico, del relativo settore scientifico disciplinare e, ove trattasi di attività di ricerca, del progetto di ricerca di riferimento; e. il nominativo del docente di riferimento, interno al dipartimento; f. l’impegno della struttura, e/o di eventuali altre strutture che collaborano all’iniziativa, a farsi carico per intero dell’eventuale rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio e dell’eventuale compenso, comprensivo delle ritenute e dei contributi a carico dell’ente e del percettore g. l’eventuale richiesta di un contributo finanziario straordinario da parte dell’Ateneo 3. Le proposte di cui al precedente comma vanno inviate al Dipartimento risorse umane, organizzazione e rapporti con il Servizio nazionale e regionale, Area Docenti. Le proposte sono valutate da un’apposita commissione nominata con decreto del Rettore su proposta del Senato Accademico, sentito il Consiglio di Amministrazione limitatamente alle concessione del contributo finanziario da parte dell’Ateneo. La commissione è composta da un numero minimo di tre e massimo di cinque docenti, compreso il Rettore, o un suo delegato, e dal Direttore del Dipartimento che ha inoltrato la proposta. 4. Il contributo dell’Ateneo può essere assegnato in presenza delle seguenti condizioni: a. il Visiting Professor è incaricato di svolgere attività didattica nella misura di almeno 30 ore, nell’ambito di un insegnamento presente nell’offerta formativa di Ateneo, e/o nell’ambito delle attività didattiche post laurea (dottorato o specializzazione); b. in presenza di chiara fama internazionale del docente stesso, accertabile tramite pubblicazioni e inviti precedenti in altre sedi universitarie rispetto a quella di appartenenza, e riconoscimenti desumibili dal CV; c. in presenza di un cofinanziamento da parte del Dipartimento proponente almeno pari al 30% dell’importo del contributo erogato dall’Ateneo, salvo diversa indicazione contenuta nel bando di cui al successivo comma 6. 5. Qualora le proposte di cofinanziamento superino le disponibilità di bilancio, la Commissione di cui al precedente comma 3, esclusi i Direttori di Dipartimento che hanno inoltrate le proposte, provvederà a definire un ordine di priorità tenendo in considerazione: a) presenza dell’insegnamento offerto in più percorsi di studio, e/o bacino di utenza degli studenti; b) interdisciplinarietà, con l’eventuale coinvolgimento di più di un Dipartimento e la possibilità di un cofinanziamento multiplo; c) partecipazione del docente invitato a progetti e attività di ricerca documentabile con docenti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. 19 S.A. 14/20.10.2014/p.1 6. Per l’assegnazione del contributo viene emanato annualmente con decreto rettorale, di norma entro il mese di dicembre dell’anno solare precedente l’anno accademico di riferimento, un bando interno, coerentemente con le esigenze didattiche e scientifiche dell’ateneo e con le disponibilità finanziarie. 7. Verificate le condizioni indicate nel presente Regolamento, il titolo di Visiting Professor (Visiting Researcher) viene attribuito dal Rettore con proprio provvedimento. Lo status relativo è riconosciuto per tutta la durata dell’attività da svolgere nell’Ateneo. Art. 3 - Riconoscimento del titolo di Visiting Fellow 1. La proposta di attribuzione del titolo di Visiting Fellow può essere formulata da uno o più docenti dell’Ateneo o da un Dipartimento, previa selezione di candidature o anche con riferimento a specifici progetti. La proposta, indirizzata al Rettore e trasmessa al Dipartimento Risorse Umane, organizzazione e rapporti con il Servizio sanitario nazionale e regionale, Area Docenti, di norma almeno due mesi prima dell’arrivo dell’ospite, dovrà contenere lo specifico programma di cooperazione scientifica e/o didattica da svolgere, precisandone gli scopi, la durata e la coerenza con gli obiettivi strategici dell’Ateneo. 2. Il titolo viene attribuito dal Rettore con proprio provvedimento. Lo status relativo è riconosciuto per tutta la durata dell’attività da svolgere nell’Ateneo. Art. 4 - Periodo di permanenza presso l’Ateneo 1. In relazione alla tipologia di attività da svolgere, il periodo di permanenza non può essere inferiore a 30 giorni e non superiore a 24 mesi. Solo nel caso di Visiting Fellow il periodo di permanenza può essere inferiore a 30 giorni e comunque non inferiore a 15/10 giorni. 2. Il Responsabile della struttura proponente provvederà ad inviare apposita lettera di invito e a formalizzare successivamente il conferimento dell’incarico nelle forme previste dal vigente Regolamento di Ateneo sugli incarichi a soggetti esterni e nel rispetto delle norme per l’ingresso in Italia dei cittadini extracomunitari. 3. Al momento dell’arrivo presso l’Ateneo i Visiting sottoscriveranno un documento di affiliazione (Affiliation form) che riassume i reciproci impegni e le condizioni della collaborazione. 4. Della presenza e dell’attività nell’Ateneo del Visiting dovrà essere data adeguata evidenza e informazione nel sito web dell’Ateneo anche in funzione del ricevimento di studenti e del contatto con la comunità accademica. 5. Per l’intero periodo di permanenza il responsabile della struttura ospitante dovrà assicurare al Visiting adeguati spazi e attrezzature per lo svolgimento delle attività a lui richieste. 6. A fini conoscitivi e valutativi è costituita nell’Amministrazione dell’Ateneo un’anagrafe dei Visiting contenente tutte le informazioni ed i risultati delle attività svolte. 7. Entro tre mesi dalla conclusione del periodo di permanenza, il Direttore ndella struttura ospitante farà pervenire al Dipartimento risorse umane, organizzazione e rapporti con il Servizio sanitario nazionale e regionale, Area Docenti una relazione sulle attività didattiche, seminariali e di ricerca svolte dal Visiting. Art. 5 - Diritti e Obblighi connessi al titolo 1. Il Visiting è tenuto a svolgere le sue attività didattiche e di ricerca secondo il programma didattico e/o di ricerca concordato con la struttura ospitante e ad attenersi alle disposizioni interne in tema di sicurezza dei posti di lavoro e delle banche dati, del Codice Etico e di organizzazione amministrativa e contabile. 20 S.A. 14/20.10.2014/p.1 Al termine del periodo di permanenza, il Visiting presenta alla struttura ospitante congiuntamente al docente di riferimento una relazione sulle attività svolte e sulle ricerche compiute. 2. Il Visiting può partecipare, con solo voto consultivo, alle sedute del consiglio della struttura ospitante per il periodo di permanenza. Può inoltre far parte delle commissioni di esame di profitto e di esame finale per il conseguimento del titolo di laurea. 3. Durante il periodo di permanenza, al Visiting saranno garantiti: a. una postazione di lavoro all’interno della struttura ospitante; b. una copertura assicurativa per infortuni; c. assistenza e supporto informativo da parte degli uffici dell’Amministrazione dell’Ateneo ai fini delle procedure di permesso di soggiorno; d. l’accesso alle risorse informatiche di Ateneo; e. l’accesso alle biblioteche dell’Ateneo; f. tariffe agevolate per i servizi di mensa e residenzialità offerti dagli enti regionali competenti. Art. 6 - Disposizioni finali 1. In deroga alla procedura prevista all’art. 2 del presente Regolamento, il titolo di Visiting Researcher potrà essere attribuito, tramite decreto del Rettore, a esperti e studiosi italiani e stranieri di elevata qualificazione scientifica, sulla base di convenzioni con Enti e Istituzioni pubblici e privati che siano state stipulate anche con il fine di promuovere lo scambio di ricercatori e studiosi fra le parti. Il Visiting Researcher potrà utilizzare strutture e servizi dell'Università secondo quanto definito dalla convenzione e nei limiti di quanto previsto dal presente Regolamento. Nell’ambito delle predette convenzioni, potrà inoltre essere attribuito il titolo di Visiting Professor, tramite Decreto del Rettore, a esperti e studiosi italiani e stranieri di elevata qualificazione scientifica, che svolgano seminari o conferenze presso l’Università. 2. Ai sensi di quanto previsto dagli artt. 3 e 5 del “Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento e didattica integrativa per affidamento o per contratti ai sensi dell’art. 23 della legge 240/2010 e s.m.i., di cui al D.R. 23.1.2013. n. 285, al fine di favorire l’internazionalizzazione dell’offerta formativa, gli incarichi di insegnamento ai Visiting Professor possono essere attribuiti anche tramite conferimento diretto da parte del Rettore, su proposta della struttura didattica competente, qualora il compenso previsto rientri nei parametri deliberati dal Consiglio di Amministrazione ai sensi dell’art. 23, comma 2, della legge 240/10 o l’incarico venga svolto a titolo gratuito. 3. Per tutti gli aspetti non disciplinati dal presente Regolamento si applicano le disposizioni legislative, statutarie e regolamentari vigenti.”” Il prof. Di Rienzo illustra nel dettaglio il surriportato testo regolamentare e, nel rappresentarne la logica redazionale seguita dalla Commissione, nel senso di istituzionalizzare un modus procedendi di tipo programmatorio nella materia de qua, si sofferma sui passaggi problematici, che si è ritenuto opportuno rimettere alla valutazione di questo Consesso, concernenti: − l’eventuale riconoscimento di un ruolo propositivo della Scuola nell’avvio del procedimento di riconoscimento dei titoli di che trattasi, nell’art. 2, comma 1 del testo in esame; 21 S.A. 14/20.10.2014/p.1 − l’espressione in termini di CFU anziché di ore dell’impegno didattico minimo cui incaricare il Visiting Professor, ai sensi dell’art. 2, comma 4, lett. a) del medesimo testo; − il periodo minimo di permanenza del Visiting Fellow, ai sensi dell’art. 4, comma 1. Al termine dell’illustrazione del prof. Di Rienzo, il Rettore, nel ribadire l’importanza del Regolamento in oggetto, anche come strumento di censimento delle operazioni di incoming e delle relative attività, che al momento, pur frequenti, non sono adeguatamente pubblicizzate - richiamando a tal riguardo la previsione regolamentare circa l’istituzione di un’anagrafe dei Visiting -, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Si svolge sull’argomento un ampio dibattito, nel corso del quale il prof. Stefanì concorda circa l’importanza del Regolamento de quo, che dà riconoscimento ad una istanza di respiro internazionale; il ProRettore sottolinea l’importanza di assicurare una forma organizzata di ospitalità agli esperti e studiosi in entrata; la prof.ssa Da Molin plaude il Regolamento nell’ottica dell’internazionalizzazione, esprimendo l’auspicio acché venga rifinanziato il cap. di bilancio della Cooperazione universitaria internazionale, azzerato negli ultimi due anni, garantendo ai Dipartimenti più deboli di poter accedere a contributi di Ateneo dedicati nell’ambito de quo; il Rettore raccoglie l’auspicio espresso dalla prof.ssa Da Molin, nel convincimento dell’importanza di destinare risorse all’internazionalizzazione, anche attraverso finanziamenti esterni drenabili dall’attivazione di virtuosi processi collaborativi (ad esempio con la Regione Puglia e Confindustria), oltre che dalla promozione di processi di fund raising, ricordando, tra l’altro, la recente donazione che ha visto beneficiaria questa Università; il prof. Altomare si associa alle considerazioni espresse dalla prof.ssa Da Molin e nell’auspicare, ulteriormente, che si possa addivenire ad allentare il vincolo del cofinanziamento da parte dei Dipartimenti, previsto dal regolamento in esame, che preclude ai Dipartimenti più piccoli e che non dispongono di finanziamenti esterni di attivare il percorso di incoming di che trattasi, chiede ulteriori chiarimenti sul significato da attribuire all’espressione “studiosi … di elevata qualificazione scientifica”, utilizzata in più punti del testo de quo, nel senso se sia necessario attenersi alla definizione dettata dall’ANVUR, ovvero, come ritiene più opportuno, di rimettere ai Dipartimenti la relativa valutazione; la prof.ssa Jacquet, nell’esprimere apprezzamento per il lavoro della Commissione, esprime perplessità in merito alla disciplina concernente la commissione di valutazione delle proposte, di cui all’art. 2, comma 3 del testo in esame, richiedendone una maggiore chiarezza, mentre sottolinea l’importanza di attivare sul sito web una forma di calendarizzazione aggiornata 22 S.A. 14/20.10.2014/p.1 delle operazioni di visiting, in modo da favorirne l’organizzazione in sinergia tra i Dipartimenti; il prof. Dell’Atti esprime perplessità circa l’espressione “di chiara fama internazionale”, di cui all’art. 2, comma 4, lett. b); la prof.ssa Serio, nell’esprimere perplessità in ordine alla scelta di indicare in ore, anziché in CFU, l’impegno didattico minimo cui incaricare il Visiting Professor, ai sensi dell’art. 2, comma 4, lett. a), tenuto conto che a n. 1 CFU è assegnato un monte ore differente a seconda delle specificità dei corsi di studio, si esprime in senso contrario al coinvolgimento della Scuola nel procedimento di che trattasi, la quale potrebbe, eventualmente, rendere un parere ove richiesto dal Dipartimento interessato; il prof. Stefanì replica al primo aspetto sollevato dalla prof.ssa Serio, confermando l’opportunità di adottare il criterio parametrale in ore, in ossequio alla dinamica della scheda SUA CdS; Viene, quindi, data lettura dei singoli articoli regolamentari, per i quali vengono formulate ed accolte le seguenti proposte emendative: − in accoglimento dei rilievi esposti dai proff. Altomare e Dell’Atti, di sostituire dove nel testo è scritto “…di elevata qualificazione scientifica” con l’espressione “…di riconosciuta qualificazione scientifica”, nonché le parole “di chiara fama internazionale”, di cui all’art. 2, comma 4, lett. b) con la dicitura “di riconosciuta qualificazione scientifica di rilievo internazionale”; − di cassare l’espressione “o della Scuola” nell’art. 2, comma 1; − di indicare, per ragioni di competenza, il Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne anziché il Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, quale Ufficio al quale trasmettere le proposte, riformulando come segue le espressioni contenute nell’art. 2, comma 3 “Le proposte di cui al precedente comma vanno indirizzate al Rettore e trasmesse al Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne” e nell’art. 3, comma 1 “…La proposta, indirizzata al Rettore e trasmessa al Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne…”; − in considerazione dei rilievi sopra espressi dalla prof.ssa Jacquet, di non appesantire la composizione della commissione di valutazione delle proposte, riscrivendo l’art. 2, comma 3, secondo periodo, come “Le proposte sono valutate da un’apposita commissione nominata con decreto del Rettore e composta da tre docenti,...” con conseguente cassazione dell’intero capoverso del comma 3 e dell’inciso “…esclusi i Direttori di Dipartimento che hanno inoltrate le proposte…” nel comma 5 del medesimo articolo; 23 S.A. 14/20.10.2014/p.1 − di cassare, nell’ottica dell’ampliamento delle attività didattiche post laurea attribuibili al Visiting Professor, quanto riportato tra parentesi nell’art. 2, comma 4, lett. a) del testo in esame; − su proposta del prof. Fracassi, di adottare nell’art. 2, comma 4, lett. b) l’espressione “…e/o inviti…” e di riscrivere la lett. c) del medesimo comma come segue “L’eventuale contributo dell’Ateneo prevede una quota di cofinanziamento da parte del Dipartimento proponente almeno pari al 30% dell’importo del contributo erogato dall’Ateneo, salvo diversa indicazione contenuta nel bando di cui al successivo comma 6.” − su proposta del prof. Toma, per coerenza con la rubrica dell’art. 2, di intitolare l’art. 3 “Proposta e riconoscimento del titolo di Visiting Fellow”, mentre non trova accoglimento la proposta del medesimo docente di fissare un termine entro il quale il Visiting deve presentare una relazione sulle attività svolte e sulle ricerche compiute, ai sensi dell’art. 5, comma 1; − su proposta del Rettore, di indicare in un periodo non inferiore a “7 giorni” la permanenza del Visiting Fellow, ai sensi dell’art. 4, comma 1, nonché di integrare l’art. 4, comma 6 come segue “A fini conoscitivi e valutativi è costituita nell’Amministrazione dell’Ateneo un’anagrafe dei Visiting, pubblicata sul sito web dell’Ateneo,…”. Al termine del dibattito, il Rettore pone in votazione il testo del Regolamento per Visiting Professor, Visiting Researcher e Visiting Fellow, come emendato nel corso del dibattito. Il Senato Accademico, all’unanimità, RICONOSCIUTA l’importanza ed il ruolo delle figure del Visiting Professor, Visiting Researcher e Visiting Fellow ai fini dello sviluppo culturale e scientifico dell’Ateneo in ambito internazionale, nel quadro di attuazione degli indirizzi strategici relativi all’internazionalizzazione, di cui al Piano strategico 2014/2016 ed alla Programmazione triennale 2013/2015 di questa Università; RAVVISATA pertanto, l’opportunità che l’Ateneo si doti di uno strumento regolamentare ad hoc nell’ambito de quo, assicurando uniformità di procedure e certezza delle posizioni giuridiche da attribuire alle suddette figure, nonché istituzionale; 24 garantirne la massima visibilità S.A. 14/20.10.2014/p.1 VISTA la bozza del Regolamento per i Visiting Professor, Visiting Researcher e Visiting Fellow, predisposta dalla Commissione per l’adeguamento normativo, incaricata, a tal fine, dal Rettore; VISTO il Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento e didattica integrativa per affidamento o per contratti ai sensi dell’art. 23 della legge 240/2010 e s.m.i; UDITA l’illustrazione del Coordinatore della suddetta Convenzione, prof. Di Rienzo; SENTITI l’orientamento emerso nel corso del dibattito e le proposte emendative al testo regolamentare ivi formulate, CONDIVISO l’auspicio espresso dalla prof.ssa Da Molin acchè venga rifinanziato il cap. di bilancio della Cooperazione universitaria internazionale, azzerato negli ultimi due anni, anche attraverso finanziamenti esterni drenabili dall’attivazione di virtuosi processi collaborativi (ad esempio con la Regione Puglia e Confindustria), DELIBERA di adottare il Regolamento per Visiting Professor, Visiting Researcher e Visiting Fellow, nella formulazione di seguito riportata: ““Regolamento per Visiting Professor, Visiting Researcher e Visiting Fellow Art. 1 – Finalità 1. Con il presente Regolamento l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, d’ora in poi denominata “Ateneo”, riconoscendo l’importanza e il ruolo della figura del Visiting Professor (Visiting Researcher, se non svolge attività didattica) ai fini dello sviluppo culturale e scientifico dell’Ateneo in ambito internazionale, intende assicurare uniformità di procedure e certezza delle posizioni giuridiche da attribuire alla figura, nonché garantirne massima visibilità istituzionale. 2. In particolare, il presente Regolamento disciplina la selezione e la permanenza presso le strutture didattiche e scientifiche dell’Ateneo, di esperti e studiosi italiani e stranieri di riconosciuta qualificazione scientifica, appartenenti a istituzioni universitarie, di ricerca o di alta formazione (non italiane), che anche sulla base di specifici accordi internazionali stipulati dall’Ateneo, sono chiamati a svolgere nell’Ateneo stesso attività formativa, anche di tipo seminariale, nell’ambito di un corso di studio e/o attività di ricerca. 3. Il presente Regolamento disciplina inoltre le procedure per la selezione di studiosi e personalità italiane e straniere in possesso di una riconosciuta qualificazione scientifica denominati Visiting Fellow, chiamati a collaborare con le strutture didattiche e scientifiche dell’Ateneo. 4. Secondo le modalità e le condizioni descritte nel presente Regolamento, al Visiting viene riconosciuto durante la sua permanenza apposito status, inteso come titolarità di diritti e doveri all’interno dell’Ateneo. 25 S.A. 14/20.10.2014/p.1 Art. 2 - Delibere di proposta e riconoscimento del titolo di Visiting Professor, Visiting Researcher 1. Il Consiglio della struttura dipartimentale (o interdipartimentale o interateneo) ospitante individua, su proposta del docente di riferimento di cui al successivo comma 2 lett. e), con apposita delibera, gli studiosi/esperti cui attribuire il titolo di Visiting Professor o Visiting Researcher dell’Ateneo. 2. La delibera deve contenere: a. l’indicazione dell’accordo/convenzione stipulato/a con l’Ateneo o con la struttura medesima, laddove esistente; b. la denominazione dell’Istituzione internazionale a cui eventualmente appartiene lo studioso; c. la descrizione della qualificazione scientifica dello studioso proposto attraverso evidenza del curriculum vitae, delle competenze professionali, delle pubblicazioni e di ogni altra informazione che assicuri una rappresentazione compiuta del profilo didattico e scientifico dello studioso; d. la descrizione della specifica attività che lo studioso dovrà svolgere e il periodo di permanenza presso l’Ateneo, con precisazione, ove trattasi di attività didattica, della tipologia di attività formativa da affidare, avendo riguardo anche al calendario accademico, del relativo settore scientifico disciplinare e, ove trattasi di attività di ricerca, del progetto di ricerca di riferimento; e. il nominativo del docente di riferimento, interno al dipartimento; f. l’impegno della struttura, e/o di eventuali altre strutture che collaborano all’iniziativa, a farsi carico per intero dell’eventuale rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio e dell’eventuale compenso, comprensivo delle ritenute e dei contributi a carico dell’ente e del percettore; g. l’eventuale richiesta di un contributo finanziario straordinario da parte dell’Ateneo. 3. Le proposte di cui al precedente comma vanno indirizzate al Rettore e trasmesse al Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne. Le proposte sono valutate da un’apposita commissione nominata con decreto del Rettore e composta da tre docenti, su proposta del Senato Accademico, sentito il Consiglio di Amministrazione limitatamente alle concessione del contributo finanziario da parte dell’Ateneo. 4. Il contributo dell’Ateneo può essere assegnato in presenza delle seguenti condizioni: a. il Visiting Professor è incaricato di svolgere attività didattica nella misura di almeno 30 ore, nell’ambito di un insegnamento presente nell’offerta formativa di Ateneo, e/o nell’ambito delle attività didattiche post laurea; b. in presenza di riconosciuta qualificazione scientifica di rilievo internazionale del docente stesso, accertabile tramite pubblicazioni e/o inviti precedenti in altre sedi universitarie rispetto a quella di appartenenza, e riconoscimenti desumibili dal CV; L’eventuale contributo dell’Ateneo prevede una quota di cofinanziamento da parte del Dipartimento proponente almeno pari al 30% dell’importo del contributo erogato dall’Ateneo, salvo diversa indicazione contenuta nel bando di cui al successivo comma 6. 5. Qualora le proposte di cofinanziamento superino le disponibilità di bilancio, la Commissione di cui al precedente comma 3 provvederà a definire un ordine di priorità tenendo in considerazione: a. presenza dell’insegnamento offerto in più percorsi di studio, e/o bacino di utenza degli studenti; b. interdisciplinarietà, con l’eventuale coinvolgimento di più di un Dipartimento e la possibilità di un cofinanziamento multiplo; c. partecipazione del docente invitato a progetti e attività di ricerca documentabile con docenti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. 26 S.A. 14/20.10.2014/p.1 6. Per l’assegnazione del contributo viene emanato annualmente con decreto rettorale, di norma entro il mese di dicembre dell’anno solare precedente l’anno accademico di riferimento, un bando interno, coerentemente con le esigenze didattiche e scientifiche dell’Ateneo e con le disponibilità finanziarie. 7. Verificate le condizioni indicate nel presente Regolamento, il titolo di Visiting Professor (Visiting Researcher) viene attribuito dal Rettore con proprio provvedimento. Lo status relativo è riconosciuto per tutta la durata dell’attività da svolgere nell’Ateneo. Art. 3 – Proposta e riconoscimento del titolo di Visiting Fellow 1. La proposta di attribuzione del titolo di Visiting Fellow può essere formulata da uno o più docenti dell’Ateneo o da un Dipartimento, previa selezione di candidature o anche con riferimento a specifici progetti. La proposta, indirizzata al Rettore e trasmessa al Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne, di norma almeno due mesi prima dell’arrivo dell’ospite, dovrà contenere lo specifico programma di cooperazione scientifica e/o didattica da svolgere, precisandone gli scopi, la durata e la coerenza con gli obiettivi strategici dell’Ateneo. 2. Il titolo viene attribuito dal Rettore con proprio provvedimento. Lo status relativo è riconosciuto per tutta la durata dell’attività da svolgere nell’Ateneo. Art. 4 - Periodo di permanenza presso l’Ateneo 1. In relazione alla tipologia di attività da svolgere, il periodo di permanenza non può essere inferiore a 30 giorni e non superiore a 24 mesi. Solo nel caso di Visiting Fellow il periodo di permanenza può essere inferiore a 30 giorni e comunque non inferiore a 7 giorni. 2. Il Responsabile della struttura proponente provvederà ad inviare apposita lettera di invito e a formalizzare successivamente il conferimento dell’incarico nelle forme previste dal vigente Regolamento di Ateneo sugli incarichi a soggetti esterni e nel rispetto delle norme per l’ingresso in Italia dei cittadini extracomunitari. 3. Al momento dell’arrivo presso l’Ateneo i Visiting sottoscriveranno un documento di affiliazione (Affiliation form) che riassume i reciproci impegni e le condizioni della collaborazione. 4. Della presenza e dell’attività nell’Ateneo del Visiting dovrà essere data adeguata evidenza e informazione nel sito web dell’Ateneo anche in funzione del ricevimento di studenti e del contatto con la comunità accademica. 5. Per l’intero periodo di permanenza il responsabile della struttura ospitante dovrà assicurare al Visiting adeguati spazi e attrezzature per lo svolgimento delle attività a lui richieste. 6. A fini conoscitivi e valutativi è costituita nell’Amministrazione dell’Ateneo un’anagrafe dei Visiting, pubblicata sul sito web dell’Ateneo, contenente tutte le informazioni ed i risultati delle attività svolte. 7. Entro tre mesi dalla conclusione del periodo di permanenza, il Direttore della struttura ospitante farà pervenire al Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne una relazione sulle attività didattiche, seminariali e di ricerca svolte dal Visiting. Art. 5 - Diritti e Obblighi connessi al titolo 1. Il Visiting è tenuto a svolgere le sue attività didattiche e di ricerca secondo il programma didattico e/o di ricerca concordato con la struttura ospitante e ad attenersi alle disposizioni interne in tema di sicurezza dei posti di lavoro e delle banche dati, del Codice Etico e di organizzazione amministrativa e contabile. 27 S.A. 14/20.10.2014/p.1 Al termine del periodo di permanenza, il Visiting presenta alla struttura ospitante congiuntamente al docente di riferimento una relazione sulle attività svolte e sulle ricerche compiute. 2. Il Visiting può partecipare, con solo voto consultivo, alle sedute del Consiglio della struttura ospitante per il periodo di permanenza. Può inoltre far parte delle commissioni di esame di profitto e di esame finale per il conseguimento del titolo di laurea. 3. Durante il periodo di permanenza, al Visiting saranno garantiti: a. una postazione di lavoro all’interno della struttura ospitante; b. una copertura assicurativa per infortuni; c. assistenza e supporto informativo da parte degli uffici dell’Amministrazione dell’Ateneo ai fini delle procedure di permesso di soggiorno; d. l’accesso alle risorse informatiche di Ateneo; e. l’accesso alle biblioteche dell’Ateneo; f. tariffe agevolate per i servizi di mensa e residenzialità offerti dagli enti regionali competenti. Art. 6 - Disposizioni finali 1. In deroga alla procedura prevista all’art. 2 del presente Regolamento, il titolo di Visiting Researcher potrà essere attribuito, tramite decreto del Rettore, a esperti e studiosi italiani e stranieri di riconosciuta qualificazione scientifica, sulla base di convenzioni con Enti e Istituzioni pubblici e privati che siano state stipulate anche con il fine di promuovere lo scambio di ricercatori e studiosi fra le parti. Il Visiting Researcher potrà utilizzare strutture e servizi dell'Università secondo quanto definito dalla convenzione e nei limiti di quanto previsto dal presente Regolamento. Nell’ambito delle predette convenzioni, potrà inoltre essere attribuito il titolo di Visiting Professor, tramite decreto del Rettore, a esperti e studiosi italiani e stranieri di riconosciuta qualificazione scientifica, che svolgano seminari o conferenze presso l’Università. 2. Ai sensi di quanto previsto dagli artt. 3 e 5 del “Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento e didattica integrativa per affidamento o per contratti ai sensi dell’art. 23 della legge 240/2010 e s.m.i., di cui al D.R. 23.01.2013. n. 285, al fine di favorire l’internazionalizzazione dell’offerta formativa, gli incarichi di insegnamento ai Visiting Professor possono essere attribuiti anche tramite conferimento diretto da parte del Rettore, su proposta della struttura didattica competente, qualora il compenso previsto rientri nei parametri deliberati dal Consiglio di Amministrazione ai sensi dell’art. 23, comma 2, della legge 240/10 o l’incarico venga svolto a titolo gratuito. 3. Per tutti gli aspetti non disciplinati dal presente Regolamento si applicano le disposizioni legislative, statutarie e regolamentari vigenti.”” Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 28 S.A. 14/20.10.2014/p.2 I. AMMINISTRAZIONE REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI SICUREZZA E DI SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Il Rettore sottopone all’attenzione del Consesso il seguente resoconto dei lavori del tavolo tecnico per la redazione della bozza del Regolamento in oggetto, predisposto dal Dipartimento Affari Generali, Tecnico e per la sicurezza: ““Per quanto concerne la redazione del Regolamento di cui all’oggetto, l’Ufficio fa presente che i lavori di revisione della bozza del predetto Regolamento, da parte dei componenti del Tavolo tecnico appositamente costituito, sono in corso, e che è prevista per il g. 20 p.v. la riunione probabilmente conclusiva dello stesso tavolo, per la stesura della bozza definitiva del Regolamento in questione.”” Egli, quindi, nel far presente che è di prossima discussione in sede CRUI lo schema tipo di regolamento nella materia di che trattasi, segnala l’urgenza di addivenire all’emanazione del Regolamento de quo - considerata, tra l’altro, la sempre più frequente cadenza delle visite ispettive presso questo Ateneo – del quale sono stati sciolti alcuni nodi problematici, mentre rimane prioritaria la necessità di destinare alla sicurezza risorse dedicate. Egli, pertanto, propone di rinviare l’esame dell’argomento alla prossima riunione, con la precisazione che, considerata la rappresentata urgenza, lo stesso non potrà più essere rinviato e sarà discusso anche a prescindere dalla conclusione dei lavori del suddetto tavolo. Il Senato Accademico, unanime, approva. 29 S.A. 14/20.10.2014/p.3A I. AMMINISTRAZIONE ELEZIONI RAPPRESENTANZE STUDENTESCHE – BIENNIO ACCADEMICO 2014/2016 E BIENNIO SOLARE 2015/2016: ADEMPIMENTI - NOMINA PRESIDENTE COMMISSIONE ELETTORALE ORGANIZZATIVA Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Area Servizi Generali – Settore Servizi istituzionali: ““L’Ufficio rammenta che questo Consesso, nella riunione del 01.10.2014, con riferimento all’argomento di cui all’oggetto, ha deliberato, tra l’altro, di fissare al 10 ed 11 dicembre pp.vv. le operazioni di voto per il rinnovo delle rappresentanze studentesche nel Senato Accademico, nel Nucleo di Valutazione, nel Consiglio di Amministrazione dell’ADISU – Puglia, nel Comitato per lo Sport Universitario, nei Consigli di Dipartimento, nei Consigli di Corso di studio/classe/interclasse e nel Consiglio della Scuola di Medicina per il biennio accademico 2014/2016, nonché nel Consiglio di Amministrazione per il biennio solare 2015/2016. Ciò premesso, l’Ufficio fa presente che l’art. 21 del Regolamento elettorale ex art. 78, comma 10 dello Statuto di Ateneo, di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012, prevede, per le elezioni che riguardino la componente studentesca, la costituzione di una Commissione Elettorale Organizzativa, con i compiti di fissare le modalità di svolgimento della propaganda elettorale, l’assegnazione degli spazi per la propaganda stessa e l’uso delle aule per le assemblee nonché di sovrintendere all’ordine pubblico durante lo svolgimento delle operazioni elettorali al di fuori dei seggi e nell’ambito dell’Università. Ai sensi della suddetta norma, la Commissione Elettorale Organizzativa è costituita con provvedimento del Rettore ed è composta da un Presidente nominato dal Senato Accademico, da un docente rappresentante di ciascun Dipartimento e da due rappresentanti per ciascuna lista. L’Ufficio rappresenta, quindi, l’esigenza che il Senato Accademico provveda a nominare il Presidente della Commissione in parola.”” Egli, quindi, nel proporre la prof.ssa Irene Canfora quale Presidente della Commissione Elettorale Organizzativa, da costituirsi per le suddette elezioni, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la propria delibera, assunta nella riunione del 01.10.2014, con la quale sono state fissate al 10 ed 11 dicembre 2014 le operazioni di voto per il rinnovo, tra l’altro, delle rappresentanze studentesche nel Senato Accademico, nel Nucleo di Valutazione, nel Consiglio di Amministrazione dell’ADISU – Puglia, nel Comitato per lo Sport Universitario, nei Consigli di Dipartimento, nei Consigli di Corso di studio/classe/interclasse e nei Consigli delle Scuole di Medicina e 30 S.A. 14/20.10.2014/p.3A di Scienze e Tecnologie, per il biennio accademico 2014/2016, nonché nel Consiglio di Amministrazione per il biennio solare 2015/2016; VISTO l’art. 21 del Regolamento elettorale ex art. 78, comma 10 dello Statuto di Ateneo, di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012, ed in particolare il comma 1, che dispone che “Ai fini delle elezioni della componente studentesca,…, è costituita la Commissione Elettorale Organizzativa composta da un Presidente nominato dal Senato Accademico, da un docente rappresentante di ciascun Dipartimento e da due rappresentanti per ciascuna lista.”; CONDIVISA la proposta del Rettore in ordine al nominativo del Presidente della Commissione Elettorale Organizzativa, da costituirsi per le suddette elezioni, DELIBERA di nominare la prof.ssa Irene Canfora quale Presidente della Commissione Elettorale Organizzativa, da costituirsi per le elezioni di cui in premessa. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 31 S.A. 14/20.10.2014/p.3C I. AMMINISTRAZIONE ELEZIONI RAPPRESENTANZE STUDENTESCHE – BIENNIO ACCADEMICO 2014/2016 E BIENNIO SOLARE 2015/2016: PROBLEMATICHE Il Rettore, nel ricordare che questo Consesso, nella riunione del 01.10.2014, deliberando in ordine alle elezioni in oggetto, incaricò la Commissione per l’adeguamento normativo “dell’approfondimento della problematica di cui alla … nota prot. n. 66746 del 30.09.2014, a firma dell’Associazione Link-UDUBARI, acquisendo in merito il parere del Consiglio degli studenti, nonché della verifica di legittimità della proposta dei proff. Crescenzo ed Angelini in ordine alla prorogatio, fino al 31.12.2014, dell’attuale componente studentesca nelle Commissioni paritetiche docenti-studenti, limitatamente alle funzioni correlate alla redazione del rapporto di riesame, riferendone gli esiti in tempo utile per la prossima riunione del Senato Accademico”, invita il prof. Di Rienzo, in qualità di Coordinatore della suddetta Commissione, a voler relazionare in merito. Il prof. Di Rienzo riferisce di non aver potuto convocare la Commissione in tempo utile per l’odierna riunione, considerato, tra l’altro, che il Consiglio degli studenti si è pronunciato solamente in data 13.10.2014, comunicando di poterla convocare, per l’approfondimento delle succitate questioni, per il giorno 17.10 p.v., avvalendosi dell’interlocuzione con i competenti Uffici del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R. Interviene il senatore Delmedico, per proporre di applicare il regime di prorogatio fino al 31.12.2014 anche all’attuale componente studentesca nel Senato Accademico, oltre che per sottoporre all’attenzione del Consesso la “proposta per presentazione liste elettorali per corsi di laurea a numero chiuso con graduatoria”, emendativa al deliberato del 01.10.2014 in parte qua - di cui alla nota pervenuta in data 13.10.2014, da parte dei rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico, sigg. P.P. Delmedico, E. Nuzzaci e V. Ardito, già posta a disposizione dei presenti – evidenziando, comunque, la ristrettezza dei tempi a disposizione per le deliberazioni da assumersi nella materia de qua. Il Rettore, quindi, preso atto di quanto riferito dal prof. Di Rienzo, nonché di quanto emerso nel corso del dibattito, considerata l’urgenza di deliberare in ordine alle suddette problematiche, ai fini dell’avvio delle procedure elettorali di che trattasi, propone un aggiornamento dell’odierna seduta, che si conviene di fissare per il giorno 20.10.2014. 32 S.A. 14/20.10.2014/p.3C Egli, pertanto, propone di rinviare ogni determinazione in ordine alle surriportate problematiche alla predetta riunione di aggiornamento, con invito alla Commissione per l’adeguamento normativo, ad approfondire, nella comunicata riunione del 17.10.2014, e avvalendosi dell’interlocuzione con i competenti Uffici del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, anche la proposta formulata dal sig. Delmedico in ordine alla possibilità di applicare il regime di prorogatio fino al 31.12.2014 all’attuale componente studentesca nel Senato Accademico. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la propria delibera del 01.10.2014, con la quale, tra l’altro, si è dato incarico alla Commissione per l’adeguamento normativo “dell’approfondimento della problematica di cui alla … nota prot. n. 66746 del 30.09.2014, a firma dell’Associazione Link-UDUBARI, acquisendo in merito il parere del Consiglio degli studenti, nonché della verifica di legittimità della proposta dei proff. Crescenzo ed Angelini in ordine alla prorogatio, fino al 31.12.2014, dell’attuale componente studentesca nelle Commissioni paritetiche docentistudenti, limitatamente alle funzioni correlate alla redazione del rapporto di riesame, riferendone gli esiti in tempo utile per la prossima riunione del Senato Accademico”; VISTA la nota, pervenuta in data 13.10.2014, da parte dei rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico, sigg. P.P. Delmedico, E. Nuzzaci e V. Ardito, concernente “proposta per presentazione liste elettorali per corsi di laurea a numero chiuso con graduatoria”; PRESO ATTO di quanto riferito dal Coordinatore della suddetta Commissione, prof. Di Rienzo, circa l’impossibilità di convocare la stessa in tempo utile per l’odierna riunione, considerato, tra l’altro, che il Consiglio degli studenti si è pronunciato solamente in data 13.10.2014, comunicando di poterla convocare, per l’approfondimento delle succitate questioni, per il giorno 17.10 p.v., avvalendosi dell’interlocuzione con i competenti Uffici del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R; SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito ed, in particolare, la proposta, formulata dal sig. Delmedico di applicare il regime di 33 S.A. 14/20.10.2014/p.3C prorogatio fino al 31.12.2014 anche all’attuale componente studentesca nel Senato Accademico; RAVVISATA l’opportunità di un approfondimento da parte della Commissione per l’adeguamento normativo, nella comunicata riunione del 17.10.2014, anche della succitata proposta formulata dal sig. Delmedico; CONSIDERATA l’urgenza di deliberare in ordine alle suddette problematiche, ai fini dell’avvio delle procedure elettorali di che trattasi, DELIBERA di rinviare ogni determinazione in ordine alle problematiche in premessa alla riunione di aggiornamento prevista per il giorno 20.10.2014, con invito alla Commissione per l’adeguamento normativo, di approfondire, nella comunicata riunione del 17.10.2014, e avvalendosi dell’interlocuzione con i competenti Uffici del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, anche la proposta formulata dal sig. Delmedico in ordine alla possibilità di applicare il regime di prorogatio fino al 31.12.2014 all’attuale componente studentesca nel Senato Accademico. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 34 S.A. 14/20.10.2014/p.3B I. AMMINISTRAZIONE ELEZIONI RAPPRESENTANZE 2014/2016 E BIENNIO STUDENTESCHE SOLARE 2015/2016: – BIENNIO PROBLEMATICHE ACCADEMICO - ELEZIONI DOTTORANDI NEL CONSIGLIO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL SUOLO, DELLA PIANTA E DEGLI ALIMENTI (DI.S.S.P.A.) Il Rettore propone di rinviare l’esame dell’argomento in oggetto alla riunione di aggiornamento fissata per il giorno 20.10.2014. Il Senato Accademico, unanime, approva. 35 S.A. 14/20.10.2014/problematiche PROBLEMATICHE INERENTI I CRITERI DI UTILIZZO DI FINANZIAMENTI ESTERNI PER COPERTURA SPESE PERSONALE DOCENTE NELL’AMBITO DELLE CONVENZIONI CON IL COMUNE DI BRINDISI E LA REGIONE PUGLIA DI CUI ALLA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 24.09.2014 Chiede ed ottiene la parola la prof.ssa Svelto, la quale, nel far riferimento alla nota, prot. n. 70767 del 14.10.2014, trasmessa ai Direttori di Dipartimento dal Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, relativa agli adempimenti di competenza in ottemperanza alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 24.09.2014 (“Reclutamento Professori Ordinari: convenzione stipulata fra Università degli Studi di Bari Aldo Moro e il Comune di Brindisi per il finanziamento di spese per il personale docente e ricercatore a tempo determinato dell’Università degli Studi di Bari – adempimenti; Criteri per l’utilizzo del finanziamento quindicennale di spese per il personale docente dell' Università degli Studi di Bari di cui alla Convenzione tra questa Università e la Regione Puglia”), esprime forti perplessità circa il ripetersi della circostanza per cui l’Organo consiliare abbia assunto deliberazioni in materia di criteri di utilizzo delle risorse, senza adeguata interlocuzione con questo Consesso, di cui ricorda le prerogative statutarie e regolamentari nell’ambito de quo e rivedendone in maniera sostanziale gli indirizzi politici dettati. La prof.ssa Jacquet si associa alle considerazioni testè espresse dalla prof.ssa Svelto, evidenziando, altresì, l’esigenza che le deliberazioni concernenti problematiche di interesse di tutti i Dipartimenti – tanto più se richiedono da parte degli stessi scelte difficili sul piano umano, come nel caso di specie - vengano sottoposte all’attenzione anche del Collegio dei Direttori di Dipartimento e Presidenti di Scuole. Il Rettore, nel fornire ulteriori chiarimenti circa la succitata delibera consiliare, fa presente che si farà portavoce presso il Consiglio di Amministrazione delle perplessità rappresentate, proponendo di approfondire le problematiche in oggetto nella riunione di aggiornamento prevista per il giorno 20.10.2014. Il Senato Accademico, unanime, approva. 36 S.A. 14/20.10.2014/p.3bis I. AMMINISTRAZIONE REGOLAMENTO PER IL TUTORATO DIDATTICO: REVISIONE Il Rettore apre il dibattito sul seguente verbale della Commissione paritetica SA/CdA per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi agli studenti ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi, per quanto di competenza, in merito alle proposte di modifica al Regolamento per il tutorato didattico, ivi formulate: ““Il giorno 9 ottobre dell’anno 2014, alle ore 16:00, a seguito di regolare convocazione, si è riunita presso la Sala Consiglio di questa Università, la Commissione paritetica S.A./C.A., per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi (D. Lgs n. 68 del 29-03-12), coordinata dalla prof.ssa Maria Benedetta SAPONARO, delegata del Rettore al potenziamento dei servizi agli studenti e rapporti con l’ADISU (D.R. n. 4357 del 14-11-2013) Sono presenti: - prof. ssa Maria Benedetta SAPONARO dott. Gianfranco BERARDI sig. Aldo CAMPANELLI sig. Pierpaolo DEL MEDICO - prof. Francesco LEONETTI prof. Giuseppe CRESCENZO sig. Salvatore FEDELE dott. Francesco SILECCHIA COORDINATORE Componente Componente Componente – subentrato al senatore Vito Ardito, dimissionario- presente dalle ore 18:15 Componente Componente Componente Componente E’ assente giustificato: - sig. Pietro CAVALLERA Componente La prof.ssa Saponaro, accertata la presenza del numero legale e constatata la validità dell’adunanza, alle ore 16:15 dichiara aperta la seduta ed invita la Commissione a prendere visione della situazione finanziaria del capitolo in esame. CAP.102250 “SPESE PER ALTRI SERVIZI AGLI STUDENTI DI CUI ALLA LEGGE 390/91” Stanziamento Esercizio Finanziario 2014 IMPEGNI ASSUNTI N. 302 Bonus libri – a.a. 2012-2013 (D.D.G. n.150 del 5-03-2014) Acc. n. 14/2594 (1/15 stanziamento) Partecipazione Salone dello studente “Campus Orienta” Bari, 29/31 ott. 2013 Convenzione AMTAB (€ 140.000,00 C.d.A. 26-03-2014) 37 € 616.500,00 ----------------- € 41.100,00 € 8.576,60 € 143,44 € 140.000,00 S.A. 14/20.10.2014/p.3bis PROPOSTA COMMISSIONE (C.A.23/26-06-2014) Fatt. AMAT Consorzio ALMALAUREA (C.A. 23/26-06-2014) Rinnovo convenzione ditta Miccolis PROPOSTA COMMISSIONE (C.A.25-07 -2014) Noleggio fotocopiatrice Centro Polifunz.-3^ annualità € 67.020,00 € 2.500,00 € 105.578,80 € 33.000,00 € 4.420,00 1.103,76 ----------------€ 403.442,60 ----------------- Disponibilità al 09-10-2014 Disponibilità effettiva al 9-10-2014 stanziamento - impegni assunti) € 213.057,40 ========= (10/15 € 7.557,40 Si passa, quindi all’esame degli argomenti all’ordine del giorno: Comunicazioni: - Numero definitivo beneficiari bonus A.A. 2012/2013 1 – revisione regolamento per il tutorato didattico; 2 - progetti per attività di tutorato: verifica termini e modalità di presentazione richieste; 3 - definizione Regolamento per la concessione dei contributi ai sensi del D. Lgs 68/2012 (S.A. 22-07-2014); 4 - richieste contributi; Varie ed eventuali. - OMISSIS 1. REVISIONE REGOLAMENTO PER IL TUTORATO DIDATTICO La prof.ssa Saponaro ricorda che l’art. 9 del Regolamento per il miglioramento dei servizi agli studenti, richiama le attività di tutorato; pertanto, prosegue la docente, è opportuno che il Regolamento per le attività di tutorato già approvato dal SA del 22-102013 e dal CdA del 29-11-2014 (D.R. n. 986 del 18-03-2014, All. n. 1), venga rivisto al fine di allineare quanto riportato nei due Regolamenti. La Commissione concorda e propone le seguenti modifiche: “Regolamento per il Tutorato Didattico” “Regolamento per il Tutorato Didattico” PROPOSTE DI MODIFICA Articolo 1 – Definizioni Articolo 1 – Definizioni Ai fini del presente Regolamento si intende per: a) “Commissione 390/91”, la Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi; Ai fini del presente Regolamento si intende per: a) “Commissione Servizi agli Studenti D. Lgs n.68/12”, la Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi; b) “tutorato didattico” il sostegno didattico b) “tutorato didattico” il sostegno didattico speciale promosso e organizzato dal speciale promosso e organizzato dal docente affidatario di un insegnamento ai docente affidatario di un insegnamento ai 38 S.A. 14/20.10.2014/p.3bis fini di migliorare il proprio “risultato didattico”; c) “tutorato formativo” è da intendersi un approfondimento e intervento didattico di rafforzamento dei saperi essenziali impartititi nell’ ambito dei corsi di insegnamento. d) “risultato didattico” il rapporto tra il numero di studenti che superano positivamente la prova di esame di un corso e gli studenti iscritti a quel medesimo corso di insegnamento; e) “bacino di utenza” il numero degli studenti che dovrebbero sostenere l’esame di profitto nell’anno accademico f) “media complessiva di voto” il voto medio conseguito dagli studenti che hanno sostenuto con esito positivo l’esame di profitto nel rispetto dei tempi previsti dall’ordinamento didattico; g) “ufficio tutorato” il personale amm.vo del Dipartimento, incaricato di fornire il supporto nella gestione del tutorato didattico e formativo. fini di migliorare il proprio “risultato didattico”; c) “tutorato formativo” è da intendersi un approfondimento e intervento didattico di rafforzamento dei saperi essenziali impartititi nell’ambito dei corsi di insegnamento. d) “risultato didattico” il rapporto tra il numero di studenti che superano positivamente la prova di esame di un corso e gli studenti iscritti a quel medesimo corso di insegnamento; e) “bacino di utenza” il numero degli studenti che dovrebbero sostenere l’esame di profitto nell’anno accademico f) “media complessiva di voto” il voto medio conseguito dagli studenti che hanno sostenuto con esito positivo l’esame di profitto nel rispetto dei tempi previsti dall’ordinamento didattico; g) “ufficio tutorato” il personale amm.vo del Dipartimento, incaricato di fornire il supporto nella gestione del tutorato didattico e formativo. Articolo 2 – Stanziamento annuale delle risorse Articolo 2 – Stanziamento annuale delle risorse La Commissione 390/91 nella prima riunione dell’anno propone al Consiglio di Amministrazione di destinare una quota del Cap. 102250 per il finanziamento del “tutorato didattico e tutorato formativo”. Articolo 3 – Comunicazione dei risultati didattici e promozione del tutorato La Commissione D. Lgs n.68/12 nella prima riunione dell’anno propone al Consiglio di Amministrazione di destinare una quota del Cap. 102250 per il finanziamento del “tutorato didattico e tutorato formativo”. Articolo 3 – Comunicazione dei risultati didattici e promozione del tutorato I Coordinatori dei CC.LL. promuovono la presentazione di progetti di tutorato didattico e formativo, volgendo particolare attenzione ai casi in cui il risultato didattico sia sfavorevole rispetto al risultato didattico medio di Dipartimento. Nel caso di attivazione di più corsi relativi alla medesima disciplina, i Coordinatori dei CC.LL. verificano la omogeneità dei risultati didattici conseguiti dai vari docenti. In caso di significativa disomogeneità rivolgono la propria attività di impulso prioritariamente nei confronti dei docenti il cui risultato didattico risulti meno favorevole, nella prospettiva di garantire la I Coordinatori dei CC.LL. promuovono la presentazione di progetti di tutorato didattico e formativo, volgendo particolare attenzione ai casi in cui il risultato didattico sia sfavorevole rispetto al risultato didattico medio di Dipartimento. Nel caso di attivazione di più corsi relativi alla medesima disciplina, i Coordinatori dei CC.LL. verificano la omogeneità dei risultati didattici conseguiti dai vari docenti. In caso di significativa disomogeneità rivolgono la propria attività di impulso prioritariamente nei confronti dei docenti il cui risultato didattico risulti meno favorevole, nella prospettiva di garantire la 39 S.A. 14/20.10.2014/p.3bis parità di trattamento tra gli studenti. parità di trattamento tra gli studenti. Possono formulare proposte motivate di attivazione di tutorato didattico anche le associazioni studentesche. Articolo 4 – Presentazione dei progetti Articolo 4 – Presentazione dei progetti 1. Entro il 31 marzo ed il 30 settembre di ogni anno, i docenti interessati presentano alla Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi i progetti di tutorato per l’insegnamento di cui è affidatario, accompagnata dal parere reso dal Consiglio di corso di studio o di Dipartimento, nonché dall’impegno al cofinanziamento nella misura minima del 30%. 2. I progetti devono contenere: a) una relazione illustrativa del risultato didattico conseguito; b) il numero degli studenti iscritti al corso di insegnamento; c) numero, nomi e compiti dei tutor, considerando che il numero degli studenti da affidare a ciascun tutor non potrà essere superiore a 150 e che l’incarico di tutorato didattico e formativo per materia può essere attribuito a: dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti di ricerca e specializzandi, nella materia per cui si chieda il tutorato; d) in caso di rinnovo, la richiesta dovrà riportare l’indicazione dell’anno accademico in cui il progetto è stato finanziato per la prima volta. 1. Entro il 30 maggio per il I semestre ed il 15 ottobre per il II semestre di ogni anno, i docenti interessati presentano alla Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi i progetti di tutorato per l’insegnamento di cui sono affidatari, accompagnata dal parere obbligatorio della Commissione Paritetica di Dipartimento, nonché dall’impegno da parte del Dipartimento al cofinanziamento nella misura minima del 20%. 2. I progetti devono contenere: a) una relazione illustrativa del risultato didattico conseguito; b) il numero degli studenti iscritti al corso di insegnamento; c) numero, nomi e compiti dei tutor, considerando che il numero degli studenti da affidare a ciascun tutor non potrà essere superiore a 150 e che l’incarico di tutorato didattico e formativo per materia può essere attribuito a: dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti di ricerca, nella materia per cui si chieda il tutorato; d) in caso di rinnovo, la richiesta dovrà riportare l’indicazione dell’anno accademico in cui il progetto è stato finanziato per la prima volta. Articolo 5 – Valutazione dei progetti Articolo 5 – Valutazione dei progetti 1. La Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi valuta i progetti e, tra quelli parimenti idonei, propone al Consiglio di Amministrazione di finanziare prioritariamente, con il 40 % delle risorse stanziate, quelli attinenti agli insegnamenti che presentano il risultato didattico meno favorevole in assoluto; con il restante 60 1. La Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi valuta i progetti e, tra quelli parimenti idonei, propone al Consiglio di Amministrazione di finanziare prioritariamente, con il 40 % delle risorse stanziate, quelli attinenti agli insegnamenti che presentano il risultato didattico meno favorevole in assoluto; con il restante 60 40 S.A. 14/20.10.2014/p.3bis %, quelli attinenti agli insegnamenti segnalati dai singoli Dipartimenti con relazione accompagnatoria motivata che, in particolare, dia conto del rapporto docente/studenti. 2. Non sono presi in considerazione i progetti di tutorato che attengano ad insegnamenti cui è attribuito un numero di crediti formativi universitari inferiore a quattro. 3. Non sono presi in considerazione i progetti di tutorato già finanziati per due anni consecutivi. Invece per i tutorati formativi non viene preso in considerazione nessun limite. %, quelli attinenti agli insegnamenti segnalati dai singoli Dipartimenti con relazione accompagnatoria motivata che, in particolare, dia conto del rapporto docente/studenti. 2. Non sono presi in considerazione i progetti di tutorato che attengano ad insegnamenti cui è attribuito un numero di crediti formativi universitari inferiore a tre. Articolo 6 – Esecuzione del progetto Articolo 6 – Esecuzione del progetto 1. Il docente proponente avvia l’esecuzione del progetto di tutorato entro quindici giorni dalla ricezione della comunicazione di approvazione del progetto; ne assume la direzione ed il controllo. 1. Il docente proponente deve avviare l’esecuzione del progetto di tutorato entro il giorno fissato per l’inizio del semestre di riferimento dalla ricezione della comunicazione di approvazione del progetto; ne assume la direzione ed il controllo. A tali fini: - verifica la puntuale esecuzione da parte dei tutor dei compiti loro assegnati; - accerta la funzionalità del tutorato, provvedendo ad eventuali rimodulazioni nei limiti del rispetto degli impegni assunti in sede di redazione del progetto; - dichiara, ai fini della retribuzione, l’avvenuto puntuale espletamento da parte dei tutors dei compiti loro attribuiti. 2. Ogni mese vengono distribuiti all’utenza potenziale questionari predisposti dal Nucleo di valutazione di Ateneo ai fini della valutazione dell’efficacia dalle misure adottate. 3. I dati di andamento del risultato didattico dell’insegnamento oggetto di tutorato sono rilevati dal competente settore dell’Area Segreterie Studenti alla fine di ogni sessione di esame di profitto e prontamente comunicati al Centro dei Servizi Informatici 3. Non sono presi in considerazione i progetti di tutorato già finanziati per due anni consecutivi. 4. Alle richieste di tutorato formativo non si applicano i limiti di cui al punto 2 e 3. 4. Entro il 30 ottobre l’ufficio tutorato 5. Entro 60 giorni dalla presentazione provvede a comunicare l’approvazione della richiesta, l’ufficio tutorato del progetto al docente proponente provvede a comunicare l’approvazione del progetto al docente proponente A tali fini: - verifica la puntuale esecuzione da parte dei tutor dei compiti loro assegnati; - accerta la funzionalità del tutorato, provvedendo ad eventuali rimodulazioni nei limiti del rispetto degli impegni assunti in sede di redazione del progetto; - dichiara, ai fini della retribuzione, l’avvenuto puntuale espletamento da parte dei tutors dei compiti loro attribuiti. 2. Ogni mese vengono distribuiti all’utenza potenziale questionari predisposti dal Nucleo di valutazione di Ateneo ai fini della valutazione dell’efficacia dalle misure adottate. 3. I dati di andamento del risultato didattico dell’insegnamento oggetto di tutorato sono rilevati dal competente settore dell’Area Segreterie Studenti alla fine di ogni sessione di esame di profitto e prontamente comunicati al Centro dei Servizi Informatici 41 S.A. 14/20.10.2014/p.3bis di Ateneo, che li elabora al fine di comunicare alla Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi, l’andamento del risultato didattico dell’insegnamento. Articolo 7 – Valutazione dei risultati di Ateneo, che li elabora al fine di comunicare alla Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi, l’andamento del risultato didattico dell’insegnamento. Articolo 7 – Valutazione dei risultati 1. Ricevuti i dati di tutte le sessioni di esame di profitto dell’insegnamento, il Centro dei Servizi Informatici di Ateneo elabora il risultato didattico dell’insegnamento nell’anno accademico oggetto del tutorato e li comunica alla Commissione 390/91. 2. La Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi analizza prontamente l’andamento del risultato didattico degli insegnamenti oggetto del tutorato elaborato ai sensi dell’art. 6, comma 3, al fine di valutare la funzionalità delle attività svolte e, se del caso, di proporre rimodulazioni al docente proponente. 3. La Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi confronta i risultati didattici conseguiti nell’anno accademico oggetto del tutorato con quelli conseguiti nell’anno precedente e stende una relazione che invia al docente proponente, al Coordinatore del C.L. e al Nucleo di Valutazione di Ateneo. Articolo 8 – Disposizioni finali 1. Ricevuti i dati di tutte le sessioni di esame di profitto dell’insegnamento, il Centro dei Servizi Informatici di Ateneo elabora il risultato didattico dell’insegnamento nell’anno accademico oggetto del tutorato e li comunica alla Commissione Servizi agli Studenti D. Lgs n.68/12. 2. La Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi analizza prontamente l’andamento del risultato didattico degli insegnamenti oggetto del tutorato elaborato ai sensi dell’art. 6, comma 3, al fine di valutare la funzionalità delle attività svolte ed eventualmente proporre rimodulazioni al docente proponente. 3. La Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi confronta i risultati didattici conseguiti nell’anno accademico oggetto del tutorato con quelli conseguiti nell’anno precedente e stende una relazione che invia al docente proponente, al Coordinatore del C.L. e al Nucleo di Valutazione di Ateneo. Articolo 8 – Disposizioni finali 1. Il presente regolamento, approvato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, è emanato con Decreto Rettorale. 2. Dall’entrata in vigore non sono prese in considerazione richieste di finanziamento di attività tutorali, anche se già presentate, che non si conformino a tutte le prescrizioni contenute nel presente regolamento. 1. Il presente regolamento, approvato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, è emanato con Decreto Rettorale. 2. Dall’entrata in vigore non sono prese in considerazione richieste di finanziamento di attività tutorali, anche se già presentate, che non si conformino a tutte le prescrizioni contenute nel presente regolamento. 42 S.A. 14/20.10.2014/p.3bis Non essendoci altro da discutere, alle ore 18.40 la seduta è tolta; si dispone, infine, che il presente verbale sia rimesso alla segreteria degli Organi Collegiali e sia portato all’esame del Senato Accademico nella prossima seduta. Il Segretario verbalizzante (Sig. Santina Bruno) f.to Il Coordinatore (Prof.ssa Maria Benedetta Saponaro)”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO l’art. 16 dello Statuto di Ateneo; VISTA la L. n. 240/2010 e s.m.i.; VISTO il D.Lgs. n. 68 del 29.03.2012; VISTO il Regolamento per la concessione dei contributi ai sensi del D. Lgs. n. 68/2012, approvato da questo Consesso nella riunione del 22.07.2014 e dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 25/28.07.2014; VISTO il Regolamento per il tutorato didattico, di cui al D.R. n. 986 del 18.03.2014; VISTE le proposte di modifica al Regolamento per il tutorato didattico formulate dalla Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi agli studenti, di cui al verbale del 09.10.2014, riportato in narrativa, DELIBERA di approvare, per quanto di competenza, le modifiche al Regolamento per il tutorato didattico, come proposte dalla Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi agli studenti, di cui al verbale del 09.10.2014, riportato in narrativa. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 43 S.A. 14/20.10.2014/p.4A III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E L’UNIONE REGIONALE DELL’ARTIGIANATO PUGLIESE “U.R.A.P. CONFARTIGIANATO IMPRESE PUGLIA”, PER ATTIVITÀ DI INTERESSE COMUNE NEI SETTORI DELLA RICERCA SCIENTIFICO-ECONOMICA E DELLA INCENTIVAZIONE DEI PROCESSI DI SVILUPPO DELLE P.M.I. E DELLE IMPRESE ARTIGIANE PUGLIESI E DESIGNAZIONE COMPONENTI COMITATO DI CUI ALL’ART. 3 Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per la Didattica – Settore II – Convenzioni per la formazione non istituzionale: ““L’Ufficio fa presente che la Confartigianato Imprese Puglia, con nota del 16.09.2014, ha trasmesso il testo della convenzione da stipulare tra questa Università e l’Unione Regionale dell’Artigianato Pugliese “U.R.A.P. Confartigianato Imprese Puglia”, per promuovere e realizzare attività di interesse comune nei settori della ricerca scientifico - economica e della incentivazione dei processi di sviluppo delle p.m.i. Per dovere di informazione, l’Ufficio fa presente, altresì, che la Confartigianato Puglia, così come riportato nella pagina web istituzionale, è un’organizzazione autonoma, fondata sul principio della libera adesione e aperta a tutte le componenti geografiche, settoriali e culturali dell’imprenditoria artigiana e delle piccole e medie imprese pugliesi; rappresenta, promuove e tutela gli interessi delle imprese attraverso una continua azione politico-sindacale. Attraverso le sedi provinciali, Confartigianato Puglia si propone alle imprese come un partner per nascere, competere e crescere in un mercato in continua evoluzione grazie a un sistema di servizi integrati e personalizzati. Di seguito si riporta integralmente il testo dell’accordo quadro in questione: CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI “ALDO MORO” E L’ UNIONE REGIONALE DELL’ARTIGIANATO PUGLIESE “U.R.A.P. CONFARTIGIANATO IMPRESE PUGLIA” PER ATTIVITÀ DI INTERESSE COMUNE NEI SETTORI DELLA RICERCA SCIENTIFICO - ECONOMICA E DELLA INCENTIVAZIONE DEI PROCESSI DI SVILUPPO DELLE P.M.I. E DELLE IMPRESE ARTIGIANE PUGLIESI TRA L’U.R.A.P. CONFARTIGIANATO IMPRESE PUGLIA, con sede in Bari, via Putignani 12/A, codice fiscale n. 93002230725, (nel seguito denominata Confartigianato Puglia), rappresentata dal Presidente pro-tempore Rag. Francesco Sgherza, nato XXXXXX il giorno XXXXXXXXX, ivi domiciliato per la carica; E L’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” con sede in Bari, Piazza Umberto I, codice fiscale n. 80002170720, rappresentata dal Rettore pro-tempore prof. Antonio Felice Uricchio, nato a XXXXXX il XXXXXXXX, ivi domiciliato per la carica; PREMESSO − che il progresso scientifico e tecnologico permanente che caratterizza la nostra epoca pone il sapere, la conoscenza, la qualità delle risorse umane quali condizioni 44 S.A. 14/20.10.2014/p.4A imprescindibili per un nuovo impulso alla crescita e alla competitività dell’economia, in un contesto di apprendimento che si sviluppa durante tutto l’arco della vita professionale; − che è sempre più necessario che le Istituzioni universitarie assumano, nei contesti di insediamento delle proprie sedi centrali e periferiche, un ruolo fondamentale, sia sul piano dell’economia, in ragione della domanda di beni e servizi espressa dai numerosi studenti, operatori ed ospiti, sia sul piano della attrattività degli investimenti; − che gli Enti firmatari riconoscono quindi nella formazione e nella ricerca i principali fattori di sviluppo socio economico del territorio pugliese e delle imprese che vi insistono e/o operano; − che la valenza e le implicazioni dell’attività di internazionalizzazione richiedono un approccio alla tematica che si basa su scelte che devono essere espresse dalla comunità regionale in tutte le sue componenti, pubbliche e private, ed in tutte le sue articolazioni sociali e territoriali, in una logica di governo con il territorio, affinché tutti gli attori assumano comportamenti coerenti e scelte strategiche condivise; Tanto premesso SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE ART. 1. Oggetto della Convenzione. Le Parti, nel rispetto delle reciproche finalità istituzionali, convengono di promuovere un’attività di collaborazione per uno sviluppo del territorio che sia in grado di rispondere ai bisogni che emergono dal mondo delle imprese pugliesi ed improntato ad un'etica che sappia usare le enormi potenzialità della conoscenza e dell'innovazione tecnologica in un processo di crescita economica e produttiva ma ben attento al rispetto degli equilibri sociali, generazionali, ambientali ed alla tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori. In particolare, l’ attività di collaborazione sarà volta a: o promuovere incontri, seminari e dibattiti, sia presso le sedi regionali e provinciali di Confartigianato Puglia sia presso l’Università, su vari temi di interesse comune, coinvolgendo rappresentanti dell’Associazione, delle aziende e dei docenti universitari; o promuovere attività di studio e ricerca finalizzate alla rilevazione dei bisogni e del potenziale di innovazione del mondo delle imprese regionali, nonché delle nuove opportunità emergenti affinché, partendo da un’analisi dei prerequisiti (punti di forza, debolezza, opportunità e minacce), possano essere individuati strumenti ed interventi da attivarsi nonché i soggetti da coinvolgere, in una logica integrata di piano di sviluppo; o attivare progettualità integrata nel territorio pugliese tra sistema produttivo ed accademia, con lo scopo di formare nuove figure professionali, che si connotino per la multidisciplinarietà delle conoscenze e delle competenze (tecnico-scientifiche ed economico-giuridiche e linguistico-relazionali) e per l’attitudine alla ricerca ed all’innovazione anche in auto-apprendimento; o promuovere la diffusione e condivisione di buone pratiche di job placement che riescano a sviluppare, nelle imprese pugliesi e nelle organizzazioni datrici di lavoro, una nuova cultura del recruitment, rispondente ai bisogni di innovazione e specializzazione delle imprese pugliesi ed alle aspettative del target laureato, formatosi a sua volta – già nella fase di preparazione di base e in quella specialistica - secondo le reali esigenze di competitività del mondo delle imprese della Regione e di efficiente funzionamento delle Istituzioni al servizio dei cittadini; o promuovere la progettazione e l’attivazione di percorsi di Apprendistato di Alta Formazione e Ricerca ai sensi dell’art.5 del D.Lgs. 167/2011 al fine di 45 S.A. 14/20.10.2014/p.4A rendere l’obiettivo del trasferimento tecnologico e dell’innovazione di processo, di prodotto e di organizzazione all’interno delle imprese pugliesi, una valida opportunità di collocazione lavorativa per i giovani in possesso di conoscenze di livello universitario; o promuovere l’attivazione di corsi di aggiornamento e perfezionamento per la riqualificazione del personale occupato e di ogni altra tipologia corso di formazione finalizzata in base a specifiche esigenze rilevate all’interno del mondo associativo ed imprenditoriale; o promuovere interventi indirizzati a favorire percorsi formativi di giovani ricercatori in azienda e di imprenditori e loro collaboratori nei laboratori delle Università pugliesi, per l’apprendimento di nuove ed alte tecnologie e la sperimentazione dei risultati delle ricerche; o promuovere l’istituzione di premi per favorire l’autoimprenditorialità e l’imprenditoria femminile; o promuovere azioni volte ad incrementare la partecipazione delle imprese pugliesi a programmi e progetti finanziati dall’Unione Europea dai Ministeri competenti e dagli Enti territoriali, in partenariato con l’Università; o valorizzare le relazioni ed i progetti di ricerca realizzati ed in atto tra le Istituzioni universitarie e le imprese del territorio regionale, promuovendo la diffusione della loro conoscenza e dei risultati conseguiti; o sostenere la nascita e lo sviluppo di imprese in settori hi-tech nonché l’aggiornamento tecnologico e lo sviluppo di prodotti innovativi anche da parte delle aziende operanti nei c.d. settori “maturi” e tradizionali; o sostenere la valorizzazione industriale dei risultati della ricerca, promuovendo sia le attività di trasferimento alle imprese di brevetti e Know– how che la costituzione di società spin-off e di incubatori di imprese innovative; o sostenere lo sviluppo di idonee iniziative di accompagnamento e supporto alle imprese interessate tramite le sedi confederali sul territorio nel percorso di applicazione dell’innovazione, come le attività di scouting tecnologico e di check up aziendale, e per l’incremento degli stage come strumenti di formazione sul campo e di orientamento al lavoro, ma anche per una connessione sempre più stretta tra mondo accademico e mondi della produzione e dei servizi; o promuovere e realizzare, coinvolgendo anche altri enti portatori di interesse alla tematica, fiere internazionali dell’innovazione, volte ad un’animazione culturale del tessuto socioeconomico e ad una proiezione internazionale del sistema dell’innovazione pugliese, con funzioni di maggiore attrattività del territorio per gli insediamenti produttivi; o favorire le scelte di internazionalizzazione, da parte delle imprese regionali, attraverso la conoscenza dei territori esteri di riferimento, per valutarne rischi ed opportunità anche per le attività di ricerca, incentivando le aggregazioni di imprese in filiere e/o distretti produttivi. ART. 2 Modalità di esecuzione delle attività. Protocolli di attuazione Le Parti provvederanno con singoli “Accordi di attuazione” a regolare le attività oggetto della presente Convenzione. ART. 3 Comitato Le Parti si impegnano a costituire, entro trenta giorni dalla data di sottoscrizione della presente Convenzione, un apposito Comitato composto da due membri di 46 S.A. 14/20.10.2014/p.4A Confartigianato Puglia e due membri designati dall’Università, con il compito di elaborare i piani di attuazione del presente accordo e di proporre, per l’approvazione dei competenti Organi, gli accordi attuativi ed i relativi piani finanziari, nonché monitorare e notificare periodicamente i risultati della collaborazione. ART. 4 Durata e recesso La presente Convenzione ha validità di dodici mesi a partire dalla data di sottoscrizione. Si stabilisce, sin d’ora, che la Convenzione si rinnova tacitamente, dopo la scadenza, per un periodo successivo analogo a quello di cui al comma precedente. Il recesso deve essere notificato almeno trenta giorni prima dello scadere della annualità di vigenza. ART. 5 Oneri fiscali e registrazione. Le spese di bollo e di eventuale registrazione della presente Convenzione saranno ad esclusivo carico di Confartigianato Imprese Puglia. Bari, …………2014 Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” il RETTORE F.to Antonio Felice Uricchio Confartigianato Imprese Puglia il PRESIDENTE F.to Francesco Sgherza In particolare, l’Ufficio fa presente che l’art. 3 della convenzione de qua prevede l’attivazione di un Comitato, composto da due Membri di Confartigianato Puglia e due Membri designati dall’Università, con il compito di elaborare i piani di attuazione dell’accordo e di proporre, per l’approvazione dei competenti Organi, gli accordi attuativi ed i relativi piani finanziari, nonché monitorare e notificare periodicamente i risultati della collaborazione. Pertanto, in caso di approvazione della convenzione in questione da parte di questo Consesso, l’Ufficio evidenzia la necessità di individuare i referenti dell’Università nell’ambito del citato Comitato. L’Ufficio fa presente, altresì, che l’Atto negoziale in argomento è disciplinato dall’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, specifico per gli accordi di collaborazione. In merito a quanto esposto, il Dirigente del D.A.R.D.R.E attesta che la convenzione in questione non comporta oneri a carico dell’Università.”” Egli, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito, proponendo i proff. Bruno Notarnicola e Danilo Caivano quali componenti del Comitato previsto dall’art. 3 della suddetta Convenzione. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota mail, prot. n. 62979 del 16.09.2014, da parte di Confartigianato Imprese Puglia, concernente la bozza di convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Unione Regionale dell’Artigianato Pugliese “U.R.A.P. 47 S.A. 14/20.10.2014/p.4A Confartigianato Imprese Puglia”, per promuovere e realizzare attività di interesse comune nei settori della ricerca scientificoeconomica e della incentivazione dei processi di sviluppo delle P.M.I.; VISTO il testo della suddetta Convenzione; VISTO l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; CONSIDERATO quanto fatto presente dall’Area Convenzioni per la Didattica del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne (DARDRE); TENUTO CONTO di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE; CONDIVISA la proposta formulata nel corso del dibattito in ordine ai componenti del Comitato previsto dall’art. 3 della Convenzione de qua, DELIBERA − di approvare la Convenzione, nella formulazione riportata in narrativa, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Unione Regionale dell’Artigianato Pugliese “U.R.A.P. Confartigianato Imprese Puglia”, per promuovere e realizzare attività di interesse comune nei settori della ricerca scientifico-economica e della incentivazione dei processi di sviluppo delle P.M.I., dando fin d’ora mandato al Rettore ad apportarvi eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula; − di designare i proff. Bruno Notarnicola e Danilo Caivano quali componenti del Comitato previsto dall’art. 3 della suddetta Convenzione. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 48 S.A. 14/20.10.2014/p.4B III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE (DIPARTIMENTO TRA L’UNIVERSITÀ JONICO IN DEGLI SISTEMI STUDI GIURIDICI DI ED BARI ALDO ECONOMICI MORO DEL MEDITERRANEO: SOCIETÀ, AMBIENTE, CULTURE) E LA REGIONE PUGLIA, PER IL FINANZIAMENTO DI N. 3 POSTI DI RICERCATORE A TEMPO DETERMINATO, IN REGIME DI TEMPO PIENO, AI SENSI DELLA LEGGE N. 240/2010 ART. 24, COMMA 3, LETTERA A) E NOMINA REFERENTE Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per la Didattica – Settore I: ““L’Ufficio riferisce che l’art. 21 della Legge Regione Puglia 7 agosto 2013, n. 26 (“Assestamento e prima variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013”) prevede lo stanziamento a carico della Regione Puglia di un contributo straordinario di 4 milioni 300 mila euro in favore delle università pubbliche pugliesi per attività di didattica e di ricerca, da svolgersi anche in dipartimenti interateneo di nuova istituzione, sentito il Comitato universitario regionale (CUR) di coordinamento, che individua e predilige i corsi in territori sensibili – Foggia e Taranto – a più limitata offerta didattica, valutandone il relativo progetto scientifico e didattico. In merito, l’Ufficio fa presente che il Comitato Universitario Regionale di Coordinamento – Puglia (CURC), nella seduta del 03.12.2013, ha deliberato, tra l’altro, “che la somma complessiva del contributo regionale di euro 4.300.000,00 venga ripartita come segue: • Euro 1.350.000,00 per il Politecnico di Bari, sede di Taranto; • Euro 450.000,00 per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Dipartimento Jonico; • Euro 2.500.000,00 per l’Università degli Studi di Foggia e per il Politecnico di Bari, sede di Foggia.” Nella medesima seduta il CURC ha, altresì, conferito “mandato ai Rettori degli atenei interessati di redigere i relativi specifici Progetti scientifici-didattici coerenti con le finalità, di cui all’articolo 21 della legge n. 26 del 7 agosto 2013, che, dati sin d’ora per approvati, saranno inviati, alla Regione Puglia, per i provvedimenti di competenza.”. Con nota prot. n. 84550 III/13 del 19.12.2013, questa Università ha comunicato alla Regione Puglia la volontà di “destinare la somma complessiva di propria spettanza di euro 450.000,00 all’assunzione di n. 3 ricercatori di tipologia “A”, tempo pieno e determinato, che dovranno prestare servizio presso la sede di Taranto e soddisfare le esigenze didattiche riferite a corsi di studio attivi presso la detta sede.”. La Regione Puglia, con nota prot. n. AOO_162/0001372 del 24.02.2014, ha comunicato che, in attuazione della D.G.R. n. 2475 del 17.12.2013, è stata impegnata la somma di euro 450.000,00 destinata a questa Università. Con la medesima nota, la Regione ha chiesto di comunicare e trasmettere i provvedimenti dai quali rilevare le misure di attuazione individuate e le motivazioni in base alle quali è possibile raggiungere le finalità di cui all’articolo 21 della predetta Legge. 49 S.A. 14/20.10.2014/p.4B Questa Università, con nota prot. n. 19370 III/13 del 14.03.2014, ha trasmesso, pertanto, il progetto del Dipartimento Jonico inerente la descrizione dei settori scientificodisciplinari cui assegnare i tre posti di ricercatore a tempo determinato, nonché la relativa deliberazione adottata dal Consiglio del medesimo Dipartimento in data 27.02.2014. In particolare, il Consiglio del Dipartimento Jonico, in detta riunione, ha deliberato di approvare i criteri seguiti per l’assegnazione ai tre posti di ricercatore di tipo A ai settori IUS 16 – Diritto Processuale Penale, SECS-P/11 – Economia degli Intermediari Finanziari, INF 01 Informatica. Il medesimo Consiglio, nella seduta del 20.03.2014, ha indicato ed approvato tutti gli elementi previsti all’articolo 4 del Regolamento di Ateneo per il Reclutamento di ricercatori a tempo determinato, al fine di avviare il procedimento per l’indizione delle relative procedure valutative. Con nota prot. AOO_162-0005081 del 11.07.2014 la Regione Puglia ha comunicato che la Giunta Regionale, con D.G.R. n. 1301/2014 del 23.06.2014, ha preso atto delle misure di attuazione programmate dagli atenei beneficiari ai sensi dell’articolo 21 L.R. 26/2013 ed ha approvato il relativo schema di convenzione. La stessa Regione ha invitato questa Università a trasmettere copia dei provvedimenti amministrativi relativi alla misura in questione, unitamente a quant’altro necessario ai fini della definizione della misura del contributo. In risconto alla predetta nota l’Università, con protocollo n. 66786 III/14 del 30.09.2014, ha precisato alla Regione, “nelle more delle deliberazioni sulla convenzione che, sulla base del calcolo dei costi effettuato dal Dipartimento Risorse Finanziarie, il fabbisogno finanziario per l'attuazione delle medesima convenzione ammonta complessivamente ad Euro 447.925,43. Più in particolare, il predetto importo fa riferimento alla spesa, onnicomprensiva degli oneri a carico di questa amministrazione, di ciascun ricercatore a tempo determinato con regime di impegno a tempo pieno (€ 48.392,01), rapportato a tre annualità, ivi compreso l'incremento annuale, stimato nella misura del 2,82%, giusta delibera del Consiglio di Amministrazione del 17.12.2013.”. Questa Università ha, inoltre, chiesto di valutare l’opportunità di erogare un’anticipazione di cassa delle predette somme. Di seguito si riporta integralmente la convenzione di cui trattasi, approntata sulla base dello schema approvato con DGR n. 1301 del 23.06.2014 ed adattata alle esigenze del Dipartimento Jonico, riportate nel progetto didattico-scientifico: “CONVENZIONE per il finanziamento di spese per il personale dell’Università degli Studi di BARI Aldo Moro (art. 5, comma 5, D. Lgs. n. 49/2012 - art. 21 L.R. N. 26/2013) TRA La Regione Puglia, con sede in Bari - Via Capruzzi (CF 80017210727), rappresentata dall'Assessore regionale pro-tempore al Diritto allo Studio e Formazione Prof.ssa Alba Sasso E l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro con sede in Bari - Piazza Umberto I. n. l - (CF 800021707201), rappresentata dal Rettore pro-tempore Prof. Antonio Felice URICCHIO, nato a XXXXXXX il XXXXXXXXXX; VISTO l'art. 21 della L.R. n. 26 del 07/08/2013; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 2475 del 17/12/2013; VISTA la D.D. n. 279 del 18/12/2013; VISTO il D. Lgs. n. 49 del 29/03/2012; VISTO il D.L. n. 95 del 06/07/2012, conv. in Legge n. 135 del 07/08/2012; VISTO il Decreto Ministeriale n. 47 del 30 gennaio 2013 nonché le relative Linee-guida; VISTO il Decreto Ministeriale n. 1059 del 23 dicembre 2013; 50 S.A. 14/20.10.2014/p.4B VISTO il Decreto Ministeriale n. 17 del 22 settembre 2010; VISTO l’articolo 16 della Legge 30/12/2010 n. 240; VISTO l’articolo 18, ed in particolare il comma 3, della Legge 30/ 12/2010 n. 240; VISTO l'articolo 24 della Legge 30/12/2010 n. 240; VISTO l’articolo 29 della Legge 30/ 12/2010 n. 240; VISTA la Legge n. 230 del 04/11/2005; VISTO il Decreto Ministeriale n. 270 del 22/10/2004; VISTO il Decreto Ministeriale 04/10/2000 e s.m.i.; VISTO il Decreto Ministeriale 18/03/2005; VISTA la Legge n. 210 del 03/07/1998; VISTO il D.P.R. n. 382 dell'11/07/1980; VISTE le vigenti linee generali di indirizzo della Programmazione delle Università; VISTO quanto stabilito dal Comitato regionale di coordinamento delle università pugliesi, nella seduta del 03/12/2013; Premesso che: • la Regione Puglia, con l’art. 21 della L.R. n. 26 del 07/08/2013, per favorire il diritto allo studio, riequilibrare 1'offerta formativa di qualità sul territorio e limitare il fenomeno della migrazione passiva, ha disposto l’assegnazione di un contributo straordinario in favore delle università pubbliche pugliesi per attività didattica e di ricerca, da svolgersi anche in dipartimenti interateneo di nuova istituzione, individuando e prediligendo i corsi in territori sensibili - Foggia e Taranto - a più limitata offerta didattica; • la legge 30 dicembre 2010, n. 240 ha dettato “Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario”, prevedendo, all’articolo 24, innovative forme per il reclutamento di personale di elevata qualificazione nel campo della ricerca da parte dell’Università, quali la figura di ricercatore a tempo determinato; • l’art. 5, comma 5, del D. Lgs. n. 49/2012, prevede che le entrate derivanti da finanziamenti esterni di soggetti pubblici destinate al finanziamento delle spese per il personale devono essere supportate da norme, accordi o convenzioni che assicurino un finanziamento non inferiore al relativo costo quindicennale per le chiamate di posti di professore di ruolo e di ricercatore a tempo determinato di cui all'articolo 24, comma 3, lettera b), ovvero un finanziamento di importo e durata non inferiore a quella del contratto per i posti di ricercatore di cui all'articolo 24, comma 3, lettera a), della legge 30 dicembre 2010, n. 240; • l'art. 18, comma 3, della Legge n. 240/2010 prevede che gli oneri derivanti dalla chiamata di professori di cui al comma 1 e dall’attribuzione dei contratti di cui all'articolo 24 possono essere a carico totale di altri soggetti pubblici, previa stipula di convenzioni; • che l’art. 24, comma 3, lett. a), della legge n. 240/2010 prevede che i contratti di ricercatore a tempo determinato possano essere di durata triennale; • che la Giunta Regionale, con Deliberazione n. 2475 del 17/12/2013, ha assegnato e ripartito, secondo le indicazioni fornite dal Comitato regionale di coordinamento delle università pugliesi nella seduta del 03/12/2013, il contributo straordinario stabilito dall’art. 21 della L.R. n. 26/2013; Visto e premesso quanto sopra, la Regione Puglia e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro CONVENGONO QUANTO SEGUE Articolo 1 (Premesse e allegati) 51 S.A. 14/20.10.2014/p.4B 1. Le premesse ed i riferimenti a norme statali, regionali ed a provvedimenti della Regione Puglia, anche se, questi ultimi, non materialmente acclusi, costituiscono parte integrante della presente Convenzione. Articolo 2 (Oggetto) 1. La presente Convenzione, ai sensi dell’art. 5, comma 5, lett. a), del D. Lgs. n. 49/2012, ha per oggetto il sostegno al mantenimento/istituzione/attivazione di corsi di laurea nella sede di Taranto, mediante finanziamento triennale di spese per i posti di ricercatore a tempo determinato di cui all’art. 24, comma 3, lett. a), della legge 240/2010 dell'Università degli Studi di Bari, in settori scientifico-disciplinari che consentano di ivi supportare l’offerta didattica e rispettare le finalità indicate all'art. 21 della L.R. n. 26 del 07/08/2013, come riportate al successivo art. 3 della presente Convenzione. 2. I ricercatori a tempo determinato di cui all’art. 24, comma 3, lett. a), della legge n. 240/2010, finanziati in base a quanto riportato nella presente Convenzione, dovranno svolgere, per almeno 3 (tre) anni, l’attività didattica e di ricerca esclusivamente presso l’Università degli Studi di Bari - sede di Taranto. Qualora il rapporto di lavoro con l’Università degli Studi di Bari dovesse cessare prima del decorso dei 3 anni finanziati ovvero non dovesse essere più svolto presso la sede di Taranto, l’Ateneo restituirà alla Regione Puglia le corrispondenti somme accantonate e non utilizzabili per la specifica finalità ovvero, previa intesa con la Regione stessa, potrà disporre, in maniera analoga e seguendo le prescritte procedure di legge, per il relativo turn over, nei limiti temporali e finanziari di cui alla presente Convenzione. Articolo 3 (Finalità) 1. Il finanziamento regionale, ai sensi dell’art. 21 della L.R. n. 26/2013, è finalizzato a favorire il diritto allo studio, riequilibrare l’offerta formativa di qualità sul territorio e limitare il fenomeno della migrazione passiva, individuando e prediligendo i corsi universitari aventi sede a Foggia e Taranto, impiegando le risorse assegnate dalla Regione Puglia per assicurarne le misure di attuazione. 2. Per la finalità di cui al comma precedente, l’Università potrà procedere anche alla selezione di ricercatori a tempo determinato, individuando i settori scientifico-disciplinari più idonei al raggiungimento di tali finalità e, ai sensi del successivo art. 6 della presente Convenzione, espleta le relative procedure selettive e comparative previste dalle norme legislative e regolamentari di settore vigenti, nell'ambito delle proprie facoltà assunzionali. Articolo 4 (Risorse finanziarie) 1. Il valore complessivo del finanziamento regionale di cui all’articolo 2 è pari a euro 447.925,43 (euro quattrocentoquarantasettemilanovecentoventicinque/43), al lordo di tutti gli oneri previsti per legge e/o contratto, che costituisce il limite massimo del sostegno regionale riconosciuto per la finalità di cui trattasi. 2. L’Università degli Studi di Bari utilizzerà il finanziamento regionale di cui al comma 1 per il mantenimento a Taranto dei propri Corsi di Studio come da progetto scientifico didattico (Giurisprudenza, Economia e Amministrazione delle Aziende, Strategia d’impresa e Management, Operatore dei Servizi giuridici, Scienze e Gestione delle Attività marittime) in stretta aderenza a quanto stabilito dall’art. 21 della L.R. n. 26 del 07/08/2013. Articolo 5 (Erogazione del finanziamento) 1. Le risorse a carico della Regione Puglia, destinate al finanziamento triennale di spese per il reclutamento di ricercatori a tempo determinato di cui all’art. 24, comma 3, lett. a), della legge 240/2010, saranno trasferite all’ateneo e dovranno essere imputate e utilizzate 52 S.A. 14/20.10.2014/p.4B dall’Università degli Studi di Bari pro-quota, pari a 1/3 per ciascun anno, provvedendo all’accantonamento, in apposito fondo del bilancio relativo all’esercizio di erogazione, delle quote che saranno poi imputate a ciascuna delle tre annualità. 2. La Regione potrà procedere all’erogazione delle risorse relative al finanziamento in questione, ivi comprese le spese di cui al comma 1 del presente articolo, anche in due o più soluzioni qualora i principi di finanza pubblica connessi all’osservanza del patto di stabilità dovessero impedire la liquidazione in unica soluzione. Allo stesso vincolo è subordinata l’erogazione di eventuali acconti necessari all’avvio delle attività didattiche. Articolo 6 (Adempimenti dell’Università) 1. L'Università, sulla base della propria programmazione triennale che assicura la relativa sostenibilità, provvederà alla copertura dei posti di ricercatori a tempo determinato nei settori scientifico-disciplinari (IUS-16 Diritto processuale penale; SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari; INF 01 Informatica) individuati ai sensi degli artt. 2 e 3 della presente Convenzione mediante le procedure previste dalle norme di settore vigenti (art. 24 della legge n. 240 del 30/12/2010). 2. L'Università assicura il corretto utilizzo delle somme nel rispetto della normativa vigente in materia di stato giuridico e di reclutamento del personale. 3. L’Università assicura, inoltre, anche nelle procedure di cui al comma 1, il soddisfacimento dell’obiettivo specifico del finanziamento, come riportato all’art. 21 della Legge Regionale n. 26 del 07/08/2013, fornendo puntuale ed esaustiva rendicontazione. 4. L’Università si impegna a dare adeguata pubblicità al mantenimento/istituzione/attivazione dei Corsi di Studio finanziati con le risorse di cui alla presente Convenzione e fornisce i dati relativi alle tasse ed ai contributi versati dai rispettivi studenti. 5. L’Università fornisce alla Regione Puglia tutta la documentazione relativa all’utilizzo della somma assegnata, unitamente ad apposita relazione che comprovi l’efficacia della misura ed il rispetto delle finalità previste. E’ facoltà della Regione Puglia richiedere ogni ulteriore documentazione, chiarimento e/o rendicontazione, per tutta la durata delle attività di cui alla presente convenzione. Articolo 7 (Oneri ammissibili) 1. Le spese ammissibili e da sostenere entro la data di termine della Convenzione sono: a) Retribuzione base relativa alla classe di appartenenza; b) Indennità Integrativa Speciale; c) Assegno Aggiuntivo (assegno di tempo Pieno); d) Tredicesima mensilità; e) Contributo Tesoro, Contributo Opera Previdenza, Imposta Regionale sulle Attività Produttive, Assegni ad personam; f) altre voci fisse normativamente previste e stabilite. 2. Il finanziamento regionale di cui alla presente Convenzione è omnicomprensivo anche di eventuali progressioni di carriera e di futuri adeguamenti contrattuali retributivi, previdenziali, fiscali e di ogni altra natura previsti a norma di legge. Gli eventuali differenziali, pertanto, legati alle progressioni ed agli adeguamenti menzionati, rimarranno a carico dell’Università; non si darà luogo, in alcun modo, a forme di conguaglio a carico della Regione Puglia. Articolo 8 (Referente della Convenzione) l. Il Referente per l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, per tutta la durata della Convenzione, è il Prof/Dott. _______________________che si assume l’obbligo di assicurarne la piena e corretta applicazione. 53 S.A. 14/20.10.2014/p.4B Articolo 9 (Durata) l. La presente Convenzione ha durata di 3 anni. Il termine decorre dalla data di sottoscrizione della Convenzione. 2. Alla scadenza del termine di cui al comma l la presente Convenzione cesserà di produrre la propria efficacia e non potrà essere rinnovata. 3. L’Università degli Studi di Bari dovrà comunque portare a conclusione i corsi di studio già avviati e dovrà comunque garantire la conclusione degli studi agli studenti fuori corso. Articolo 10 (Revoca) l. In caso di mancato o difforme utilizzo del finanziamento regionale rispetto a quanto approvato e stabilito o in caso di mancato rispetto delle finalità di cui all’art. 2l della L.R. n. 26/2013 o della durata temporale di cui alla presente Convenzione, sarà disposta la revoca del finanziamento con provvedimento della Giunta Regionale. Articolo 11 (Modifiche) l. Eventuali modifiche alla presente Convenzione dovranno essere effettuate per iscritto ed approvate specificamente, in forma scritta, dalle Parti. Articolo 12 (Conflitto di interessi) l. Le parti assicurano l’assenza di qualsivoglia conflitto di interessi con i potenziali soggetti destinatari del finanziamento di cui alla presente Convenzione. Articolo 13 (Clausola compromissoria) 1. Le parti concordano di definire preliminarmente e in via amichevole qualsiasi controversia che possa nascere dalla interpretazione o esecuzione della presente convenzione. 2. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere in questo modo l’accordo, le parti indicano esclusivamente il foro di Bari quale foro competente per qualunque controversia inerente la validità, l'interpretazione l’esecuzione o la risoluzione della presente convenzione. Articolo 14 (Attività di monitoraggio) l. La Regione Puglia potrà svolgere attività di verifica sul corretto utilizzo del finanziamento, potendo richiedere all’Università copia dei relativi provvedimenti amministrativi e assunzionali, dei contratti di lavoro, delle buste paga, dei mandati di pagamento, delle certificazioni fiscali e di quant’altro ritenuto necessario. Articolo 15 (Trattamento dei dati personali) 1. L’Università e la Regione Puglia dichiarano reciprocamente di essere informati e, per quanto di ragione, espressamente acconsentire, che i “dati personali” forniti per l’attività o comunque raccolti in conseguenza e nel corso dell’esecuzione della presente Convenzione, vengano trattati esclusivamente per le finalità della Convenzione stessa, mediante consultazione, elaborazione, interconnessione, raffronto con gli altri dati e/o ogni ulteriore elaborazione manuale e/o automatizzata e inoltre, per fini statistici, con esclusivo trattamento dei dati in forma anonima, mediante comunicazione a soggetti pubblici, quando ne facciano richiesta per il perseguimento dei propri fini istituzionali, nonché a soggetti privati, quando lo scopo della richiesta sia compatibile con i fini istituzionali delle Parti. Titolari sono le parti coma sopra individuate, denominate e domiciliate. 2. Le Parti dichiarano infine di essere informate sui diritti sanciti dall’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. 54 S.A. 14/20.10.2014/p.4B 3. Le previsioni di cui al presente articolo assolvono i requisiti d’informativa e consenso di cui al succitato Decreto Legislativo. Articolo 16 (Spese) 1. La presente convenzione viene redatta in triplice copia ed e soggetta a registrazione solo in caso d`uso ai sensi di quanto previsto nel D.P.R. n. 131/1986; tutte le relative spese sono a carico della Parte che richiede la registrazione. Le spese per l'imposta di bollo, ove previsto, sono a carico dell’Università. Data_______________ Firme Per la Regione Puglia _______________________ Per l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro _______________________” In merito, l’Ufficio fa presente che l’articolo 8 della convenzione sopra riportata prevede l’indicazione di un referente di questa Università che assumerebbe l’obbligo di assicurare la piena e corretta applicazione della convenzione medesima. Si rende necessario, pertanto, che questo Consesso individui il nominativo del suddetto referente. L’Ufficio evidenzia che il finanziamento regionale, previsto dalla convenzione sopra riportata, è rispondente a quanto disposto dal MIUR con nota n.8312 del 05.04.2013, nonché inquadrabile nell’ambito dell’articolo 5 comma 5 lettera a) del D. Lgs. n. 49/2012 che statuisce: “Le entrate derivanti da finanziamenti esterni di soggetti pubblici e privati destinate al finanziamento delle spese per il personale devono essere supportate da norme, accordi o convenzioni approvati dal consiglio di amministrazione che: a) assicurino un finanziamento non inferiore al relativo costo quindicennale per le chiamate di posti di professore di ruolo e di ricercatore a tempo determinato di cui all'articolo 24, comma 3, lettera b), ovvero un finanziamento di importo e durata non inferiore a quella del contratto per i posti di ricercatore di cui all'articolo 24, comma 3, lettera a) della legge 30 dicembre 2010, n. 240.” L’Ufficio evidenzia, inoltre, che il fabbisogno finanziario previsto per l'attuazione della medesima convenzione, pari ad Euro 447.925,43, risulterebbe coerente con le indicazioni formulate dal Collegio dei Revisori dei Conti in ordine a convenzioni di pari tematica in quanto, così come già esposto, prevede l’incremento annuale del 2,82% a carico della Regione Puglia, come da delibera del Consiglio di Amministrazione del 17.12.2013. Infine, l’Ufficio fa presente che il testo negoziale de quo è stato portato all’attenzione del richiamato Collegio, al fine di acquisire il parere preventivo e successivamente relazionare al Consiglio di Amministrazione, in ossequio alla predetta nota MIUR.”” Interviene il prof. Notarnicola, il quale riferisce in merito alle ulteriori deliberazioni assunte in ordine alla questione de qua dal Consiglio del Dipartimento Jonico in “Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo: Società, Ambiente, Culture” nelle riunioni del 28.07 e 13.10.2014, soffermandosi, in particolare su quest’ultima, con la quale si richiede la revoca dell’assegnazione “del posto di ricercatore di tipo A – fondi Regione Puglia … al SSD SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari e contestuale attribuzione al SSD SECS-P/06 Economia applicata”, di cui espone le motivazioni. Egli, in particolare, 55 S.A. 14/20.10.2014/p.4B premesso che sul BURP n. 142 del 09.10.2014 è stato pubblicato l’elenco delle 170 idee progettuali selezionate nell’ambito dell’intervento FutureInResearch, approvato con determina n. 460 del 30.09.2014 e tra le idee progettuali selezionate, il Dipartimento jonico è stato aggiudicatario di n. 3 progetti nei settori IUS/12, SECS-P/13 e SECS-P/11; considerato che il SECS-P/11 risulterebbe assegnatario di n. 2 posti di ricercatore con contratto di lavoro a tempo determinato; riscontrata la sovrapponibilità per ampi aspetti dei due progetti di ricerca del SSD SECS-P/11 assegnatari delle risorse; considerata la limitatezza delle risorse finanziarie da impegnare nella ricerca scientifica ai fini del migliore utilizzo dei finanziamenti regionali, in ossequio ai principi di efficacia, efficienza e segnatamente di economicità e considerata l’esigenza di dare massima estensione possibile della ricerca nei vari SSD, chiede la modifica, nell’ambito dei SSD da mettere a concorso, indicati nell’art. 6, comma 1, del surriportato testo convenzionale, del SSD SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari con il SSD SECS-P/06 Economia applicata, manifestando, altresì, la propria disponibilità a ricoprire il ruolo di referente, ai sensi dell’art. 8 della suddetta Convenzione. Il Rettore, nel sottolineare che la predetta modifica andrà concordata con la Regione Puglia e potrebbero, pertanto, allungarsi i tempi per la stipulazione della Convenzione de qua, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la Legge n. 240/2010; VISTO il Decreto Legislativo n. 49/2012; VISTA la nota MIUR n. 8312 del 05.04.2013; VISTA la Legge Regione Puglia 7 agosto 2013, n. 26 e, in particolare, l’art. 21 “Misure in favore delle Università pugliesi”; VISTA la deliberazione Comitato Universitario Regionale di Coordinamento (CURC), assunta nella seduta del 03.12.2013; VISTO il Regolamento di Ateneo per il reclutamento di ricercatori con contratto a tempo determinato, di cui al D.R. n. 4532 del 18.09.2012; VISTA la delibera del Consiglio di Amministrazione del 17.12.2013; VISTE le note prott. n. 84550 III/13 del 19.12.2013, n. 19370 III/13 del 14.03.2014 e n. 66786 III/14 del 30.09.2014, inviate alla Regione Puglia da parte di questa Università; 56 S.A. 14/20.10.2014/p.4B VISTO il prospetto dei costi relativi alla figura del ricercatore a tempo determinato a tempo pieno e definito, predisposto dal Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie; VISTE le note prott. n. AOO_162/0001372 del 24.02.2014 e n. AOO_1620005081 del 11.07.2014, trasmesse dalla Regione Puglia; VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 1301/2014 del 23.06.2014; VISTO il testo della Convenzione da stipularsi tra questa Università e la Regione Puglia per il finanziamento di spese per il personale dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ai sensi dell’art. 5, comma 5 del D Lgs. n. 49/2012 e art. 21 della L.R. n. 26/2013; VISTI gli estratti dai verbali del Consiglio del Dipartimento Jonico in “Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo: Società, Ambiente, Culture”, relativi alle riunioni del 27.02, 20.03.2014, 28.07 e 13.10.2014, in particolare quest’ultimo di revoca dell’assegnazione “del posto di ricercatore di tipo A – fondi Regione Puglia … al SSD SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari e contestuale attribuzione al SSD SECS-P/06 Economia applicata”; UDITE le motivazioni fornite dal prof. Notarnicola a sostegno della succitata delibera di modifica del SSD da mettere a concorso, oltre che la propria disponibilità a ricoprire il ruolo di referente, ai sensi dell’art. 8 della suddetta Convenzione; TENUTO CONTO di quanto rappresentato dal competente Settore dell’Area Convenzioni per la Didattica del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne, DELIBERA − di esprimere parere favorevole in ordine alla Convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento jonico in “Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture”) e la Regione Puglia, per il finanziamento di n. 3 posti di ricercatore a tempo determinato, in regime di tempo pieno, ai sensi della legge n. 240/2010, art. 24 comma 3, lett. a), nella formulazione riportata in narrativa, previa modifica, nell’ambito dei SSD da mettere a concorso, indicati nell’art. 6, comma 57 S.A. 14/20.10.2014/p.4B 1, del SSD SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari con il SSD SECS-P/06 Economia applicata; − di nominare il prof. Bruno Notarnicola quale referente, ai sensi dell’art. 8 della Convenzione de qua; − di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare alla Convenzione in questione eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 58 S.A. 14/20.10.2014/p.4C III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE QUADRO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E LA LEIPZIG UNIVERSITY Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni Internazionali ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““L’Ufficio riferisce che il Prof. Maurizio Pirro, in data 09.10.2014, ha inviato la nota (all. a) di seguito riportata: "Al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” Chiar.mo Prof. Antonio Felice Uricchio Magnifico Rettore, con la presente intendo sottoporre alla Sua attenzione l’istituzione di una convenzione tra il nostro Ateneo e l’Università di Lipsia. La convenzione potenzierebbe ulteriormente uno scambio accademico attivo a vari livelli già da tre lustri, aprendo lo spazio per ulteriori forme di collaborazione. Verrebbe in tal modo creato il perimetro istituzionale necessario alla realizzazione di alcune iniziative che in forma ancora embrionale stanno coinvolgendo gruppi di lavoro formati da germanisti e romanisti attivi nei due Atenei. Si sta lavorando in particolare sull’ipotesi di dare vita a un corso di laurea magistrale in “Studi romanzo-tedeschi”, che avrebbe un’impostazione eminentemente storico-letteraria e culturologica, e si concluderebbe con l’attribuzione di un doppio titolo di laurea, riconosciuto da ambedue le Università. Nelle prossime settimane avranno luogo alcuni incontri fra docenti del nostro Ateneo e rappresentanti dell’Università di Lipsia, destinati a mettere a punto un percorso di studi che intenderebbe caratterizzarsi soprattutto per un elevato profilo di internazionalità e interdisciplinarità. La definizione di un corso di studi di alto livello, che possa permettere agli studenti coinvolti di fruire al massimo grado possibile delle opportunità formative garantite dai due Atenei, nel quadro di un percorso comune facilitato anche dall’obbligo di trascorrere presso la sede consociata almeno un semestre di studi, si gioverebbe in misura determinante dell’attivazione della convenzione di cui qui si chiede di permettere l’istituzione. Distinti saluti Maurizio Pirro Ricercatore di Letteratura tedesca". L'Ufficio riferisce, altresì, che il prof. Pirro ha inviato la bozza di Convenzione quadro, (all. b), il cui testo risulta essere conforme allo schema tipo di convenzione adottato da questa Università, nonché la "Dichiarazione d'intenti dell'Università di Lipsia e dell'Università di Bari Aldo Moro per la costituzione di un corso internazionale di laurea magistrale 'Studi romanzo-tedeschi' sottoscritta dai Rettori delle due Università, (all. c). Come indicato nella suddetta Dichiarazione d'intenti, il corso di studi magistrali suindicato, prevede la "reciproca mobilità degli studenti immatricolati presso entrambe le sedi, nonché l’attribuzione di un doppio titolo di laurea. Il corso di studi mira a dotare gli studenti di un profilo internazionale e interdisciplinare, qualificandoli per il mercato del 59 S.A. 14/20.10.2014/p.4C lavoro europeo e fornendo loro dettagliate conoscenze nell’ambito della cultura e della letteratura italiane e tedesche." A tal proposito, si osserva che tra le due Università esiste un lungo rapporto di cooperazione nell’ambito del programma Erasmus. Durante gli ultimi 15 anni si è creata una fitta rete di contatti personali tra i docenti di entrambe le sedi e grazie alla mobilità dei docenti, il prof. Domenico Mugnolo, ex Direttore de Dipartimento LELIA, ora in quiescienza, e il dott. Maurizio Pirro, entrambi germanisti di indirizzo storico-letterario e culturologico, hanno sviluppato stretti rapporti di collaborazione scientifica. L'Ufficio riferisce, inoltre, che la prof.ssa Marie Thérèse Jacquet, Direttore del Dipartimento di Lettere Lingue Arti. Italianistica e culture comparate, con nota del 09.10.2014 (all. d), indirizzata al Magnifico Rettore, ha chiesto che la suddetta convenzione venga approvata da questo Consesso pur senza l’avvenuta approvazione da parte del Consiglio di Dipartimento. Tale richiesta è motivata dall’imminente arrivo a Bari di una delegazione tedesca che ha ottenuto un finanziamento per la progettazione del suddetto curriculum. L'Ufficio, in merito alla stipula della suddetta Convenzione quadro, rappresenta che saranno stipulati dei Protocolli esecutivi che regolamenteranno la mobilità internazionale studentesca di entrambe le istituzioni. In particolare, tali protocolli dovranno prevedere: l’articolazione del piano di studi, il numero dei crediti attribuiti nei singoli moduli, i criteri di ammissione degli studenti in mobilità ed il riconoscimento da entrambe le università per il rilascio di un doppio titolo; gli stessi dovranno essere sottoposti all’approvazione da parte degli Organi di Governo, previo parere del Dipartimento di Lettere, Lingue Arti. Italianistica e culture comparate. L'Ufficio, infine, evidenzia che occorrerà procedere alla designazione del Responsabile scientifico della Convenzione, per l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e che il dott. Maurizio Pirro ha dato la propria disponibilità a ricoprire tale incarico, considerati i rapporti già esistenti con tale Università.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la "Dichiarazione d'intenti dell'Università di Lipsia e dell'Università di Bari Aldo Moro" per la costituzione di un corso internazionale di laurea magistrale “Studi romanzo-tedeschi”, sottoscritta dai Rettori delle due Università; VISTA la nota, in data 09.10.2014, prodotta dal prof. Maurizio Pirro, ricercatore di Letteratura tedesca, relativa alla richiesta di stipula della Convenzione quadro con l'Università di Lipsia (Germania) per scopi didattici e scientifici; VISTA la nota mail, in data 09.10.2014, da parte del Direttore del Dipartimento di Lettere Lingue Arti: Italianistica e culture comparate, prof.ssa Marie Thérèse Jacquet, di apprezzamento per l’iniziativa de qua; VISTO il testo della Convenzione quadro a stipularsi; 60 S.A. 14/20.10.2014/p.4C TENUTO CONTO di quanto rappresentato dall’Area Relazioni Internazionali del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne; CONSIDERATI i pregressi rapporti di cooperazione accademica del dott. Maurizio Pirro con l’Università di Lipsia (Germania) e la disponibilità manifestata dallo stesso a ricoprire l’incarico di responsabile scientifico, per questa Università, della suddetta Convenzione, DELIBERA − di approvare la Convenzione quadro da stipularsi tra l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l'Università di Lipsia (Germania), per scopi didattici e scientifici; dando fin d’ora mandato al Rettore ad apportarvi eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di sottoscrizione; − di riservarsi l’approvazione dei Protocolli esecutivi, previo parere del Dipartimento di Lettere, Lingue Arti. Italianistica e culture comparate, volti a disciplinare le modalità relative alla mobilità degli studenti; tali protocolli dovranno prevedere: l’articolazione del piano di studi, il numero dei crediti attribuiti nei singoli moduli, i criteri di ammissione degli studenti in mobilità ed il riconoscimento da parte di entrambe le Università per il rilascio di un doppio titolo; − di nominare il dott. Maurizio Pirro quale Responsabile scientifico, per questa Università, della Convenzione de qua. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 61 S.A. 14/20.10.2014/p.4D III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE (DIPARTIMENTO TRA DI L’UNIVERSITÀ DEGLI FARMACIA-SCIENZE STUDI DEL DI BARI FARMACO) ALDO E MORO L’ORDINE INTERPROVINCIALE DEI FARMACISTI BARI-BAT PER LA REALIZZAZIONE DEL MASTER DI II LIVELLO IN “FARMACIA DI COMUNITÀ” Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per la Didattica – Settore I: ““L’Ufficio riferisce che l’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e BarlettaAndria-Trani, con nota prot. n. 201402176 del 22.07.2014, ha trasmesso lo schema della convenzione da stipularsi con questa Università, per l’instaurazione di una collaborazione sistematica e, in particolare, per la realizzazione del Master di II livello in “Farmacia di comunità, presidio della salute e risorsa del sistema sanitario”. Con nota prot. n. 56319 III/14 del 07.08.2014, l’Ufficio ha inviato al prof. Roberto Perrone, Direttore del Dipartimento di Farmacia – Scienze del Farmaco, la citata convenzione al fine di acquisire in merito il parere del Consiglio del medesimo Dipartimento. Detto Consiglio si è espresso favorevolmente nella seduta del 26.09.2014. Di seguito si riporta integralmente la convenzione in questione: “SCHEMA DI CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO e L'ORDINE INTERPROVINCIALE DEI FARMACISTI BARI-BAT L’UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO, d'ora in poi denominata "Università", rappresentata dal Rettore pro-tempore, Prof. Antonio Felice Uricchio, nato il XXXXXX a XXXXXXXX, domiciliato presso la Sede Legale dell’Università, sita in BARI (BA) - P.ZZA UMBERTO I n°1, CODICE FISCALE/PARTITA IVA n°01086760723, Tel. n. 080/5714271 - 080/5714200, Fax n. 080/5714697 e L’ORDINE INTERPROVINCIALE DEI FARMACISTI BARI-BAT d'ora in poi denominata "Ordine" e rappresentato dal Presidente, Sen. Dott. Luigi D’Ambrosio Lettieri nato il XXXXXXX a XXXXXXXXX domiciliato presso la Sede Legale dell’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti Bari-Bat sita in BARI via Devitofrancesco 4/c, CODICE FISCALE n. 93403590727, Tel. N. 080/5421451, Fax 080/5421683, e-mail [email protected], sito web www.ordinefarmacistibaribat.it, PREMESSO − che il progresso scientifico e tecnologico permanente che caratterizza la nostra epoca pone il sapere, la conoscenza e la qualità delle risorse umane quali condizioni per un nuovo impulso alla crescita e allo sviluppo sostenibile, in un contesto di apprendimento che si sviluppa durante tutto l’arco della vita professionale; − che gli Enti firmatari riconoscono quindi nella formazione e nella ricerca i principali fattori di sviluppo socio economico del territorio pugliese e dei professionisti e le imprese che vi insistono e/o operano; − che gli Enti firmatari, nel rispetto delle reciproche finalità istituzionali, ritengono di instaurare una sistematica collaborazione finalizzata in particolare ad una progettualità 62 S.A. 14/20.10.2014/p.4D integrata nel territorio tra ordine professionale ed accademia, con lo scopo di: formare/ aggiornare figure professionali, che si connotino per la multidisciplinarietà delle conoscenze e delle competenze e per l’attitudine alla ricerca ed all’innovazione anche in auto-apprendimento; agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro e realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito di processi formativi dedicati; promuovere la realizzazione di studi e ricerche di comune interesse e la diffusione della conoscenza dei risultati conseguiti congiuntamente; promuovere e realizzare progetti ed interventi di innovazione nei settori di reciproco interesse; − che gli Enti firmatari, nell'ambito di incontri, preso atto delle significate collaborazioni già in atto fra gli stessi, nonché dei bisogni emergenti di nuove competenze/abilità professionali nel campo della “Farmacia di comunità”, hanno ritenuto opportuno avviare nell’immediato una collaborazione per la progettazione di un Master Universitario di ll livello dal titolo: “Farmacia di comunità, presidio della salute e risorsa del sistema sanitario”; − che il Consiglio di Dipartimento di Farmacia- Scienze del Farmaco nella seduta del 28/04/2014, ha espresso parere favorevole all’istituzione ed attivazione del succitato Master Universitario TANTO PREMESSO si conviene quanto segue: Art. 1 L'Università e l’Ordine convengono di instaurare una rapporto di collaborazione sistematica, nel rispetto delle reciproche autonomie e finalità istituzionali, per il raggiungimento di obiettivi comuni, quali: la formazione, attraverso il contributo congiunto della componente accademica e di quella dell'Ordine professionale, di “profili professionali” in grado di soddisfare le esigenze di una società ad elevato trend di cambiamento ed operare in uno scenario sempre più competitivo e globale; lo sviluppo delle competenze ed abilità professionali, attraverso la realizzazione di percorsi formativi, seminari e workshop nel settore farmaceutico e più in generale della salute e del sistema sanitario territoriale, che risultino innovativi, per contenuti e metodologie, e che siano promossi, valorizzando le reti di relazioni già intessute dalle Parti, oltre che nel territorio regionale, in altre regioni d‘Italia nonché in Paesi esteri; la promozione di stage professionalizzanti e quindi l’incremento quantitativo e qualitativo del livello occupazionale dei discenti dei percorsi formativi attivati dalle Parti, attraverso una condivisa accurata individuazione e selezione di soggetti ospitanti che si caratterizzino come learning organization e lo scambio dei contatti, patrimonio di ciascuna Parte, fermo restando il rispetto della normativa vigente in tema di privacy. Art. 2 Per la gestione ed attuazione del presente accordo, si conviene l’attivazione di un Comitato paritetico di Gestione composto da tre rappresentanti per ciascuna parte. Tale numero potrà essere integrato di due unità indicate dalle organizzazioni rappresentative delle farmacie competenti per territorio. Detto Comitato di Gestione rappresenta una sede di consultazione permanente tra le Parti sullo sviluppo di iniziative comuni coerenti con gli obiettivi convenzionali. Al Comitato sono affidati i compiti di definizione del programma annuale di cooperazione, nonché di indicazione, per ciascuna iniziativa concordata, della ripartizione degli impegni e degli oneri e delle fonti di copertura corrispondenti. Per l’esecutività di programmi, nell’ipotesi in cui comportino oneri finanziari, sarà necessaria la preventiva approvazione degli Organi di governo competenti dell’Università. 63 S.A. 14/20.10.2014/p.4D Le Parti concordano comunque di stipulare appositi Accordi attuativi per la definizione dei tempi, delle modalità di sviluppo e finanziamento delle singole iniziative. Art. 3 In fase di prima attuazione del presente accordo, l’UNIVERSITÀ e l’ORDINE si impegnano a cooperare per la realizzazione del Master di ll livello “Farmacia di comunità, presidio della salute e risorsa del sistema sanitario”, che si pone l’obiettivo di consolidare le competenze scientifiche e tecniche dei farmacisti e potenziare il ruolo della farmacia nella rete socio sanitaria-assistenziale del territorio. In particolare, nel rispetto di quanto previsto nel progetto del Master, a cui si rinvia per quanto non espressamente previsto nel presente atto, L’ORDINE si impegna a: − collaborare nelle attività di monitoraggio ed indirizzo strategico delle attività realizzative del Master suddetto, edizione ……………….., attraverso la partecipazione di propri associati al Comitato scientifico dello stesso Master; − allo svolgimento di attività didattiche, fermo restando l’obbligo del rispetto della normativa di riferimento per l’affidamento degli incarichi di docenza; − promuovere la divulgazione delle attività del master e delle iniziative ad esso correlate (convegni, seminari, etc.), anche attraverso specifiche attività editoriali, di comunicazione e di informazione; − sostenere l’efficacia del progetto formativo anche attraverso la promozione di patrocini e di contributi finanziari; − a condividere con l’Università la propria rete di relazioni con enti anche stranieri che si connotino come learnig organization, per l’implementazione delle attività di job placement dell'Università; − ad accogliere presso le proprie strutture e/o degli associati stagisti, nel rispetto della normativa vigente e previa stipula di apposita convenzione; − a mettere a disposizione i locali siti in Bari alla via G. Devitofrancesco n. 4/C, che dichiara idonei allo svolgimento delle attività formative del Master e dotati delle necessarie dotazioni strumentali, nonché a garantire a suo carico e spese, l’ordinaria gestione dell’immobile stesso, assicurando in particolare i servizi di pulizia e sorveglianza di segreteria e tutorato d’aula, adeguati a garantire l’efficacia del progetto formativo e a rispondere alle esigenze di funzionalità organizzativa, fermo restando in capo all’Università l’obbligo di garantire adeguati laboratori per le attività formative del Master che necessitino degli stessi e le attività di segreteria connesse alla gestione della carriera degli studenti. L’UNIVERSITÀ si impegna a: − coinvolgere Docenti dell’Ordine nelle attività di monitoraggio ed indirizzo strategico delle attività realizzative del Master suddetto, edizione ……………., attraverso la loro nomina nel Comitato scientifico dello stesso Master e l’affidamento di attività didattiche, fermo restando l’obbligo del rispetto della normativa di riferimento per il personale coinvolto; − ad avvalersi del contributo dell’Ordine per la progettazione e realizzazione delle successive edizioni del Master succitato; − a valorizzare la collaborazione dell’Ordine nelle attività di promozione e diffusione dei risultati del Master. Art. 4 La presente convenzione entra in vigore dalla data della sua sottoscrizione avrà durata triennale e potrà essere rinnovata su richiesta di una delle parti ed accettazione dell’altra. Resta comunque in vigore, nel caso di attivazione in edizioni ulteriori del Master, per la durata del Master da ultimo attivato, in vigenza degli accordi di cui al presente atto. 64 S.A. 14/20.10.2014/p.4D Art. 5 Per qualunque controversia relativa alla presente convenzione non risolvibile in via amichevole è competente il foro di Bari. Art. 6 La presente Convenzione sarà registrata solo in caso d'uso e le spese saranno a carico del richiedente. Bari, ................ . . Timbro e firma per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro Il Legale Rappresentante (Prof. Antonio Felice Uricchio) Timbro e firma per l’Ordine Interprovinciale Il Legale Rappresentante (Sen. Dott. D'Ambrosio Lettieri Luigi)” In merito, l’Ufficio fa presente che l’Atto in questione si configura come un accordo quadro nel quale sono delineate le linee programmatiche della collaborazione sistematica tra i due contraenti per il raggiungimento di obiettivi comuni. A tal fine il testo convenzionale prevede, all’articolo 2, l’attivazione di un Comitato paritetico di Gestione, composto da tre rappresentanti per ciascuna parte, al quale sono affidati i compiti di definizione del programma annuale di cooperazione, nonché di indicazione, per ciascuna iniziativa concordata, della ripartizione degli impegni e degli oneri e delle fonti di copertura corrispondenti. L’Ufficio evidenzia la necessità di designare i tre componenti del predetto Comitato in rappresentanza di questa Università. L’Ufficio fa presente, altresì, che l’articolo 3 della convenzione a stipularsi prevede in fase di prima applicazione la realizzazione del Master di II livello in “Farmacia di comunità, presidio della salute e risorsa del sistema sanitario” e, in particolare, l’impegno dell’Ordine a mettere a disposizione i locali siti in Bari alla via G. Devitofrancesco n. 4/C. A tale proposito, l’Ufficio propone di integrare detto articolo con la previsione dell’utilizzo di detti locali a titolo gratuito. In merito, si evidenzia che il Consiglio del suddetto Dipartimento, nella seduta del 28.04.2014, aveva già espresso parere favorevole in ordine alla proposta di attivazione del Master in questione, ad oggi in fase di formalizzazione. Con nota mail del 09.10.2014, la competente Divisione Master ha precisato che il docente proponente è il prof. Tortorella e che il Master sarà attivato in fase successiva. Pertanto, l’Ufficio evidenzia, in caso di condivisione da parte di questo Consesso della convenzione in argomento, la necessità di approvarne la stipula previa istituzione ed attivazione del Master in “Farmacia di comunità, presidio della salute e risorsa del sistema sanitario”. Inoltre, l’Ufficio evidenzia l’opportunità di integrare l’articolo 6 del testo convenzionale con la previsione dell’imposta di bollo a carico dell’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti, come di seguito riportato: “L’imposta di bollo è a carico dell’Ordine.” L’Ufficio, altresì, sottolinea che l’Atto negoziale in argomento è disciplinato dall’art.68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, specifico per gli accordi di collaborazione. Il Dirigente D.A.R.D.R.E. attesta che l’accordo quadro de quo non comporta oneri di spesa a carico dell’Università.”” 65 S.A. 14/20.10.2014/p.4D Egli, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito, proponendo i proff. Roberto Perrone, Paolo Tortorella e Francesco Leonetti quali componenti del Comitato paritetico di Gestione di cui all’articolo 2 della suddetta Convenzione. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota prot. gen. n. 53840 del 29.07.2014, da parte dell’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Barletta-Andria-Trani (BAT), a firma del Vicepresidente, dott. G. G. Morea; VISTI gli estratti dai verbali del Consiglio del Dipartimento di FarmaciaScienze del Farmaco, relativi alle riunioni del 28.04 e 26.09.2014; VISTO lo schema della Convenzione a stipularsi tra questa Università (Dipartimento di Farmacia-Scienze del Farmaco) e l’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari BAT per l’instaurazione di un rapporto di collaborazione sistematica per il raggiungimento di obiettivi comuni e, in fase di prima attuazione, per la realizzazione del Master di II livello in “Farmacia di comunità, presidio della salute e risorsa del sistema sanitario”; VISTO l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; CONSIDERATO quanto fatto presente dal Settore I dell’Area Convenzioni per la Didattica del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne (DARDRE); TENUTO CONTO di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE; CONDIVISA la proposta formulata nel corso del dibattito in ordine ai componenti, per questa Università, del Comitato paritetico di Gestione di cui all’art. 2 della suddetta Convenzione, DELIBERA − di approvare la Convenzione, nella formulazione riportata in narrativa, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Farmacia-Scienze del Farmaco) e l’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Barletta-Andria-Trani (BAT), per l’instaurazione di un rapporto di collaborazione sistematica per il raggiungimento di obiettivi comuni e, in fase di prima attuazione, per la realizzazione del Master di II livello in “Farmacia di comunità, presidio della salute e risorsa del sistema sanitario”, previa istituzione ed attivazione del Master medesimo, nonché previa integrazione: 66 S.A. 14/20.10.2014/p.4D − dell’art.3, punto 7 come segue: “L’Ordine si impegna a: “mettere a disposizione, a titolo gratuito, i locali siti in Bari alla Via G. Devitofrancesco, n. 4/C …..”; − − dell’art. 6, con la seguente frase: “L’imposta di bollo è a carico dell’Ordine.” di designare i proff. Roberto Perrone, Paolo Tortorella e Francesco Leonetti quali componenti del Comitato paritetico di Gestione di cui all’articolo 2 della suddetta Convenzione; − di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare alla Convenzione in questione eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 67 S.A. 14/20.10.2014 Il Rettore propone al Senato Accademico di esaminare, in analogia al punto testè esaminato, il seguente argomento. CONVENZIONE QUADRO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E L’UNIVERSITÀ COMMERCIALE “LUIGI BOCCONI” PER COLLABORAZIONE SU TEMI E AMBITI DI COMUNE INTERESSE Il Senato Accademico, all’unanimità, approva. 68 S.A. 14/20.10.2014/p.4analogia CONVENZIONE QUADRO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E L’UNIVERSITÀ COMMERCIALE “LUIGI BOCCONI” PER COLLABORAZIONE SU TEMI E AMBITI DI COMUNE INTERESSE Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per la Didattica – Settore I: ““L’Ufficio fa presente che a seguito di incontri istituzionali, in data 06.10.2014, è pervenuto il testo della convenzione quadro da stipulare tra questa Università e l’Università Commerciale “Luigi Bocconi”, per avviare una collaborazione su temi e per gli ambiti di interesse comune. Di seguito si riporta integralmente il testo dell’accordo quadro in questione: “Convenzione quadro per attività di collaborazione tra L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, con sede in Bari, codice fiscale 80002170720, con sede in Bari, Piazza Umberto I, rappresentata dal Rettore pro-tempore prof. Antonio Felice Uricchio, nato a XXXXXX il XXXXXXX, ivi domiciliato per la carica; e l’Università Commerciale “Luigi Bocconi”, C.F. 80024610158 (di seguito “Università Bocconi”), con sede in Milano, rappresentata dal dott. Bruno Pavesi, Consigliere Delegato e Legale Rappresentante, con poteri conferiti dal Consiglio di Amministrazione il 23 novembre 2010 Le parti come sopra costituite PREMETTONO CHE 1.1 L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro persegue, quali fini primari, la ricerca e la formazione per lo sviluppo di un sapere critico, aperto al dialogo e all'interazione tra le culture, nel rispetto della libertà di ricerca e di insegnamento; 1.2 l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro contribuisce, tramite l’impegno nell’ambito della ricerca, della didattica e dell’alta formazione, alla crescita scientifica, culturale e civile, della comunità locale, nazionale e internazionale. Persegue una collaborazione attiva con le istituzioni, il mondo del lavoro e delle professioni, concertando con essi, organismi di consultazione permanente al fine di contribuire allo sviluppo culturale, sociale ed economico; 1.3 l’Università Bocconi è un’università legalmente riconosciuta con lo scopo di operare nella formazione, qualificazione e diffusione della cultura economica e manageriale; 1.4 parte integrante dell’Università Bocconi è la Scuola di Direzione Aziendale (di seguito “SDA Bocconi”), istituzione leader in Italia e in ambito internazionale per la formazione manageriale; nella Scuola è operativa l’Area Public Management & Policy, in cui sono sviluppate specifiche competenze in materia di sviluppo locale. Le Parti intendono regolamentare i rapporti tra le stesse al fine dell’esercizio di attività di interesse comune in forma coordinata, secondo termini e condizioni contenuti in un accordo quadro di collaborazione, demandando a separati specifici accordi la disciplina delle attività specifiche che saranno svolte. 1. FINALITÀ DELLA CONVENZIONE Scopo della convenzione è quello di instaurare un rapporto di collaborazione continuativo fra le parti. 69 S.A. 14/20.10.2014/p.4analogia 2. OGGETTO DELLA COLLABORAZIONE 2.1 L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università Bocconi ritengono di avviare un rapporto di collaborazione per: attività di ricerca; attività di accompagnamento e assistenza tecnica; sviluppo di momenti pubblici di confronto e dibattito (workshop, convegni, eventi); specifiche iniziative di formazione executive concordate e progettate ad hoc dalle parti. 2.2 In particolare, ambito privilegiato di collaborazione sarà rappresentato dallo sviluppo economico e sociale della Regione Puglia e della Regione Basilicata, nonché del Mediterraneo e dei Balcani. 2.3 Per definire le modalità di collaborazione, le azioni previste dalla presente convenzione saranno rese operative attraverso la stipula di appositi accordi fra le parti che disciplineranno le diverse iniziative e che dovranno attenersi alle disposizioni della presente convenzione. 2.4 Gli accordi attuativi dovranno contenere: (i) le clausole contrattuali specifiche e/o modalità di adempimento delle obbligazioni; (ii) il dettaglio degli obiettivi, le modalità di esecuzione e la durata dell’azione. 3. COORDINAMENTO Per tutte le sopracitate attività, il referente per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro è ……………………….; mentre il referente per SDA Bocconi è la prof.ssa Veronica Vecchi. 4. ASPETTI FINANZIARI La presente convenzione non comporta alcun onere finanziario a carico l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e dell’Università Bocconi, salvo quelli che eventualmente saranno determinati negli appositi documenti integrativi di cui al precedente punto 2.3 e 2.4. 5. DURATA La presente convenzione ha durata di cinque anni a decorrere dalla data di stipula ed è escluso il rinnovo tacito. Il rinnovo della convenzione, per un periodo di pari durata, può essere chiesto per iscritto entro tre mesi dalla scadenza da una delle due parti e per avere effetto deve essere accettato per iscritto dall’altra parte entro 60 giorni dalla data della suddetta richiesta. 6. RISERVATEZZA Reciprocamente l’Università Bocconi e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro si impegnano a non divulgare dati ed informazioni aventi carattere di riservatezza raccolti durante le attività di ricerca, progettazione o attività di accompagnamento e assistenza tecnica. 7. COPERTURA ASSICURATIVA L’Università Bocconi garantisce la copertura assicurativa contro gli infortuni e per responsabilità civile verso terzi del proprio personale impegnato nelle attività oggetto della presente convenzione. L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro garantisce analoga copertura assicurativa ai propri dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo impegnati nello svolgimento delle suddette attività. 8. FORO COMPETENTE Per qualsiasi controversia derivante dall'interpretazione o dall'esecuzione dei contenuti della presente convenzione, sarà competente in via esclusiva il Foro di Milano. 9. PRIVACY L’Università Bocconi e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro con la sottoscrizione della presente convenzione si prestano reciproco assenso al trattamento, alla conservazione e alla comunicazione dei rispettivi dati ai sensi del D.Lgs. 196/2003. Milano, Per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro 70 S.A. 14/20.10.2014/p.4analogia Il Rettore Prof. Antonio Felice Uricchio Per l’Università Commerciale “Luigi Bocconi” Dott. Bruno Pavesi (Consigliere Delegato) __________________” Alla luce di quanto esposto, l’Ufficio fa presente che l’art. 3 della convenzione in questione, per le attività oggetto della medesima, prevede l’indicazione di un referente per ciascun contraente, che per l’Università Bocconi è la prof.ssa Veronica Vecchi. Pertanto, in caso di approvazione del testo convenzionale da parte di questo Consesso, l’Ufficio evidenzia la necessità di individuare il suddetto referente di questa Università. Lo stesso Ufficio evidenzia, inoltre, l’opportunità di integrare il testo convenzionale de quo con un nuovo articolo 8 che regolamenti le imposte, con conseguente slittamento della numerazione del restante articolato, che recita come segue: 8. BOLLO E REGISTRAZIONE Il presente accordo è registrato solamente in caso d'uso, ai sensi del DPR n. 131/86 art. 4 Tariffa parte II, a cura e spese del richiedente. Ciascuna parte contraente provvederà alle spese di bollo per l’esemplare di propria spettanza. L’Ufficio fa presente, infine, che l’Atto negoziale in argomento è disciplinato dall’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, specifico per gli accordi di collaborazione. In merito a quanto esposto, il Dirigente del D.A.R.D.R.E attesta che la convenzione in questione non comporta oneri a carico dell’Università.”” Egli, quindi, nel manifestare il proprio interesse a ricoprire l’incarico di referente per questa Università per le attività oggetto della Convenzione quadro, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota mail, in data 06.10.2014, da parte dell’Università commerciale “Luigi Bocconi”, concernente la proposta di convenzione quadro da stipularsi tra questa Università e l’Università commerciale “Luigi Bocconi” per una collaborazione su temi ed ambiti di comune interesse; VISTO il testo della suddetta Convenzione quadro; VISTO l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; CONSIDERATO quanto fatto presente dal competente Settore dell’Area Convenzioni per la Didattica del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne (DARDRE); TENUTO CONTO di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE; 71 S.A. 14/20.10.2014/p.4analogia CONSIDERATO l’interesse manifestato dal Rettore a ricoprire l’incarico di referente per questa Università per le attività oggetto della Convenzione quadro, DELIBERA − di approvare la Convenzione quadro, nella formulazione riportata in narrativa, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università Commerciale “Luigi Bocconi”, per avviare una collaborazione su temi e per gli ambiti di interesse comune, previa integrazione del testo negoziale con il sottoriportato art. 8 e conseguente scorrimento della numerazione del successivo articolato: “8. BOLLO E REGISTRAZIONE Il presente accordo è registrato solamente in caso d'uso, ai sensi del DPR n. 131/86 art. 4 Tariffa parte II, a cura e spese del richiedente. Ciascuna parte contraente provvederà alle spese di bollo per l’esemplare di propria spettanza.” − di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare alla Convenzione in questione eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula; − di nominare il prof. Antonio Felice Uricchio quale referente dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro per le attività oggetto della Convenzione quadro. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 72 S.A. 14/20.10.2014/p.5A III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E LA PREFETTURA/UTG DI BARI, L’UFFICIO DEL GARANTE REGIONALE DEI DIRITTI DEL MINORE, LA PROVINCIA DI BARI, IL COMUNE DI BARI, IL TRIBUNALE PER I MINORENNI DI BARI, LA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE PER I MINORENNI DI BARI, LA QUESTURA DI BARI, IL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI BARI, LA POLIZIA POSTALE E DELLE TELECOMUNICAZIONI DI BARI, L’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA PUGLIA, L’AZIENDA SANITARIA LOCALE DI BARI, L’AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA CONSORZIALE POLICLINICO DI BARI, IL COMITATO NAZIONALE UNICEF E DESIGNAZIONE COMPONENTI COMITATO DI CUI ALL’ART. 5 Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per la Didattica – Settore II – Convenzioni per la formazione non istituzionale: ““L’Ufficio fa presente che la prof.ssa Silvana Calaprice, delegata del Rettore per le politiche attive per l’infanzia, con nota dello 01.10.2014, ha trasmesso il testo del Protocollo d’Intesa da stipulare, con urgenza, tra questa Università e la Prefettura/UTG di Bari, l’Ufficio del Garante Regionale dei Diritti del Minore, la Provincia di Bari, il Comune di Bari, il Tribunale per i Minorenni di Bari, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, la Questura di Bari, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari, la Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Bari, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, l’Azienda Sanitaria Locale di Bari, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Consorziale Policlinico di Bari, il Comitato Nazionale UNICEF, per avviare una collaborazione volta a promuovere, ciascuno per le proprie specifiche funzioni, una azione di sistema che miri al ben-essere in ambito scolastico attraverso la prevenzione e il contenimento del disagio giovanile, visto nei suoi molteplici aspetti e manifestazioni. La stessa prof.ssa Calaprice ha trasmesso, inoltre, la nota della Prefettura di Bari inerente il parere favorevole espresso dal Ministero dell’Interno in ordine alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa in questione, che di seguito si riporta integralmente: PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA Prefettura/UTG di Bari, l’Ufficio del Garante Regionale dei Diritti del minore, la Provincia di Bari, il Comune di Bari, il Tribunale per i Minorenni di Bari, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, la Questura di Bari, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari, la Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Bari, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, l’Università degli Studi di Bari, l’Azienda Sanitaria Locale di Bari, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Consorziale Policlinico di Bari, il Comitato Nazionale UNICEF PREMESSO CHE − la Garante per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Puglia ha segnalato un sensibile incremento di talune condizioni di disagio degli adolescenti manifestatesi, recentemente, anche attraverso comportamenti violenti di particolare 73 S.A. 14/20.10.2014/p.5A gravità posti in essere, talvolta, dagli stessi ragazzi contro se stessi, coetanei ed adulti; − è opportuno valutare i percorsi fin qui attivati dalle competenti Istituzioni per limitare il fenomeno sopra evidenziato ed incrementare le strategie operative individuate; − si ravvisa l’esigenza di promuove iniziative sempre più efficaci e condivise, volte a contrastare fenomeni di “dipendenze” varie (anche derivanti dall’uso improprio delle tecnologie smart), di violenza e discriminazione, compresi quelli che si verificano tra minori; − si ritiene doveroso, altresì, pur prendendo atto della sempre più mirata attività svolta dalle Forze dell’Ordine sul versante della repressione dei reati e dalle Agenzia educative, incidere ulteriormente nell’azione di prevenzione attraverso varie e coordinate forme di collaborazione, soprattutto, con il mondo della scuola, del privato sociale e degli Ordini professionali; − si ravvisa l’opportunità, inoltre, di coinvolgere anche le famiglie promuovendo concrete azioni di sensibilizzazione in tema di affettività ed educazione alla genitorialità, per rendere maggiormente partecipi gli adulti nei percorsi di crescita dei propri figli; SI CONVIENE quanto segue: ART.1 Premesse Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto. ART. 2 Oggetto Oggetto del Protocollo d’Intesa è l’istituzione di percorsi di collaborazione tra le parti firmatarie al fine di promuovere, ciascuno per le sue specifiche funzioni, una azione di sistema che miri al ben-essere in ambito scolastico attraverso la prevenzione e il contenimento del disagio giovanile, visto nei suoi molteplici aspetti e manifestazioni. ART.3 Funzioni specifiche delle Parti La Prefettura si impegna a: − promuovere, senza onere finanziario alcuno a carico dell’Amministrazione dell’Interno, le iniziative di rete ritenute utili in ambito provinciale ed a curare la realizzazione di un confronto allargato su eventuali problematiche correlate ai fenomeni suindicati, al fine di un sempre più efficace rapporto tra gli Enti interessati e per l’individuazione di eventuali, conseguenti iniziative derivanti dal presente protocollo; − collaborare con i Soggetti della rete per consentire un costante monitoraggio dei fenomeni in questione; − collaborare con le Amministrazioni e gli Enti firmatari per la programmazione e realizzazione di progetti ed iniziative mirate; − realizzare occasioni di confronto allargato sui temi individuati, di divulgazione delle azioni condotte e dei risultati conseguiti; − favorire la partecipazione di propri operatori a momenti di formazione e di aggiornamento interistituzionale promossi nell’ambito delle attività sviluppate in attuazione del protocollo. L’Ufficio del Garante Regionale dei diritti del minore: L’Ufficio, istituito con L.R. 19/06 (Art. 30), si impegna, nell’ambito del presente protocollo, a: − diffondere una cultura rispettosa dei diritti per l'infanzia e l'adolescenza; − promuovere iniziative a favore dell'esercizio dei diritti di cittadinanza da parte dei minori; − collaborare con Enti locali ed Istituzioni scolastiche per agevolare l'obbligo scolastico anche da parte dei minori che vivono in contesti sociali a rischio di esclusione; 74 S.A. 14/20.10.2014/p.5A partecipare alle riunioni di coordinamento progettuale; collaborare alla progettazione e realizzazione dei momenti di formazione/informazione; − contribuire alle azioni di promozione dell’iniziativa e di diffusione dei materiali e documenti prodotti. L’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia si impegna a: − promuovere un’azione di sistema che coinvolga le istituzioni scolastiche nell’attivazione di strategie ed iniziative volte a favorire il ben-essere della persona/alunno, considerata nella sua unità psico-fisica; − individuare percorsi formativi destinati a dirigenti scolastici e docenti, atti a favorire il contenimento dei fenomeni di disagio-devianza-svantaggio e migliorare l’azione educativa in ambito scolastico; − creare una rete di scuole per rendere più incisiva l’azione della Scuola sul territorio, al fine di fronteggiare in maniera coesa le problematiche adolescenziali; − collaborare con i singoli enti della task force nella programmazione e nella realizzazione di azioni di prevenzioni e d’intervento riguardanti il disagio; a tal fine si ravvisa l’opportunità di attivare per il primo anno una fase di sperimentazione; − incoraggiare le scuole ad una maggiore apertura al territorio per la realizzazione di un sistema formativo integrato; − mettere a disposizione del gruppo le informazioni relative alla realtà socio-economica e territoriale in cui operano le scuole; − collaborare nell’individuazione di strumenti di rilevazione circa le modalità e le tecniche utilizzate dalle scuole per affrontare queste problematiche, al fine di monitorarne l’efficacia; − curare una pubblicazione che possa essere di ausilio alle scuole sulle diverse problematiche La PROVINCIA di BARI si impegna a promuovere e realizzare: − azioni di divulgazione e sensibilizzazione rispetto agli Ambiti territoriali e ai soggetti del terzo settore, per la divulgazione di una cultura a favore dei minori e della tutela della loro personalità, con particolare riferimento alla sensibilizzazione e informazione sull’affidamento familiare, quale strumento per la prevenzione del disagio minorile; − azioni di formazione per le famiglie e i singoli disponibili all’affido; − azioni di supporto alle coppie in difficoltà, attraverso l’attività dell’Ufficio di Mediazione Civile e Penale, al fine di evitare, nelle fasi di separazione, gravi pregiudizi ai minori coinvolti. Il Comune di Bari si impegna a: − intervenire nella rete con il pieno coinvolgimento dei Servizi socio-educativi municipali; − favorire la conoscenza da parte delle scuole dei Servizi per i cittadini, erogati dal Comune di Bari, orientarti alla prevenzione del disagio dei ragazzi; − realizzare degli sportelli di ascolto per gli adolescenti presso i Centri di Ascolto per le Famiglie comunali; − avviare, in forma sperimentale, percorsi di prevenzione alle dipendenze e di educazione alla legalità per adolescenti; − partecipare ai tavoli di lavoro e collaborare con i singoli enti firmatari per la programmazione e la realizzazione di progetti per la prevenzione del disagio e della dispersione. Il Tribunale e la Procura per i Minorenni di Bari si impegnano a: − contribuire, nella fase di studio dei vari aspetti del disagio minorile, fornendo i dati disponibili e l’esperienza giuridica e specialistica anche della componente onoraria. − 75 S.A. 14/20.10.2014/p.5A La Questura, il Comando Provinciale dei Carabinieri, la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bari si impegnano : − senza alcun onere finanziario a carico delle rispettive Amministrazioni, a collaborare, con le modalità e le forme ritenute opportune, alle attività promosse dalla rete interistituzionale, partecipando, eventualmente, con propri operatori, anche a percorsi di formazione/informazione rivolti ai soggetti interessati. In particolare, per la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bari, le iniziative in argomento verranno armonizzate con le attività istituzionali ed i progetti della Specialità. L’Università si impegna a − partecipare alle riunioni di coordinamento progettuale − mettere a disposizione la propria esperienza nel campo della ricerca scientifica a favore dei diritti per l'infanzia e l'adolescenza a sostegno dell’individuazione delle procedure più idonee a sostenere gli interventi suddetti; − elaborare e realizzare progetti di formazione e di intervento individuati dal Comitato di coordinamento rivolta ai minori, famiglie e operatori scolastici e sociali − monitorare, valutare i progetti realizzati, al fine di renderli scientificamente disponibili − partecipare alla cura e realizzazione di una pubblicazione che possa essere di ausilio alle scuole, e non solo, sulle suddette problematiche, − collaborare alla diffusione locale e nazionale sulle attività svolte. La ASL di Bari si impegna a: − collaborare a tutte le iniziative di rete utili per fronteggiare eventuali criticità relative alla popolazione di minore età; − istituire un Ufficio Aziendale per la ricezione, smistamento e orientamento della richiesta di intervento, che abbia la funzione di snodo e di orientamento delle richieste e delle necessità delle scuole. L’Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico di Bari si impegna a: − collaborare alla formazione, in particolare sul cyberbullismo e sull’adescamento online; − fornire assistenza psicologica per la diagnosi precoce e la cura nelle condizioni di violenza all’infanzia; − garantire il supporto specialistico nell’ambito della Raccolta di Sommarie Informazioni, tale azione viene svolta su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari e della Procura della Repubblica presso il Tribunale civile e penale di Bari; − facilitare l’accesso alle rete dei servizi del territorio per i minori e le famiglie che giungono presso l’ Azienda Ospedaliera. Il Comitato Nazionale UNICEF si impegna a: − garantire, promuovere e diffondere i principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza − promuovere l’ascolto dell’infanzia e dell’adolescenza, la partecipazione e la progettazione attiva al proprio benessere personale e sociale − partecipare alle attività di coordinamento, sensibilizzazione e formazione rivolta ai minori, famiglie e operatori scolastici e sociali − contribuire al monitoraggio, verifica e valutazione delle risultanze emerse nella progettazione − contribuire alla lettura, l’analisi e la rilevazione dei dati qualitativi e quantitativi emersi dalle pratiche sperimentate e realizzate (raccolta dati e informazioni statistiche) − promuovere le buone pratiche già esistenti nelle scuole e lo scambio delle stesse tra i diversi ordini e gradi, anche attraverso la propria rete di Scuole che aderiscono al progetto nazionale ( Miur-Unicef) di “Scuola amica dei bambini e delle bambine” 76 S.A. 14/20.10.2014/p.5A − facilitare all’accesso alle rete dei servizi di prevenzione, protezione e cultura dei diritti presenti sui territori. ART. 5 Comitato Gli Enti firmatari, per le finalità suindicate, si impegnano ad istituire un Comitato di coordinamento che resterà in carica un triennio, ulteriormente prorogabile, composto dal componente effettivo e supplente, designati dagli stessi Enti firmatari. Il Comitato: − definirà il programma delle iniziative e dei progetti coerenti con le finalità suindicate; − individuerà piani operativi per la realizzazione di tali attività; − predisporrà le azioni conseguenti; procederà ad un costante monitoraggio degli interventi concordati. ART. 6 Durata Il presente Protocollo d’Intesa avrà durata di tre anni con decorrenza dalla data di sottoscrizione. Tre mesi prima della scadenza, le parti valuteranno le attività svolte e ne concorderanno il proseguimento per il triennio successivo. Dopo la sottoscrizione sarà a carico delle parti firmatarie il completamento delle procedure necessarie per garantire l’efficacia dello stesso. Bari, Le Parti” Alla luce di quanto esposto, l’Ufficio evidenzia l’opportunità di integrare il testo convenzionale, così come indicato per altri contraenti, con la precisazione che gli impegni assunti dall’Università non comportino alcun onere finanziario a carico del proprio bilancio. Inoltre, tenuto conto della peculiarità delle attività oggetto del Protocollo d’Intesa de quo, l’Ufficio sottolinea l’opportunità di integrare l’art. 5 del testo negoziale con la previsione, di seguito riportata, di disciplinare le singole iniziative mediante appositi accordi attuativi, che per l’Università dovranno essere approvati dagli Organi di Governo, per regolamentare in particolare tempi, oneri a carico delle Parti e modalità di copertura di eventuali spese: “Art. 5 …………… Per la realizzazione della collaborazione oggetto del presente Protocollo d’Intesa saranno concordati appositi accordi attuativi, che per l’Università dovranno essere approvati dai competenti Organi di Governo, per disciplinare le specifiche iniziative, di cui verranno regolamentate finalità, tempi, oneri a carico delle Parti e modalità di copertura di eventuali spese delle singole iniziative”. L’Ufficio fa presente, altresì, che lo stesso art. 5 prevede l’attivazione di un Comitato, composto dal componente effettivo e dal supplente, designati dagli stessi Enti firmatari. Pertanto, in caso di approvazione del Protocollo d’Intesa da parte di questo Consesso, l’Ufficio evidenzia la necessità di individuare i referenti dell’Università nell’ambito del citato Comitato. L’Ufficio fa presente, infine, che l’Atto negoziale in argomento è disciplinato dall’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, specifico per gli accordi di collaborazione. In merito a quanto esposto, il Dirigente del D.A.R.D.R.E attesta che la convenzione in questione non comporta oneri a carico dell’Università.”” 77 S.A. 14/20.10.2014/p.5A Egli, quindi, propone la prof.ssa Silvana Calaprice, proprio Delegato per le politiche attive per l’infanzia, quale componente effettivo del Comitato di cui all’art. 5 del Protocollo de quo, mentre il prof. Battaglia propone il prof. Francesco Introna quale componente supplente del medesimo Comitato. Il Rettore, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota, datata 01.10.2014, a firma del Delegato del Rettore per le politiche attive per l’infanzia, prof.ssa Silvana Calaprice, concernente il Protocollo d’intesa da stipularsi tra questa Università, la Prefettura/UTG di Bari, l’Ufficio del Garante Regionale dei Diritti del Minore, la Provincia di Bari, il Comune di Bari, il Tribunale per i Minorenni di Bari, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, la Questura di Bari, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari, la Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Bari, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, l’Azienda Sanitaria Locale di Bari, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Consorziale Policlinico di Bari ed il Comitato Nazionale UNICEF, finalizzato all’incremento del benessere in ambito scolastico attraverso la prevenzione e il contenimento del disagio giovanile; VISTA la nota, prot. n. 0008660/Conf.Perm del 15.09.2014, da parte della Prefettura di Bari – Ufficio Territoriale del Governo – Ufficio del Rappresentante dello Stato inerente il parere favorevole espresso dal Ministero dell’Interno in ordine al Protocollo de quo; VISTO il testo del Protocollo d’Intesa a stipularsi; VISTO l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; CONSIDERATO quanto fatto presente dall’Area Convenzioni per la Didattica del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne (DARDRE); TENUTO CONTO di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE; CONDIVISE le proposte formulate nel corso del dibattito in ordine ai componenti, uno effettivo ed uno supplente, del Comitato di cui all’art. 5 del Protocollo de quo, 78 S.A. 14/20.10.2014/p.5A DELIBERA − di approvare il Protocollo d’Intesa, nella formulazione riportata in narrativa, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, la Prefettura/UTG di Bari, l’Ufficio del Garante Regionale dei Diritti del Minore, la Provincia di Bari, il Comune di Bari, il Tribunale per i Minorenni di Bari, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, la Questura di Bari, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari, la Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Bari, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, l’Azienda Sanitaria Locale di Bari, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Consorziale Policlinico di Bari ed il Comitato Nazionale UNICEF, previa integrazione del testo negoziale come di seguito indicato: • all’art. 3, nella parte inerente gli impegni assunti da questa Università, con la seguente frase: “senza onere finanziario alcuno a carico dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro”; • all’art. 5 con il seguente periodo: “Art. 5 … Per la realizzazione della collaborazione oggetto del presente Protocollo d’Intesa saranno concordati appositi accordi attuativi, che per l’Università dovranno essere approvati dai competenti Organi di Governo, per disciplinare le specifiche iniziative, di cui verranno regolamentate finalità, tempi, oneri a carico delle Parti e modalità di copertura di eventuali spese delle singole iniziative”; − di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare al Protocollo d’Intesa in questione eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula; − di designare la prof.ssa Silvana Calaprice ed il prof. Francesco Introna quali componenti, rispettivamente effettivo e supplente, del Comitato di cui all’art. 5 del Protocollo de quo. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 79 S.A. 14/20.10.2014/p.6A III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E L’ASSOCIAZIONE NON C’È PACE SENZA GIUSTIZIA, PER ATTIVITÀ DI FORMAZIONE, STUDIO, RICERCA E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI SU TEMI DI COMUNE INTERESSE, IN PARTICOLARE VOLTE A FAVORIRE L’UNIVERSALITÀ DEI DIRITTI UMANI E L’AFFERMAZIONE DELLO STATO DI DIRITTO, PER LA SALVAGUARDIA E IL RISPETTO DEI DIRITTI E DELLE LIBERTÀ DELL’UOMO Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per la Didattica – Settore II: ““L’Ufficio fa presente che la sig.ra Antonella Casu, Tesoriera dell’Associazione Non c’è Pace senza Giustizia, con nota 03.10.2014, ha trasmesso il testo dell’ accordo quadro da stipulare con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, per collaborare nella realizzazione di attività di formazione, studio, ricerca e diffusione di informazioni su temi di comune interesse, in particolare volte a favorire l’universalità dei diritti umani e l’affermazione dello Stato di diritto, per la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà dell’uomo. Per dovere d’informazione l’Ufficio evidenzia che Non c'è Pace Senza Giustizia è un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro nata nel 1994 da una campagna del Partito Radicale Transnazionale ed è un’associazione costituente del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, ONG con Status Consultivo Generale di prima categoria presso l’ECOSOC delle Nazioni Unite. Di seguito si riporta integralmente il testo dell’accordo di cui trattasi: ACCORDO QUADRO TRA L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, con sede in Bari, Piazza Umberto I n. 1, C.F. 80002170720, rappresentata dal Rettore pro-tempore, prof. Antonio Felice Uricchio, nato a XXXXX il XXXXXXX E Non c’è Pace Senza Giustizia, con sede Roma, in Via Torre Argentina, 76, P.IVA /C.F. 97107730588, rappresentata dal Tesoriere Antonella Casu, nata a XXXXX il XXXXX, PREMESSO CHE − Il 5 maggio 1994 i Radicali fondano il “Comitato di parlamentari, sindaci e cittadini per un nuovo diritto Internazionale”, più brevemente denominato Non c'è Pace Senza Giustizia, con l’ambizioso obiettivo di creare su scala mondiale le condizioni per l’istituzione di una Corte Penale Internazionale competente a giudicare genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità; − che Non c'è Pace Senza Giustizia è un'organizzazione internazionale, senza scopo di lucro, oggi associazione costituente e membro del Senato del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito; 80 S.A. 14/20.10.2014/p.6A − che l’azione di Non c'è Pace Senza Giustizia, che lavora per la protezione e la promozione dei diritti umani, della democrazia, dello stato di diritto e della giustizia internazionale, si articola attraverso tre campagne tematiche principali: • la campagna sulla giustizia penale internazionale • la campagna sulle mutilazioni genitali femminili • la campagna per la democrazia nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa, che include un progetto specifico sull’Iraq; − che Non c’è Pace Senza Giustizia finanzia le iniziative che valuta prioritarie attraverso fondi e donazioni da parte di privati, fondazioni, società, governi o istituzioni internazionali; − che l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro persegue, quali fini primari, la ricerca e la formazione per lo sviluppo di un sapere critico, aperto al dialogo e all'interazione tra le culture, nel rispetto della libertà di ricerca e di insegnamento; − che l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, a norma dell’art. 6 del proprio Statuto, “….contribuisce, tramite l’impegno nell’ambito della ricerca, della didattica e dell’alta formazione, alla crescita scientifica, culturale e civile, della comunità locale, nazionale e internazionale. Persegue una collaborazione attiva con le istituzioni, il mondo del lavoro e delle professioni, concertando con essi, organismi di consultazione permanente al fine di contribuire allo sviluppo culturale, sociale ed economico….; − che, inoltre, l’art. 47 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro prevede, tra l’altro, la possibilità di promuovere, anche attraverso convenzioni o consorzi, ogni utile collaborazione con soggetti pubblici e privati; − che Non c’è Pace Senza Giustizia ha manifestato la volontà di collaborare con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, per la promozione e la tutela dei diritti umani, della democrazia, dello Stato di diritto e della giustizia internazionale; − che l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Non c’è Pace Senza Giustizia (le Parti), nel rispetto delle proprie finalità istituzionali, intendono collaborare allo scopo di individuare le concrete azioni ed attività da realizzarsi congiuntamente, al fine di utilizzare al meglio le opportunità offerte sia in sede locale, che nazionale, che internazionale; CONVENGONO QUANTO SEGUE ART. 1 Le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo di collaborazione. ART. 2 OGGETTO L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Non c’è Pace Senza Giustizia, con il presente accordo, nel rispetto dei propri fini istituzionali, si impegnano di volta in volta a individuare attività rispetto alle quali collaborare nella realizzazione di formazione, studio, ricerca e diffusione di informazioni su temi di comune interesse, in particolare volte a favorire l’universalità dei diritti umani e l’affermazione dello Stato di diritto, per la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà dell’uomo. ART. 3 AMBITI DI COLLABORAZIONE La collaborazione si realizzerà nei seguenti ambiti: − organizzazione di convegni, seminari, conferenze in particolare per promuovere l’universalità dei diritti umani, la democrazia, lo Stato di diritto e la giustizia internazionale; − condivisione di spazi ed infrastrutture per la realizzazione delle attività che saranno di volta in volta individuate e regolate da accordi attuativi della presente Convenzione; − promozione e realizzazione di attività interdisciplinari e formative su materie e temi di comune interesse. 81 S.A. 14/20.10.2014/p.6A ART. 4 IMPEGNI DELLE PARTI Le Parti si impegnano a concordare le attività su cui intendono collaborare, fissando gli impegni specifici assunti da ciascuna di esse in accordi attuativi della presente Convenzione stipulati ad hoc. La collaborazione si articolerà su: • fornire il supporto scientifico per lo svolgimento di convegni, seminari e conferenze ed attività formative da concordare su temi di comune interesse; • fornire il supporto per l’organizzazione e la gestione di convegni, seminari, conferenze e corsi di formazione da attuare congiuntamente; • partecipare alla progettazione ed all’elaborazione di percorsi formativi da concordare; • fornire il supporto tecnico-logistico per lo svolgimento delle attività oggetto degli accordi attuativi della presente Convenzione (disponibilità di aule e supporti per la didattica). Non c’è Pace Senza Giustizia si impegna altresì, nell’ambito del proprio programma di Internship, a realizzare stage formativi e di orientamento al lavoro, anche rivolti a studenti e laureati dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, per offrire loro l’opportunità di ampliare le conoscenze in particolare in materia di diritti umani e diritto penale internazionale, da formalizzare nel rispetto della normativa vigente in materia. Resta inteso che la scelta da parte di Non c’è Pace Senza Giustizia dei soggetti idonei a partecipare al programma di Internship è discrezionale e insindacabile. Le Parti stabiliscono che al termine dei convegni, seminari, conferenze, nonché dei corsi di formazione da realizzare potranno essere rilasciati attestati di partecipazione che consentiranno, eventualmente, ai partecipanti di richiedere il riconoscimento di crediti formativi universitari; detto riconoscimento potrà avvenire, previa valutazione del Corso di Laurea competente, secondo le modalità e i limiti previsti dalla normativa vigente. ART. 5 COMITATO DI GESTIONE Per la gestione e l’attuazione del presente accordo, si conviene l’attivazione di un Comitato paritetico di Gestione composto da 2 rappresentanti per ciascuna Parte. Il Comitato si riunirà su richiesta di una delle Parti, ma trovandosi in città diverse le riunioni generalmente avverranno tramite telefono e conference call o altre tecnologie idonee. Al Comitato sono affidati i compiti di definizione delle iniziative comuni coerenti con gli obiettivi convenzionali, nonché di indicazione della ripartizione degli impegni e dei relativi ed eventuali oneri che verranno fissati negli accordi attuativi della Convenzione, fermo restando che gli impegni assunti dalle Parti sulla base della presente Convenzione non comportino alcuna spesa a carico dei rispettivi bilanci. In particolare, saranno concordati e di volta in volta approvati dai competenti Organi di ciascun contraente appositi accordi attuativi, per disciplinare specifiche iniziative, di cui verranno regolamentate finalità, tempi, oneri a carico delle Parti e modalità di copertura di eventuali spese delle singole iniziative. Il Comitato dovrà trasmettere, annualmente, una relazione consuntiva sulle attività svolte dallo stesso Comitato, ai rispettivi Organi di Governo, al fine di valutare l’eventuale rinnovo dell’accordo. ART. 6 DURATA Il presente accordo ha durata 2 anni a partire dalla data della sua sottoscrizione e potrà essere rinnovato su richiesta di una delle Parti ed accettazione dell’altra. ART. 7 RECESSO 82 S.A. 14/20.10.2014/p.6A Ciascuna delle Parti potrà, a suo insindacabile giudizio, recedere dal presente accordo con un preavviso di almeno due mesi, notificato alla controparte mediante comunicazione scritta. ART. 8 BOLLO E REGISTRAZIONE Il presente Atto sarà registrato solo in caso d’uso e le spese di bollo saranno a carico del richiedente. ART. 9 CONTROVERSIE Le Parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi controversia che possa nascere dall’interpretazione del presente accordo o dall’applicazione degli accordi specifici di collaborazione. Qualora fosse inutilmente esperito ogni possibile tentativo di conciliazione, il Foro competente è il Tribunale di Bari. Bari, ………………………….. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO IL RETTORE prof. Antonio Felice Uricchio NON CÈ PACE SENZA GIUSTIZIA IL TESORIERE Antonella Casu” In particolare, l’Ufficio fa presente che l’art. 5 dell’accordo quadro di cui trattasi prevede l’attivazione di un Comitato di Gestione, per la gestione e l’attuazione della convenzione stessa, composto da due rappresentanti per ciascuna Parte. Pertanto, in caso di approvazione dell’accordo in questione da parte di questo Consesso, l’Ufficio evidenzia la necessità di individuare i referenti dell’Università nell’ambito del citato Comitato. L’Ufficio fa presente, altresì, che l’Atto negoziale in argomento è disciplinato dall’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, specifico per gli accordi di collaborazione. In merito a quanto esposto, il Dirigente del D.A.R.D.R.E attesta che la convenzione in questione non comporta oneri a carico dell’Università.”” Egli, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito, proponendo le prof.sse Marina Castellaneta e Marilena Colamussi quali componenti del Comitato di Gestione, di cui all’art. 5 dell’Accordo de quo. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota, in data 03.10.2014, da parte dell’Associazione Non c’è Pace senza Giustizia, a firma della Tesoriera, Antonella Casu; VISTO il testo dell’Accordo quadro da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la predetta Associazione, per collaborare nella realizzazione di attività di formazione, studio, ricerca e diffusione di informazioni su temi di comune interesse, in particolare volte a favorire l’universalità dei diritti umani e l’affermazione dello Stato di diritto, per la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà dell’uomo; 83 S.A. 14/20.10.2014/p.6A VISTO l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; TENUTO CONTO di quanto rappresentato dal competente Settore dell’Area Convenzioni per la Didattica del Dipartimento amministrativo per la ricerca, la didattica e le relazioni esterne (DARDRE); TENUTO CONTO di quanto attestato dal Dirigente del medesimo Dipartimento; CONDIVISA la proposta formulata nel corso del dibattito in ordine ai componenti del Comitato di gestione, di cui all’art. 5 dell’Accordo de quo, DELIBERA − di approvare l’Accordo quadro, nella formulazione riportata in narrativa, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Associazione Non c’è Pace Senza Giustizia, per collaborare nella realizzazione di attività di formazione, studio, ricerca e diffusione di informazioni su temi di comune interesse, in particolare volte a favorire l’universalità dei diritti umani e l’affermazione dello Stato di diritto, per la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà dell’uomo; − di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare all’Accordo in questione eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula; − di designare le prof.sse Marina Castellaneta e Marilena Colamussi quali componenti del Comitato di Gestione, di cui all’art. 5 dell’Accordo de quo. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 84 S.A. 14/20.10.2014/p.6B III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E L’UNIVERSITÉ AIX MARSEILLE (FRANCE) E MEMORANDUM OF UNDERSTANDING PER LA MOBILITÀ STUDENTESCA Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni Internazionali ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““L’Ufficio riferisce che il Consiglio di Dipartimento Interdisciplinare di Medicina, con nota del 01 ottobre 2014, prot. n. 67213, ha trasmesso l’estratto della seduta del 14.07.2014 del Consiglio del suddetto Dipartimento, riguardante la cooperazione accademica tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università del Mediterraneo di Marsiglia (Aix -Marseille) (Francia) (all. 1). In tale consesso, il Direttore del dipartimento ha dato lettura di una nota a firma del prof. Alessandro Dell’Erba, avente per oggetto: rinnovo dell’accordo quadro di cooperazione bilaterale franco-italiana. Con lo stesso protocollo suindicato, in allegato all’estratto del Consiglio di dipartimento, è stata inviata una nota dall’Espace Éthique Méditerranéen del 25 ottobre 2013, (all. 2) indirizzata al prof. Alessandro Dell’Erba, con la quale si invitava la dott.ssa Alessandra Pentone a svolgere uno stage di studio e di ricerca, presso tale centro, nell’ambito del diritto sanitario europeo e dell’etica biomedica e si indicava che l’istituto avrebbe avviato la procedura amministrativa per l’autorizzazione dello stage della durata di sei mesi da parte della direzione dell’Assistance Pubblique Hôpitaux de Marseille. Il centro evidenziava, inoltre, che tale stage sarebbe rientrato nell’ambito dell’attività di collaborazione scientifica, già avviata con la convenzione stipulata nel 2006 e che l’Università di Marseille avrebbe provveduto al rinnovo della stessa. L’Ufficio riferisce, inoltre, che con fax del 07 ottobre 2014 è pervenuto il protocollo d’intesa (Memorandum of Understanding) (all. 3), in lingua italiana e inglese. L’Ufficio rappresenta che il Consiglio del Dipartimento, nella seduta del 14 luglio 2014, dopo ampia discussione, ha espresso parere favorevole al rinnovo dell’accordo quadro di cooperazione bilaterale franco-italiana tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università del Mediteranneo di Marsiglia (Aix-Marseille) ed ha approvato l’attivazione del Memorandum of Understanding, in lingua italiana e inglese (all. 4) unitamente all’accordo di International Cooperation Agreement (all. 5), in lingua italiana, francese e inglese, con l’Università di Marsiglia. La collaborazione riguarda ogni ambito scientifico di entrambe le Istituzioni e, in particolare, l’etica biomedica, il diritto sanitario e i sistemi di gestione del rischio clinico, sottolineando come gli obiettivi precipui di ciascuna istituzione siano: sviluppare relazioni accademiche, culturali e scientifiche nonché realizzare soggiorni di studio e/o insegnamento di docenti e studenti per periodi da stabilirsi, con riguardo a progetti di ricerca e formazione in materie di interesse comune, promuovere la partecipazione a conferenze, seminari e corsi estivi organizzati da ciascuna parte, realizzare tirocini e scambi di personale e incoraggiare la formazione di qualifiche riconosciute bilateralmente per il rilascio di doppi titoli e cotutele dei tesi. L’Ufficio, in merito alla stipula del suddetto Memorandum, per scopi didattici e scientifici, fa presente che lo stesso non si discosta sostanzialmente nel contenuto dallo schema - tipo adottato da questa Università e approvato dagli Organi di Governo e che, 85 S.A. 14/20.10.2014/p.6B per quanto attiene invece l’Accordo di cooperazione internazionale, i programmi, i periodi e le modalità della Cooperazione saranno eventualmente perfezionati con convenzioni attuative redatte di comune accordo da entrambe le parti e saranno soggette alla procedura di entrambe le istituzioni; la stessa procedura sarà applicata anche alle lauree per il partenariato internazionale. Per quanto riguarda la nostra istituzione, i programmi e le attività di cooperazione dovranno essere approvate dal Dipartimento Interdisciplinare di Medicina. L’Ufficio, inoltre, fa presente che, in relazione all'art. 3: Mezzi, il testo convenzionale dell’accordo così recita: “Per rendere effettivo il presente accordo, le Parti si impegneranno ad ottenere i mezzi necessari dalle autorità nazionali, europee ed internazionali, per la realizzazione di progetti corrispondenti”. Per quanto concerne l‘obbligo della riservatezza, l’art. 6 recita: “Ogni Parte si impegna alla riservatezza e a non svelare a terzi, in qualsivoglia forma, informazioni quali documenti, sistemi, software, competenze, metodi, conoscenze dell’altra Parte o di cui sia venuto a conoscenza al momento dell’accordo, direttamente o indirettamente (di seguito indicate come informazioni confidenziali) e si impegna ad utilizzare le informazioni confidenziali solo per l’attuazione di programmi di ricerca derivati da tale cooperazione… Tale obbligo entrerà in vigore alla data della firma di questo accordo e sarà valido sino a quando le informazioni saranno di pubblico dominio, anche se l’accordo è giunto a termine o è stato recesso. Tranne che per l’Articolo 8, il presente accordo non implica alcun trasferimento o licenza di diritti di proprietà intellettuale e/o trasferimento tecnologico riguardo le informazioni fornite da una Parte all’altra. Per quanto attiene l’art. 7: Sviluppo, comunicazione e pubblicazione, il testo convenzionale evidenzia che: “Qualsiasi pubblicazione o divulgazione di informazioni da una Parte o dall’altra riguardante i risultati o le competenze che derivano da qualsiasi programma stabilito da questo accordo, dovrà ricevere il consenso scritto dell’altra Parte. Nel caso di mancata o ritardata risposta, il consenso alla pubblicazione dovrebbe ritenersi ottenuto…. Tali pubblicazioni e comunicazioni dovrebbero possedere il contributo di ogni Parte nell’ambito dello sviluppo e dell’applicazione del programma”. ll programma e le attività di cooperazione dovranno prevedere anche il regime dalla “Proprietà Intellettuale” dei risultati degli studi e ricerche condotti congiuntamente. Pertanto i risultati di tale collaborazione sono proprietà di entrambe nella proporzione in cui abbiano contribuito intellettualmente, finanziariamente e con relativo supporto umano e le condizioni d’uso e condivisione dei diritti saranno determinati da accordi reciproci attraverso atti legali separati, in proporzione ai rispettivi contributi. Per quanto concerne i loghi depositati, essi restano proprietà personale e possono essere utilizzati dalla sede partner solo previo consenso da parte del Senato Accademico di questa Università. In conclusione, l’Ufficio evidenzia che occorrerà procedere in merito alla designazione del Responsabile scientifico dell’Università di Bari Aldo Moro per l’accordo di cooperazione internazionale e il protocollo d’intesa (Memorandum of Understanding e International Coooperation Agreement) e che il prof. Alessandro Dell’Erba ha dato la propria disponibilità a ricoprire tale incarico.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota, prot. n. 67213 del 01.10.2014, da parte del Dipartimento Interdisciplinare di Medicina, concernente la cooperazione accademica tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e 86 S.A. 14/20.10.2014/p.6B l’Università del Mediterraneo di Marsiglia (Aix -Marseille) (Francia), con, in allegato, la nota, datata 25.10.2013, inviata dall’Espace Éthique Méditerranéen di Marsiglia al prof. Alessandro Dell’Erba, con la quale si invitava la dott.ssa Alessandra Pentone a svolgere uno stage di studio e di ricerca, presso tale centro, nell’ambito del diritto sanitario europeo e dell’etica biomedica; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del suddetto Dipartimento, relativo alla seduta del 14.07.2014, di espressione del parere favorevole alla stipula del Protocollo di Intesa (Memorandum of Understanding), in all’Accordo Cooperazione di lingua italiana e inglese, Internazionale unitamente (International Cooperation Agreement) in lingua italiana, francese e inglese, con l’Università del Mediterraneo di Marsiglia (Aix-Marseille); VISTI gli schemi dei suddetti testi negoziali; TENUTO CONTO di quanto rappresentato dall’Area Relazioni Internazionali del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne, tra l’altro, circa la disponibilità fornita dal prof. Alessandro Dell’Erba a ricoprire l’incarico di referente scientifico dei suddetti accordi, considerati i pregressi rapporti di cooperazione accademica di detto docente con l’Università del Mediterraneo di Marsiglia (Aix-Marseille), DELIBERA − di approvare il Protocollo di Intesa (Memorandum of Understanding), in lingua italiana e inglese, unitamente all’Accordo di Cooperazione Internazionale (International Cooperation Agreement), in lingua italiana, francese e inglese, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università del Mediterraneo di Marsiglia (Aix-Marseille), dando, fin d’ora, mandato al Rettore ad apportarvi eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di sottoscrizione; − di nominare il prof. Alessandro Dell’Erba quale Responsabile scientifico dei suddetti accordi, per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; − di riservarsi l’approvazione dei programmi e delle attività di cooperazione, in apposite convenzioni attuative, volte a disciplinare le modalità degli studi e delle ricerche condotti congiuntamente, previa approvazione Interdisciplinare di Medicina; 87 da parte del Dipartimento S.A. 14/20.10.2014/p.6B − di riservarsi la stipula di accordi specifici in cui il programma e le attività di cooperazione debbano prevedere anche il regime della “Proprietà Intellettuale” dei risultati degli studi e ricerche condotti congiuntamente. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 88 S.A. 14/20.10.2014/p.6C III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E L’UNIVERSITÉ DE REIMS CHAMPAGNE-ARDENNE (FRANCE) PER ATTUAZIONE CO-TUTELA TESI DI DOTTORATO: EMENDAMENTO ACCORDO Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni Internazionali ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““L’Ufficio rappresenta che, nella seduta del 10.05.2014, il Senato Accademico ha approvato, per gli aspetti di competenza, l’Accordo di cooperazione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Université de Reims Champagne-Ardenne (Francia) per l’attuazione di una co-tutela di tesi di dottorato, in lingua italiana e francese (all. 1). A tal proposito, l’Ufficio ricorda che, con nota del 30.04.2014, prot. n. 31700, il prof. Francesco Fiorentino, coordinatore della Scuola di Dottorato di ricerca in Scienze Filologiche, Letterarie, Storiche e Artistiche (XXIX ciclo), ha trasmesso all’Area Relazioni Internazionali l’estratto del verbale del Collegio dei docenti del suddetto dottorato, relativo alla seduta del 28.01.2014, unitamente alla convenzione di co-tutela di tesi in triplice copia, in lingua italiana e francese. Nella stessa seduta, il prof. Pasquale Massimo Pinto, afferente al dipartimento di Scienze dell’antichità e del tardoantico (SATA), ha riferito che è in atto la procedura amministrativa per la stipula di una convenzione di co-tutela di tesi, in lingua francese e italiana, tra l’Università di Bari Aldo Moro e l’Università di Reims Champagne-Ardenne, a favore del dottorando Sergio Brillante, iscritto al primo anno del suddetto dottorato, sottoponendo al citato collegio la convenzione per ottenerne l’approvazione. L’Ufficio fa presente che, a seguito del parere favorevole del Collegio dei docenti, espresso nella medesima seduta, come da verbale allegato, il dott. Sergio Brillante effettuerà un lavoro di tesi in co-tutela Italia – Francia, con il prof. Pasquale Massimo Pinto in qualità di tutor di tesi per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e il prof. Didier Marcotte come tutor di tesi per l’Università di Reims Champagne-Ardenne, dal titolo: “Pseudo-Scilace: edizione, traduzione e commento”. L’Ufficio rappresenta, inoltre, che il suddetto accordo di co-tutela, già sottoscritto da parte della nostra istituzione in data 26.07.2014, è stato inviato all’Università di Reims Champagne-Ardenne (Francia) per la sua sottoscrizione, ma l’Istituzione, vagliata tutta la documentazione, ha inviato, con nota prot. n. 68718 del 07.10.2014, una nuova proposta di convenzione che presenta un emendamento, rispetto al testo convenzionale proposto, (all. 3) riguardante la durata della preparazione della tesi e il contratto finanziario a favore del dottorando, relativamente al periodo di soggiorno dello stesso in Francia (All. 4). L’accordo di co-tutela proposto dalla nostra Università, a tale riguardo, recitava quanto segue: “2.3.. Durata della preparazione della tesi La preparazione della tesi di dottorato si effettua per periodi alterni in ciascuno dei due atenei in funzione delle esigenze di ricerca. La durata della preparazione della tesi è fissata in tre anni ; una deroga può essere concessa dal Direttore della Scuola di dottorato su proposta dei direttori della tesi e previa domanda motivata del dottorando. 89 S.A. 14/20.10.2014/p.6C Il periodo trascorso all’interno di ciascuno istituto deve essere almeno di 12 mesi sul totale dei tre anni di dottorato. URCA UniBa Dal 01/2015 al 01/2016 Dal 04/2016 al 06/2016 Dal 09/2016 al 12/2016 Dal 01/2014 al 01/2014 Dal 01/2016 al 03/2015 Dal 07/2016 al 09/2016 2.4. Risorse finanziarie Il buon svolgimento di questo progetto è legato ad un finanziamento confermato. Il dottorando usufruisce di una borsa di studio ministeriale, dell’ammontare di 1136,54 euro/mese lordi. Il dottorando è tenuto a provvedere a sue spese al proprio alloggio”. L’Università di Reims Champagne-Ardenne (Francia) ha apportato le seguenti variazioni: “2.3. Durée des travaux. Durata della preparazione della tesi La preparazione della tesi di dottorato si effettua per periodi alterni in ciascuno dei due atenei in funzione delle esigenze di ricerca. La durata della preparazione della tesi è fissata a tre anni ; una derogazione può essere concessa dal Direttore della Scuola di dottorato su proposta dei direttori della tesi e previa domanda motivata del dottorando. Il periodo trascorso all’interno di ciascuno stabilimento deve essere almeno di 12 mesi sul totale dei tre anni di dottorato. 2.4. URCA UniBa 11/2014 – 04/2015 11/2016 – 10/2017 05/2015 – 10/2016 Ressources financières; Risorse finanziarie Il buon svolgimento di questo progetto è legato a un finanziamento confermato. Il dottorando usufruisce di un contratto durante il suo soggiorno in Francia dell’ammontare di 1684,93 euro/mese lordi. Mentre è in Italia, usufruisce di una borsa di studio, dell’ammontare di 1136,54 euro/mese lordi. Il dottorando è tenuto a provvedere a sue spese al proprio alloggio”. L’Ufficio termina la sua esposizione riferendo che tale convenzione stabilisce le condizioni per la realizzazione di una co-tutela di tesi presso le due istituzioni e che lo schema dell’accordo proposto dall’istituzione estera risulta essere conforme agli schemi in uso dagli Organi di Governo, salvo che per la durata della preparazione della tesi e per il contratto finanziario a favore del dottorando. L’Ufficio rappresenta, infine, che l’accordo de quo non comporta oneri a carico dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.”” 90 S.A. 14/20.10.2014/p.6C Con nota in data 13.10.2014, il Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni Internazionali ha rappresentato quanto segue: ““Ad integrazione della relazione già inviata al Senato Accademico per la seduta del 14/10/2014, relativa all’accordo di co-tutela a favore dello studente Sergio BRILLANTE, iscritto al primo anno della Scuola di dottorato in Scienze Filologiche, Letterarie, Storiche e Artistiche (XXIX ciclo), si chiede di apportare la rettifica al punto 3.3 Discussione della tesi, commissione giudicatrice riguardante la durata prevista per la discussione della tesi. L’accordo di co-tutela proposto dalla nostra Università, indicava come data prevista: aprile 2017 invece l’Università di Reims Champagne-Ardenne (Francia) ha indicato come data prevista per la discussione della tesi: autunno 2017.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO il Regolamento in materia di dottorato di ricerca, di cui al D.R. n. 2810 del 03.09.2014; VISTA la nota, prot. n. 31700 del 30.04.2014, con la quale il Coordinatore del Corso di dottorato di ricerca in Scienze Filologiche, Letterarie, Storiche e Artistiche (XXIX ciclo), prof. Francesco Fiorentino, ha trasmesso l’estratto dal verbale del Collegio dei docenti del suddetto Dottorato, unitamente relativo all’Accordo di alla riunione collaborazione del da 28.01.2014, stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università di Reims Champagne-Ardenne (Francia) (in italiano e francese) per l’attuazione di una co-tutela di tesi di dottorato; VISTO il succitato estratto dal verbale del Collegio dei Docenti del Dottorato di ricerca in Scienze Filologiche, Letterarie, Storiche e Artistiche (XXIX ciclo); VISTA la propria delibera del 10.06.2014; VISTO l’Accordo quadro di cotutela tra l’Università degli Studi di Bari e l’Università di Reims Champagne-Ardenne (Francia), sottoscritto in data 26.07.2014; VISTA la nota mail, prot. n. 68718 del 07.10.2014, con la quale il prof. Didier Marcotte, tutor di tesi, di concerto con il dott. Jean Louis Haquette Direttore della Scuola di dottorato, entrambi afferenti all’Università di Reims Champagne-Ardenne, ha trasmesso la nuova proposta di convenzione recante taluni emendamenti al suddetto testo convenzionale, nei punti 2.3. Durata della 91 S.A. 14/20.10.2014/p.6C preparazione della tesi; 2.4 Risorse finanziarie e 3.3 Discussione della tesi, commissione giudicatrice; TENUTO CONTO di quanto rappresentato dall’Area Relazioni Internazionali del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne, DELIBERA − di approvare le seguenti modifiche ai punti 2.3. Durata della preparazione della tesi; 2.4 Risorse finanziarie e 3.3 Discussione della tesi, commissione giudicatrice dell’Accordo di co-tutela di dottorato del dott. Sergio Brillante, in lingua francese, inglese ed italiana, tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università di Reims Champagne-Ardenne, (Francia): “2.3. Durée des travaux. Durata della preparazione della tesi La preparazione della tesi di dottorato si effettua per periodi alterni in ciascuno dei due atenei in funzione delle esigenze di ricerca. La durata della preparazione della tesi è fissata a tre anni; una derogazione può essere concessa dal Direttore della Scuola di dottorato su proposta dei direttori della tesi e previa domanda motivata del dottorando. Il periodo trascorso all’interno di ciascuno stabilimento deve essere almeno di 12 mesi sul totale dei tre anni di dottorato. URCA UniBa 11/2014 – 04/2015 11/2016 – 10/2017 05/2015 – 10/2016 “Lo studente deve iscriversi ogni anno in entrambe le istituzioni. Effettuerà l‘iscrizione e il pagamento delle tasse universitarie presso l’Università di Bari Aldo Moro e sarà esonerata dal pagamento presso la UPV. Per l’anno accademico 2013/2014, effettuerà l‘iscrizione e il pagamento delle tasse universitarie presso l’Università di Bari e sarà esonerata dal pagamento presso la UPV. Per l’anno accademico 2014/2015, effettuerà l‘iscrizione e il pagamento delle tasse universitarie presso la UPV e sarà esonerata dal pagamento presso l’Università di Bari Aldo Moro”, così come proposta dall’università partner, in quanto effettuerà 2.4. Ressources financières; Risorse finanziarie Il buon svolgimento di questo progetto è legato a un finanziamento confermato. Il dottorando usufruisce di un contratto durante il suo soggiorno in Francia dell’ammontare di 1684,93 euro/mese lordi. Mentre è in Italia, usufruisce di una borsa di studio, dell’ammontare di 1136,54 euro/mese lordi. Il dottorando è tenuto a provvedere a sue spese al proprio alloggio”; 3.3 Soutenance, jury de soutenance; Discussione della tesi, commissione giudicatrice L’autorizzazione a discutere la tesi deve essere richiesta nei due atenei. Un dossier di discussione della tesi deve essere fornito all’URCA due mesi prima della data stabilita per la discussione. La tesi condurrà a una discussione unica riconosciuta da entrambi gli atenei. 92 S.A. 14/20.10.2014/p.6C I membri della commissione giudicatrice saranno designati di comune accordo dai due atenei. Essa è composta sulla base di una proporzione equilibrata di membri di ciascuno dei due atenei e comporta anche personalità esterne ad essi. I membri della commissione non possono superare il numero di otto. La legislazione che stabilisce le modalità di costituzione della commissione giudicatrice e la designazione del suo presidente è quella del paese in cui ha luogo la discussione. Se quest’ultima si svolge in Francia, le disposizioni sono quelle indicate dal decreto del 7 agosto 2006. Il luogo della discussione della tesi è: Reims La data prevista è: autunno 2017 La tesi sarà discussa in lingua francese. Nel caso fosse utilizzata una lingua diversa, la presentazione sarà completata da una sintesi globale in francese. La ripartizione delle spese necessarie alla discussione (spese di viaggio e di soggiorno) è decisa di comune accordo dai due atenei secondo le seguenti modalità: Le spese di viaggio/soggiorno dei membri della commissione giudicatrice per la discussione della tesi saranno a carico di Centre de Recherche Interdisciplinaire sur les Modèles Esthétiques et Littéraires (CRIMEL) dell’URCA et Dipartimento di Scienze dell’antichità e del tardoantico (SATA) dell’Uniba. − di autorizzare il Rettore ad apportare all’Accordo de quo eventuali ulteriori modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 93 S.A. 14/20.10.2014 Il Rettore propone al Senato Accademico di esaminare, in analogia al punto testè esaminato, il seguente argomento. ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO (DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL’ANTICHITÀ E DEL TARDOANTICO – SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN BENI ARCHEOLOGICI) E IL COMUNE DI GROTTAGLIE Il Senato Accademico, all’unanimità, approva. 94 S.A. 14/20.10.2014/p.6analogia ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO (DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL’ANTICHITÀ E DEL TARDOANTICO – SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN BENI ARCHEOLOGICI) E IL COMUNE DI GROTTAGLIE Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca – Settore II ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““L’Ufficio informa che il Prof. Pietro Totaro, Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Tardoantico, con nota pervenuta il 16 settembre 2014, ha trasmesso la documentazione relativa all’Accordo di Collaborazione da stipularsi tra questa Università e il Comune di Grottaglie, al fine di ottenere l’approvazione dello schema nonché della stipula. Lo schema dell’Accordo in questione viene qui di seguito riportato: PROTOCOLLO D'INTESA FRA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN BENI ARCHEOLOGICI E COMUNE DI GROTTAGLIE La Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici con sede presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro rappresentata dal Direttore Prof.ssa Caterina Laganara Il Comune di Grottaglie con sede in via Martiri d'Ungheria rappresentato dal Sindaco Avv. Ciro Alabrese. PREMESSO CHE - la "Scuola di Specializzazione", nell'ambito dei propri compiti istituzionali, intende mettere a disposizione di enti pubblici e privati operanti sul territorio regionale e non, le proprie competenze e laboratori, al fine di contribuire alla crescita culturale, sociale ed economica del territorio; - il Laboratorio di Storia e Critica della Museologia e Museografia si pone all'interno della Scuola come strumento operativo non solo sul piano didattico, ma su quello della sperimentazione di concerto con le strutture museali archeologiche e non, presenti sul territorio di pertinenza Comunale, Provinciale e Statale; - "il Comune", nell'ambito dei propri compiti istituzionali, volti in particolare alla promozione del territorio ha interesse ad attivare forme di collaborazione con Enti pubblici o privati per contribuire alla crescita sociale ed economica del territorio in cui opera; - "il Comune" e la "Scuola di Specializzazione" attraverso il Laboratorio intendono instaurare un rapporto di collaborazione per lo studio, la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale con l'utilizzo congiunto di competenze e risorse qualificate e di strumenti a partire dal Museo delle ceramiche; - Che il Comune e la Scuola attraverso il Laboratorio intendono animare una azione tesa a favorire lo sviluppo di un Distretto Culturale imperniato sul Museo della Ceramica che possa coniugare la tradizione storica e la cultura contemporanea che fa della città di Grottaglie un centro produttivo di interesse nazionale e internazionale; - Che per le suddette ragioni si intende avviare un lavoro di ricognizione sul patrimonio artistico del Museo, della sua storia a partire dalla collezione insieme ad una più ampia valorizzazione della storia locale in chiave economica e sociale al fine di favorire una attività di ricerca, studio, iniziative per promuovere e valorizzare i distintivi del territorio cosi fortemente caratterizzati dal binomio produzione e storia culturale locale e territoriale al fine di favorire il suo sviluppo; 95 S.A. 14/20.10.2014/p.6analogia - in relazione alle attività di cui sopra e sui temi di interesse comune, le parti intendono stipulare una convenzione quadro che disciplini gli aspetti generali della collaborazione, rinviando alla elaborazione di appositi progetti, preventivamente condivisa, redatti sulla base delle finalità della presente convenzione; - sulle suddette attività "il Comune" e la "Scuola di Specializzazione" potranno mettere a punto progetti, iniziative sulle quali ricercare opportunità di finanziamento su bandi e fondi europei regionali e nazionali e verificare congiuntamente la collaborazioni di ulteriori partners in grado di apportare contributi di risorse e competenze; TUTTO CIO’ PREMESSO SI CONVIENE QUANTO SEGUE ART.1 Natura dell'accordo II "Comune" e la "Scuola di Specializzazione" si propongono di attuare forme di collaborazione per lo svolgimento di studi e ricerche di comune interesse e di attività e progetti finalizzati alla promozione e valorizzazione del patrimonio culturale del proprio territorio di volta in volta definite anche attraverso progetti specifici che in ogni caso richiameranno il presente protocollo d'intesa. Nell'ambito della realizzazione delle suddette attività sia il "Comune" che la "Scuola di Specializzazione" potranno attivare azioni congiunte con altri attori pubblici e privati in grado di apportare risorse finanziare e/o di personale, per il raggiungimento degli obbiettivi, comuni ai due Enti, che ricadono all'interno delle finalità della presente convenzione, ART. 2 Oggetto della collaborazione II "Comune" e la "Scuola di Specializzazione" al fine di una valorizzazione del Museo della ceramica e per lo sviluppo di un distretto culturale della Ceramica svilupperanno azioni prive di oneri economici per l'Amministrazione Comunale e per in Scuola di Specializzazione nelle forme e nei modi sotto indicati: - Studi e ricerche che possono concentrarsi in tesi di laurea di II livello e di specializzazione; - Studi e ricerche che si concretizzeranno in attività, quali convegni, mostre e seminari o pubblicazioni relative al patrimonio culturale del territorio di riferimento in coerenza con quanto in premessa; - Elaborazione di progetti candidabili su bandi e finanziamenti europei, nazionali e regionali anche con il carattere della transnazionalità, in coerenza con gli obiettivi già precedentemente dichiarati; Tutte le predette attività menzioneranno i Soggetti firmatari del seguente Protocollo. ART. 3 Referenti II "Comune" indica quale proprio Responsabile ai fine dell'attuazione del presente Protocollo il legale rappresentante dell'Ente, il Sindaco Avv. Ciro Alabrese o suo delegato. La "Scuola di Specializzazione" indica quale proprio Responsabile Scientifico del Protocollo il Direttore pro tempore, la prof.ssa Caterina Laganara o un suo delegato. Per la attuazione del presente Protocollo d'intesa si farà riferimento all'Ufficio competente dell'Assessorato alla Cultura e per la Scuola di Specializzazione al Laboratorio di Storia e Critica della Museologia e Museografia. ART. 4 Durata dell'accordo La presente convenzione avrà durata di cinque anni, a decorrere dalla sua stipula, e potrà, alla scadenza, essere rinnovata per uguale durata e alle stesse condizioni, previa delibera degli organi competenti. ART. 5 Modifiche Le modifiche alla presente convenzione potranno essere apportate solo tramite accordo scritto tra le parti. ART. 6 Trattamento dei dati - II trattamento dei dati forniti dalla "Scuola di Specializzazione" è disciplinato dal D.Lgs 196/2003. Si informa, pertanto, di quanto segue: - il trattamento dei dati personali è finalizzato a dare puntuale esecuzioni a tutti gli obblighi contrattuali, i dati sono registrati su supporti magnetici o trattati con sistemi non automatizzati nel rispetto delle modalità previste dal D.Lgs 196/2003; 96 S.A. 14/20.10.2014/p.6analogia - la raccolta dei dati è indispensabile per adempiere agli obblighi legali, fiscali e contabili; - i dati personali non saranno oggetto di comunicazioni o diffusione fuori dai casi consentiti dal D.Lgs 196/2003 e dalle modalità previste. La "Scuola di Specializzazione" si impegna a trattare i dati personal del "Comune" unicamente per le finalità connesse all'esecuzione della presente convenzione. E' inoltre responsabilità della Scuola di Specializzazione adeguarsi ed attenersi a quanto stabilito sulla sicurezza del trattamento dei dati personali. L’Ufficio fa presente che l’Accordo sopra riportato, proposto dal Consiglio della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici nella seduta del 07.07.2014, è stato approvato dal Consiglio del Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Tardoantico nella seduta del 09.07.2014. L’Ufficio ritiene opportuno l’inserimento del sotto riportato articolo relativo alla normativa fiscale: ART.7 - Registrazione e bollo “Il presente atto, redatto in duplice originale sarà registrato solo in caso d’uso. Le spese di bollo cedono a carico dell’Università di Bari.” L’Ufficio, esaminato l’atto in questione, considerate le finalità dello stesso, ritiene di inquadrarlo nella disciplina prevista dall’art.68 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, relativa gli accordi di collaborazione. Pertanto, in conformità allo stesso art.68, l’Ufficio evidenzia che l’Accordo de quo dovrà essere sottoscritto dal Rettore e non, come riportato nello stesso, dal Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, prof.ssa Caterina Laganara. II merito il Dirigente del DARDRE attesta che l’Accordo de quo non comporta oneri di spesa a carico dell’Università.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota, prot. n. 62784 del 16.09.2014, da parte del Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del tardoantico, prof. Pietro Totaro, di trasmissione della documentazione inerente l’accordo di collaborazione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Tardoantico – Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici) e il Comune di Grottaglie, per la valorizzazione del Museo della Ceramica di Grottaglie e per la creazione di un distretto sulla ceramica; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, relativo alla seduta del 07.07.2014; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Tardoantico, relativo alla seduta del 09.07.2014; VISTO lo schema dell’Accordo di Collaborazione a stipularsi; VISTO l’art.68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; 97 S.A. 14/20.10.2014/p.6analogia CONSIDERATO quanto fatto presente e proposto dal competente Settore dell’Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne (DARDRE); TENUTO CONTO di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE, DELIBERA − di approvare l’Accordo di Collaborazione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Tardoantico – Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici) ed il Comune di Grottaglie, per la valorizzazione del Museo della Ceramica di Grottaglie e per la creazione di un distretto sulla ceramica, previa integrazione con il sottoriportato articolo: ART.7 - Registrazione e bollo “Il presente atto, redatto in duplice originale sarà registrato solo in caso d’uso. Le spese di bollo cedono a carico dell’Università di Bari.”; − di riportare, come sottoscrittore dello stesso Accordo di Collaborazione, il Rettore, autorizzando lo stesso ad apportarvi eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 98 S.A. 14/20.10.2014/p.7 III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO PROPOSTA DEL PROF. ROBERTO GAGLIANO CANDELA DI COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ SPIN OFF A DENOMINARSI “LABORATORI DI CHIMICA E MEDICINA FORENSI S.R.L.”: NOMINA COMPONENTE COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO Il Rettore, nel ricordare che il Senato Accademico, nella riunione del 01.10.2014, nell’esprimere, per gli aspetti di competenza, parere favorevole in ordine alla costituzione della Società Spin off a denominarsi “Laboratori di Chimica e Medicina Forensi S.r.l.”, deliberò “di rinviare alla prossima riunione ogni decisione in merito alla nomina del rappresentante di questa Università nel Comitato Tecnico Scientifico della medesima Società”, informa che con nota, in data 13.10.2014 - acquisita per il tramite del senatore Nuzzaci – il prof. Salvatore Scacco, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze e Organi di Senso (SMBNOS), afferente al SSD BIO/12 – Biochimica Clinica, coordinatore del Corso di laurea in Tecniche di laboratorio biomedico, ha presentato la propria proposta di candidatura all’incarico di che trattasi. Si svolge, quindi, sull’argomento un breve dibattito nel corso del quale, in considerazione delle competenze espresse dallo Spin off in oggetto, il prof. Battaglia propone il prof. Francesco Introna, mentre il prof. Stella rappresenta la disponibilità della prof.ssa Nicoletta Resta a ricoprire l’incarico de quo. Il Rettore, quindi, nel manifestare l’intendimento di proporre al Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 17.10.2014, la nomina del prof. Francesco Introna nel Consiglio di Amministrazione della Società Spin off in oggetto, propone di rinviare ogni determinazione in merito alla nomina del componente nel Comitato Tecnico Scientifico della costituenda Società, alla riunione di aggiornamento prevista per il giorno 20.10.2014. Il Senato Accademico, unanime, approva. 99 S.A. 14/20.10.2014/p.8 V. STUDENTI E LAUREATI PROPOSTA COMITATO PARI OPPORTUNITÀ DI ADOZIONE PROCEDURA A TUTELA DI STUDENTI/ESSE IN CORSO DI “RETTIFICAZIONE DI ATTRIBUZIONE DEL SESSO” Il Rettore, nel ricordare la delibera di questo Consesso del 15.04.2014, che, in relazione alla proposta del Comitato Pari Opportunità, di cui alla nota prot. n. 25235 del 07.04.2014, di adozione di un’apposita procedura a tutela di studenti/esse che intraprendono il percorso medico per la “rettificazione di attribuzione del sesso” secondo quanto previsto dalla Legge n. 164 del 14.04.1982, demandava al prof. Stefanì il compito di approfondire la problematica concernente la fattibilità, dal punto di vista giuridico, della procedura proposta, di concerto con i competenti Uffici del Dipartimento per gli studenti e la Formazione post-laurea per gli aspetti amministrativi, apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal suddetto docente e relativi allegati, già posti a disposizione dei senatori, ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““Carissimi Colleghi Senatori, qualche mese fa, su sollecitazione dell’Associazione studentesca Link e del Tavolo tecnico LGBTQI, istituito presso il Comune di Bari, il Senato Accademico si occupò del problema della tutela degli/delle studenti/esse che hanno intrapreso il percorso, definito dalla legge n. 164 del 14 aprile 1982, diretto alla rettificazione di attribuzione di sesso. Il Senato, dopo ampia discussione, incaricò il sottoscritto di approfondire la questione, al fine di poter deliberare in merito alla vicenda. L’esito degli approfondimenti è oggetto della presente relazione. OGGETTO DELLA QUESTIONE Preliminarmente, va individuato l’oggetto della questione, che non concerne la tutela di coloro che hanno compiuto e completato il percorso definito dal quadro legislativo indicato di rettificazione di attribuzione di sesso, bensì coloro che hanno intrapreso questo lungo e difficile percorso, che sottopone le persone ad uno stress psico/fisico di notevole portata e richiede una tutela adeguata per tutto il corso dell’iter intrapreso dal soggetto. Il percorso si svolge attraverso numerose e complesse fasi, che possono essere così sintetizzate: introspezione, contatto con i professionisti, percorso psicologico e terapia ormonale, test di vita reale, iter legale, riconversione chirurgica di sesso, reinserimento sociale, follow up. La legge 164 del 1982 disciplina i passaggi necessari all’attribuzione della rettifica di sesso e prevede due fasi, ma solo dopo l’espletamento delle procedure della seconda fase la persona interessata dalla rettificazione di sesso potrà ottenere il cambio di stato anagrafico con la modifica dei documenti di identità. Nulla prevedono le norme in merito alla tutela delle persone nel periodo lungo, della durata di anni, nel quale le stesse affrontano il trattamento farmacologico e psicologico, che le porterà, con meno traumi possibili, all’intervento chirurgico diretto alla modifica del sesso. Un vuoto normativo che deve essere colmato dalla prassi delle amministrazioni pubbliche e private, ivi incluse le università. 100 S.A. 14/20.10.2014/p.8 E’, infatti, proprio nelle more del procedimento che la persona affronta il disagio della vita di relazione e soprattutto del confronto tra la sua vita legale, quella anagrafica, e la vita reale. A questo proposito, appare necessario evitare, nel caso della frequenza universitaria, il disagio che gli/le studenti/esse in fase di transizione devono affrontare per l’evidente contrasto tra il loro aspetto esteriore ed il loro nome, quale emerge dalla documentazione legale. Ciò, oltre alla lesione della privacy, genera un possibile abbandono degli studi, che andrebbe evitato RIFERIMENTI NORMATIVI E VALORIALI E’ noto che dal punto di vista giuridico, all’indomani del II conflitto mondiale le Costituzioni dei paesi europei si sono articolate intorno al valore della persona umana e dei suoi diritti. A questa filosofia di fondo, è ispirata anche la nostra carta costituzionale che prevede nei suoi primi articoli il riconoscimento dei diritti inviolabili della persona umana sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, l’uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge senza distinzioni di sesso, lingua, razza o religione e impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono di fatto il pieno sviluppo della persona umana. A queste tradizioni costituzionali comuni dei paesi membri, si è ispirata la legislazione europea e nazionale sul diritto alla privacy e sul diritto antidiscriminatorio, divenuto orami il vero e proprio archetipo dell’eguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge. A far data dalla Direttiva europea 78/2000 è stata introdotta la distinzione tra discriminazione diretta e indiretta. Si ha “discriminazione indiretta quando una disposizione, una prassi apparentemente neutrale si possa ripercuotere negativamente su una persona in virtù della sua appartenenza etnica, di genere, religione …”. Dunque, una prassi apparentemente neutra che si ripercuote negativamente sulla persona umana a causa della sua identità di genere causa una discriminazione. Motivo per cui, occorrerebbe mettere in atto nel nostro Ateneo una prassi che consenta alle persone di vivere la loro condizione sessuale senza che da questa ne derivi una discriminazione di genere. STATO DELL’ARTE Numerose università italiane e straniere hanno trovato soluzione al problema attraverso la creazione di un’identità alias che si aggiunge a quella legale (Università e Politecnico di Torino, Padova, Bologna, Madrid, Oxford ecc.). L’identità alias sarà utilizzata dall’interessato esclusivamente per le attività universitarie, mentre la documentazione amministrativa non può che rimanere immutata con i dati anagrafici risultanti dalla documentazione ufficiale. ITER PROCEDIMENTALE PROPOSTO Istanza dell’interessato, con allegata una dichiarazione del “Day Hospital – Disturbi dell’identità di genere” attivo presso il Policlinico di Bari, che attesti l’avvio del percorso psicologico e ormonale diretto a consentire l’intervento di rassegnazione chirurgica del sesso da maschile a femminile o l’inverso; nomina, da parte della Direzione Generale di un dipendente incaricato per la gestione della carriera alias dello/studente/essa e, da parte del Rettore, di un docente tutor, che segua l’interessato nel corso degli studi; stipula di un accordo confidenziale predisposto dalla Segreteria generale dell’Ateneo, di cui si allega un fac simile, già sperimentato dall’Università di Urbino, nel quale vengono definite le condizioni, i criteri e i limiti della gestione e dell’utilizzazione della carriera alias da parte dell’interessato; predisposizione della documentazione atta a consentire l’attività universitaria dello studente/essa, così come individuata nell’accordo confidenziale con l’Ateneo. In particolare, l’emissione 101 S.A. 14/20.10.2014/p.8 di un libretto universitario, che attesti l’identità alias dello studente/essa e conservazione dell’originale presso la Segreteria studenti; attivazione delle procedure informatiche che consentano la prenotazione degli esami on line.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la propria delibera del 15.04.2014, che, in relazione alla proposta del Comitato Pari Opportunità, di cui alla nota prot. n. 25235 del 07.04.2014, di adozione di un’apposita procedura a tutela di studenti/esse che intraprendono il percorso medico per la “rettificazione di attribuzione del sesso” secondo quanto previsto dalla Legge n. 164 del 14.04.1982, demandava al prof. Stefanì il compito di approfondire la problematica concernente la fattibilità, dal punto di vista giuridico, della procedura proposta, di concerto con i competenti Uffici del Dipartimento per gli studenti e la Formazione post-laurea per gli aspetti amministrativi; VISTA la relazione all’uopo predisposta dal prof. Stefanì e relativi allegati; PREMESSO CHE • • • • • • • il principio generale di non discriminazione ha valore universale, riguarda ogni persona e, come tale, è affermato nelle norme di diritto internazionale fin dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948; la Costituzione della Repubblica Italiana all'art. 3, comma 2, annovera tra i propri compiti la rimozione di tutti quegli ostacoli che limitando la libertà e l'uguaglianza impediscono la partecipazione all'organizzazione politica, economica e sociale del paese; la Corte Costituzionale con sentenza n. 138 del 14.4.2010 ha dichiarato che deve intendersi per formazione sociale ogni forma di comunità, semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto di una valorizzazione del modello pluralistico, così come garantita dall’art. 2 della Costituzione italiana; la legge italiana (l. 14 aprile 1982, n. 164) disciplina la rettificazione di attribuzione di sesso; la Raccomandazione n. 1117/89 del Parlamento Europeo invita il Consiglio europeo e gli Stati membri a tutelare i diritti delle persone transessuali e a superare ogni forma di discriminazione; il Parlamento europeo nella risoluzione dell'8 febbraio 1994, e in diversi atti successivi, invita gli stati membri a rimuovere ogni forma di discriminazione fondata sull'orientamento sessuale e a intraprendere campagne e iniziative contro le forme di discriminazione menzionate; lo Statuto di questa Università, all’art. 36, nel prevedere l’istituzione del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la 102 S.A. 14/20.10.2014/p.8 valorizzazione del benessere di chi lavora e contro ogni forma di discriminazione, affida a detto Comitato il compito, in particolare, di promuovere pari opportunità tra tutte le componenti che lavorano o studiano nell’Università proponendo misure e azioni dirette a prevenire, contrastare e rimuovere ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta, relativa, tra l’altro, all’orientamento sessuale; attuare azioni dirette a favorire la realizzazione di un ambiente lavorativo improntato al benessere organizzativo, contrastando qualsiasi forma di discriminazione morale, fisica o psicologica. CONSIDERATO CHE • • • • • • • negli ultimi decenni l’aumento dell’attenzione alle problematiche relative alla privacy e al rispetto della persona ha portato all’adozione di una serie di provvedimenti volti alla tutela dell’individuo in tutte le sue peculiarità; in questo ambito il Comitato Pari Opportunità, su sollecitazione da parte dell’Associazione studentesca Link e del Tavolo tecnico LGBTQI istituito presso il Comune di Bari, ha portato all’attenzione del nostro Ateneo il problema della tutela di studenti/esse che intraprendono il percorso medico per la “rettificazione di attribuzione del sesso”, secondo quanto previsto dalla Legge n.164, 14 aprile 1982; la legge prevede tutti i passaggi necessari per ottenere la riattribuzione legale del sesso, con relativa modifica dei documenti dell’interessato/a, ma non prende assolutamente in considerazione il lungo periodo, della durata di alcuni anni, nel quale il trattamento psicologico e medico si sviluppa e durante il quale l’interessato/a deve comunque affrontare la vita quotidiana nella società; nel caso della frequenza all’Università, il problema che va affrontato è l’imbarazzo che studente/studentessa in via di transizione di genere deve affrontare per l’evidente contrasto tra il suo aspetto esteriore e il suo nome che emerge a ogni esame, a ogni appello e in ogni occasione di confronto pubblico con i compagni di corso; il disagio che ne deriva può provocare l’abbandono degli studi o la rinuncia all’iscrizione da parte di chi si trovi in questa situazione, perché è evidente che l’Università, dal punto di vista amministrativo, non essendo terminata la procedura di riattribuzione del sesso può utilizzare, così come prevede la legge, esclusivamente i dati anagrafici riportati nei documenti ufficiali e non ancora corretti; esiste però una soluzione provvisoria e transitoria, che è già stata adottata da altre Università italiane (es. l’Università e il Politecnico di Torino, Università di Bologna, Napoli, Padova e Urbino) e straniere (es. Oxford e Madrid) e che è stata attentamente verificata, dal punto di vista legale e amministrativo, prima di sottoporre al Senato questa proposta; le informazioni provenienti dall’Università di Torino, che per prima ha adottato questo tipo di soluzione, dimostrano che i casi affrontati finora in quell’Ateneo sono stati dell’ordine di uno all’anno (7-8 dal 2003 al 2011) e quindi, assumendo in via ipotetica una frequenza analoga anche nell’Università di Bari, il carico amministrativo che conseguirebbe all’adozione del provvedimento, nella versione che 103 S.A. 14/20.10.2014/p.8 • • prevede l’informazione dei docenti, sarebbe tecnicamente ed economicamente sostenibile; è opportuno offrire questa opportunità a studenti/studentesse che cercano di prepararsi un futuro qualificato, pur dovendo affrontare un percorso molto gravoso, come quello della rettifica del sesso; la soluzione proposta è coerente con l’attenzione che l’Ateneo di Bari ha sempre avuto per i propri studenti e per le loro esigenze; PRESO ATTO CHE • • • • • • • • in sostanza, si tratta di fornire all’interessato/a un’identità “alias” (al pari del nom de plume di uno scrittore) che possa essere usata nelle attività universitarie quotidiane, mentre, ovviamente, la documentazione amministrativa non può che rimanere immutata, con i dati anagrafici risultanti dalla documentazione ufficiale; ciò comporta una periodica trascrizione delle operazioni fatte con l’identità “alias” nella documentazione legale giacente in segreteria, trascrizione che va affidata a un dipendente incaricato di seguire la specifica situazione e che comporta un adattamento del sistema informatico di prenotazione e registrazione degli esami; solo finché questa Università emetterà, al momento dell’iscrizione, il libretto universitario, ne verrà emesso un secondo riportante l’identità alias (l’originale viene custodito in segreteria), la procedura che ci si ripropone di adottare prevede che la prenotazione e la registrazione degli esami segua una via informatica simile a quella già in essere per gli “esami singoli” e che il docente di volta in volta interessato venga opportunamente informato circa il percorso uniweb da utilizzare; della procedura si incaricherà un docente che in veste di tutor, assumerà l’incarico di seguire l’interessato/a lungo tutta la sua carriera studentesca, affiancato dalla persona della segreteria studenti incaricata di occuparsi di questi casi e a ciò adeguatamente istruita; l’adozione di una carriera “legale” e di una “alias” sarà condizionata all’esibizione della documentazione relativa all’inizio della procedura di riattribuzione del sesso e comporterà la necessità della sottoscrizione, da parte dell’interessato/a, di una serie di condizioni operative che circoscrivano l’efficacia del sistema al solo ambiente strettamente universitario locale, contenute nell’Accordo confidenziale predisposto dal Dipartimento per gli Studenti e la Formazione post-laurea – Settore Segreteria e Anagrafe Nazionale Studenti (ANS), tenendo conto dello schema allegato con il n. 4 al presente verbale; la non osservanza di queste condizioni comporterà l’immediata decadenza del sistema “alias” e il ritorno automatico ai dati amministrativi “ufficiali”; la sottoscrizione delle condizioni garantirà anche la presa di coscienza da parte dell’interessato/a che alcune operazioni come le eventuali certificazioni per uso esterno (es. le procedure per Erasmus o quelle per trasferimento di sede) o la proclamazione di laurea non potranno essere fatte che con il nome legalmente valido 104 S.A. 14/20.10.2014/p.8 • in quel momento, pur avendo cura che tutto avvenga nel modo il più possibile rispettoso della privacy e della dignità dell’interessato/a; la soluzione proposta è adottabile in tempo utile per il prossimo anno accademico e, anche se non a costo zero, non comporta stanziamenti particolari sul bilancio dell’Ateneo, non richiedendo il coinvolgimento operativo di ditte esterne, DELIBERA 1. di adottare la procedura descritta in premessa a tutela di studenti/esse che intraprendono il percorso medico per la “rettificazione di attribuzione del sesso” secondo quanto previsto dalla Legge n. 164 del 14.04.1982, che prevede, oltre al secondo libretto (del quale l’originale viene custodito a cura della segreteria), che la prenotazione e la registrazione degli esami segua una via informatica simile a quella già in essere per gli “esami singoli” e che il docente di volta in volta interessato venga opportunamente informato circa il percorso uniweb da utilizzare; 2. di delegare il Magnifico Rettore ad individuare un docente che, in veste di tutor, assuma l’incarico di seguire l’interessato/a lungo tutta la sua carriera studentesca, affiancato dalla persona della segreteria studenti, individuata dal Direttore Generale, incaricata di occuparsi di questi casi e a ciò adeguatamente istruita; 3. che l’esistenza di una carriera “legale” e di una “alias”, la cui adozione sarà condizionata all’esibizione della documentazione relativa all’inizio della procedura di riattribuzione del sesso, implichi anche la necessità della sottoscrizione, da parte dell’interessato/a, di una serie di condizioni operative che circoscrivano strettamente l’efficacia del sistema al solo ambiente universitario locale, contenute nell’Accordo Confidenziale predisposto dal Dipartimento per gli Studenti e la Formazione postlaurea – Settore Segreteria e Anagrafe Nazionale Studenti (ANS), tenendo conto dello schema allegato con il n. 4 al presente verbale. La non osservanza di queste condizioni comporterà l’immediata decadenza del sistema “alias” e il ritorno automatico ai dati amministrativi “ufficiali”. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 105 S.A. 14/20.10.2014/p.9 VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO MOBILITÀ DI DOCENTI TRA DIPARTIMENTI Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSn e R – Settore Pianificazione Organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““Con D.R. n. 1462 dell’11.04.2013 è stato emanato il Regolamento per la mobilità dei docenti tra dipartimenti ex art. 49, comma 4, dello Statuto, il cui art. 2 – Mobilità richiesta dall’interessato - recita: “I professori e i ricercatori di ruolo possono presentare motivata istanza al Rettore ai fini della mobilità da un Dipartimento all’altro dell’Ateneo, mantenendo l’ inquadramento nel settore concorsuale e nel settore scientifico disciplinare. L’Ufficio competente acquisisce: - il parere in merito del Consiglio del Dipartimento di destinazione, nella cui delibera si tiene conto dei Settori Scientifici Disciplinari presenti nel Dipartimento, obiettivi scientifici e didattici, piani di sviluppo e si valuta l’adeguata qualificazione scientifica e didattica nonché assistenziale, ove richiesta, dell’interessato; - il nulla-osta del Dipartimento di provenienza che valuta la ricaduta sull’attività di didattica e di ricerca, rilasciato secondo la previsione dell’art. 74 dello Statuto di Ateneo. La mobilità è deliberata dal Consiglio di Amministrazione, previo parere del Senato Accademico ed è disposta con provvedimento del Rettore.” La dott.ssa Laura Costantino, ricercatore confermato appartenente al settore scientifico-disciplinare IUS/03 e afferente al Dipartimento di “Giurisprudenza”, con nota del 15.05.2014 ha presentato istanza motivata di mobilità, ai sensi dell’art. 2 del citato Regolamento, in favore del Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture” con la seguente motivazione: “La sottoscritta è titolare, presso il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo. società, ambiente, culture”, dell’insegnamento delle materie afferenti al settore scientifico disciplinare di appartenenza IUS/03 dall’a.a. 2009/2010. Pertanto si richiede il passaggio al Dipartimento al quale afferiscono i Corsi di Laurea nell’ambito dei quali sono inseriti gli insegnamenti predetti, vista l’opportunità di far fronte alle esigenze didattiche presso il Dipartimento Jonico” I suoi interessi di ricerca sono: Le pubblicazioni scientifiche della Dott.ssa L. Costantino diversificate tra una monografia, saggi, articoli su libri e note a sentenza, vertono sia sui temi classici del Diritto agrario, che su alcune delle tematiche più attuali e che presentano particolari rilievi di criticità del Diritto agrario europeo e del Diritto agro-alimentare. I principali temi di ricerca riguardano i contratti agrari, i contratti agro-industriali, la concorrenza nel settore agricolo e diversi aspetti relativi alla tutela del consumatore di alimenti”. Con nota assunta al prot. gen. n. 43069 del 13.06.2014 è pervenuto l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimenti Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture” relativo alla seduta del 06.06.2014 con cui “Il Consiglio, all’unanimità, tenuto conto dei SSD presenti nel Dipartimento, valutando 106 S.A. 14/20.10.2014/p.9 l’attività didattica e scientifica coerente con i propri obiettivi, riscontrato l’adeguata qualificazione didattica e scientifica della dott.ssa Costantino, esprime parere favorevole alla richiesta di mobilità formulata dalla dott.ssa Laura Costantino”. Con nota assunta al prot. gen. n. 67817 del 3.10.2014 è pervenuto l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di “Giurisprudenza” relativo alla seduta del 21.07.2014 con cui “…Il Consiglio, dopo un esauriente dibattito, tenuto conto che la mobilità della dott.ssa Costantino non avrebbe ricadute sull’attività didattica e di ricerca, in considerazione del fatto che la dott.ssa Costantino non è affidataria di incarichi di insegnamento presso il Dipartimento di Giurisprudenza e che l’afferenza ad altro Dipartimento del medesimo Ateneo non impedirebbe il suo coinvolgimento in future attività di ricerca che interessino il settore scientifico disciplinare IUS/03, all’unanimità, esprime parere favorevole al rilascio del nulla-osta alla mobilità in discorso”. Il prof. Francesco Toteda, professore di II fascia appartenente al settore scientificodisciplinare AGR/18 e afferente al Dipartimento “Dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO)”, con nota del 18.07.2014 ha presentato istanza motivata di mobilità, ai sensi dell’art. 2 del citato Regolamento, in favore del Dipartimento di “Scienze Agro-Ambientali e Territoriali” con la seguente motivazione: “1) motivi didattici: nel DISAAT avrebbe una maggiore tranquillità per l’incarico istituzionale (il DETO non è dipartimento predominante per corsi di Laurea che possono interessare il sottoscritto e quindi ogni anno è costretto ad aspettare che rimanga libero qualche CFU e poi dare la disponibilità, con difficoltà organizzativa che si ripercuotono negativamente anche sugli studenti). 2) motivi di ricerca: la maggiore parte dei colleghi con i quali ha collaborato e collabora a programmi di ricerca sono transitati nel DISAAT (compresi i laboratori)”. I suoi interessi di ricerca sono: - utilizzo di fonti proteiche locali (favino, lupino, pisello proteico) alternative alla soia OGM nella razione di agnelli e vitelli in finissaggio; miglioramento degli indici salutistici, ai fini della salute umana, dei lipidi della carne nei ruminanti”. Con nota assunta al prot. gen. n. 65960 del 26.09.2014 è pervenuto l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimenti di “Scienze Agro-Ambientali e Territoriali” relativo alla seduta del 22.09.2014 con cui “Il Consiglio di Dipartimento, considerando l’affinità scientifica del SSD AGR/18 con i settori presenti nel DiSAAT, gli obiettivi scientifici e didattici del DiSAAT e l’adeguata qualificazione scientifica e didattica del Prof. F. Toteda, all’unanimità esprime parere favorevole dell’istanza motivata di mobilità formulata dal Prof. F. Toteda in favore del DiSAAT”. Con nota assunta al prot. gen. n. 67684 del 2.10.2014 è pervenuto l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento “Dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO)” relativo alla seduta dell’11.09.2014 con cui “Il Consiglio unanime concede il nulla osta avendone valutato la ricaduta sull’attività di didattica e di ricerca del Dipartimento”. Il prof. Massimo Bilancia, professore di II fascia appartenente al settore scientificodisciplinare SECS-S/01 e afferente al Dipartimento di “Informatica”, con nota del 06.08.2014 ha presentato istanza motivata di mobilità, ai sensi dell’art. 2 del citato Regolamento, in favore del Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture” con la seguente motivazione: 1. “in quanto segue per ‘Dipartimento di Informatica’ si intende il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Per ‘Dipartimento Jonico’ si 107 S.A. 14/20.10.2014/p.9 intende il Dipartimento Jonico in "Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture" dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; 2. a partire dal 15 maggio 2012 lo scrivente, professore confermato di IIa fascia per il settore scientifico-disciplinare SECS-S/01 (Statistica), è stato inquadrato presso il Dipartimento di Informatica; 3. la motivazione della richiesta di tale inquadramento andava ricercata nel fatto che l’attività di ricerca dello scrivente è stata sempre rivolta, in maggioranza, all’epidemiologia spaziale ad alta intensità di calcolo (si vedano le pubblicazioni 3, 4, 5, 7, 8, 10, 12, 13, 15, 20 dall’allegato curriculum breve contenente le pubblicazioni più significative), mediante tecniche richiedenti un significativo tempo di sviluppo in termini di analisi e programmazione. Secondariamente, l’attività scientifica è stata dedicata anche all’impatto a breve termine sulla salute umana dell’inquinamento (si vedano le pubblicazioni 6, 16), ed altri temi di rilevanza minore; 4. non è stato tuttavia possibile proseguire tali ricerche, stanti gli interessi e le linee di ricerca presenti ed attive nel Dipartimento di Informatica; 5. inoltre, a partire dal 1 agosto 2014, lo scrivente è libero da impegni nel cofinanziamento e nella rendicontazione di progetti facenti capo al Dipartimento di Informatica; 6. d’altronde, la città di Taranto è stata sempre una componente significativa delle riflessioni scientifiche dello scrivente: si veda, ad esempio, (3) riguardante l’analisi dell’incidenza di mesotelioma maligno nella città di Taranto stimata nell’anno 2001, e (8) sull’analisi della mortalità tumore-correlata nell’intera provincia di Taranto; 7. è intenzione (e prerogativa) dello scrivente che l’attività di ricerca posta in essere finora non vada dispersa in temi non attinenti né rispetto al patrimonio di conoscenze finora sviluppato, né al settore scientifico-disciplinare del medesimo; 8. il Dipartimento Jonico appare pertanto come il luogo naturale per proseguire direttamente, su un territorio afflitto da ben noti problemi di salute pubblica, l’attività di ricerca qui brevemente richiamata e documentata nel curriculum allegato, anche al fine di poter sviluppare una rete di collaborazioni scientifiche dirette e progettuale con le autorità locali di sorveglianza sanitaria, epidemiologica e di monitoraggio ambientale; 9. dal punto di vista dell’attività didattica collegata al carico didattico istituzionale, per gli a.a. 2013/14 e 2014/15 lo scrivente ha prestato (a.a. 2013/14) ovvero presterà (a.a. 2014/15) il proprio servizio pressi i corsi di laurea attivati dal Dipartimento di Informatica i quali, secondo tabelle ministeriali delle relative classi di laurea (L-31 ed LM-18) né prevedono il settore scientifico-disciplinare dello scrivente tra le attività formative di base o caratterizzanti, né hanno previsione del settore scientificodisciplinare dello scrivente tra le attività formative affini/integrative; 10. dopo il recente riordino dei Corsi di Studio intrapreso dal Dipartimento di Informatica e vigente a partire dall’a.a 2014/15 (riordino che ha previsto una riduzione dei Corsi di Studio complessivamente attivati da sei a quattro), sono ancora presenti Lauree triennali e magistrali rispettivamente delle classi L-31 (Scienze e Tecnologie Informatiche) ed LM-18 (Informatica). Lo scrivente non è docente di riferimento in nessuno dei Corsi di Laurea previsti da tale rinnovata offerta formativa. In continuità con i previgenti ordinamenti didattici, le tabelle ministeriali non prevedono il settore scientifico-disciplinare dello scrivente tra i settori scientifico- disciplinari di base o caratterizzanti, mentre i settori scientifico-disciplinari SECS-S/01 (Statistica) e SECSS/02 (Statistica per la Ricerca Sperimentale e Tecnologica) entrano a far parte dei settori scientifico-disciplinari destinati ad attività formative affini/integrative; 11. a valere dalla coorte relativa all’a.a. 2014/15, visti i Regolamenti Didattici/Manifesti degli Studi per l’a.a. 2014/15 approvati dal Dipartimento di Informatica in data 16 aprile 108 S.A. 14/20.10.2014/p.9 2014, questa previsione si sostanzierà nell’attivazione di un solo insegnamento di 6 CFU, a partire dall’a.a 2015/16, sul settore scientifico-disciplinare SECS-S/02. Tuttavia, il settore scientifico- disciplinare SECS-S/01 non è affine al settore SECSS/02, nell’accezione e ai sensi dell’allegato D del D.M. 4 ottobre 2000 e successive integrazioni e modificazioni di cui al D.M. 18 marzo 2005; 12. ad ogni modo, stante la necessità di copertura e il perdurare della carenza di risorse disponibili, lo scrivente, in caso di motivato accoglimento della richiesta di nulla osta da parte del Dipartimento di Informatica dell’Università di Bari, si impegna (salvo sopravvenienze derivanti da modifiche dall’ordinamento didattico, ovvero da subentri di docenti del settore scientifico- disciplinare SECS-S/02 ovvero di altri settori) a presentare domanda di affidamento a titolo gratuito per l’insegnamento del settore scientifico-disciplinare SECS-S/02 di cui al punto 10, per tre a.a. a partire dall’a.a. 2015/16; 13. il Dipartimento Jonico ha invece attivato corsi di Laurea triennali e magistrali rispettivamente nelle classi L-18 (Scienze dell’Economia e della gestione Aziendale) ed LM-77 (Scienze Economico-Aziendali) che prevedono il settore scientificodisciplinare dello scrivente tra i settori di base o caratterizzanti, trovandosi altresì in una situazione di assoluta mancanza di docenti di Ia o IIa fascia del settore scientificodisciplinare SECS-S/01, in un momento in cui è invece necessaria la massima razionalizzazione delle risorse disponibili; 14. inoltre, fino all’a.a. 2012/13, il carico didattico istituzionale dello scrivente è stato sempre interamente svolto su insegnamenti del settore scientifico-disciplinare SECSS/01 (vedasi curriculum breve allegato). Il Dipartimento Jonico, stante le motivazioni appena esposte, appare quindi come una soluzione assolutamente compatibile al ripristino di questa condizione pregressa, anche al fine di poter garantire il giusto e necessario interscambio tra l’attività didattica e quella di ricerca.” I suoi interessi di ricerca sono: “1. applicazioni in campo epidemiologico della Statistica bayesiana e della statistica territoriale; 2. statistica computazionale e metodi computazionali in ambito bayesiano; 3. applicazioni in campo economico e climatico dell’analisi delle serie storiche multivariate”. Con nota assunta al prot. gen. n. 64658 del 22.09.2014 il Direttore del Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture”, ha trasmesso l’estratto dal verbale del Consiglio di Dipartimento relativo alla seduta del 08.09.2014 con cui “Il Consiglio, all’unanimità, tenuto conto dei SSD presenti nel Dipartimento, valutando l’attività didattica e scientifica coerente con i propri obiettivi, riscontrato l’adeguata qualificazione didattica e scientifica del Prof. Massimo Bilancia, esprime parere favorevole alla richiesta di mobilità formulata dal Prof. Massimo Bilancia”. Con nota assunta al prot. gen. n. 65433 del 24.09.2014 è pervenuto l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di “Informatica” relativo alla seduta del 09.09.2014 con cui “Dopo numerosi interventi, il Consiglio, tenuto conto delle motivazioni addotte dal Prof. Bilancia, all’unanimità, esprime parere favorevole al nulla osta, ringraziando il collega per il lavoro svolto durante il periodo di afferenza al Dipartimento di Informatica.”. Ai sensi dell’art. 6 del Regolamento di che trattasi “I provvedimenti di mobilità hanno efficacia, di norma, a far data dall’inizio dell’anno accademico successivo alla data del decreto di emanazione”.”” 109 S.A. 14/20.10.2014/p.9 Intervengono i proff. Miano e Battaglia, i quali forniscono ulteriori precisazioni in relazione all’istanza di mobilità del prof. Francesco Toteda dal Dipartimento “Dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO)” al Dipartimento di “Scienze AgroAmbientali e Territoriali” (DiSAAT), evidenziando come i Dipartimenti coinvolti, più che i motivi, non propriamente persuasivi, addotti dall’istante, abbiano preso in considerazione la ratio agli stessi sottesa, come possibilità di sviluppo di attività di ricerca in team meglio rispondenti alle esigenze della ricerca scientifica. La prof.ssa Svelto coglie l’occasione per sottolineare l’esigenza di pervenire quanto prima alla individuazione dei Dipartimenti “associati”, come da Regolamento Didattico di Ateneo. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO Il Regolamento per la mobilità dei docenti tra Dipartimenti ex art. 49, comma 4, dello Statuto, emanato con D.R. n. 1462 del 11.04.2013, in particolare gli artt. 2 e 6; VISTE le istanze di mobilità presentate dalla dott.ssa Laura Costantino, dal prof. Francesco Toteda e dal prof. Massimo Bilancia; VISTI gli estratti dai verbali dei Consigli del Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture”, relativi alla sedute del 06.06 e 08.09.2014; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di “Giurisprudenza”, relativo alla seduta del 21.07.2014; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di “Informatica”, relativo alla seduta del 09.09.2014; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di “Scienze Agro-Ambientali e Territoriali”, relativo alla seduta del 22.09.2014; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento “Dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO)” relativo alla seduta dell’11.09.2014; SENTITE le precisazioni dei proff. Miano e Battaglia in relazione all’istanza di mobilità del prof. Francesco Toteda dal Dipartimento “Dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO)” al Dipartimento di “Scienze Agro-Ambientali e Territoriali”, tra l’altro, ai fini dello sviluppo di attività di ricerca in team meglio rispondenti alle esigenze della ricerca scientifica, 110 S.A. 14/20.10.2014/p.9 DELIBERA − di esprimere parere favorevole all’istanza di mobilità della dott.ssa Laura COSTANTINO, dal Dipartimento di “Giurisprudenza” al Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture” a far tempo dal 01.11.2014; − di esprimere parere favorevole all’istanza di mobilità del prof. Francesco TOTEDA, dal Dipartimento “Dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO)” al Dipartimento di “Scienze Agro-Ambientali e Territoriali” a far tempo dal 01.11.2014, con apprezzamento di quanto rappresentato ai fini dello sviluppo di attività di ricerca in team meglio rispondenti alle esigenze della ricerca scientifica; − di esprimere parere favorevole all’istanza di mobilità del prof. Massimo BILANCIA, dal Dipartimento di “Informatica” al Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture” a far tempo dal 01.11.2014. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 111 S.A. 14/20.10.2014/p.10 VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA “LABORATORIO DI GRUPPOANALISI ED EPISTEMOLOGIA – C.I.R.LA.G.E.”: PROPOSTA DI MODIFICA DELLO STATUTO Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Settore Pianificazione Organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““Il 26.02.2013 è stata sottoscritta la convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario di Ricerca “C.I.R.La.G.E. – Laboratorio di Gruppoanalisi ed Epistemologia” tra l’università degli Studi di Bari (sede amministrativa), l’Università degli Studi di Perugia e l’Università degli Studi di Verona. Con nota assunta al prot. gen. n. 61690 del 11.09.2014 è pervenuto l’estratto dal verbale del Consiglio del Centro di che trattasi del 10.09.2014, con cui “Il Consiglio del Centro approva all’unanimità il nuovo Statuto del Centro” al fine di adeguarlo allo Statuto di questa Università. L’Ufficio rappresenta che la presente proposta di delibera è da intendersi solo come atto di modifica allo Statuto del Centro di che trattasi la cui durata della Convenzione istitutiva, fissata già in sei anni ai sensi dell’art. 12 del testo originale, e confermata nell’art. 13 del testo modificato, scadrà il 26.02.2019. TESTO ORIGINALE TESTO MODIFICATO CENTRO DI RICERCA INTERUNIVERSITARIO “LABORATORIO DI GRUPPOANALISI ED EPISTEMOLOGIA” CENTRO DI RICERCA NTERUNIVERSITARIO “LABORATORIO DI GRUPPOANALISI ED EPISTEMOLOGIA” Il Centro di Ricerca Interuniversitario “Laboratorio di Gruppoanalisi ed Epistemologia” è regolato dai seguenti articoli, da ritenersi nella loro interezza quale Statuto del Centro medesimo. Il Centro di Ricerca Interuniversitario “Laboratorio di Gruppoanalisi ed Epistemologia” è regolato dai seguenti articoli, da ritenersi nella loro interezza quale Statuto del Centro medesimo. ART. 1 - FINALITÀ DEL CENTRO ART. 1 - FINALITÀ DEL CENTRO Il Centro ha la finalità di promuovere, in contemporanea e in modo interdisciplinare: Ricerca Scientifica di Base e Ricerca Scientifica Applicata nel campo delle interazioni interpersonali, implicative, comunicative e reticolari, che si sviluppano all’interno dei contesti formativi riguardanti le specifiche professioni d’aiuto; Ricerca Epistemologica in quanto processo professionale di legittimazione dei criteri delle conoscenze scientifiche; Eventi Scientifici e Didattici (Seminari, Il Centro ha la finalità di promuovere, in contemporanea e in modo interdisciplinare: Ricerca Scientifica di Base e Ricerca Scientifica Applicata nel campo delle interazioni interpersonali, implicative, comunicative e reticolari, che si sviluppano all’interno dei contesti formativi riguardanti le specifiche professioni d’aiuto; Ricerca Epistemologica in quanto processo professionale di legittimazione dei criteri delle conoscenze scientifiche; Eventi Scientifici e Didattici (Seminari, 112 S.A. 14/20.10.2014/p.10 Workshop, Simposi, accreditati ECM) e Attività Formative Annuali (Corsi di Perfezionamento, Corsi di Aggiornamento), Consulenze, Tutorati e Tirocini. Il Centro adopera, nella Ricerca Scientifica di Base e Applicata, nelle Attività Didattiche e Formative, la metodologia gruppoanalitica scaturita dalle scoperte di Siegmund Foulkes, sviluppata da Jane Abercrombie e in continuo aggiornamento attraverso le ricerche prodotte nella Group Analytic Society di Londra e nell’Istituto Gruppoanalitico Italiano di Bari (I.G.I.). Workshop, Simposi, accreditati ECM) e Attività Formative Annuali (Corsi di Perfezionamento, Corsi di Aggiornamento), Consulenze, Tutorati e Tirocini. Il Centro adopera, nella Ricerca Scientifica di Base e Applicata, nelle Attività Didattiche e Formative, la metodologia gruppoanalitica scaturita dalle scoperte di Siegmund Foulkes, sviluppata da Jane Abercrombie e in continuo aggiornamento attraverso le ricerche prodotte nella Group Analytic Society di Londra e nell’Istituto Gruppoanalitico Italiano di Bari (I.G.I.). ART. 2 - PARTI ART. 2 – PARTI Sono parti del Centro l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Università degli Studi di Perugia e l’Università degli Studi di Verona. Ogni altra Università o ente, pubblico o privato, che intendesse entrare a far parte del Centro deve inoltrare apposita domanda scritta al Direttore del Centro medesimo. Sulla domanda di adesione si pronuncia il Consiglio Direttivo. L’adesione si perfeziona mediante appositi atti aggiuntivi alla Convenzione istitutiva, previa delibera dei competenti organi delle Università partecipanti. Sono parti del Centro l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Università degli Studi di Perugia e l’Università degli Studi di Verona. Ogni altra Università o ente, pubblico o privato, che intendesse entrare a far parte del Centro deve inoltrare apposita domanda scritta al Direttore del Centro medesimo. Sulla domanda di adesione si pronuncia il Consiglio Scientifico. L’adesione si perfeziona mediante appositi atti aggiuntivi alla Convenzione istitutiva, previa delibera dei competenti organi delle Università partecipanti. ART. 3 - ADESIONI ULTERIORI Possono entrare a far parte del Centro singoli docenti universitari di ruolo e fuori ruolo e professionisti impegnati sul territorio nazionale e internazionale, dietro formale richiesta inoltrata al Consiglio Scientifico tramite il Direttore del Centro. Le nuove ammissioni sono sottoposte all’approvazione del Consiglio Scientifico. ART. 3 - SEDE DEL CENTRO ART. 4 - SEDE DEL CENTRO Il Centro ha sede presso il Laboratorio di Gruppoanalisi ed Epistemologia della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, al III piano del Palazzo Ateneo – Piazza Umberto I, 1. Il Centro ha sede presso il “Laboratorio di Gruppoanalisi ed Epistemologia” del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, al III piano del Palazzo Ateneo – Piazza Umberto I, 1. 113 S.A. 14/20.10.2014/p.10 ART. 4 - GESTIONE AMMINISTRATIVOCONTABILE ART. 5 - GESTIONE AMMINISTRATIVOCONTABILE La gestione amministrativo-contabile del Centro è affidata al Segretario Amministrativo del Dipartimento di Bioetica dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, secondo il titolo V – sezione II del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità della stessa Università di Bari Aldo Moro. La gestione amministrativo-contabile del Centro è effettuata secondo le norme vigenti nel Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” sede del Centro. La gestione amministrativo-contabile del Centro è affidata al Segretario Amministrativo nominato dall’Amministrazione Centrale dell’Università sede del Centro. Il materiale bibliografico e le apparecchiature scientifiche acquistati con finanziamenti ricevuti dal Centro per lo svolgimento dei propri programmi di ricerca o ricevuti in “donazione”, costituiscono patrimonio del Centro e saranno inventariati presso l’Amministrazione Centrale dell’Università sede del Centro su appositi libri inventariali intestati al Centro. ART. 5 - UNITÀ DI RICERCA ART. 6 - UNITÀ DI RICERCA Le Unità di ricerca rappresentano articolazioni funzionali delle attività del Centro e si collocano presso le sedi delle Università aderenti al Centro stesso ed eventualmente presso sedi interuniversitarie all’uopo costituite anche in collaborazione con altri Enti, in base a piani elaborati dal Consiglio Direttivo. Gli enti che aderiscono al Centro successivamente alla sua costituzione possono far parte di unità di ricerca già esistenti o formarne di nuove. Alla costituzione di ciascuna Unità di Ricerca provvede il Consiglio Direttivo, previo consenso dell’Ateneo ospitante. A ciascuna Unità di Ricerca afferiscono: - professori e ricercatori di ruolo; Le Unità di Ricerca rappresentano articolazioni funzionali delle attività del Centro e si collocano presso le sedi delle Università aderenti al Centro stesso ed eventualmente presso sedi interuniversitarie all’uopo costituite anche in collaborazione con altri Enti, in base a piani elaborati dal Consiglio Scientifico. Gli Enti che aderiscono al Centro successivamente alla sua costituzione possono far parte di Unità di Ricerca già esistenti o formarne nuove. Alla costituzione di ciascuna Unità di Ricerca provvede il Consiglio Scientifico, previo consenso dell’Ateneo ospitante. A ciascuna Unità di Ricerca afferiscono: professori e ricercatori universitari di ruolo; altre figure professionali universitarie; professionisti non universitari di Enti pubblici o privati che abbiano stipulato con l’Università ospitante una convenzione e che svolgano studi e ricerche nei campi inerenti gli indirizzi di ricerca del Centro; giovani studiosi e professionisti - altro personale universitario; - personale non universitario appartenente a enti pubblici o privati che abbiano stipulato con l’Università ospitante una convenzione e che svolgano studi e ricerche nei campi inerenti gli indirizzi di ricerca del Centro; 114 S.A. 14/20.10.2014/p.10 - persone che si sono particolarmente distinte nei campi inerenti gli indirizzi di ricerca del Centro. La domanda di afferenza va indirizzata al Direttore del Centro e deve essere corredata dal nullaosta della struttura di appartenenza e dal curriculum. Sulla domanda si pronuncia il Consiglio Direttivo, tenuto conto del curriculum dell’istante. impegnati sul territorio con curriculum adeguato e rispondente agli obiettivi del Centro; studiosi che si sono particolarmente distinti nei campi inerenti gli indirizzi di ricerca del Centro. La domanda di afferenza, corredata dal nullaosta della struttura di appartenenza del richiedente e dal curriculum, va indirizzata al Direttore del Centro. Sulla domanda si pronuncia il Consiglio Scientifico, tenuto conto del curriculum dell’istante. ART. 6 - RESPONSABILE UNITA’ DI RICERCA ART. 7 - RESPONSABILE UNITA’ DI RICERCA L’Unità di ricerca, una volta costituita, provvede ad eleggere un Responsabile tra i professori e i ricercatori di ruolo appartenenti ad essa. In caso di Unità di ricerca di Enti pubblici o privati convenzionati, il Responsabile dell’Unità farà parte del Consiglio Direttivo con solo voto consultivo. Per essere eletti Responsabile di Unità di ricerca è necessaria la metà più uno dei voti dei componenti l’Unità, esclusi gli assenti giustificati. Tale carica ha la durata di tre anni ed è rinnovabile. Il Responsabile dell’Unità di Ricerca presenta annualmente al Consiglio Direttivo una relazione sull’attività svolta. La carica di Responsabile dell’Unità di Ricerca è compatibile con quella di Direttore del Centro. L’Unità di Ricerca, una volta costituita, provvede ad eleggere un Responsabile tra i professori e i ricercatori di ruolo appartenenti ad essa. ART. 7 - ORGANI DEL CENTRO ART. 8 - ORGANI DEL CENTRO Tale incarico istituzionale ha la durata di tre anni ed è rinnovabile. Il Responsabile dell’Unità di Ricerca presenta annualmente al Consiglio Scientifico una relazione sull’attività svolta. La carica di Responsabile dell’Unità di Ricerca è compatibile con quella di Direttore del Centro. Sono Organi del Centro: 1. Il Consiglio Scientifico 2. Il Direttore. Sono Organi del Centro: 1. Il Consiglio Direttivo 2. Il Direttore. ART. 8 - CONSIGLIO DIRETTIVO ART. 9 - CONSIGLIO SCIENTIFICO Il Consiglio Direttivo è composto da: a) Il Direttore del Centro; b) Un docente per ognuna delle Università partecipanti, nominato dal Senato accademico; c) Responsabili delle Unità di Ricerca. Il Consiglio Direttivo: - delibera sulle richieste di adesione di Il Consiglio Scientifico è composto da: a) Il Direttore del Centro; b) il Responsabile di ognuna delle Unità di Ricerca delle Università partecipanti. Il Consiglio Scientifico: - delibera sulle richieste di adesione di 115 S.A. 14/20.10.2014/p.10 altri Atenei; - delibera sulle richieste di afferenza dei soggetti di cui all’art. 5 del presente Statuto; - delibera sulla costituzione delle unità di ricerca; - su proposta delle unità di ricerca, definisce gli indirizzi delle attività del Centro; - cura l’attuazione degli indirizzi di ricerca e l’esecuzione delle delibere adottate; approva il bilancio preventivo ed il rendiconto consuntivo; elegge, tra i propri componenti, il Direttore del Centro; - delibera su ogni altra questione non espressamente di competenza del Direttore del Centro. Il Consiglio Direttivo è convocato dal Direttore almeno due volte l’anno per l’approvazione dei bilanci e comunque ogni qual volta il Direttore lo ritenga necessario o la convocazione sia richiesta da almeno la metà dei componenti con diritto di voto. Il Consiglio Direttivo dura in carica tre anni ed i suoi membri possono essere confermati. - altri Atenei; delibera sulle richieste di afferenza di cui all’art. 6 del presente Statuto; - delibera sulla costituzione delle Unità di Ricerca; - su proposta delle Unità di Ricerca, definisce il Piano delle Attività del Centro e ne cura l’attuazione; - cura l’esecuzione delle delibere adottate; approva il budget annuale di pertinenza del Centro; elegge, tra i propri componenti, il Direttore del Centro; delibera su ogni altra questione non espressamente di competenza del Direttore del Centro. Il Consiglio Scientifico può deliberare, a maggioranza, la designazione del Presidente Onorario. Il Presidente Onorario è scelto fra i professori ordinari collocati in quiescenza che siano in possesso di una riconosciuta autorevolezza culturale e scientifica e che abbiano acquisito particolari meriti nella ricerca e nella promozione delle attività del Centro. Il presidente Onorario partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio Scientifico collaborando, d’intesa con il Direttore, a perseguire in modo efficace e continuativo gli obiettivi del Centro. Il Consiglio Scientifico è convocato dal Direttore almeno due volte l’anno anche per l’approvazione del budget e comunque ogni qual volta il Direttore lo ritenga necessario o la convocazione sia richiesta da almeno la metà dei componenti con diritto di voto. Il Consiglio Scientifico dura in carica tre anni ed i suoi membri possono essere confermati. ART. 9 - DIRETTORE DEL CENTRO ART. 10 - DIRETTORE DEL CENTRO Il Direttore è eletto dal Consiglio Direttivo tra i docenti e ricercatori di ruolo del Centro ed è nominato con decreto del Rettore dell’Università sede del Centro. Il Direttore: - rappresenta il Centro; - convoca e presiede il Consiglio Direttivo; Il Direttore è eletto dal Consiglio Scientifico tra i professori di ruolo del Centro ed è nominato con decreto del Rettore dell’Università sede del Centro. Il Direttore: - rappresenta il Centro; - convoca e presiede il Consiglio 116 S.A. 14/20.10.2014/p.10 Scientifico; - sottopone al Consiglio Scientifico, per sottopone al Consiglio Direttivo, per l’esame e l’approvazione, il budget di l’esame e l’approvazione, il bilancio pertinenza del Centro; preventivo ed il rendiconto consuntivo; - presenta al Consiglio Scientifico una - presenta al Consiglio Direttivo una Relazione annuale sulle attività del Relazione annuale sulle attività del Centro; Centro; - sovrintende al funzionamento generale - sovrintende al funzionamento generale del Centro ed esercita tutte le iniziative del Centro ed esercita tutte le iniziative necessarie per la realizzazione dei fini necessarie per la realizzazione dei fini del Centro; del Centro; - designa, tra i professori e i ricercatori di - designa, tra i professori di ruolo che ruolo che fanno parte del Consiglio fanno parte del Consiglio Scientifico, la direttivo, la persona che lo sostituisce in persona che lo sostituisce in caso di caso di assenza o temporaneo assenza o temporaneo impedimento. impedimento. Il Direttore dura in carica tre anni e può essere Il Direttore dura in carica tre anni e può essere rieletto una sola volta consecutivamente. rieletto una sola volta consecutivamente. - ART. 10 - FINANZIAMENTI ART. 11 – FINANZIAMENTI Il Centro opera mediante finanziamenti provenienti da: - Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica; - Istituti e Centri nazionali di Ricerca; - Altri Enti pubblici o privati che operino nei settori del Centro; - Convenzioni nazionali ed internazionali con Enti di ricerca o con Organi di carattere sopranazionale o comunitario. Possono eventualmente contribuire alle attività del Centro anche i Dipartimenti Universitari cui afferiscono i professori e i ricercatori delle unità del Centro. Il Centro opera mediante finanziamenti provenienti da: - Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; - Istituti e Centri nazionali di Ricerca; - Altri Enti pubblici o privati che operino nei settori del Centro; - Convenzioni nazionali ed internazionali con Enti di ricerca o con Organi di carattere sopranazionale o comunitario. Possono eventualmente contribuire alle attività del Centro anche i Dipartimenti Universitari cui afferiscono i professori e i ricercatori delle Unità del Centro. ART. 11 - MODIFICHE DI STATUTO ART. 12 - MODIFICHE DI STATUTO La modifica degli articoli del presente Statuto richiede l’approvazione di almeno due terzi dei componenti del Consiglio Direttivo e la successiva approvazione degli organi delle Università convenzionate. La modifica degli articoli del presente Statuto richiede l’approvazione di almeno due terzi dei componenti del Consiglio Scientifico e la successiva approvazione degli organi delle Università convenzionate. ART. 12 - DURATA DEL CENTRO ART. 13 – DURATA DEL CENTRO Il Centro ha durata di sei anni. La durata può essere prorogata previa delibera del Consiglio Direttivo e dei competenti organi dei soggetti partecipanti. Il Centro ha durata di sei anni. La durata può essere rinnovata previa delibera del Consiglio Scientifico e dei competenti organi dei soggetti partecipanti. 117 S.A. 14/20.10.2014/p.10 ART. 13 – RECESSO ART. 14 – RECESSO E’ ammesso il recesso da parte dei soggetti partecipanti, previa disdetta da inviare mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata al Direttore del Centro, almeno sei mesi prima della fine dell’esercizio finanziario. Il recedente risponde di tutte le obbligazioni verso il Centro e verso i terzi che risultino pendenti al momento della recezione della dichiarazione di recesso. E’ ammesso il recesso da parte dei soggetti partecipanti, previa disdetta ufficiale (da inviare mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata al Direttore del Centro), con anticipo di almeno sei mesi. Il recedente risponde di tutte le obbligazioni verso il Centro e verso i terzi che risultino pendenti al momento della recezione della dichiarazione di recesso. ART. 14 – SCIOGLIMENTO ART. 15 – SCIOGLIMENTO Il Consiglio Direttivo può deliberare lo scioglimento del Centro a maggioranza dei 2/3 dei propri componenti. In questo caso, i beni del Centro sono attribuiti alle Università da cui vengono gestiti, mentre le somme in denaro residue sono suddivise in parti uguali tra gli aderenti. Il Consiglio Scientifico può deliberare lo scioglimento del Centro a maggioranza dei 2/3 dei propri componenti. In questo caso, i beni e le somme in danaro residue del Centro sono attribuiti alla Università da cui vengono gestiti. ART. 15 -CLAUSOLA FINALE E DI RINVIO ART. 16-CLAUSOLA FINALE E DI RINVIO Entro sei mesi dalla costituzione, il Centro provvederà all’approvazione del Regolamento di Funzionamento che dovrà prevedere, tra l’altro, la percentuale e le modalità di elezione dei rappresentanti nel Consiglio di cui alla lettera c) dell’art. 8 del presente Statuto. Per quanto non espressamente previsto nel presente Statuto si applica la vigente normativa ordinaria in materia. Entro sei mesi dalla costituzione, il Centro provvederà all’approvazione del Regolamento di Funzionamento che dovrà prevedere, tra l’altro, la percentuale e le modalità di elezione dei rappresentanti nel Consiglio di cui alla lettera b) dell’art. 9 del presente Statuto. Per quanto non espressamente previsto nel presente Statuto si applica la vigente normativa ordinaria in materia. L’Ufficio competente propone che la versione modificata dello Statuto del Centro in parola, conforme nella sostanza alla normativa vigente, sia ulteriormente modificata all’art. 5, ed integrata agli artt. 9 e 11 riformulando, pertanto, i citati articoli come segue: “art. 5 – GESTIONE AMMINISTRATIVO-CONTABILE: La gestione amministrativo-contabile del Centro è effettuata secondo le norme vigenti nel Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” sede del Centro. Al Centro è assegnato un Segretario Amministrativo nominato dall’Università sede del medesimo Centro che collabora con il Direttore al fine di assicurare il migliore funzionamento della struttura. Il materiale bibliografico e le apparecchiature scientifiche acquistati con finanziamenti ricevuti dal Centro per lo svolgimento dei propri programmi di ricerca o ricevuti in “donazione”, costituiscono patrimonio del Centro e saranno inventariati presso l’Amministrazione Centrale dell’Università sede del Centro su appositi libri inventariali intestati al Centro.”; 118 S.A. 14/20.10.2014/p.10 “art. 9 – CONSIGLIO SCIENTIFICO: Il Consiglio Scientifico è composto da: a) Il Direttore del Centro; b) il Responsabile di ognuna delle Unità di Ricerca delle Università partecipanti. Il Consiglio Scientifico: - delibera sulle richieste di adesione di altri Atenei; - delibera sulle richieste di afferenza di cui all’art. 6 del presente Statuto; - delibera sulla costituzione delle Unità di Ricerca; - su proposta delle Unità di Ricerca, definisce il Piano delle Attività del Centro e ne cura l’attuazione; - cura l’esecuzione delle delibere adottate; - approva il budget annuale di pertinenza del Centro; - elegge, tra i propri componenti, il Direttore del Centro; - delibera su ogni altra questione non espressamente di competenza del Direttore del Centro. Il budget annuale, qualora comporti oneri finanziari a carico delle Università aderenti deve essere approvato dagli Organi di governo competenti delle rispettive Università coinvolte. Nell’ipotesi in cui gli Organi di governo di una Università non approvassero il contributo di cui al comma precedente, è consentito alla stessa Università il recesso immediato. Il Consiglio Scientifico può deliberare, a maggioranza, la designazione del Presidente Onorario. Il Presidente Onorario è scelto fra i professori ordinari collocati in quiescenza che siano in possesso di una riconosciuta autorevolezza culturale e scientifica e che abbiano acquisito particolari meriti nella ricerca e nella promozione delle attività del Centro. Il presidente Onorario partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio Scientifico collaborando, d’intesa con il Direttore, a perseguire in modo efficace e continuativo gli obiettivi del Centro. Il Consiglio Scientifico è convocato dal Direttore almeno due volte l’anno anche per l’approvazione del budget e comunque ogni qual volta il Direttore lo ritenga necessario o la convocazione sia richiesta da almeno la metà dei componenti con diritto di voto. Il Consiglio Scientifico dura in carica tre anni ed i suoi membri possono essere confermati”. “art. 11 – FINANZIAMENTI Il Centro opera mediante finanziamenti provenienti da: − Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; − Istituti e Centri nazionali di Ricerca; − Altri Enti pubblici o privati che operino nei settori del Centro; − Convenzioni nazionali ed internazionali con Enti di ricerca o con Organi di carattere sopranazionale o comunitario. Possono eventualmente contribuire alle attività del Centro anche i Dipartimenti Universitari cui afferiscono i professori e i ricercatori delle Unità del Centro, fermo restando quanto stabilito al precedente art. 9, commi 3 e 4”. Tanto si sottopone a questo Consesso per il parere di competenza.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, 119 S.A. 14/20.10.2014/p.10 VISTA la Convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario di Ricerca “Laboratorio di Gruppoanalisi ed Epistemologia C.I.R.La.G.E.”, sottoscritta in data 26.02.2013; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del Centro di che trattasi, relativo alla riunione del 10.09.2014; TENUTO CONTO di quanto rappresentato dal competente Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSNeR – Settore Pianificazione organizzativa e sistema bibliotecario di Ateneo, con particolare riferimento alle proposte di modifica/integrazione agli artt. 5, 9 e 11, DELIBERA di esprimere parere favorevole in ordine alla modifica dello Statuto del Centro Interuniversitario di Ricerca “Laboratorio di Gruppoanalisi ed Epistemologia C.I.R.La:G.E.”, come da proposta dello stesso Centro e da modifiche/integrazioni agli artt. 5, 9 e 11 proposte dall’ufficio competente, nella formulazione di seguito riportata: CENTRO DI RICERCA INTERUNIVERSITARIO “LABORATORIO DI GRUPPOANALISI ED EPISTEMOLOGIA” Il Centro di Ricerca Interuniversitario “Laboratorio di Gruppoanalisi ed Epistemologia” è regolato dai seguenti articoli, da ritenersi nella loro interezza quale Statuto del Centro medesimo. ART. 1 - FINALITÀ DEL CENTRO Il Centro ha la finalità di promuovere, in contemporanea e in modo interdisciplinare: Ricerca Scientifica di Base e Ricerca Scientifica Applicata nel campo delle interazioni interpersonali, implicative, comunicative e reticolari, che si sviluppano all’interno dei contesti formativi riguardanti le specifiche professioni d’aiuto; Ricerca Epistemologica in quanto processo professionale di legittimazione dei criteri delle conoscenze scientifiche; Eventi Scientifici e Didattici (Seminari, Workshop, Simposi, accreditati ECM) e Attività Formative Annuali (Corsi di Perfezionamento, Corsi di Aggiornamento), Consulenze, Tutorati e Tirocini. Il Centro adopera, nella Ricerca Scientifica di Base e Applicata, nelle Attività Didattiche e Formative, la metodologia gruppoanalitica scaturita dalle scoperte di Siegmund Foulkes, sviluppata da Jane Abercrombie e in continuo aggiornamento attraverso le ricerche prodotte nella Group Analytic Society di Londra e nell’Istituto Gruppoanalitico Italiano di Bari (I.G.I.). ART. 2 – PARTI Sono parti del Centro l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Università degli Studi di Perugia e l’Università degli Studi di Verona. Ogni altra Università o ente, pubblico o privato, che intendesse entrare a far parte del Centro deve inoltrare apposita domanda scritta al Direttore del Centro medesimo. 120 S.A. 14/20.10.2014/p.10 Sulla domanda di adesione si pronuncia il Consiglio Scientifico. L’adesione si perfeziona mediante appositi atti aggiuntivi alla Convenzione istitutiva, previa delibera dei competenti organi delle Università partecipanti. ART. 3 - ADESIONI ULTERIORI Possono entrare a far parte del Centro singoli docenti universitari di ruolo e fuori ruolo e professionisti impegnati sul territorio nazionale e internazionale, dietro formale richiesta inoltrata al Consiglio Scientifico tramite il Direttore del Centro. Le nuove ammissioni sono sottoposte all’approvazione del Consiglio Scientifico. ART. 4 - SEDE DEL CENTRO Il Centro ha sede presso il “Laboratorio di Gruppoanalisi ed Epistemologia” del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, al III piano del Palazzo Ateneo – Piazza Umberto I, 1. ART. 5 - GESTIONE AMMINISTRATIVO-CONTABILE La gestione amministrativo-contabile del Centro è effettuata secondo le norme vigenti nel Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” sede del Centro. Al Centro è assegnato un Segretario Amministrativo nominato dall’Università sede del medesimo Centro che collabora con il Direttore al fine di assicurare il migliore funzionamento della struttura. Il materiale bibliografico e le apparecchiature scientifiche acquistati con finanziamenti ricevuti dal Centro per lo svolgimento dei propri programmi di ricerca o ricevuti in “donazione”, costituiscono patrimonio del Centro e saranno inventariati presso l’Amministrazione Centrale dell’Università sede del Centro su appositi libri inventariali intestati al Centro. ART. 6 - UNITÀ DI RICERCA Le Unità di Ricerca rappresentano articolazioni funzionali delle attività del Centro e si collocano presso le sedi delle Università aderenti al Centro stesso ed eventualmente presso sedi interuniversitarie all’uopo costituite anche in collaborazione con altri Enti, in base a piani elaborati dal Consiglio Scientifico. Gli Enti che aderiscono al Centro successivamente alla sua costituzione possono far parte di Unità di Ricerca già esistenti o formarne nuove. Alla costituzione di ciascuna Unità di Ricerca provvede il Consiglio Scientifico, previo consenso dell’Ateneo ospitante. A ciascuna Unità di Ricerca afferiscono: - professori e ricercatori universitari di ruolo; - altre figure professionali universitarie; - professionisti non universitari di Enti pubblici o privati che abbiano stipulato con l’Università ospitante una convenzione e che svolgano studi e ricerche nei campi inerenti gli indirizzi di ricerca del Centro; - giovani studiosi e professionisti impegnati sul territorio con curriculum adeguato e rispondente agli obiettivi del Centro; - studiosi che si sono particolarmente distinti nei campi inerenti gli indirizzi di ricerca del Centro. La domanda di afferenza, corredata dal nullaosta della struttura di appartenenza del richiedente e dal curriculum, va indirizzata al Direttore del Centro. Sulla domanda si pronuncia il Consiglio Scientifico, tenuto conto del curriculum dell’istante. 121 S.A. 14/20.10.2014/p.10 ART. 7 - RESPONSABILE UNITA’ DI RICERCA L’Unità di Ricerca, una volta costituita, provvede ad eleggere un Responsabile tra i professori e i ricercatori di ruolo appartenenti ad essa. Tale incarico istituzionale ha la durata di tre anni ed è rinnovabile. Il Responsabile dell’Unità di Ricerca presenta annualmente al Consiglio Scientifico una relazione sull’attività svolta. La carica di Responsabile dell’Unità di Ricerca è compatibile con quella di Direttore del Centro. ART. 8 - ORGANI DEL CENTRO Sono Organi del Centro: 1. Il Consiglio Scientifico 2. Il Direttore. ART. 9 – CONSIGLIO SCIENTIFICO Il Consiglio Scientifico è composto da: a) Il Direttore del Centro; b) il Responsabile di ognuna delle Unità di Ricerca delle Università partecipanti. Il Consiglio Scientifico: - delibera sulle richieste di adesione di altri Atenei; - delibera sulle richieste di afferenza di cui all’art. 6 del presente Statuto; - delibera sulla costituzione delle Unità di Ricerca; - su proposta delle Unità di Ricerca, definisce il Piano delle Attività del Centro e ne cura l’attuazione; - cura l’esecuzione delle delibere adottate; - approva il budget annuale di pertinenza del Centro; - elegge, tra i propri componenti, il Direttore del Centro; - delibera su ogni altra questione non espressamente di competenza del Direttore del Centro. Il budget annuale, qualora comporti oneri finanziari a carico delle Università aderenti deve essere approvato dagli Organi di governo competenti delle Università coinvolte. Nell’ipotesi in cui gli Organi di governo di una Università non approvassero il contributo di cui al comma precedente, è consentito alla stessa Università il recesso immediato. Il Consiglio Scientifico può deliberare, a maggioranza, la designazione del Presidente Onorario. Il Presidente Onorario è scelto fra i professori ordinari collocati in quiescenza che siano in possesso di una riconosciuta autorevolezza culturale e scientifica e che abbiano acquisito particolari meriti nella ricerca e nella promozione delle attività del Centro. Il presidente Onorario partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio Scientifico collaborando, d’intesa con il Direttore, a perseguire in modo efficace e continuativo gli obiettivi del Centro. Il Consiglio Scientifico è convocato dal Direttore almeno due volte l’anno anche per l’approvazione del budget e comunque ogni qual volta il Direttore lo ritenga necessario o la convocazione sia richiesta da almeno la metà dei componenti con diritto di voto. Il Consiglio Scientifico dura in carica tre anni ed i suoi membri possono essere confermati. ART. 10 - DIRETTORE DEL CENTRO Il Direttore è eletto dal Consiglio Scientifico tra i professori di ruolo del Centro ed è nominato con decreto del Rettore dell’Università sede del Centro. Il Direttore: rappresenta il Centro; 122 S.A. 14/20.10.2014/p.10 convoca e presiede il Consiglio Scientifico; sottopone al Consiglio Scientifico, per l’esame e l’approvazione, il budget di pertinenza del Centro; presenta al Consiglio Scientifico una Relazione annuale sulle attività del Centro; sovrintende al funzionamento generale del Centro ed esercita tutte le iniziative necessarie per la realizzazione dei fini del Centro; designa, tra i professori di ruolo che fanno parte del Consiglio Scientifico, la persona che lo sostituisce in caso di assenza o temporaneo impedimento. Il Direttore dura in carica tre anni e può essere rieletto una sola volta consecutivamente. - ART. 11 – FINANZIAMENTI Il Centro opera mediante finanziamenti provenienti da: - Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica; - Istituti e Centri nazionali di Ricerca; - altri Enti pubblici o privati che operino nei settori del Centro; - Convenzioni nazionali ed internazionali con Enti di ricerca o con Organi di carattere sopranazionale o comunitario. Possono eventualmente contribuire alle attività del Centro anche i Dipartimenti Universitari cui afferiscono i professori e i ricercatori delle Unità del Centro, fermo restando quanto stabilito al precedente art. 9, commi 3 e 4. ART. 12 - MODIFICHE DI STATUTO La modifica degli articoli del presente Statuto richiede l’approvazione di almeno due terzi dei componenti del Consiglio Scientifico e la successiva approvazione degli organi delle Università convenzionate. ART. 13 – DURATA DEL CENTRO Il Centro ha durata di sei anni. La durata può essere rinnovata previa delibera del Consiglio Scientifico e dei competenti organi dei soggetti partecipanti. ART. 14 – RECESSO E’ ammesso il recesso da parte dei soggetti partecipanti, previa disdetta ufficiale (da inviare mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata al Direttore del Centro), con anticipo di almeno sei mesi. Il recedente risponde di tutte le obbligazioni verso il Centro e verso i terzi che risultino pendenti al momento della recezione della dichiarazione di recesso. ART. 15 – SCIOGLIMENTO Il Consiglio Scientifico può deliberare lo scioglimento del Centro a maggioranza dei 2/3 dei propri componenti. In questo caso, i beni e le somme in danaro residue del Centro sono attribuiti alla Università da cui vengono gestiti. ART. 16 – CLAUSOLA FINALE E DI RINVIO Entro sei mesi dalla costituzione, il Centro provvederà all’approvazione del Regolamento di Funzionamento che dovrà prevedere, tra l’altro, la percentuale e le modalità di elezione dei rappresentanti nel Consiglio di cui alla lettera b) dell’art. 9 del presente Statuto. Per quanto non espressamente previsto nel presente Statuto si applica la vigente normativa ordinaria in materia. 123 S.A. 14/20.10.2014/p.10 Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 124 S.A. 14/20.10.2014/p.11 VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO CRITICITÀ DELLA “VERBALIZZAZIONE DIGITALE”: DETERMINAZIONI IN MERITO Escono, alle ore 20,05, i senatori Campobasso e Serio. Il Rettore invita il prof. Di Rienzo, in qualità di Delegato alla didattica, a voler relazionare sull’argomento in oggetto. Il prof. Di Rienzo illustra nel dettaglio la seguente relazione predisposta dal Coordinamento del Centro Servizi Informatici, fornendo ulteriori delucidazioni in merito: “”Principali criticità del processo di verbalizzazione digitale Nella seduta del Senato Accademico dello scorso 10 giugno è stato deliberato che le modifiche apportate al processo di verbalizzazione digitale degli esami di profitto divenissero operative a far data dal mese di settembre. Il Centro Servizi Informatici ha configurato il sistema informativo ESSE3 al fine di consentire che: • lo studente debba esplicitamente accettare il voto, accedendo con le sue credenziali al portale ESSE3, pena la non convalida dell’esame; • il verbale debba essere necessariamente firmato da due docenti della commissione. Nel mese di settembre, l’introduzione dell’obbligatorietà della verbalizzazione digitale ha comportato un considerevole afflusso di docenti che finora non avevano provveduto al ritiro del certificato di firma remota, indispensabile per il processo. Al momento sono stati rilasciati 1351 certificati, il completamento è ormai prossimo. Il Centro Servizi Informatici, per assicurare la maggiore disponibilità del sistema informatico ESSE3, ha modificato le procedure di aggiornamento mensile, limitando la sospensione dei servizi a 10 ore al mese, concentrate tra le 23:00 della domenica sera e le 9:00 del lunedì mattina (SLA del 97%). Non sono naturalmente contemplati i guasti ed i malfunzionamenti di sistema, assolutamente non prevedibili, che nell’anno 2014, da quando cioè il sistema è stato migrato nella nuova infrastruttura tecnologica, non si sono mai verificati. Le variazioni apportate al processo hanno evidenziato alcune criticità che hanno dato luogo a un numero elevatissimo di richieste di supporto al Centro Servizi Informatici, da parte dei docenti, delle segreterie didattiche, delle segreterie studenti e degli studenti stessi. Due unità di personale sono state impiegate a tempo pieno per assicurare, nei limiti del possibile, che le richieste fossero soddisfatte, al fine di consentire la chiusura dei verbali e, in alcuni casi, il completamento delle procedure amministrative finalizzate al conseguimento del titolo di laurea. Altre tre unità di personale hanno lavorato per più del 50% del loro tempo, di fatto accantonando altre attività istituzionali di propria competenza. Il numero di email che quotidianamente il CSI riceve sull’argomento raggiunge il numero di oltre 300 al giorno. I principali problemi riscontrati sono riassunti di seguito: Accettazione Esplicita (Tacito Rifiuto) − Lo studente ha l’obbligo di accettare o rifiutare esplicitamente il voto dell’esame. Quando il docente inserisce l’esito di un esame e pubblica il voto, lo studente riceve un’email all’indirizzo istituzionale in cui viene comunicata l’avvenuta pubblicazione 125 S.A. 14/20.10.2014/p.11 dell’esito. Contestualmente, lo studente collegandosi alla sua Bacheca Esiti può visualizzare l’esito del suo esame. − Nella fase successiva, quella di verbalizzazione con firma digitale, verranno verbalizzati solo gli esami per i quali lo studente abbia espresso esplicita accettazione del voto. Se ciò non avviene prevale il tacito rifiuto e l'esame non è considerato superato (non finisce nel libretto dello studente). Spesso capita che lo studente non sappia o non abbia inteso che deve esplicitamente accettare il voto (nonostante l’email che riceve, i diversi avvisi sul sito web e nella sua bacheca personale). In alcuni casi manifesta una sua impossibilità nel disporre di una connessione Internet nei giorni successivi all’esame e quindi si dichiara impossibilitato ad accettare il voto. In questo caso lo studente non si vede verbalizzare l’esame e si rivolge alla segreteria studenti o al Centro Servizi Informatici. Il docente verbalizza con firma digitale pur essendoci numerosi studenti che non hanno ancora accettato il voto (l’accettazione fa comparire un “pallino verde” accanto al nome dello studente nella pagina web del docente). Si accorge del problema e si rivolge al Centro Servizi Informatici. Per poter verbalizzare nuovamente l’esame è costretto a creare un nuovo appello, inserire di nuovo le prenotazioni, definire e pubblicare gli esiti, attendere l’accettazione e verbalizzare. Lo studente si accorge che il suo esame non è finito nel libretto digitale e chiede alla segreteria studenti di controllare. La segreteria studenti non ha la possibilità di verificare e si rivolge al Centro Servizi Informatici. Il problema è particolarmente sentito al momento delle lauree degli studenti. Doppia firma digitale La necessità di apporre la seconda firma impedisce in alcuni casi di concludere la verbalizzazione. Si è rilevato che alcune commissioni hanno un solo componente in possesso di firma digitale, o per svariati motivi (PIN smarrito, password dimenticata ecc.), il secondo docente non può firmare il verbale, Questo impedisce di concludere il processo. Mancato Completamento del processo Capita che il docente non completi il processo di verbalizzazione, ma si fermi alla sola pubblicazione dell’esito, senza procedere alla fase di firma digitale. In questo caso per nessuno degli studenti viene verbalizzato il voto. Abbiamo contato circa 400 appelli in questa situazione (una parte di questi sono appelli ricreati e verbalizzati nuovamente per risolvere problemi legati all’accettazione esplicita). Il Centro Servizi Informatici ha inserito un link al manuale nella pagina web del docente, sul portale ESSE3. Mancata attesa da parte del docente del tempo di accettazione Un numero elevato di volte capita che il docente pubblichi il voto e subito dopo passi direttamente alla fase di verbalizzazione con firma digitale, senza aspettare che gli studenti accettino o rifiutino il voto. Tutto questo comporta il panico degli studenti che, collegati alla loro bacheca, non trovano alcun voto da accettare e si vedono dunque annullato l’esame. Tempo di accettazione 126 S.A. 14/20.10.2014/p.11 Se uno studente ha una data di laurea fissata, l’esame deve essere verbalizzato necessariamente 5 giorni prima della seduta di laurea. A volte il docente decide di concedere agli studenti un numero di giorni per l’accettazione o rifiuto, prima dei quali è impossibile procedere con la firma digitale e spesso il primo giorno per poter verbalizzare con firma è successivo alla data di laurea dello studente. In questo caso è necessario che il Referente di Segreteria effettui una “forzatura”, che permetta di verbalizzare l’esame allo studente senza tener conto della scadenza impostata. Aggiunta di un componente o modifica della commissione d’esame Se per un appello è stata già inserita la prima firma digitale è impossibile effettuare delle variazioni alla commissione d’esame, aggiungendo o modificando un componente. Per rendere possibile queste variazioni, a volte necessarie per inserire in commissione un altro componente in possesso di firma digitale, è necessario che il Centro Servizi Informatici esegua delle operazioni tecniche che riportino l’appello alla fase successiva alla pubblicazione dell’esito. Mancanza di riscontro alle Segreterie Studenti Le Segreterie Studenti lamentano di non essere informate della avvenuta verbalizzazione di un appello. Il docente dovrebbe comunicare alle segreterie, anche via e-mail, il numero del verbale (si evince dalla stampa) in maniera tale che la segreteria possa controllare se tutto è andato a buon fine. Il Centro Servizi Informatici sta comunque verificando se esiste la possibilità di apportare una modifica al sistema informatico che faccia generare automaticamente l’evento. Appelli di corsi di studio Ante-Riforma Per i corsi di studio Ante-riforma è necessario che il Referente Esse3 crei i cosiddetti “Esami Comuni”. Tale operazione può essere fatta solo dal Referente, cioè da un operatore a conoscenza esatta delle attività didattiche e dei docenti. In mancanza di queste definizioni, che vanno fatte una tantum, gli studenti iscritti a corsi ante riforma non possono prenotarsi all’appello. Spesso capita che tali Esami Comuni non siano stati definiti, e gli studenti non possano prenotarsi ( e sostenere) l’esame. Si recano così al Centro Servizi Informatici che però non può aiutarli poiché si tratta di una competenza specifica del Referente Esse3 del Dipartimento.”” Il prof. Di Rienzo, in particolare, nel ricordare le delibere di questo Consesso del 19/23.04 e 03.12.2013 e 10.06.2014 sul sistema di “verbalizzazione digitale”, che presenta diversi livelli di complessità, sia procedurali che operativi, si sofferma sulle principali problematiche, che in questo momento sono riconducibili sostanzialmente a due: • la prima, relativa all’obbligo per lo studente di accettazione esplicita del voto di esame, di cui evidenzia le differenze rispetto al sistema precedente ed i problemi occorsi, che hanno reso necessari numerosi interventi del Centro Servizi Informatici, come indicato 127 S.A. 14/20.10.2014/p.11 nella relazione istruttoria, che sembrano determinati soprattutto da carenza di informazione, nonostante l’ampia campagna divulgativa già posta in essere sulle modalità operative del sistema, che eventualmente potrebbe essere intensificata, ritenendo che il sistema così come implementato “funzioni”, consentendo il raggiungimento del miglior risultato possibile e sconsigliando, pertanto, qualsiasi ipotesi di ritorno al passato o di moratoria; • la seconda, relativa all’apposizione della “doppia firma digitale”, per la quale da più parti sono pervenute sollecitazioni nel senso di estenderne l’attribuzione anche a personale non strutturato componente delle medesime Commissioni. A tale riguardo, egli propone che l’assegnazione avvenga su richiesta motivata del docente titolare dell’insegnamento, indirizzata al Direttore di Dipartimento, che ne valuterà la fondatezza, ai fini della concessione della relativa autorizzazione, nonché, alle suddette condizioni, di prevedere, per il comparto di Medicina, la possibilità di attribuire la firma digitale anche al personale ospedaliero componente delle Commissioni d’esame, ferma restando, nelle more, l’autorizzazione al Coordinatore di Corso di studio ad apporre la seconda firma. Al termine dell’illustrazione del prof. Di Rienzo, il Rettore invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Sull’argomento si svolge un ampio ed approfondito dibattito, nel corso del quale, tra gli altri, il prof. Dell’Atti chiede chiarimenti in ordine alla procedura di riconoscimento dello studente attraverso proprie credenziali di accesso ai fini dell’accettazione del voto di esame, evidenziando problemi strutturali di aule non attrezzate e di insufficienza della rete wireless del plesso di Economia, che il prof. Di Rienzo puntualmente fornisce nel senso della possibilità di accesso dello studente alla procedura solo attraverso le proprie credenziali, evidenziando che il sistema ha incorporate le possibili default del procedimento (prevedendo la possibilità di compilazione del verbale da parte del docente attraverso un semplice foglio excel), con invito comunque a prendere nota dell’esigenza di verifica della cablatura di tutte le aule del predetto plesso; il Rettore, al riguardo, invita il prof. Dell’Atti a segnalare le aule non coperte ai fini della predetta verifica; il prof. Notarnicola nell’evidenziare il buon funzionamento del sistema presso il polo jonico, rileva l’opportunità di sollecitarne il più possibile l’utilizzo da parte di tutti, superando quanto prima le reticenze ancora esistenti e condividendo la proposta del prof. Di Rienzo circa l’attribuzione della seconda firma a personale non strutturato, con costi a proprio carico; mentre la dott.ssa Strippoli ne suggerisce l’attribuzione anche ai dottorandi di ricerca 128 S.A. 14/20.10.2014/p.11 facenti parte delle Commissioni d’esame in qualità di cultori della materia; il prof. Miano chiede ed ottiene chiarimenti sulla composizione delle commissioni d’esame ai sensi dell’art. 30, comma 6 del Regolamento Didattico e sul valore del libretto cartaceo, che verrà dematerializzato, ferma restando la possibilità di rilascio su richiesta dello studente; il sig. Silecchia, nel ringraziare gli uffici del CSI, nelle persone dei dott. Antonio Petrone e Rosa Ceglie, per il prezioso lavoro posto in essere a favore del processo di verbalizzazione digitale, evidenzia due criticità: la prima, relativa al ritiro da parte dei docenti del certificato di firma, indispensabile per il processo, considerato che ne risultano ritirati 1351 su circa 1500 e la seconda, inerente l’esigenza di informazione delle segreterie studenti dell’avvenuta verbalizzazione di un appello anche al fine di consentirne i dovuti controlli, rispetto alla quale il prof. Di Rienzo informa che si sta verificando la possibilità di trasmissione automatica in blocco dei verbali agli uffici di segreteria, generata dal sistema, mentre si rende necessario completare il processo di assegnazione della firma digitale ai docenti, estendendolo prioritariamente ai ricercatori non titolari di insegnamento, componenti delle Commissioni d’esame ed in secondo luogo al personale non strutturato, ivi compresi i cultori della materia, come sopra specificato; la prof.ssa Jacquet esprime qualche perplessità sull’attribuzione della seconda firma a personale non strutturato con costi a carico dello stesso; il prof. Mavelli, nel testimoniare il buon funzionamento del sistema, chiede ed ottiene ulteriori chiarimenti in merito, evidenziando lo scarso utilizzo della posta elettronica istituzionale da parte degli studenti, cui il prof. Di Rienzo replica richiamando le associazioni studentesche al proprio ruolo, fornendo agli studenti le opportune informazioni sul corretto utilizzo della stessa ed unendosi al prof. Laviano circa l’esigenza che già in fase di immatricolazione la procedura non possa essere conclusa se non attraverso l’utilizzo di tale indirizzo; il prof. Stella, nell’evidenziare, per il comparto di Medicina, l’esistenza di molti insegnamenti tenuti da personale ospedaliero, condivide la succitata proposta di attribuzione della seconda firma allo stesso personale, componente delle Commissioni d’esame, ferma restando, nelle more, l’autorizzazione al Coordinatore di Corso di studio ad apporre la seconda firma; il prof. Crescenzo rileva l’opportunità di estensione della seconda firma digitale a personale non strutturato solo in casi limitati ed a seguito di attenta ponderazione, così come la prof.ssa Da Molin, per la quale la stessa dovrebbe essere concessa prioritariamente a personale strutturato interno, previo adeguato censimento e solo successivamente, in casi eccezionali, a quello esterno; il prof. Stefanì ricorda l’obbligo giuridico di firma digitale per le amministrazioni pubbliche, che saranno valutate 129 S.A. 14/20.10.2014/p.11 anche in base all’attuazione della digitalizzazione dei processi amministrativi; il prof. Di Rienzo, nel concordare con la prof.ssa Da Molin circa l’esigenza di una preliminare verifica, eventualmente tramite i Direttori di Dipartimento, dei casi in cui si rende necessaria l’attribuzione della seconda firma digitale a personale non strutturato, fornisce ulteriori chiarimenti sul sistema di accettazione esplicita (tacito rifiuto) del voto di esame, che non è nulla di più rispetto a ciò che c’è sempre stato e consente la partecipazione attiva dello studente al processo di verbalizzazione, anche a garanzia dello stesso, sottolineando i pregi del sistema che, come già sperimentato, funziona anche con grossi numeri. Esce, alle ore 20,45, il sig. Silecchia. Al termine del dibattito, il prof. di Rienzo propone: − di intensificare da parte del Centro Servizi Informatici, presso la comunità universitaria (docenti, studenti, segreterie didattiche e studenti), la campagna divulgativa sulle modalità operative della “verbalizzazione digitale” degli esami; − di ratificare l’operato del Centro Servizi Informatici, di cui in narrativa, resosi necessario al fine di risolvere i problemi occorsi dall’avvio obbligatorio del sistema di “verbalizzazione digitale”, autorizzando altresì il Centro Servizi Informatici a procedere secondo le modalità adottate in caso di riproposizione delle medesime esigenze; − per quanto concerne la “doppia firma digitale”: o o o o di completare il processo di assegnazione della firma digitale ai docenti, estendendolo anche ai ricercatori non titolari di insegnamento, componenti delle Commissioni d’esame; di prevedere la possibilità di attribuire la firma digitale anche al personale non strutturato, componente delle Commissioni d’esame, su richiesta motivata del docente titolare dell’insegnamento, indirizzata al Direttore di Dipartimento, che ne valuterà la fondatezza, ai fini della concessione della relativa autorizzazione; di invitare i Direttori di Dipartimento, a tal ultimo fine, a procedere alla preliminare verifica dei casi in cui sussiste l’esigenza legata all’apposizione della seconda firma digitale; alle suddette condizioni, di prevedere, per il comparto di Medicina, la possibilità di attribuire la firma digitale anche al personale ospedaliero componente delle Commissioni d’esame, ferma restando, nelle more, l’autorizzazione al Coordinatore di Corso di studio ad apporre la seconda firma. Il Rettore, pone ai voti la proposta del prof. Di Rienzo fatta propria dalla Presidenza. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTE le proprie delibere del 19/23.04 e 03.12.2013 e 10.06.2014; VISTA la relazione predisposta dal Centro Servizi Informatici, in ordine alle principali criticità del processo di “verbalizzazione digitale”; 130 S.A. 14/20.10.2014/p.11 UDITA l’ampia illustrazione del prof. Di Rienzo, con particolare riferimento all’aspetto concernente la “doppia firma digitale” ed alla proposta di estendere la firma digitale anche al personale non strutturato componente delle Commissioni d’esame; SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito, DELIBERA − di intensificare da parte del Centro Servizi Informatici, presso la comunità universitaria (docenti, studenti, segreterie didattiche e studenti), la campagna divulgativa sulle modalità operative della “verbalizzazione digitale” degli esami; − di ratificare l’operato del Centro Servizi Informatici, di cui in narrativa, resosi necessario al fine di risolvere i problemi occorsi dall’avvio obbligatorio del sistema di “verbalizzazione digitale”, autorizzando altresì il Centro Servizi Informatici a procedere secondo le modalità adottate in caso di riproposizione delle medesime esigenze; − per quanto concerne la “doppia firma digitale”: o di completare il processo di assegnazione della firma digitale ai docenti, estendendolo anche ai ricercatori non titolari di insegnamento, componenti delle Commissioni d’esame; o di prevedere la possibilità di attribuire la firma digitale anche al personale non strutturato, componente delle Commissioni d’esame, su richiesta motivata del docente titolare dell’insegnamento, indirizzata al Direttore di Dipartimento, che ne valuterà la fondatezza, ai fini della concessione della relativa autorizzazione; o di invitare i Direttori di Dipartimento, a tal ultimo fine, a procedere alla preliminare verifica dei casi in cui sussiste l’esigenza legata all’apposizione della seconda firma digitale; o alle suddette condizioni, di prevedere, per il comparto di Medicina, la possibilità di attribuire la firma digitale anche al personale ospedaliero componente delle Commissioni d’esame, ferma restando, nelle more, l’autorizzazione al Coordinatore di Corso di studio ad apporre la seconda firma. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 131 S.A. 14/20.10.2014/p.12 VII. PERSONALE PRESTAZIONI D’OPERA INTELLETTUALE PER SVOLGIMENTO CORSI DI INSEGNAMENTO A TITOLO GRATUITO E ONEROSO – EX FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA – A.A. 2009/2010 Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Divisione Personale Docente – Area Contratti per la didattica – Settore Professori a contratto ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““Il Consiglio della ex Facoltà di Medicina e Chirurgia, con delibere del 28.9.2009, 2.11.2009, 11.12.2009, 21.12.2009, 18.1.2010, 15.2.2010, 8.3.2010, 10.5.2010, 27.9.2010 e 2.4.2012, ha avanzato, per l’ anno accademico 2009/2010, la richiesta di stipulazione di contratti di diritto privato di lavoro autonomo, ai sensi del D.M. 8.7.2008, per l’attivazione dei seguenti corsi ufficiali, con i sotto indicati soggetti, la cui spesa graverà sui fondi indicati dal competente Dipartimento gestione delle risorse finanziarie di questa Università. Altamura Giuseppe Angelini Marzia Argentieri Azzurra Ascatigno Leonardo Ascatigno Leonardo Corso ufficiale di CANOA E CANOTTAGGIO 2° anno- 2° sem. Corso ufficiale di ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO-3° anno 2°sem. Corso ufficiale di CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE-3° anno 2° sem. Corso ufficiale di TEORIA, TECNICA E DIDATTICA DEGLI SPORT DELL'ACQUA 23°anno 2°sem. Corso ufficiale di PALLANUOTO3°anno 2° sem. SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE - sede di Bari MEDF/02 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito FISIOTERAPIA - sede di Bari ICAR/1 6 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito FISIOTERAPIA - sede di Bari L12 Cf ART/06 ore u 1 Titolo gratuito SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE - sede di Bari MEDF/02 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE - sede di Bari MEDF/02 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito 132 S.A. 14/20.10.2014/p.12 Bonvino Corso ufficiale di Michelangelo AA. SS. ACQUATICHE PER LE DIVERSE ABILITA'-3°anno 2°sem. Brunetti Corso ufficiale di Francesco INFORMATICA Bukvic Nenad Capitelli Paolo Cifarelli Rosaria Alba Dagostino Anna De Donno Antonio De Nuccio Francesco Del Villano Nadia Del Villano Nadia Corso ufficiale di GENETICA MEDICA-1°anno 1°sem. Corso ufficiale di LEGISLAZIONE SANITARIA IN PSICHIATRIA3°anno 2° sem. Corso ufficiale di ONCOLOGIA MEDICA-2°anno 2°sem. Corso ufficiale di ISTITUZIONE DI DIRITTO PUBBLICO Corso ufficiale di MEDICINA LEGALE- 2°anno 2°sem. Corso ufficiale di ANATOMIA UMANA- 1°anno1°sem. Corso ufficiale di LOGOPEDIA GENERALE E LINGUISTICA1°anno. 2°sem. Corso ufficiale di PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI1°anno 2° sem. SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE - sede di Bari MEDF/02 20 Cf ore u 2 Titolo gratuito 12 Cf ore u 1 INFERMIERISTICA - sede MED/03 24 Cf di Bari ore u 2 Titolo gratuito ASSISTENZA SANITARIA INF/01 - sede di Bari TECNICA DI RIABILITAZIONE PSICHIATRICA - sede di Bari 991,68 (al netto di tutti gli oneri previdenzial i ed assistenziali ) MED/25 18 Cf Titolo ore u gratuito 1,5 INFERMIERISTICA - sede MED/06 12 Cf di Bari ore u 1 Titolo gratuito EDUCAZIONE PROFESSIONALE - sede di Bari IUS/09 12 Cf ore u 1 Titolo gratuito SCIENZE DELLA PREVENZIONE - sede di Bari MED/43 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito INFERMIERISTICA - sede BIO/16 di Bari 36 Cf ore u 3 Titolo gratuito LOGOPEDIA - sede di Bari MPSI/01 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE - sede di Bari MPSI/06 30 Cf Titolo ore u gratuito 2,5 133 S.A. 14/20.10.2014/p.12 Di Leo Michele Di Leo Michele Di Leo Michele Fazio Leonardo Fazio Leonardo Fazio Leonardo Corso ufficiale di CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE-3° anno 2° sem. Corso ufficiale di ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO-3° anno 2°sem. Corso ufficiale di ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO-3° anno 2°sem. Corso ufficiale di PSICOLOGIA GENERALE1°anno 2°sem. Corso ufficiale di PSICOLOGIA GENERALE3°anno 2°sem. Corso ufficiale di PSICOLOGIA GENERALE1°anno 2°sem. Ferrazzano Corso ufficiale di Maria Marina INGLESE SCIENTICO1°anno 1°sem. Ferrazzano Corso ufficiale di Maria Marina INGLESE SCIENTICO3°anno 2°sem. Fornasari Corso ufficiale di Alberto PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE-2°anno 2°sem. Gaballo Corso ufficiale di Antonio CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA1°anno 1°sem. FISIOTERAPIA - sede di Bari L12 Cf ART/06 ore u 1 Titolo gratuito FISIOTERAPIA - sede di Bari ICAR/1 6 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito FISIOTERAPIA - sede di Bari ICAR/1 6 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito TECNICHE DI NEUROFISIOPATOLOGI A - sede di Bari MPSI/01 18 Cf Titolo ore u gratuito 1,5 TECNICHE DI FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE sede di Bari TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA - sede di Bari OSTETRICIA - sede di Bari MPSI/01 12 Cf ore u 1, Titolo gratuito MPSI/01 12 Cf ore u 1 Titolo gratuito LLIN/12 36 Cf ore u 3 Titolo gratuito OSTETRICIA - sede di Bari LLIN/12 12 Cf ore u 1 Titolo gratuito FISIOTERAPIA - sede di Bari M12 Cf PED/01 ore u 1 Titolo gratuito INFERMIERISTICA - sede BIO/10 di Bari 134 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito S.A. 14/20.10.2014/p.12 Guadagno Ennio Pompeo Iannulli Miriam Leali Giovanni Marrelli Massimo Walter Massagli Angelo Mingarelli Maurizio Mingarelli Maurizio Musajo Somma Laura Musajo Somma Laura Napoli Claudio Negro Claudio Corso ufficiale di SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE E TERRITORIO2°anno 2°sem. Corso ufficiale di INGLESE SCIENTICO1°anno 1°sem. Corso ufficiale di TEORIA E METODI DI VALUTAZIONE MOTORIA ED ATTITUDINALE2°anno 2° sem. Corso ufficiale di IGIENE SPECIALE IN CHIURGIA OROMASCELLARE3°anno 2°sem. Corso ufficiale di PSICOPATOLOGIA DELL'ETA'' EVOLUTIVA2°anno 2°sem. Corso ufficiale di FISIOLOGIA1°anno 1° sem. Corso ufficiale di FISIOLOGIA1anno 1sem. EDUCAZIONE PROFESSIONALE - sede di Bari SPS/10 36 Cf ore u 3 Titolo gratuito INFERMIERISTICA - sede Ldi Bari LIN/12 36 Cf ore u 3 Titolo gratuito SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE - sede di Bari MEDF/02 20 Cf ore u 2 Titolo gratuito IGIENE DENTALE - sede di Bari MED/42 36 Cf ore u 3 Titolo gratuito FISIOTERAPIA - sede di Bari MED/39 12 Cf ore u 1 Titolo gratuito Corso ufficiale di STORIA DELLA MEDICINA Corso ufficiale di STORIA DELLA MEDICINA-1°anno 2°sem. Corso ufficiale di INFORMATICA1°anno 1° sem. Corso ufficiale di NEUROLOGIA 23°anno 1° sem. EDUCAZIONE MED/02 6 Cf Titolo PROFESSIONALE - sede ore u gratuito di Bari 0,5 ASSISTENZA SANITARIA MED/02 12 Cf Titolo - sede di Bari ore u gratuito 1 INFERMIERISTICA - sede BIO/09 di Bari INFERMIERISTICA - sede BIO/09 di Bari 36 Cf ore u 3 36 Cf ore u 3 1487,52 (al netto di tutti gli oneri previdenzial i ed assistenziali ) INFERMIERISTICA - sede INF/01 di Bari Titolo gratuito FISIOTERAPIA - sede di Bari Titolo gratuito 135 12 Cf ore u 1 MED/26 18 Cf ore u 1,5 Titolo gratuito S.A. 14/20.10.2014/p.12 Nuzzo Fabio Corso ufficiale di SOCIOLOGIA GENARALE1°anno 2°sem. Nuzzo Fabio Corso ufficiale di SOCIOLOGIA GENARALE3°anno 2°sem. Palmirotta Corso ufficiale di Francesco FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO1°anno. 2°sem. Palmirotta Corso ufficiale di Francesco PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELLA EDUCAZIONE2°anno 2°sem. Palmirotta Corso ufficiale di Francesco PSICOSOMATICA3anno 1°sem. Palmirotta Francesco Pietanza Elena Pietanza Elena Pietanza Elena Pisciotta Eustachio Recchia Giuseppe Corso ufficiale di PSICOTERAPIA PSICODINAMICA 3°ANNO 2°SEM. Corso ufficiale di DIRITTO DEL LAVORO-3°anno 2°sem. Corso ufficiale di DIRITTO DEL LAVORO-3°anno 2°sem. Corso ufficiale di DIRITTO DEL LAVORO E AMMINISTRATIVO1°anno 2°sem. Corso ufficiale di MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA2°anno 2°sem. Corso ufficiale di DIRITTO DEL LAVORO-3°anno 2°sem. EDUCAZIONE PROFESSIONALE - sede di Bari SPS/07 18 Cf Titolo ore u gratuito 1,5 INFERMIERISTICA - sede SPS/07 di Bari 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito LOGOPEDIA - sede di Bari MFIL/05 12 Cf ore u 1 Titolo gratuito ASSISTENZA SANITARIA M- sede di Bari PSI/04 12 Cf ore u 1 Titolo gratuito TECNICA DI MED/25 24 Cf RIABILITAZIONE ore u PSICHIATRICA - sede di 2 Bari TECNICA DI MED/25 24 Cf RIABILITAZIONE ore u PSICHIATRICA - sede di 2 Bari ASSISTENZA SANITARIA IUS/07 6 Cf - sede di Bari ore u 0,5 Titolo gratuito TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO sede di Bari SCIENZE DELLA PREVENZIONE - sede di Bari IUS/07 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito IUS/07 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito FISIOTERAPIA - sede di Bari MED/34 30 Cf Titolo ore u gratuito 2,5 TECNICHE DI FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE sede di Bari IUS/07 136 12 Cf ore u 1 Titolo gratuito Titolo gratuito Titolo gratuito S.A. 14/20.10.2014/p.12 Ricco Luigi Rosa Rosa Anna Santantonio Andrea Schino Francesco Simplicio Sirio Simplicio Sirio Spilotro Paolo Stomeo Roberto Surano Paolo Tateo Tommaso Corso ufficiale di TEORIA, TECNICA E DIDATTICA DELLE ATTIVITA' MOTORIE PER L'ETA' ADULTA E ANZIANA-2°anno 2°sem. Corso ufficiale di TEORIA, TECNICA E DIDATTICA DELLE ATTIVITA' MOTORIE PER LE DIVERSE ABILITA'3°anno 2°sem. Corso ufficiale di CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE-3° anno 2° sem. Corso ufficiale di SOCIOLOGIA GENARALE3°anno 2°sem. Corso ufficiale di BIOETICA-3°anno 2°anno Corso ufficiale di LEGISLAZIONE SANITARIA IN PSICHIATRIA3°anno 2° sem. Corso ufficiale di ATLETICA LEGGERA 11°anno 2° sem. Corso ufficiale di SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI3°anno 2°sem. Corso ufficiale di INGLESE SCIENTICO3°anno 2°sem. Corso ufficiale di ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO-3° anno 2°sem. SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE - sede di Bari MEDF/01 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE - sede di Bari MEDF/01 20 Cf ore u 2 Titolo gratuito FISIOTERAPIA - sede di Bari L12 Cf ART/06 ore u 1 Titolo gratuito INFERMIERISTICA - sede SPS/07 di Bari 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito INFERMIERISTICA - sede MED/02 12 Cf di Bari ore u 1 TECNICA DI MED/25 18 Cf RIABILITAZIONE ore u PSICHIATRICA - sede di 1,5 Bari Titolo gratuito SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE - sede di Bari 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito INFERMIERISTICA - sede INGdi Bari INF/05 12 Cf ore u 1 Titolo gratuito FISIOTERAPIA - sede di Bari LLIN/12 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito FISIOTERAPIA - sede di Bari ICAR/1 6 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito 137 MEDF/02 Titolo gratuito S.A. 14/20.10.2014/p.12 Tateo Tommaso Taurisano Paolo Corso ufficiale di ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO-3° anno 2°sem. Corso ufficiale di PSICOLOGIA GENERALE 21°anno 2°sem. FISIOTERAPIA - sede di Bari ICAR/1 6 24 Cf ore u 2 Titolo gratuito EDUCAZIONE PROFESSIONALE - sede di Bari MPSI/01 18 Cf Titolo ore u gratuito 1,5 Per i corsi in parola, regolarmente espletati, sono state esperite le procedure previste dal Regolamento di cui al D.M. 8.7.2008, per cui gli studiosi indicati per la stipula non appartengono ai ruoli di questa Università. Quanto sopra premesso, il Rettore invita questo Consesso a volersi pronunciare in merito.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO il D.Lgs. n. 368 del 06.09.2001; VISTO il D.M. 08.07.2008; VISTO il Regolamento di cui al succitato D.M. 08.07.2008; VISTE le delibere del Consiglio della ex Facoltà di Medicina e Chirurgia, adottate nelle sedute del 28.9.2009, 2.11.2009, 11.12.2009, 21.12.2009, 18.1.2010, 15.2.2010, 08.03.2010, 10.05.2010, 27.09.2010 e 02.04.2012, DELIBERA per gli aspetti di propria competenza, che le prestazioni d’opera intellettuale di insegnamento effettuate nell’anno accademico 2009/2010, di seguito indicate, siano riconducibili a contratti di diritto privato di lavoro autonomo, disciplinabili ai sensi del D.M. 08.07.2008 le cui proposte vengono, ora per allora, approvate. Altamura Giuseppe Angelini Marzia Argentieri Azzurra Corso ufficiale di CANOA E CANOTTAGGIO 2° anno- 2° sem. Corso ufficiale di ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO-3° anno 2°sem. Corso ufficiale di CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE-3° anno 2° sem. SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari MEDF/02 24 Cfu ore 2 FISIOTERAPIA - sede di Bari ICAR/16 24 Cfu ore 2 FISIOTERAPIA - sede di Bari LART/06 138 12 Cfu ore 1 S.A. 14/20.10.2014/p.12 Ascatigno Leonardo Corso ufficiale di TEORIA, TECNICA E DIDATTICA DEGLI SPORT DELL'ACQUA 2- 3°anno 2°sem. Ascatigno Corso ufficiale di Leonardo PALLANUOTO3°anno 2° sem. Bonvino Corso ufficiale di AA. Michelangelo SS. ACQUATICHE PER LE DIVERSE ABILITA'-3°anno 2°sem. Brunetti Corso ufficiale di Francesco INFORMATICA Bukvic Corso ufficiale di Nenad GENETICA MEDICA1°anno 1°sem. Capitelli Corso ufficiale di Paolo LEGISLAZIONE SANITARIA IN PSICHIATRIA-3°anno 2° sem. Cifarelli Corso ufficiale di Rosaria Alba ONCOLOGIA MEDICA-2°anno 2°sem. Dagostino Corso ufficiale di Anna ISTITUZIONE DI DIRITTO PUBBLICO De Donno Corso ufficiale di Antonio MEDICINA LEGALE2°anno 2°sem. De Nuccio Corso ufficiale di Francesco ANATOMIA UMANA1°anno-1°sem. Del Villano Corso ufficiale di Nadia LOGOPEDIA GENERALE E LINGUISTICA1°anno. 2°sem. SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari MEDF/02 24 Cfu ore 2 SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari MEDF/02 24 Cfu ore 2 MEDF/02 20 Cfu ore 2 Del Villano Nadia Corso ufficiale di PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI1°anno 2° sem. ASSISTENZA SANITARIA - INF/01 sede di Bari INFERMIERISTICA - sede di MED/03 Bari 12 ore 24 ore TECNICA DI RIABILITAZIONE PSICHIATRICA - sede di Bari MED/25 18 Cfu ore 1,5 INFERMIERISTICA - sede di MED/06 Bari 12 Cfu ore 1 EDUCAZIONE IUS/09 PROFESSIONALE - sede di Bari SCIENZE DELLA MED/43 PREVENZIONE - sede di Bari INFERMIERISTICA - sede di BIO/16 Bari 12 Cfu ore 1 LOGOPEDIA - sede di Bari MPSI/01 24 Cfu ore 2 SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE - sede di Bari MPSI/06 30 Cfu ore 2,5 139 Cfu 1 Cfu 2 24 Cfu ore 2 36 Cfu ore 3 S.A. 14/20.10.2014/p.12 Di Leo Michele Di Leo Michele Di Leo Michele Fazio Leonardo Fazio Leonardo Fazio Leonardo Corso ufficiale di CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE-3° anno 2° sem. Corso ufficiale di ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO-3° anno 2°sem. Corso ufficiale di ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO-3° anno 2°sem. Corso ufficiale di PSICOLOGIA GENERALE- 1°anno 2°sem. Corso ufficiale di PSICOLOGIA GENERALE- 3°anno 2°sem. Corso ufficiale di PSICOLOGIA GENERALE- 1°anno 2°sem. Ferrazzano Corso ufficiale di Maria Marina INGLESE SCIENTICO- 1°anno 1°sem. Ferrazzano Corso ufficiale di Maria Marina INGLESE SCIENTICO- 3°anno 2°sem. Fornasari Corso ufficiale di Alberto PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE-2°anno 2°sem. Gaballo Corso ufficiale di Antonio CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA- 1°anno 1°sem. FISIOTERAPIA - sede di Bari LART/06 12 Cfu ore 1 FISIOTERAPIA - sede di Bari ICAR/16 24 Cfu ore 2 FISIOTERAPIA - sede di Bari ICAR/16 24 Cfu ore 2 TECNICHE DI NEUROFISIOPATOLOGIA sede di Bari MPSI/01 18 Cfu ore 1,5 TECNICHE DI FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE - sede di Bari TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA - sede di Bari OSTETRICIA - sede di Bari MPSI/01 12 Cfu ore 1, MPSI/01 12 Cfu ore 1 OSTETRICIA - sede di Bari L-LIN/12 12 Cfu ore 1 L-LIN/12 36 Cfu ore 3 FISIOTERAPIA - sede di Bari MPED/01 12 Cfu ore 1 INFERMIERISTICA - sede di BIO/10 Bari 24 Cfu ore 2 140 S.A. 14/20.10.2014/p.12 Guadagno Ennio Pompeo Iannulli Miriam Leali Giovanni Marrelli Massimo Walter Massagli Angelo Mingarelli Maurizio Mingarelli Maurizio Musajo Somma Laura Musajo Somma Laura Napoli Claudio Negro Claudio Nuzzo Fabio Corso ufficiale di SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE E TERRITORIO- 2°anno 2°sem. Corso ufficiale di INGLESE SCIENTICO- 1°anno 1°sem. Corso ufficiale di TEORIA E METODI DI VALUTAZIONE MOTORIA ED ATTITUDINALE2°anno 2° sem. Corso ufficiale di IGIENE SPECIALE IN CHIURGIA OROMASCELLARE-3°anno 2°sem. Corso ufficiale di PSICOPATOLOGIA DELL'ETA'' EVOLUTIVA-2°anno 2°sem. Corso ufficiale di FISIOLOGIA- 1°anno 1° sem. Corso ufficiale di FISIOLOGIA- 1anno 1sem. Corso ufficiale di STORIA DELLA MEDICINA Corso ufficiale di STORIA DELLA MEDICINA-1°anno 2°sem. Corso ufficiale di INFORMATICA1°anno 1° sem. Corso ufficiale di NEUROLOGIA 23°anno 1° sem. Corso ufficiale di SOCIOLOGIA GENARALE-1°anno 2°sem. EDUCAZIONE PROFESSIONALE - sede di Bari SPS/10 36 Cfu ore 3 INFERMIERISTICA - sede di L-LIN/12 36 Cfu Bari ore 3 SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari MEDF/02 20 Cfu ore 2 IGIENE DENTALE - sede di Bari MED/42 36 Cfu ore 3 FISIOTERAPIA - sede di Bari MED/39 12 Cfu ore 1 INFERMIERISTICA - sede di BIO/09 Bari 36 Cfu ore 3 INFERMIERISTICA - sede di BIO/09 Bari 36 Cfu ore 3 EDUCAZIONE PROFESSIONALE - sede di Bari ASSISTENZA SANITARIA sede di Bari MED/02 6 Cfu ore 0,5 MED/02 12 Cfu ore 1 INFERMIERISTICA - sede di INF/01 Bari 12 Cfu ore 1 FISIOTERAPIA - sede di Bari MED/26 18 Cfu ore 1,5 EDUCAZIONE PROFESSIONALE - sede di Bari 18 Cfu ore 1,5 141 SPS/07 S.A. 14/20.10.2014/p.12 Nuzzo Fabio Palmirotta Francesco Palmirotta Francesco Palmirotta Francesco Palmirotta Francesco Pietanza Elena Pietanza Elena Pietanza Elena Pisciotta Eustachio Recchia Giuseppe Corso ufficiale di SOCIOLOGIA GENARALE-3°anno 2°sem. Corso ufficiale di FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO-1°anno. 2°sem. Corso ufficiale di PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELLA EDUCAZIONE-2°anno 2°sem. Corso ufficiale di PSICOSOMATICA3anno 1°sem. Corso ufficiale di PSICOTERAPIA PSICODINAMICA 3°ANNO 2°SEM. Corso ufficiale di DIRITTO DEL LAVORO-3°anno 2°sem. Corso ufficiale di DIRITTO DEL LAVORO-3°anno 2°sem. Corso ufficiale di DIRITTO DEL LAVORO E AMMINISTRATIVO1°anno 2°sem. Corso ufficiale di MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA2°anno 2°sem. Corso ufficiale di DIRITTO DEL LAVORO-3°anno 2°sem. INFERMIERISTICA - sede di SPS/07 Bari 24 Cfu ore 2 LOGOPEDIA - sede di Bari M-FIL/05 12 Cfu ore 1 ASSISTENZA SANITARIA sede di Bari MPSI/04 12 Cfu ore 1 TECNICA DI RIABILITAZIONE PSICHIATRICA - sede di Bari TECNICA DI RIABILITAZIONE PSICHIATRICA - sede di Bari ASSISTENZA SANITARIA sede di Bari MED/25 24 Cfu ore 2 MED/25 24 Cfu ore 2 IUS/07 6 Cfu ore 0,5 TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO - sede di Bari SCIENZE DELLA PREVENZIONE - sede di Bari IUS/07 24 Cfu ore 2 IUS/07 24 Cfu ore 2 FISIOTERAPIA - sede di Bari MED/34 30 Cfu ore 2,5 TECNICHE DI IUS/07 FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE - sede di Bari 12 Cfu ore 1 142 S.A. 14/20.10.2014/p.12 Ricco Luigi Corso ufficiale di TEORIA, TECNICA E DIDATTICA DELLE ATTIVITA' MOTORIE PER L'ETA' ADULTA E ANZIANA-2°anno 2°sem. Rosa Rosa Corso ufficiale di Anna TEORIA, TECNICA E DIDATTICA DELLE ATTIVITA' MOTORIE PER LE DIVERSE ABILITA'-3°anno 2°sem. Santantonio Corso ufficiale di Andrea CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE-3° anno 2° sem. Schino Corso ufficiale di Francesco SOCIOLOGIA GENARALE-3°anno 2°sem. Simplicio Corso ufficiale di Sirio BIOETICA-3°anno 2°anno Simplicio Corso ufficiale di Sirio LEGISLAZIONE SANITARIA IN PSICHIATRIA-3°anno 2° sem. Spilotro Corso ufficiale di Paolo ATLETICA LEGGERA 1- 1°anno 2° sem. Stomeo Corso ufficiale di Roberto SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI3°anno 2°sem. Surano Paolo Corso ufficiale di INGLESE SCIENTICO- 3°anno 2°sem. Tateo Corso ufficiale di Tommaso ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO-3° anno 2°sem. SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari MEDF/01 24 Cfu ore 2 SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari MEDF/01 20 Cfu ore 2 FISIOTERAPIA - sede di Bari LART/06 12 Cfu ore 1 INFERMIERISTICA - sede di SPS/07 Bari 24 Cfu ore 2 INFERMIERISTICA - sede di MED/02 Bari 12 Cfu ore 1 TECNICA DI RIABILITAZIONE PSICHIATRICA - sede di Bari MED/25 18 Cfu ore 1,5 SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari INFERMIERISTICA - sede di Bari MEDF/02 24 Cfu ore 2 INGINF/05 12 Cfu ore 1 FISIOTERAPIA - sede di Bari L-LIN/12 24 Cfu ore 2 FISIOTERAPIA - sede di Bari ICAR/16 24 Cfu ore 2 143 S.A. 14/20.10.2014/p.12 Tateo Tommaso Taurisano Paolo Corso ufficiale di ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO-3° anno 2°sem. Corso ufficiale di PSICOLOGIA GENERALE 2-1°anno 2°sem. FISIOTERAPIA - sede di Bari ICAR/16 24 Cfu ore 2 EDUCAZIONE PROFESSIONALE - sede di Bari MPSI/01 18 Cfu ore 1,5 Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 144 S.A. 14/20.10.2014/p.13ritiro VII. PERSONALE FINANZIAMENTI ESTERNI PER LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE DI RUOLO: ESAME PROPOSTE Il Rettore fa presente che l’argomento in oggetto viene ritirato dall’ordine del giorno, su richiesta del Dirigente del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSNeR, formulata con nota mail in data 09.10.2014, avendo ritenuto di sottoporre la questione prioritariamente all’attenzione del Consiglio di Amministrazione. Il Senato Accademico prende atto. 145 S.A. 14/20.10.2014/p.14 VII. PERSONALE UTILIZZO PUNTI ORGANICO PER RECLUTAMENTO DOCENTI DI II FASCIA AI SENSI DELL’ART 18, COMMA 1, DELLA LEGGE N. 240/2010: PROPOSTE DEI DIPARTIMENTI Esce, alle ore 21,05, il prof. Fracassi. Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Divisione Personale Docente – Area Docenti – Settore Abilitazione nazionale, Convenzioni fra Atenei per ricerca e didattica, Istituti innovativi: ““L’ufficio riferisca che il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 24.09.2014 ha approvato il Piano di arruolamento dei professori associati con utilizzo dei P.O. del Piano straordinario associati 2012/2013 e recupero sui P.O. ordinari 2014, secondo quanto rappresentato dalla Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale docente e verifica degli aspetti connessi e da questo Consesso nella riunione del 15/22.09.2014. A tal fine il citato Consiglio ha previsto, all’esito dell’assegnazione dei P.O. ordinari 2014, l’assegnazione di n. 31 posti di professore di II fascia, ripartiti fra i dipartimenti secondo lo schema riportato nella stessa delibera, da coprirsi con le modalità di cui all’art.18, c. 1, della Legge 240/2010. Come disposto nel deliberato in questione, sono stati invitati i Dipartimenti a trasmettere le deliberazioni di competenza recanti l’indicazione dei settori concorsuali per i quali indire i bandi di concorso, individuati in base al proprio fabbisogno, in coerenza con la programmazione e nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo ai sensi dell’art. 18 e 24 della Legge 240/2010. In merito alle deliberazioni da adottare da parte dei dipartimenti, in data 3 ottobre è pervenuta una richiesta di chiarimenti su alcuni punti del citato Regolamento da parte del Direttore di Dipartimento di Scienze Economiche e metodi matematici, prof. Fenicia (all. n. 1), a cui è stato dato riscontro con nota prot. 69426 del 9.10.2014, trasmessa, ad ogni buon fine, a tutti gli altri direttori di dipartimento(all.2) A tale risposta di chiarimenti ha fatto seguito (all. 3) altra nota rettorale di precisazioni in merito alla composizione del Consiglio delle strutture dipartimentali distinta a seconda che si tratti di individuazione delle tipologie di procedure per lo svolgimento delle valutazioni dei candidati (maggioranza assoluta dei professori di I e II fascia) ovvero dei settori concorsuali e disciplinari per cui i dipartimenti formulano richieste di posti in organico (maggioranza dei professori e ricercatori). Di seguito è pervenuta e-mail con cui sono stati posti ulteriori quesiti da parte del Direttore del dipartimento di Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica, prof.ssa Svelto, … (all. 4). L’ufficio in base a una ricognizione delle delibere pervenute da parte dei Dipartimenti ha approntato il sotto riportato prospetto: n. posti Data deliberazione Biologia 1 10.10.2014 S.C. 05/A2 (SSD BIO/04) Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica 2 09.10.2014 SC 05/D1 –SSD BIO/09 Dipartimento 146 Note S.A. 14/20.10.2014/p.14 Chimica 1 Dell’Emergenza e dei trapianti di organi 1 14.10.2014 25.09.2014/ 8.10.2014 09.10.2014 SC 05/E1 –SSD BIO/10 SC 03/B1 –SSD CHIM/03 Farmacia-scienze del farmaco Filosofia, letteratura, storia e scienze sociali (FLESS) Fisica (interateneo) Giurisprudenza 2 1 30.09.2014 08.10.2014 S.C. 03/D1 SSD CHIM/08 1 2 09.10.2014 10.10.2014 Informatica Interdisciplinare di Medicina 1 1 07.10.2014 09.10.2014 Jonico in Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture 2 28.07.2014/ 13.10.2014 Lettere lingue arti. Italianistica e culture comparate 2 07.10.2014 Matematica Medicina veterinaria Scienze agro-ambientali e territoriali Scienze biomediche e oncologia umana Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti (Di.S.S.P.A.) Scienze dell’antichità e del tardo antico Scienze della formazione, psicologia, comunicazione 1 1 1 0 2 09.10.2014 08.10.2014 07.10.2014 -----------------8.10.2014// SC 02/A1 –SSD FIS/01 SC 12/H3 – SSD IUS/20 SC 12/B2 – SSD IUS/07 SC 01/B1-SSD INF/01 S.C. 06/I1, SSD MED/36 indicato-supporto , manca assistenziale parere Sc.Med. S.C. 13/B5 –SSD SECSP/13 – SC 12/E2 –SSD IUS/21 SC 10/H1 –SSD L-LIN/03 SC 10/F1 – SSD L-FILLET/10 SC 01/A3 –SSD MAT/05 SC 07/H 3 SSD VET/05 SC 07/C1 –SSD AGR/10 1 2 09.10.2014 09.10.2014 SC 10/D1 –SSD L-ANT/03 SC11/D2 - SSD M-PED/04 SC 11/E1 – SSD M-PSI/03 SSD M-PSI/01 Scienze della terra e geoambientali 1 26.09.2014 SSD GEO/08 manca S.C. e indic. per il bando Scienze economiche e metodi matematici 1 09.10.2014 Scienze politiche 2 10.10.2014 Studi aziendali e giusprivatistici 1 10.10.2014 SSD SECS-P/01 – Macrosettore 13/A S.C.12/B2 – SSDIUS/07 S.C. 14/D1 – SSD-SPS/09 SC13/B5-SSD SECS-P/13 Scienze mediche di base, neuroscienze e organi di senso 1 D.D. 9..10.2014 SSD MED/41 delibera solo per la chiamata, mancano indicazioni per il bando. e SC SC 11/C5 06ⱱ SSD M-FIL ---------------------SC 07/F2 SSD AGR/16 SC07/F1 – SSD AGR/15 SC 05/H1 Dal suindicato prospetto pertanto si evince che sono pervenute tutte le deliberazioni dei Dipartimenti, ma da un primo esame, e salvo ulteriori approfondimenti, sembrerebbe che alcuni deliberati non contengono tutte le informazioni necessarie per l’emissione dei relativi bandi di selezione. Per quanto concerne le deliberazione dei Dipartimenti clinici non risulta agli atti che si sia espresso altresì il Consiglio della Scuola di Medicina che, ai sensi dell’ artt. 53, c.6, lett. c) dello Statuto di questo Ateneo, per gli aspetti di propria competenza, rende ai Dipartimenti afferenti pareri obbligatori sulle richieste di nuovi posti in organico di professore di ruolo e di ricercatore a tempo determinato di settori ad essi afferenti e sulle assegnazioni dei posti di professore di ruolo e delle unità di ricercatore a tempo 147 S.A. 14/20.10.2014/p.14 determinato” e, ai sensi dell’ 54, c.7 lett. e), dello stesso Statuto “ esprime parere in ordine alle richieste dei dipartimenti sulla programmazione triennale per la copertura di posti di ricercatore e di professore, tenendo conto dell’indiscindibilità delle funzioni di didattica, di ricerca e assistenziali”. A questo riguardo si fa presente che è pervenuta una e mail dello scorso 8 ottobre da parte del Presidente della Scuola prof. Paolo Livrea che chiede di conoscere il termine entro cui il C.d.S. debba esprimersi atteso che detto Consiglio è stato convocato per il 15 c.m. e non è pervenuta alla Presidenza alcuna delibera da parte dei Consigli dei Dipartimenti interessati….. (all. 5). Attesa l’urgenza di provvedere all’emanazione del bando relativo alla selezione per la chiamata di professore di II fascia secondo le modalità dell’art. 18, c. 1, della legge 29.12.2010, n. 240 in considerazione che l’intero procedimento relativo alle chiamate deve concludersi entro il 30.06.2015, a norma dell’art. 14, c. 4 del D.L. 24.06.2014, n. 90,convertito in Legge 11.08.2014, n. 114, nelle more dell’ acquisizione di tutti i dati e i verbali propedeutici, è stato predisposto uno schema di decreto rettorale (all. 5) relativo alla suindicata selezione pubblica che viene sottoposto all’attenzione di questo Consesso. Si ritiene evidenziare a tale proposito che l’ufficio ravvisa l’opportunità di adottare un bando di selezione per ogni Dipartimento al fine di evitare (in caso si volesse adottare un unico bando per tutti i Dipartimenti) l’interruzione dell’intero procedimento in caso di eventuali impugnative.”” Si svolge sull’argomento un breve dibattito, nel corso del quale, viene illustrato il surriportato prospetto ricognitivo delle deliberazioni pervenute dai Dipartimenti, ai fini della proposta al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 27, comma 2, lett. k) dello Statuto di Ateneo, della messa a concorso di n. 31 posti di professore di II fascia, da reclutarsi con le modalità di cui all’art. 18, comma 1 della Legge n. 240/2010, giusta delibera consiliare del 24.09.2014, mentre, in particolare, la prof.ssa Svelto rappresenta l’esigenza di indicazioni operative univoche relativamente agli adempimenti successivi all’assumenda deliberazione nella materia de qua. Il Rettore, quindi, tenuto conto di quanto evidenziato dalla prof.ssa Svelto, nonché di quanto ulteriormente rappresentato dall’Ufficio istruttorio - circa l’opportunità di un controllo approfondito dei deliberati dipartimentali, di cui alcuni sembrerebbero manchevoli di talune informazioni necessarie per l’emissione del bando di selezione, oltre che di adottare un bando di selezione per ogni Dipartimento, al fine di evitare l’interruzione dell’intero procedimento in caso di eventuali impugnative, con la proposta di uno schema tipo di bando di indizione delle procedure di selezione di che trattasi – propone di demandare alla Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale docente e verifica degli aspetti connessi, con il supporto dei competenti Uffici del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R (Divisione 148 S.A. 14/20.10.2014/p.14 Personale Docente e Area Reclutamento) la verifica di legittimità e della completezza dei dati delle delibere assunte dai Dipartimenti, ai fini della emanazione del bando di selezione, nonché la definizione di indicazioni operative univoche relativamente agli adempimenti successivi, riferendone al Senato Accademico in occasione della riunione di aggiornamento prevista per il giorno 20.10 p.v., rinviando a detta riunione ogni determinazione in merito allo schema tipo di bando di indizione delle procedure di selezione di che trattasi. Egli invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la Legge 30 dicembre 2010, n. 240; VISTO il D. Lgs. 29 marzo 2012, n. 49 “Disciplina per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei, in attuazione della delega prevista dall’art. 5, comma 1 della Legge 30 dicembre 2010, n. 240 e per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal comma 1, lettere b) e c), secondo i principi normativi e i criteri direttivi stabiliti al comma 4, lettere b), c), d), e) ed f) e al comma 5”,ed in particolare l’art. 4, concernente la “programmazione triennale del personale”; VISTA la nota MIUR n. 21381 del 17.10.2013; VISTO il D.I. 28 dicembre 2012, concernente “Piano straordinario 20122013 per la chiamata di professori di seconda fascia” e relativi allegati; VISTO l’art. 14, comma 4 del D.L. 24 giugno 2014, n. 90, coordinato con la legge di conversione 11 agosto 2014, n. 114; VISTO lo Statuto di Ateneo ed, in particolare, gli artt. 27, comma 2, lett k), 53, comma 6, lett. c) e 54, comma 7, lett. e); VISTO il Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo d I e II fascia, di cui al D.R. n. 3000 del 29.09.2014; VISTE la propria delibera del 15/22.09.2014; VISTA la delibera del Consiglio di Amministrazione del 24.09.2014, di approvazione del piano di arruolamento dei professori associati con utilizzo dei P.O. dal Piano straordinario associati e recupero sui P.O. ordinari 2014 e di assegnazione di n. 31 posti di 149 S.A. 14/20.10.2014/p.14 professore di II fascia, da reclutarsi con le modalità di cui all’art. 18, comma 1 della Legge n. 240/2010; VISTA la nota prot. n. 66558 del 29.09.2014, trasmessa dalla Divisione Personale Docente del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R ai Direttori di Dipartimento, concernente l’invito a trasmettere le delibere di competenza, con l’indicazione dei settori concorsuali per i quali indire i bandi di concorso, individuati in base al proprio fabbisogno, in coerenza con la programmazione e nel rispetto di quanto previsto dal succitato Regolamento; VISTO il prospetto predisposto dal competente Settore dell’Area Docenti – Divisione Docenti del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, ricognitivo delle deliberazioni pervenute dai Dipartimenti, concernenti le proposte finalizzate alla messa a concorso di n. 31 posti di professore di II fascia, secondo il citato deliberato del Consiglio di Amministrazione, TENUTO CONTO di quanto ulteriormente rappresentato dal medesimo Ufficio nella relazione istruttoria, circa: − − − SENTITO i quesiti posti dal Direttore del Dipartimento di Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica, prof.ssa Svelto con nota mail del 14.10.2014 trasmessa al Magnifico Rettore; l’opportunità di un controllo approfondito dei deliberati dipartimentali, di cui alcuni sembrerebbero manchevoli di talune informazioni necessarie per l’emissione del bando di selezione; l’opportunità di adottare un bando di selezione per ogni Dipartimento, al fine di evitare l’interruzione dell’intero procedimento in caso di eventuali impugnative, con la proposta di uno schema tipo di bando di indizione delle procedure di selezione di che trattasi; l’orientamento emerso nel corso del dibattito e, in particolare, quanto evidenziato dalla prof.ssa Svelto circa l’esigenza di indicazioni operative univoche relativamente agli adempimenti successivi; CONDIVISA pertanto, la proposta del Rettore di demandare alla Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale 150 S.A. 14/20.10.2014/p.14 docente e verifica degli aspetti connessi, con il supporto dei competenti Uffici del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R (Divisione Personale Docente e Area Reclutamento) la verifica di legittimità e della completezza dei dati delle delibere assunte dai Dipartimenti, ai fini della emanazione del bando di selezione, nonché la definizione di indicazioni operative univoche relativamente agli adempimenti successivi, riferendone al Senato Accademico in occasione della riunione di aggiornamento prevista per il giorno 20.10 p.v., DELIBERA − di proporre al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 27, comma 2, lett. k) dello Statuto di Ateneo, la messa a concorso di n. 31 posti di professori di II fascia, secondo il prospetto di seguito riportato, ferma restando la verifica di legittimità e della completezza dei dati delle delibere assunte dai Dipartimenti, ai fini della emanazione del bando di selezione: n. posti Dipartimento Settore concorsuale – (Settore scientifico disciplinare) Biologia 1 S.C. 05/A2 (SSD BIO/04) Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica 2 S.C. 05/D1 (SSD BIO/09) S.C .05/E1 (SSD BIO/10) Chimica 1 S.C. 03/B1 (SSD CHIM/03) Dell’Emergenza e dei trapianti di organi 1 S.C. non indicato (SSD MED/41) Farmacia-scienze del farmaco 2 S.C. 03/D1 (SSD CHIM/08) Filosofia, letteratura, storia e scienze sociali (FLESS) Fisica (interateneo) 1 S.C.11/C5 (SSD M-FIL 06) 1 S.C. 02/A1 (SSD FIS/01) Giurisprudenza 2 S.C. 12/H3 (SSD IUS/20) S.C. 12/B2 (SSD IUS/07) Informatica Interdisciplinare di Medicina 1 1 Jonico in Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture 2 S.C. 01/B1 (SSD INF/01) S.C. 06/I1 (SSD MED/36) indicato-supporto assistenziale S.C. 13/B5 (SSD SECSP/13) S.C. 12/E2 (SSD IUS/21) 151 S.A. 14/20.10.2014/p.14 − Lettere lingue arti. Italianistica e culture comparate 2 S.C. 10/H1 (SSDL-LIN/03) S.C. 10/F1 (SSD L-FILLET/10) Matematica 1 S.C. 01/A3 (SSD MAT/05) Medicina veterinaria 1 S.C. 07/H 3 (SSD VET/05) Scienze agro-ambientali e territoriali 1 S.C. 07/C1 (SSD AGR/10) Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti (Di.S.S.P.A.) Scienze dell’antichità e del tardo antico 2 S.C. 07/F2 (SSD AGR/16) S.C. 07/F1 (SSD AGR/15) 1 Scienze della comunicazione 2 S.C. 10/D1 (SSD LANT/03) S.C.11/D2 (SSD MPED/04) S.C. 11/E1 (SSD MPSI/03-SSD M-PSI/01) Scienze della terra e geoambientali 1 S.C. non indicato (SSD GEO/08) Scienze economiche e metodi matematici 1 macrosettore 13/A (SSDSECS-P/01) Scienze politiche 2 S.C.12/B2 (SSDIUS/07) S.C. 14/D1 (SSD-SPS/09) Studi aziendali e giusprivatistici 1 S.C. 13/B5 (SSD SECSP/13) Scienze mediche di base, neuroscienze e organi di senso 1 S.C. 05/H1 formazione, psicologia, di invitare i Dipartimenti afferenti alla Scuola di Medicina ad acquisire, per gli aspetti di competenza, il parere del Consiglio della Scuola, nel rispetto della normativa statutaria vigente, quale condizione necessaria per l’emissione del bando; − di demandare alla Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale docente e verifica degli aspetti connessi, con il supporto dei competenti Uffici del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R (Divisione Personale Docente e Area Reclutamento) la verifica di legittimità e della completezza dei dati delle delibere assunte dai Dipartimenti, ai fini della emanazione del bando di selezione, nonché la definizione di indicazioni operative univoche relativamente agli adempimenti successivi, riferendone al Senato Accademico in occasione della riunione di aggiornamento prevista per il giorno 20.10 p.v.; − di rinviare alla predetta riunione di aggiornamento ogni determinazione in merito allo schema tipo di bando di indizione delle procedure di selezione di che trattasi. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 152 S.A. 14/20.10.2014/p.15 VII. PERSONALE INCENTIVO MINISTERIALE A FAVORE DI PROFESSORI E RICERCATORI UNIVERSITARI AI SENSI DELL'ART.29, COMMA 19, DELLA LEGGE N. 240/2010 ANNI 2012 E 2013: ADEMPIMENTI Il Rettore, alla luce degli interventi del prof. Stefanì, che avanza la proposta di modificare i criteri di valutazione della qualità della produzione scientifica dei professori ordinari/associati e ricercatori, cui dovrà attenersi la commissione giudicatrice di cui all’art. 5 del Regolamento d’Ateneo per l’attribuzione a professori e ricercatori dell’incentivo ministeriale in attuazione di quanto previsto dall’articolo 29 comma 19 della Legge 240/2010, emanato con Decreto Rettorale n. 477 del 14.02.2014, per quanto attiene alla Macroarea 5 scienze giuridiche ed economiche, nonché del prof. Crescenzo, il quale prospetta l’opportunità di un’eventuale ulteriore modifica al suddetto Regolamento, prevedendo che i componenti la commissione giudicatrice vengano sorteggiati tra i docenti eleggibili, propone di rinviare l’esame dell’argomento in oggetto alla riunione di aggiornamento prevista per il giorno 20.10.2014. 153 S.A. 14/20.10.2014/p.16 VII. PERSONALE PROCEDIMENTI RIGUARDANTI LO SCAMBIO CONTESTUALE DI DOCENTI AI SENSI DELL’ART. 7, COMMA 3, DELLA LEGGE N. 240/2010: STATO DELL’ARTE Il Rettore propone di rinviare l’esame dell’argomento in oggetto alla riunione di aggiornamento prevista per il giorno 20.10.2014. Il Senato Accademico, unanime, approva. 154 S.A. 14/20.10.2014/varie VARIE ED EVENTUALI Il Rettore propone di prendere in esame tra le varie ed eventuali i seguenti argomenti che rivestono carattere di urgenza. Il Senato Accademico, all’unanimità, approva. 155 S.A. 14/20.10.2014/varia1 RATIFICA DECRETO RETTORALE N. 2410 DEL 10.07.2014 (APPROVAZIONE SCHEMA E STIPULA ACCORDI QUADRO DI COOPERAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO E LE “UNIVERSITETI ILLYRIA DI TIRANA (ALBANIA)” E “STATE UNIVERSITY OF TETOVA (MACEDONIA)” E INDIVIDUAZIONE REFERENTI) Il Rettore sottopone alla ratifica del Senato Accademico il seguente Decreto Rettorale: DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO PER LA RICERCA, LA DIDATTICA E LE RELAZIONI ESTERNE – AREA RELAZIONI INTERNAZIONALI D.R. n. 2410 del 10.07.2014 - Approvazione dello schema e stipula dell’accordo quadro di cooperazione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Universiteti Illyria di Tirana (Albania), redatto in lingua italiana e inglese. Scopo di tale accordo è quello di realizzare iniziative di comune interesse finalizzate alla promozione dell’insegnamento, dell’attività scientifica e di ricerca, a beneficio di entrambe le istituzioni, fermo restando che gli aspetti attuativi che comportino oneri finanziari siano disciplinati da appositi protocolli esecutivi sottoscritti da entrambi i soggetti contraenti; - Nomina quale responsabile scientifico dell’accordo di cooperazione per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il prof. Michele Indellicato e designazione quali componenti la commissione preposta all’elaborazione dei protocolli esecutivi il prof. Antonio Felice Uricchio e il prof. Luciano Garofalo; - Individuazione quale referente per i contatti tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Universiteti Illyria di Tirana (Albania) la prof. dr. Natasha Shehu. - Approvazione dello schema e stipula dell’accordo quadro di cooperazione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la State University of Tetova (Macedonia), redatto in lingua italiana e inglese. Scopo di tale accordo è quello di realizzare iniziative di comune interesse, finalizzate alla promozione dell’insegnamento, dell’attività scientifica e di ricerca, fermo restando che gli aspetti attuativi che comportino oneri finanziari siano disciplinati da appositi protocolli esecutivi sottoscritti da entrambi i soggetti contraenti; 156 S.A. 14/20.10.2014/varia1 - Nomina quale responsabile scientifico dell’accordo di cooperazione per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il prof. Michele Indellicato e designazione quali componenti la commissione preposta all’elaborazione dei protocolli esecutivi il prof. Antonio Felice Uricchio e il prof. Luciano Garofalo; - Individuazione quale referente per i contatti tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la State University of Tetova (Macedonia) la prof. dr. Natasha Shehu Il Senato Accademico, all’unanimità, ratifica il succitato Decreto Rettorale. 157 S.A. 14/20.10.2014/varia2 CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO (DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA) E L’AGENZIA DELLE ENTRATE – DIREZIONI GENERALI DELLA PUGLIA E DELLA BASILICATA PER COLLABORAZIONE DIDATTICA E SCIENTIFICA UTILE ALL’ATTUAZIONE DEL MASTER DI I LIVELLO IN “FISCALITÀ DELL’IMPRESA” Il Rettore, in considerazione del proposito di istituire, nell’a.a. 2014/2015, il Master di I livello in “Fiscalità dell’Impresa”, ai sensi del nuovo Regolamento dei master universitari e short master universitari, emanato con D.R. n. 2488 del 18.07.2014, illustra la bozza di Convenzione a stipularsi tra questa Università (Dipartimento di Giurisprudenza) e l’Agenzia delle Entrate – Direzioni Generali della Puglia e della Basilicata per l’avvio di una collaborazione didattica e scientifica utile all’attuazione del predetto Master, attraverso la valorizzazione delle rispettive risorse di professionalità nella materia tributaria e l’offerta di occasioni di qualificazione e opportunità di crescita a beneficio dei partecipanti. Egli invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la convenzione stipulata tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate, ai sensi dell’art. 59, commi 2, 3 e 4 del D.Lgs. n. 300/1999; VISTA la Legge n. 241/1990; VISTO l’art. 43 della Legge 27 dicembre 1997, n. 449 che autorizza la P.A. a stipulare convenzioni con soggetti pubblici o privati al fine di favorire l’innovazione amministrativa e realizzare economie; VISTO lo Statuto di Ateneo; VISTO il Regolamento dei master universitari e short master universitari, emanato con D.R. n. 2488 del 18.07.2014; VISTA la bozza della Convenzione a stipularsi tra questa Università (Dipartimento di Giurisprudenza) e l’Agenzia delle Entrate – Direzioni Generali della Puglia e della Basilicata per l’avvio di una collaborazione didattica e scientifica utile all’attuazione del Master di I livello in “Fiscalità dell’Impresa”, DELIBERA 158 S.A. 14/20.10.2014/varia2 di approvare la Convenzione, che si allega al presente verbale con il n. 5, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Giurisprudenza) e l’Agenzia delle Entrate – Direzioni Generali della Puglia e della Basilicata per l’avvio di una collaborazione didattica e scientifica utile all’attuazione del Master di I livello in “Fiscalità dell’Impresa”. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 159 S.A. 14/20.10.2014/varia3 PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E L’AGENZIA DELLE ENTRATE – DIREZIONE GENERALE DELLA PUGLIA PER L’ATTUAZIONE DI UNA COLLABORAZIONE PER LA PROMOZIONE TRA GLI STUDENTI DELLA CULTURA DELLA LEGALITÀ FISCALE ABITATIVA, IL CONTRASTO AL FENOMENO DEGLI AFFITTI “IN NERO” ED IL RILASCIO A STUDENTI E DOCENTI STRANIERI DEL C.F. CON MODALITÀ SEMPLIFICATE Il Rettore illustra la bozza del Protocollo d’intesa a stipularsi tra questa Università e l’Agenzia delle Entrate – Direzione Generale della Puglia per l’attuazione di una collaborazione per la promozione tra gli studenti della cultura della legalità fiscale abitativa, il contrasto al fenomeno degli affitti “in nero” e per consentire il rilascio a studenti e docenti stranieri del codice fiscale con modalità semplificate, fornendo ulteriori precisazioni in merito, in particolare per quanto concerne l’individuazione dell’ex Palazzo delle Poste quale sede di Ateneo in cui potrà essere attivato lo sportello temporaneo dedicato al rilascio del codice fiscale a docenti e studenti stranieri dell’Università e alla registrazione dei contratti di locazione. Egli invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO il D.Lgs. n. 300/1999; VISTO lo Statuto di Ateneo; VISTA la bozza del Protocollo d’intesa a stipularsi tra questa Università e l’Agenzia delle Entrate – Direzione Generale della Puglia per l’attuazione di una collaborazione per la promozione tra gli studenti della cultura della legalità fiscale abitativa, il contrasto al fenomeno degli affitti “in nero” e per consentire il rilascio a studenti e docenti stranieri del codice fiscale con modalità semplificate; UDITE le precisazioni fornite dal Rettore, anche in relazione all’individuazione dell’ex Palazzo delle Poste quale sede di Ateneo in cui potrà essere attivato lo sportello temporaneo dedicato al rilascio del codice fiscale a docenti e studenti stranieri dell’Università e alla registrazione dei contratti di locazione, DELIBERA 160 S.A. 14/20.10.2014/varia3 di approvare, per quanto di competenza, il Protocollo d’intesa, che si allega al presente verbale con il n. 6, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Agenzia delle Entrate – Direzione Generale della Puglia, per l’attuazione di una collaborazione per la promozione tra gli studenti della cultura della legalità fiscale abitativa, il contrasto al fenomeno degli affitti “in nero” e per consentire il rilascio a studenti e docenti stranieri del codice fiscale con modalità semplificate. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 161 S.A. 14/20.10.2014 Il Presidente, alle ore 21,15, scioglie la riunione che viene aggiornata al giorno 20.10.2014, alle ore 15,30. 162 S.A. 14/20.10.2014 Il giorno 20.10.2014 si riunisce alle ore 16,10. P = Presente A = Assente AG = Assente giustificato P - Il Magnifico Rettore, prof. Antonio Felice URICCHIO, Presidente; A x Rappresentanti dei Direttori di Dipartimento Macroarea n. 1 scientifica tecnologica - il prof. FRACASSI Francesco x - il prof. ALTOMARE Francesco x Macroarea n. 2 scienze biologiche, agrarie e veterinarie - il prof. MIANO Teodoro x - la prof.ssa SVELTO Maria x Macroarea n. 3 scienze mediche - il prof. BATTAGLIA Michele x - la prof.ssa SERIO Gabriella x Macroarea n. 4 scienze umanistiche - il prof. MASELLA Luigi x - la prof.ssa JACQUET Marie Thérèse x Macroarea n. 5 scienze giuridiche ed economiche - il prof. DELL’ATTI Vittorio x - il prof. DI RIENZO Massimo x Sede decentrata - il prof. NOTARNICOLA Bruno, x Rappresentanti di area scientifico-disciplinare 163 AG S.A. 14/20.10.2014 Per i professori di I fascia - il prof. TOMA Ernesto area n. 13 (scienze economiche e statistiche) x - la prof.ssa DA MOLIN Giovanna area n. 11 (scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche) x Per i professori di II fascia - il prof. ANGELINI Leonardo area n. 2 (scienze fisiche) x - il prof. LAVIANO Rocco area n. 4 (scienze della terra) x - la prof.ssa OTRANTO Rosa area n. 10 (scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico artistiche) x - il prof. CRESCENZO Giuseppe area n. 7 (scienze agrarie e veterinarie) - la prof.ssa COLUCCI Silvia Concetta area n. 5 (scienze biologiche) x x Per i ricercatori - il prof. STELLA Alessandro area n. 6 (scienze mediche) x - il prof. MAVELLI Fabio area n. 3 (scienze chimiche) x - il prof. CAIVANO Danilo area n. 1 (scienze matematiche e informatiche) x - il prof. CASCIONE Giuseppe area n. 14 (scienze storiche e sociali) x - il prof. STEFANI’ Paolo area n. 12 (scienze giuridiche) x Rappresentanti del personale tecnico-amministrativo - il sig. POLISENO Michele x - il sig. SILECCHIA Francesco x - il sig. CAMPOBASSO Rocco x Rappresentanti degli studenti - il sig. ARDITO Vito x 164 S.A. 14/20.10.2014 - il sig. DELMEDICO Pietro Paolo x - il sig. NUZZACCI Emanuele x - il sig. SECONDO Luigi x - il sig. CAVALLERA Pietro x Rappresentante dei dottorandi di ricerca - la dott.ssa STRIPPOLI Nicoletta x Partecipa senza diritto di voto: • il Direttore Generale, Avv. Gaetano Prudente, con funzioni di Segretario verbalizzante. Le attività di supporto sono assicurate dal personale del Dipartimento per il Coordinamento dell'Azione Amministrativa con le Funzioni di Governo - Area Senato Accademico. E’ presente, altresì, il Dirigente del Dipartimento amministrativo per il coordinamento dell’Azione amministrativa con le Funzioni di Governo, dott. Emilio Miccolis. Il Presidente, constatata la validità dell’adunanza, dichiara aperta la seduta. L’ordine del giorno è il seguente: I. AMMINISTRAZIONE 2. 3. Regolamento di Ateneo in materia di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro Elezioni rappresentanze studentesche – biennio accademico 2014/2016 e biennio solare 2015/2016: problematiche e adempimenti III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO 7. Spin off “Laboratori di chimica e medicina forensi S.r.l.”: nomina componente Comitato tecnico-scientifico VII. PERSONALE 14. 15. 16. Utilizzo Punti Organico per reclutamento docenti di II fascia ai sensi dell’art 18, comma 1, della Legge n. 240/2010: ulteriori adempimenti Incentivo ministeriale a favore di professori e ricercatori universitari ai sensi dell'art.29, comma 19, della Legge n. 240/2010 - anni 2012 e 2013: adempimenti Procedimenti riguardanti lo scambio contestuale di docenti ai sensi dell'art. 7, comma 3, della Legge 240/2010: stato dell'arte VII. PERSONALE 165 S.A. 14/20.10.2014 17. 18. - Problematiche inerenti i criteri di utilizzo di finanziamenti esterni per copertura spese personale docente nell’ambito delle Convenzioni con il Comune di Brindisi e la Regione Puglia di cui alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 24.09.2014 Prof.ssa Patrizia CALEFATO – professore di ruolo di II fascia: mobilità interna su diverso settore concorsuale con contestuale passaggio al altro SSD Varie ed eventuali Nel corso della seduta alcuni componenti sono entrati nella sala di riunione, altri se ne sono allontanati senza che sia mai venuto a mancare il numero legale ai fini della validità dell'adunanza. Con il consenso unanime dei senatori presenti, ha presenziato alla odierna riunione, in relazione alle proposte di delibera di rispettiva competenza, al fine di fornire, ove necessario, puntuale supporto istruttorio alle delibazioni del Senato Accademico, il Dirigente del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, dott.ssa P. Rutigliani. Su invito del Rettore, ha inoltre presenziato alla riunione il Capo di Gabinetto del Rettore, dott. Raffale Elia. 166 S.A. 14/20.10.2014/comunic COMUNICAZIONI DEL RETTORE Il Rettore, preliminarmente, conferma la presenza del Ministro Giannini all’inaugurazione del Polo scientifico tecnologico “Magna Grecia”, che si terrà il 21.10.2014 a Taranto, per il taglio del nastro dei laboratori ed una riflessione generale sulla presenza universitaria nel territorio jonico. Egli, altresì, esprime sentito compiacimento per la designazione della città di Matera quale Capitale Europea per la Cultura 2019, con la piena consapevolezza dell’importante apporto, in termini culturali, che anche l’Ateneo barese potrà offrire per lo sviluppo dell’iniziativa de qua. Egli, inoltre, resoconta sul convegno, svoltosi il 16.10.2014, sul futuro della ricerca nelle aree umanistiche, cui ha partecipato il Capo del Dipartimento per l’Università, l’AFAM e la Ricerca del MIUR, prof. M. Mancini, il quale, oltre ad approfondire le problematiche oggetto dell’incontro, ha illustrato talune prospettive di riforma del sistema universitario, di cui al documento già illustrato nelle comunicazioni del 14.10.2014, con particolare riferimento alla proposta di modifica al D. Lgs. n. 49/2012 intesa a prevedere la possibilità di utilizzo dei Punti organico per tre anni dalla loro assegnazione, in linea con la natura triennale della programmazione di Ateneo. Egli, infine, nel preannunciare per il giorno 11.11.2014 la prossima riunione del Senato Accademico, nelle more della definizione del calendario delle riunioni dell’Organo per l’a.a. 2014/2015, ribadisce l’intendimento di organizzare per i giorni 1 e 2 dicembre p.v., la Conferenza di Ateneo, da incentrare, nella prima giornata, sui temi delle politiche di reclutamento e sulla valutazione, in vista dell’avvio della nuova VQR e, nella seconda, sul riordino statutario ed i servizi agli studenti. Il Senato Accademico prende nota. 167 S.A. 14/20.10.2014/p.2 I. AMMINISTRAZIONE REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI SICUREZZA E DI SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO: ADEMPIMENTI Il Rettore, nel ribadire quanto rappresentato nella riunione del 14.10.2014 in ordine alla questione in oggetto, circa l’urgenza di addivenire all’emanazione del Regolamento di Ateneo in materia di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro, riferisce in ordine alla imminente conclusione dei lavori del tavolo tecnico - riunito in queste ore - per la redazione della bozza del Regolamento de quo, sulla quale, negli ultimi giorni, sono state sollevate talune criticità da parte di un’associazione sindacale, proponendo, pertanto, di rinviarne l’esame alla prossima riunione. Il Senato Accademico, unanime, approva. 168 S.A. 14/20.10.2014/p.3B I. AMMINISTRAZIONE ELEZIONI RAPPRESENTANZE 2014/2016 E BIENNIO STUDENTESCHE SOLARE 2015/2016: – BIENNIO PROBLEMATICHE ACCADEMICO - ELEZIONI DOTTORANDI NEL CONSIGLIO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL SUOLO, DELLA PIANTA E DEGLI ALIMENTI (DI.S.S.P.A.) Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Settore Pianificazione organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““Con D.R. n. 2960 del 12.07.2013 sono stati proclamati eletti i rappresentanti dei dottorandi nel Consiglio del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.) per il biennio accademico 2012-2014. Il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione, nelle sedute rispettivamente del 27.03.2013 e del 19.04.2013, hanno deliberato, tra l’altro, “di determinare la rappresentanza dei dottorandi nei Consigli di Dipartimento, in numero da 1 (uno) a 3 (tre), comunque rispettando il tetto massimo del 20%, del numero di rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Dipartimento”. L’art. 50, comma 2, lett. d) dello Statuto di Ateneo, recita che: “Il Consiglio di Dipartimento è composto…da una rappresentanza degli studenti, limitatamente alle questioni relative all’organizzazione dell’attività didattica, pari al 15% dei componenti dell’Organo…”. Con D.R. n. 2126 del 23.05.2013 è stata emanata la norma stralcio dal Regolamento di funzionamento del citato Dipartimento relativa alla definizione della rappresentanza di che trattasi nel medesimo Organo. L’art. 2 del D.R. n. 2126 recita che: “Il Consiglio di Dipartimento, nel rispetto delle percentuali previste, determina il numero assoluto dei rappresentanti della componente del personale tecnico-amministrativo/collaboratori ed esperti linguistici e di quella dei dottorandi, prima dell’emanazione del bando di indizione della elezione per ciascun mandato. Il numero dei rappresentanti resta fermo per tutta la durata del mandato (rappresentanza dottorandi biennio accademico, rappresentanza personale tecnicoamministrativo/collaboratori ed esperti linguistici triennio accademico”. Con nota prot. gen. n. 63172 del 17.09.2014, è pervenuto il verbale relativo alle elezioni dei rappresentanti dei dottorandi, svoltesi il 15.09.2014, per il biennio accademico 2014-2016. Questo Consesso nella seduta del 1.10.2014 ha deliberato, tra l’altro, che “…nei giorni 10 e 11 dicembre 2014 si svolgano anche le operazioni di voto per l’elezione delle rappresentanze dei dottorandi nel Senato Accademico e nei Consigli di Dipartimento”. − − L’ufficio, a tal proposito, rappresenta che: il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.) ha svolto le procedure elettorali prima della data fissata dal Senato Accademico nella citata riunione; in tale maniera non è stata data la possibilità di ampliare l’elettorato attivo ai dottorandi appartenenti all’ultimo ciclo; 169 S.A. 14/20.10.2014/p.3B − ad oggi non è possibile determinare il numero mutevole degli eligendi per la rappresentanza studentesca. Tanto si sottopone a questo Consesso per determinazioni in merito.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO il D.R. n. 2960 del 12.07.2013 con cui sono stati proclamati eletti i rappresentanti dei dottorandi nel Consiglio del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.), per il biennio 2012/2014; VISTE le delibere del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, rispettivamente del 27.03 e 19.04.2013; VISTO l’art. 50, comma 2, lett. d) dello Statuto di Ateneo; VISTO il Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo, di cui al D.R: n. 5513 del 19.11.2012; VISTO il D.R. n. 2126 del 23.05.2013 di emanazione della norma stralcio dal Regolamento di funzionamento del suddetto Dipartimento; VISTO il verbale delle votazioni per l’elezione dei rappresentanti dei dottorandi nel Consiglio di Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.), del 15.09.2014, relativamente al biennio accademico 2014/2016; VISTA la propria delibera del 01.10.2014, con la quale, tra l’altro, sono state fissate nei giorni 10 e 11 dicembre 2014 le operazioni di voto per l’elezione delle rappresentanze dei dottorandi nel Senato Accademico e nei Consigli di Dipartimento, per il biennio accademico 2014/2016; CONSIDERATO quanto rappresentato dal Settore Pianificazione Organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo del Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione ed, in particolare che “il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.) ha svolto le procedure elettorali prima della data fissata dal Senato Accademico nella citata riunione” e che “in tale maniera non è stata data la possibilità di ampliare l’elettorato ai dottorandi appartenenti all’ultimo ciclo”, DELIBERA 170 S.A. 14/20.10.2014/p.3B − di annullare, per le motivazioni in premessa, il procedimento elettorale e tutti gli atti correlati alle elezioni, per il biennio accademico 2014/2016, dei rappresentanti dei dottorandi nel Consiglio del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.) e che si proceda a nuove elezioni nei giorni 10 e 11 dicembre 2014. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 171 S.A. 14/20.10.2014/p.3C I. AMMINISTRAZIONE ELEZIONI RAPPRESENTANZE STUDENTESCHE – BIENNIO ACCADEMICO 2014/2016 E BIENNIO SOLARE 2015/2016: PROBLEMATICHE Il Rettore, dopo aver ricordato le precedenti delibere di questo Consesso sull’argomento in oggetto, ed in particolare quelle: − − − del 28.01.2014, in ordine all’affidamento al gruppo sulla semplificazione, coordinato dal prof. Stefanì - in qualità di Delegato del Rettore alla semplificazione -, il compito di rivisitare in toto il Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo, di cui al D.R. n. 5513 del 19.11.2012, di concerto con la Commissione per l’adeguamento normativo e con apertura alla partecipazione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di governo; del 01.10.2014 con la quale, tra l’altro, si è dato incarico alla Commissione per l’adeguamento normativo “dell’approfondimento della problematica di cui alla … nota prot. n. 66746 del 30.09.2014, a firma dell’Associazione Link-UDUBARI, acquisendo in merito il parere del Consiglio degli studenti, nonché della verifica di legittimità della proposta dei proff. Crescenzo ed Angelini in ordine alla prorogatio, fino al 31.12.2014, dell’attuale componente studentesca nelle Commissioni paritetiche docenti-studenti, limitatamente alle funzioni correlate alla redazione del rapporto di riesame, riferendone gli esiti in tempo utile per la prossima riunione del Senato Accademico”; del 14.10.2014, circa l’invito alla Commissione per l’adeguamento normativo, “di approfondire, nella comunicata riunione del 17.10.2014, e avvalendosi dell’interlocuzione con i competenti Uffici del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, anche la proposta formulata dal sig. Delmedico in ordine alla possibilità di applicare il regime di prorogatio fino al 31.12.2014 all’attuale componente studentesca nel Senato Accademico” apre il dibattito sulla seguente proposta di riformulazione del Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo, di cui al D.R. n. 5513 del 19.11.2012, predisposta, da ultimo, da parte della Commissione per l’adeguamento normativo – già posta a disposizione dei presenti - ed invita il prof. Di Rienzo, in qualità di Coordinatore della stessa, a voler relazionare in merito: ““Articolo 1 – Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento disciplina, ai sensi dell’art. 78, comma 10 dello Statuto, le modalità per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo. 2. All’elezione dei rappresentanti degli studenti nell’ADISU e nel C.S.U., si applicano le norme che regolano l’elezione delle stesse rappresentanze nel Consiglio di Amministrazione dell’Università. Articolo 2 – Disposizioni comuni 1. Alle elezioni disciplinate dal presente Regolamento, si applicano le norme disposte nel Titolo I del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012, adottato ex art. 78, comma 10, dello Statuto di Ateneo. 172 S.A. 14/20.10.2014/p.3C 2. Alla elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo si procede con il sistema proporzionale, salvo quanto previsto dal successivo art. 4. 3. Le candidature sono presentate, nei termini e con le modalità prescritti nel bando di indizione, in liste tra loro concorrenti, con un numero di candidati non superiore a quello degli eligendi, fatto salvo quanto previsto dal successivo artt. 4 e 7. Il bando determina, altresì, le modalità di sottoscrizione per la presentazione delle liste ai sensi dell’art. 7, comma 2, del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012. Le liste dei candidati devono essere sottoscritte da studenti aventi diritto al voto. Ciascuna lista, presentata da un elettore firmatario della stessa, che ne è considerato presentatore ufficiale, numerata dall’Ufficio elettorale in ordine progressivo in base al momento della presentazione, deve essere contrassegnata da una denominazione o da un motto o da un simbolo, idonei a identificarla. Qualora detti strumenti identificativi siano confondibili con quelli di altra lista presentata in precedenza, ovvero appaiano scorretti o sconvenienti, essi vanno modificati in conformità al bando di indizione. Nessun elettore può sottoscrivere più di una lista o figurare come presentatore ufficiale per più liste. La stessa firma apposta su liste differenti è depennata da ciascuna lista. Ai fini della presentazione delle candidature per l’a elezione in tutti gli Organi di Governo, la lista deve essere sottoscritta da un numero complessivo di studenti, aventi diritto al voto, pari almeno a 50. Tali sottoscrizioni sono valide anche per la presentazione di candidature in tutti gli altri Organi di Ateneo. Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla con riferimento all’elezione in tutti i suddetti Organi. Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla in tutti gli Organi. Ai fini della presentazione delle candidature per l’elezione nel Consiglio di Dipartimento, fatto salvo quanto previsto dal successivo art. 78, la lista deve essere sottoscritta da un numero di studenti, aventi diritto al voto, almeno pari al 50% del numero degli eligendi. Tali sottoscrizioni sono valide anche per la presentazione di candidature per l’a elezione dei rappresentanti nel Consiglio della Scuola/Facoltà per la quale il Dipartimento ha concorso all’istituzione, nonché per i Consigli di Corso di studio/classe/interclasse per i quali il Dipartimento è referente. Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla con riferimento all’elezione in tutti i suddetti Organi. Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla in tutti i suddetti Organi. Ai fini della presentazione delle candidature per l’elezione del Consiglio della Scuola/Facoltà, la lista deve essere sottoscritta da un numero di studenti, aventi diritto al voto, almeno pari al 50% del numero degli eligendi nei Consigli dei Dipartimenti afferenti alla medesima Scuola e, comunque, non superiore a 50. Tali sottoscrizioni sono valide anche per la presentazione di candidature per l’a elezione dei rappresentanti nei Consigli di Corso di studio/classe/interclasse dei Dipartimenti referenti che hanno concorso ad istituire la Facoltà/Scuola. Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla con riferimento all’elezione in tutti i suddetti Organi. 173 S.A. 14/20.10.2014/p.3C Ai fini della presentazione delle candidature per l’elezione dei Consigli di corso di studio/classe/interclasse, la lista deve essere sottoscritta da un numero di studenti, aventi diritto al voto, almeno pari al 50% del numero degli eligendi e, comunque, non inferiore a 3. Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla Gli elettori in possesso dei requisiti prescritti non possono candidarsi in più liste, pena l’esclusione da tutte. I candidati sono elencati con l’indicazione del cognome, del nome, del corso di studio cui sono iscritti e del numero di matricola. Essi sono numerati in ordine progressivo per determinare la precedenza nel caso di parità di voti. L’accettazione della candidatura deve risultare da apposita dichiarazione con firma autenticata secondo le modalità prescritte nel bando di indizione. Un candidato non può presentare e/o sottoscrivere la lista nella quale egli stesso è candidato. Le liste regolari sono rese pubbliche in conformità al bando di indizione. 4. I seggi elettorali sono istituiti con provvedimento del Direttore Generale ai sensi dell’art. 10 del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012, e in conformità al bando di indizione. Articolo 3 – Rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico e nel Consiglio di Amministrazione 1. L’elezione dei cinque rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico è indetta dal Rettore entro il 30 aprile. Il bando di indizione deve essere inviato per via telematica, per la pubblicazione, all’A.DI.SU., 2. Sono titolari dell’elettorato attivo tutti gli studenti che, alla data delle votazioni, risultino regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di laurea, di laurea magistrale e di laurea magistrale a ciclo unico dell’Università. 3. Sono titolari dell’elettorato passivo tutti gli studenti che godono dell’elettorato attivo e risultino, alla data di presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la prima volta, fatta eccezione per lo studente ripetente ove previsto e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni, fatto salvo quanto previsto dall’art. 4 del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012. Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di Bari. (Da Discutere in Senato) Sono inoltre ammessi all’elettorato passivo gli studenti che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averla regolarmente effettuata per l’anno accademico precedente. 4 Per l’a elezione dei due rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Amministrazione, si applicano le norme di cui ai precedente commi 1, 2 e 3 del presente articolo e si procede contestualmente alla elezione dei rappresentanti nel Senato Accademico. 174 S.A. 14/20.10.2014/p.3C Art. 4 – Rappresentante degli studenti nel Nucleo di Valutazione e nell’A.D.I.S.U. 1. L’elezione del rappresentante degli studenti nel Nucleo di Valutazione e nell’A.D.I.S.U. è indetta contestualmente a quelle di cui al precedente articolo 3. L’elezione si svolgerà con le modalità stabilite nella stessa disposizione, fatto salvo per le candidature previste nel numero doppio rispetto a quello degli eligendi. Articolo 5 – Consiglio degli studenti 1. Il Consiglio degli studenti è composto da: a) i rappresentanti eletti nel Senato Accademico; b) i rappresentanti eletti nel Consiglio di Amministrazione; c) il rappresentante eletto nel Nucleo di Valutazione; d) i rappresentanti eletti nel Comitato per lo sport universitario; e) i rappresentanti eletti nel Consiglio di Amministrazione dell’ADISUgenzia per il Diritto allo Studio Universitario; f) una rappresentanza eletta neille Scuole e/o Dipartimenti. 2. Ai sensi del Regolamento di funzionamento del Consiglio degli studenti, la componente di cui alla lett. f) è pari al 20% degli studenti eletti nei Consigli di Dipartimento e si ripartisce per ciascun Dipartimento sulla base della media aritmetica fra la percentuale relativa degli eletti nei singoli Consigli di Dipartimento e la percentuale relativa degli iscritti ai Corsi di studio per i quali di cui il Dipartimento sia autonomo o di riferimento, ad eccezione dei Dipartimenti afferenti alla Facoltà/Scuola di Medicina, in relazione ai quali si calcola la percentuale relativa degli iscritti ai Corsi di studio afferenti alla Facoltà/Scuola di Medicina. 3. Il Presidente del Consiglio degli studenti è eletto con il sistema maggioritario dai componenti il Consiglio. Sono titolari dell’elettorato passivo tutti i componenti del Consiglio. Il Decano dei componenti indice le elezioni per la nomina del Presidente del Consiglio degli studenti con apposito bando che deve contenere gli elementi di cui al comma 2 dell’art. 7 del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012. Il bando disciplina modalità di svolgimento della propaganda elettorale tali da garantire efficaci forme di partecipazione e la diffusione dei programmi elettorali. Le candidature, unitamente alle linee programmatiche, sono presentate al Consiglio degli studenti appositamente convocato dal Decano, o per iscritto allo stesso, non oltre la data e l’ora fissata per la convocazione del Consiglio a cui il Decano le comunica. Il seggio elettorale, nei termini prescritti dal bando di indizione, è costituito dal Consiglio ed è composto da un Presidente e due scrutatori scelti tra i componenti del Consiglio e da un segretario scelto dal Direttore Generale tra il personale tecnico-amministrativo dell’Università. Il Presidente del Consiglio degli studenti è eletto a maggioranza assoluta dei votanti nella prima votazione e a maggioranza relativa nelle votazioni successive. Il Presidente del seggio dichiara il risultato delle votazioni e rimette una copia del verbale al Rettore ai fini della emanazione del provvedimento di nomina. Articolo 6 – Rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Dipartimento 175 S.A. 14/20.10.2014/p.3C 1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio di Dipartimento è indetta dal Rettore entro il 30 aprile. 2. Ai sensi dell’art. 50, comma 2, lett. d), dello Statuto, è eletta nei Consigli di Dipartimento una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti. Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Dipartimento, determinato nel provvedimento di indizione, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione degli eletti qualora, a tale data, la composizione numerica del Consiglio stesso risulti variata. 3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio per i quali il Dipartimento sia di riferimento. 4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino, alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la prima volta fatta eccezione per lo studente ripetente ove previsto, e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni, ai corsi di studio per i quali il Dipartimento sia di riferimento. Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di Bari. Articolo 7 – Rappresentanti degli studenti nei Consigli dei Dipartimenti afferenti alla Scuola di Medicina 1. L’elezione dei rappresentanti nei Consigli di Dipartimento afferenti alla Facoltà/Scuola di Medicina è indetta dal Rettore entro il 30 aprile. 2. Ai sensi dell’art. 50, comma 2, lett. d), dello Statuto, è eletta nei Consigli di Dipartimento una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti. Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Dipartimento, determinato nel provvedimento di indizione delle elezioni, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione degli eletti qualora, a tale data, la composizione numerica del Consiglio stesso risulti variata. 3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio che afferiscono alla Facoltà/Scuola di Medicina. 4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino, alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la prima volta, fatta eccezione per lo studente ripetente ove previsto, e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni, ai corsi di studio che afferiscono alla Scuola di Medicina. 176 S.A. 14/20.10.2014/p.3C Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di Bari. 5. Le candidature sono presentate in liste tra loro concorrenti, ciascuna con un numero complessivo di candidati non superiore a quello complessivo degli eligendi in tutti i Consigli di Dipartimento interessati, in conformità al bando di indizione. Ai fini della presentazione delle candidature, la lista deve essere sottoscritta da un numero di studenti aventi diritto al voto almeno pari al 50% del numero degli eligendi e, comunque, non superiore a 50. 6. Ai fini della determinazione dei risultati elettorali, la Commissione Elettorale Centrale: a) applica il sistema proporzionale di cui all’art. 2 del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012, all’insieme delle liste dei Dipartimenti afferenti alla Facoltà/Scuola di Medicina; b) ripartisce i seggi ottenuti dalle singole liste fra i Dipartimenti moltiplicando il rapporto tra il numero dei seggi ottenuti dalle singole liste sul totale da assegnare (incidenza) per i seggi attribuiti ai singoli dipartimenti e procede ad una prima assegnazione dei seggi in ragione della parte intera dei prodotti ottenuti; c) ordina in maniera decrescente le parti decimali del prodotto di cui alla precedente lettera b) e assegna progressivamente i rimanenti seggi fino alla concorrenza delle attribuzioni per Dipartimento e per lista. In presenza di parità delle parti decimali sarà data priorità al Dipartimento con il maggior numero dei componenti del Consiglio. d) chiama gli eletti ad optare per uno dei Dipartimenti interessati in ordine decrescente di cifra individuale ottenuta, fino alla copertura del numero dei seggi spettanti a ciascuna lista in ciascun Dipartimento. Qualora uno degli aventi diritto non abbia risposto alla chiamata e dunque esercitato l’opzione entro il termine fissato dal bando, la stessa Commissione invita il successivo in graduatoria ad optare. Chiusa la fase delle opzioni, coloro che non hanno esercitato il relativo diritto saranno assegnati al Dipartimento in cui risulta ancora disponibile il seggio assegnato alla lista. Articolo 8 – Rappresentanti degli studenti nella Giunta di Dipartimento 1. Alle elezioni dei rappresentanti degli studenti nella Giunta di Dipartimento si procede con il sistema maggioritario. 2. L’elezione è indetta dal Direttore del Dipartimento. 3. Godono di elettorato attivo e passivo gli eletti rappresentanti nel Consiglio di Dipartimento. Articolo 9 - Rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Corso di studio/classe/interclasse 1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio di Corso di studio/classe/interclasse è indetta dal Rettore. 2. Ai sensi dell’art. 52, comma 6, lett. c), dello Statuto, è eletta nei Consigli di Corso di studio/classe/interclasse una rappresentanza degli studenti non inferiore al 15% dei componenti dell’Organo. 177 S.A. 14/20.10.2014/p.3C Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Corso di studio, determinato nel provvedimento di indizione, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione degli eletti qualora, a tale data, risulti variata la composizione numerica del Consiglio stesso. Nel caso in cui il numero degli studenti iscritti al Corso di studio sia inferiore o pari al 15% dei componenti il collegio, gli studenti iscritti entrano a far parte di diritto del collegio senza alcuna previa elezione. 3. Sono titolari dell’elettorato attivo tutti gli studenti che, alla data delle votazioni, risultino regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, al corso di studio. Sono titolari dell’elettorato passivo tutti gli studenti che godono dell’elettorato attivo, e che, alla data di presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la prima volta, fatta eccezione per lo studente ripetente ove previsto, e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni. Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di Bari. Sono esclusi dall’elettorato passivo coloro che fanno parte di diritto di altro Consiglio di Corso di studio. 4. Per i Corsi di Studio con numero di aventi diritto al voto non superiore a 30 si applica il sistema maggioritario. Nessuna Commissione Elettorale Organizzativa è istituita. Articolo 10 – Rappresentanti degli studenti nel Consiglio della Scuola 1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio della Scuola è indetta dal Rettore entro il 30 aprile. 2. Ai sensi dell’art. 53, comma 5, lett. c), dello Statuto, è eletta nel Consiglio della Scuola una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti dell’Organo. Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Scuola, determinato nel provvedimento di indizione, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione degli eletti qualora, a tale data, risulti variata la composizione numerica del Consiglio stesso. 3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio afferenti ai Dipartimenti che istituiscono la Scuola. 4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino, alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la prima volta, fatta eccezione per lo studente ripetente ove previsto e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni, ai corsi di studio afferenti ai Dipartimenti che istituiscono la Scuola. 178 S.A. 14/20.10.2014/p.3C Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di Bari. Articolo 11 – Rappresentanti degli studenti nel Consiglio della Scuola di Medicina 1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio della Scuola di Medicina è indetta dal Rettore entro il 30 aprile. 2. Ai sensi dell’art. 54, comma 5, lett. d), dello Statuto, è eletta nel Consiglio della Scuola una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti dell’Organo. Il numero degli eligendi, determinato nel provvedimento di indizione, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione degli eletti qualora, a tale data, risulti variata la composizione numerica del Consiglio stesso. 3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio afferenti alla Scuola. 4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino, alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la prima volta, fatta eccezione per lo studente ripetente ove previsto e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni, ai corsi di studio che afferiscono alla Facoltà/Scuola di Medicina. Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di Bari.”” Il prof. Di Rienzo illustra nel dettaglio le diverse problematiche approfondite dalla Commissione per l’adeguamento normativo, riunitasi in data 17.10.2014, soffermandosi, in primis, sulla questione concernente l’applicabilità o meno del regime di prorogatio alle componenti studentesche in scadenza negli Organi di Governo, in merito alla quale enuncia le motivazioni a sostegno dell’inapplicabilità, considerata la mancanza di una norma espressa nel senso della prorogatio, avvalorata dal disposto ex art. 71, comma 1, lett. a) dello Statuto di Ateneo che riconosce la funzionalità degli Organi anche in assenza di una componente. Egli, quindi, riferisce della proposta della Commissione di prorogare nelle funzioni, fino al 31.12.2014, la componente studentesca nelle Commissioni paritetiche docenti-studenti, limitatamente a quanto di competenza delle medesime Commissioni, tenuto conto che la mancanza di detta componente farebbe venire meno la natura paritetica delle Commissioni de quibus ed in considerazione degli adempimenti in 179 S.A. 14/20.10.2014/p.3C scadenza da parte delle stesse, ai sensi dell’art. 13 del D.lgs. n. 19 del 27.01.2012 e dell’art. 15, comma 3, del Regolamento Didattico di Ateneo. Entra, alle ore 16,20, il prof. Dell’Atti. Egli, quindi, passa ad esaminare le surriportate proposte di modifica al Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo, di cui al D.R. n. 5513 del 19.11.2012, soffermandosi sulla problematica concernente la titolarità dell’elettorato passivo - di cui, in primis, all’art. 3, comma 3 del testo regolamentare de quo - in particolare riferendo che il Consiglio degli Studenti, nella riunione del 13.10.2014, in sede di espressione del parere sulle predette modifiche regolamentari, ha proposto di uniformare l’elettorato passivo all’elettorato attivo – disciplinato, per la prima volta, nel comma 2 del medesimo articolo -, prevedendo, pertanto, nelle norme regolamentari di riferimento che “Sono inoltre ammessi all’elettorato passivo gli studenti che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averla regolarmente effettuata per l’anno accademico precedente”. Egli, quindi, fa presente che la Commissione ha ritenuto, a riguardo, di poter ravvisare la ratio della differente disciplina nella circostanza che la condizione relativa all’elettorato attivo si “esaurisce” con l’atto di espressione del voto, mentre nell’elettorato passivo sarebbe insito un carattere di “permanenza” – ricordando, ad adiuvandum, il principio normativo e statutario per cui “L’elettorato passivo per le cariche accademiche è riservato ai docenti a tempo pieno che assicurino un numero di anni di servizio almeno pari alla durata del mandato prima della data di collocamento a riposo” – manifestando, in ogni caso, l’opportunità di rimettere al Senato Accademico ogni valutazione in merito, fermo restando che l’accoglimento della proposta di modifica regolamentare intesa a prevedere l’indizione delle elezioni studentesche entro il 30 aprile, svuoterebbe di contenuti, per il futuro, la problematica de qua. Egli, infine, sempre a proposito dell’elettorato passivo, precisa che la Commissione ha accolto la proposta del Consiglio degli studenti di prevedere che “Sono, altresì, titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di Bari.” Al termine dell’illustrazione del prof. Di Rienzo, il Rettore invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Entra, alle ore 16,40, il prof. Toma. Si svolge sull’argomento un ampio dibattito, nel corso del quale il prof. Angelini, nel sottolineare che “gli adempimenti in scadenza” delle Commissioni paritetiche docentistudenti, testè richiamati dal prof. Di Rienzo, sono connessi alla redazione della Relazione 180 S.A. 14/20.10.2014/p.3C annuale, anziché del rapporto di riesame, come inesattamente riportato nei precedenti deliberati sull’argomento, evidenzia come l’articolazione del ciclo di studi 3+2 ed, in particolare, la circostanza di non consentire l’iscrizione con riserva alla laurea magistrale, possa determinare l’esclusione di un gran numero di studenti dalla tornata elettorale di che trattasi; il prof. Altomare concorda con l’orientamento espresso dal prof. Di Rienzo in ordine alla prorogatio delle Commissioni paritetiche docenti-studenti, considerato che la componente studentesca in scadenza è quella che ha lavorato alla relazione annuale, ritenendo opportuno, altresì, per un principio di certezza, limitare l’elettorato passivo ai soli iscritti, mentre, con riferimento alla consistenza numerica della rappresentanza studentesca nel Consiglio della Scuola, di cui all'art.10, comma 2 del testo in esame, ritiene ambigua l’espressione “pari al 15% dei componenti dell’Organo”, che suggerisce di sostituire con “non superiore al 15%”, per consentire di calcolarla con numeri interi; la prof.ssa Serio, nel far presente, a tal ultimo riguardo, che la riferita espressione rinviene dall’art. 53, comma 5, lett. c) dello Statuto di Ateneo, ritiene, comunque, sempre applicabile la regola di approssimazione dei decimali, ove ricorressero; il sig. Ardito, al fine di conciliare la vigente regola di riserva dell’elettorato passivo ai soli studenti iscritti con l’opportunità di garantirne il diritto anche agli studenti in transizione dalla laurea triennale e quella magistrale, formula la proposta intesa a consentire al laureando della laurea triennale di poter versare la prima rata di iscrizione all’anno successivo, prevedendone il rimborso nel caso di conseguimento del titolo di laurea triennale ed immatricolazione alla laurea magistrale, che consentirebbe allo stesso di vedersi riconosciuto il diritto di elettorato passivo, nell’ambito delle elezioni studentesche di che trattasi; il sig. Delmedico, nel ritenere che il numero di studenti che potrebbe avvalersi di detta soluzione sarebbe comunque limitato, si sofferma, invece, sull’art. 4 del testo in esame, che emenda il Regolamento vigente, prevedendo per le elezioni del rappresentante degli studenti nel Nucleo di valutazione e nell’ADISU che possano presentarsi candidature nel numero doppio rispetto a quello degli eligendi, ovviando in tal modo alle criticità emerse con riferimento alla sostituzione del rappresentante degli studenti nel Nucleo di valutazione, di cui alle delibere di questo Consesso del 14.01, 28.01 e 14.02.2014. Al termine del dibattito, il Rettore, con riferimento alla proposta sopra formulata dal sig. Ardito, udite le ulteriori considerazioni espresse a riguardo dal Direttore Generale e dal prof. Di Rienzo, circa l’opportunità, rispettivamente, di legare il riconoscimento dell’elettorato passivo alla condizione che lo studente si iscriva alla laurea magistrale e 181 S.A. 14/20.10.2014/p.3C non alla fattibilità del rimborso, nonché di disciplinare nel Regolamento tasse l’aspetto delle eventuale conversione della prima rata di iscrizione alla laurea triennale in prima rata di immatricolazione alla laurea magistrale, propone di incaricare i competenti Uffici del Dipartimento per gli Studenti e la formazione post laurea e del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie della verifica di fattibilità della soluzione intesa a consentire al laureando della laurea triennale di poter versare la prima rata di iscrizione all’anno successivo, fermo restando il rimborso nel caso di conseguimento del titolo di laurea triennale ed immatricolazione alla laurea magistrale, al fine del riconoscimento allo stesso dell’elettorato passivo, nell’ambito delle elezioni studentesche di che trattasi. Egli invita quindi il Senato Accademico a deliberare in merito ai diversi aspetti esaminati con riferimento all’argomento in oggetto. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la Legge n. 240/2010 ed, in particolare, l’art. 2, comma 2, lett. h); VISTO lo Statuto di Ateneo ed, in particolare, gli artt. 71, comma 1, lett. a) e 78, comma 10; VISTI il Regolamento elettorale ex art. 78, comma 10 dello Statuto di Ateneo, di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012 ed il Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo, di cui al D.R. n. 5513 del 19.11.2012; VISTA la propria delibera del 28.01.2014, in ordine all’affidamento al gruppo sulla semplificazione, coordinato dal prof. Stefanì - in qualità di Delegato del Rettore alla semplificazione -, il compito di rivisitare in toto il Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo, di cui al D.R. n. 5513 del 19.11.2012, di concerto con la Commissione per l’adeguamento normativo e con apertura alla partecipazione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di governo; VISTA la propria delibera del 01.10.2014 con la quale, tra l’altro, si è dato incarico alla Commissione per l’adeguamento normativo “dell’approfondimento della problematica di cui alla … nota prot. n. 66746 del 30.09.2014, a firma dell’Associazione Link-UDUBARI, acquisendo in merito il parere del Consiglio degli studenti, nonché della verifica di legittimità della proposta dei proff. Crescenzo ed Angelini in ordine alla prorogatio, fino al 31.12.2014, dell’attuale 182 S.A. 14/20.10.2014/p.3C componente studentesca nelle Commissioni paritetiche docentistudenti, limitatamente alle funzioni correlate alla redazione del rapporto di riesame, riferendone gli esiti in tempo utile per la prossima riunione del Senato Accademico”; VISTA la propria delibera del 14.10.2014, circa l’invito alla Commissione per l’adeguamento normativo, “di approfondire, nella comunicata riunione del 17.10.2014, e avvalendosi dell’interlocuzione con i competenti Uffici del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, anche la proposta formulata dal sig. Delmedico in ordine alla possibilità di applicare il regime di prorogatio fino al 31.12.2014 all’attuale componente studentesca nel Senato Accademico”; VISTA la proposta di riformulazione del Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo, di cui al D.R. n. 5513 del 19.11.2012, predisposta, da ultimo, da parte della Commissione per l’adeguamento normativo; UDITA l’illustrazione del Coordinatore della citata Commissione, prof. Di Rienzo, circa le proposte di modifica al suddetto testo regolamentare; CONDIVISE le argomentazioni riferite dal medesimo docente a sostegno dell’inapplicabilità del regime di prorogatio alle componenti studentesche in scadenza negli Organi di Governo, considerata la mancanza di una norma espressa in tal senso e giusto disposto ex art. 71, comma 1, lett. a) dello Statuto di Ateneo che riconosce la funzionalità degli Organi anche in assenza di una componente; CONDIVISA altresì la proposta della Commissione per l’adeguamento normativo di prorogare nelle funzioni, fino al 31.12.2014, la componente studentesca nelle Commissioni paritetiche docentistudenti, limitatamente a quanto di competenza delle medesime Commissioni, tenuto conto che la mancanza di detta componente farebbe venire meno la natura paritetica delle Commissioni de quibus ed in considerazione degli adempimenti in scadenza connessi alla redazione della Relazione annuale; 183 S.A. 14/20.10.2014/p.3C SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito, con precipuo riferimento alla problematica concernente l’elettorato passivo, ai sensi, tra l’altro, dell’art. 3, comma 3 del riformulando testo regolamentare ed udita, in particolare, la proposta del sig. Ardito di consentire al laureando della laurea triennale di poter versare la prima rata di iscrizione all’anno successivo, prevedendone il rimborso nel caso di conseguimento del titolo di laurea triennale ed immatricolazione alla laurea magistrale, al fine del riconoscimento allo stesso dell’elettorato passivo, nell’ambito delle elezioni studentesche di che trattasi, DELIBERA − per le motivazioni in premessa, o di non prorogare nelle relative funzioni le componenti studentesche in scadenza negli Organi di Governo; o di prorogare nelle funzioni, fino al 31.12.2014, la componente studentesca nelle Commissioni paritetiche docenti-studenti, limitatamente a quanto di competenza delle medesime Commissioni; − di incaricare i competenti Uffici del Dipartimento per gli Studenti e la formazione post laurea e del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie della verifica di fattibilità della soluzione intesa a consentire al laureando della laurea triennale di poter versare la prima rata di iscrizione all’anno successivo, fermo restando il rimborso nel caso di conseguimento del titolo di laurea triennale ed immatricolazione alla laurea magistrale, al fine del riconoscimento allo stesso dell’elettorato passivo, nell’ambito delle elezioni studentesche di che trattasi; − di approvare la riformulazione del Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo, di cui al D.R. n. 5513 del 19.11.2012, come di seguito riportato: ““Articolo 1 – Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento disciplina, ai sensi dell’art. 78, comma 10 dello Statuto, le modalità per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo. 2. All’elezione dei rappresentanti degli studenti nell’ADISU e nel C.S.U., si applicano le norme che regolano l’elezione delle stesse rappresentanze nel Consiglio di Amministrazione dell’Università. Articolo 2 – Disposizioni comuni 184 S.A. 14/20.10.2014/p.3C 1. Alle elezioni disciplinate dal presente Regolamento, si applicano le norme disposte nel Titolo I del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012, adottato ex art. 78, comma 10, dello Statuto di Ateneo. 2. Alla elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo si procede con il sistema proporzionale. 3. Le candidature sono presentate, nei termini e con le modalità prescritti nel bando di indizione, in liste tra loro concorrenti, con un numero di candidati non superiore a quello degli eligendi, fatto salvo quanto previsto dai successivi artt. 4 e 7. Il bando determina, altresì, le modalità di sottoscrizione per la presentazione delle liste ai sensi dell’art. 7, comma 2, del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012. Le liste dei candidati devono essere sottoscritte da studenti aventi diritto al voto. Ciascuna lista, presentata da un elettore firmatario della stessa, che ne è considerato presentatore ufficiale, numerata dall’Ufficio elettorale in ordine progressivo in base al momento della presentazione, deve essere contrassegnata da una denominazione o da un motto o da un simbolo, idonei a identificarla. Qualora detti strumenti identificativi siano confondibili con quelli di altra lista presentata in precedenza, ovvero appaiano scorretti o sconvenienti, essi vanno modificati in conformità al bando di indizione. Nessun elettore può sottoscrivere più di una lista o figurare come presentatore ufficiale per più liste. La stessa firma apposta su liste differenti è depennata da ciascuna lista. Ai fini della presentazione delle candidature per l’elezione in tutti gli Organi di Governo, la lista deve essere sottoscritta da un numero complessivo di studenti, aventi diritto al voto, pari almeno a 50. Tali sottoscrizioni sono valide anche per la presentazione di candidature in tutti gli altri Organi di Ateneo. Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla con riferimento all’elezione in tutti i suddetti Organi. Ai fini della presentazione delle candidature per l’elezione nel Consiglio di Dipartimento, fatto salvo quanto previsto dal successivo art. 7, la lista deve essere sottoscritta da un numero di studenti, aventi diritto al voto, almeno pari al 50% del numero degli eligendi. Tali sottoscrizioni sono valide anche per la presentazione di candidature per l’elezione dei rappresentanti nel Consiglio della Scuola per la quale il Dipartimento ha concorso all’istituzione, nonché per i Consigli di Corso di studio/classe/interclasse per i quali il Dipartimento è referente. Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla con riferimento all’elezione in tutti i suddetti Organi. Ai fini della presentazione delle candidature per l’elezione del Consiglio della Scuola, la lista deve essere sottoscritta da un numero di studenti, aventi diritto al voto, almeno pari al 50% del numero degli eligendi nei Consigli dei Dipartimenti afferenti alla medesima Scuola e, comunque, non superiore a 50. Tali sottoscrizioni sono valide anche per la presentazione di candidature per l’elezione dei rappresentanti nei Consigli di Corso di studio/classe/interclasse dei Dipartimenti referenti che hanno concorso ad istituire la Scuola. Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla con riferimento all’elezione in tutti i suddetti Organi. 185 S.A. 14/20.10.2014/p.3C Ai fini della presentazione delle candidature per l’elezione dei Consigli di corso di studio/classe/interclasse, la lista deve essere sottoscritta da un numero di studenti, aventi diritto al voto, almeno pari al 50% del numero degli eligendi e, comunque, non inferiore a 3. Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla. Gli elettori in possesso dei requisiti prescritti non possono candidarsi in più liste, pena l’esclusione da tutte. I candidati sono elencati con l’indicazione del cognome, del nome, del corso di studio cui sono iscritti e del numero di matricola. Essi sono numerati in ordine progressivo per determinare la precedenza nel caso di parità di voti. L’accettazione della candidatura deve risultare da apposita dichiarazione con firma autenticata secondo le modalità prescritte nel bando di indizione. Un candidato non può presentare e/o sottoscrivere la lista nella quale egli stesso è candidato. Le liste regolari sono rese pubbliche in conformità al bando di indizione. 4. I seggi elettorali sono istituiti con provvedimento del Direttore Generale ai sensi dell’art. 10 del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012, e in conformità al bando di indizione. Articolo 3 – Rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico e nel Consiglio di Amministrazione 1. L’elezione dei cinque rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico è indetta dal Rettore entro il 30 aprile. Il bando di indizione deve essere inviato per via telematica, per la pubblicazione, all’A.DI.SU. 2. Sono titolari dell’elettorato attivo tutti gli studenti che, alla data delle votazioni, risultino regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di laurea, di laurea magistrale e di laurea magistrale a ciclo unico dell’Università. 3. Sono titolari dell’elettorato passivo tutti gli studenti che godono dell’elettorato attivo e risultino, alla data di presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la prima volta e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni, fatto salvo quanto previsto dall’art. 4 del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012. Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di Bari. 4 Per l’elezione dei due rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Amministrazione, si applicano le norme di cui ai precedente commi 1, 2 e 3 del presente articolo e si procede contestualmente alla elezione dei rappresentanti nel Senato Accademico. Art. 4 – Rappresentante degli studenti nel Nucleo di Valutazione e nell’A.D.I.S.U. 1. L’elezione del rappresentante degli studenti nel Nucleo di Valutazione e nell’A.D.I.S.U. è indetta contestualmente a quelle di cui al precedente articolo 3. L’elezione si svolgerà con le modalità stabilite nella stessa disposizione, fatto salvo per le candidature previste nel numero doppio rispetto a quello degli eligendi. 186 S.A. 14/20.10.2014/p.3C Articolo 5 – Consiglio degli studenti 1. Il Consiglio degli studenti è composto da: a) i rappresentanti eletti nel Senato Accademico; b) i rappresentanti eletti nel Consiglio di Amministrazione; c) il rappresentante eletto nel Nucleo di Valutazione; d) i rappresentanti eletti nel Comitato per lo sport universitario; e) i rappresentanti eletti nel Consiglio di Amministrazione dell’ADISU; f) una rappresentanza eletta nei Dipartimenti. 2. Ai sensi del Regolamento di funzionamento del Consiglio degli studenti, la componente di cui alla lett. f) è pari al 20% degli studenti eletti nei Consigli di Dipartimento e si ripartisce per ciascun Dipartimento sulla base della media aritmetica fra la percentuale relativa degli eletti nei singoli Consigli di Dipartimento e la percentuale relativa degli iscritti ai Corsi di studio per i quali il Dipartimento sia autonomo o di riferimento, ad eccezione dei Dipartimenti afferenti alla Scuola di Medicina, in relazione ai quali si calcola la percentuale relativa degli iscritti ai Corsi di studio afferenti alla Scuola di Medicina. 3. Il Presidente del Consiglio degli studenti è eletto con il sistema maggioritario dai componenti il Consiglio. Sono titolari dell’elettorato passivo tutti i componenti del Consiglio. Il Decano dei componenti indice le elezioni per la nomina del Presidente del Consiglio degli studenti con apposito bando che deve contenere gli elementi di cui al comma 2 dell’art. 7 del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012. Il bando disciplina modalità di svolgimento della propaganda elettorale tali da garantire efficaci forme di partecipazione e la diffusione dei programmi elettorali. Le candidature, unitamente alle linee programmatiche, sono presentate al Consiglio degli studenti appositamente convocato dal Decano, o per iscritto allo stesso, non oltre la data e l’ora fissata per la convocazione del Consiglio a cui il Decano le comunica. Il seggio elettorale, nei termini prescritti dal bando di indizione, è costituito dal Consiglio ed è composto da un Presidente e due scrutatori scelti tra i componenti del Consiglio e da un segretario scelto dal Direttore Generale tra il personale tecnico-amministrativo dell’Università. Il Presidente del Consiglio degli studenti è eletto a maggioranza assoluta dei votanti nella prima votazione e a maggioranza relativa nelle votazioni successive. Il Presidente del seggio dichiara il risultato delle votazioni e rimette una copia del verbale al Rettore ai fini della emanazione del provvedimento di nomina. Articolo 6 – Rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Dipartimento 1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio di Dipartimento è indetta dal Rettore entro il 30 aprile. 2. Ai sensi dell’art. 50, comma 2, lett. d), dello Statuto, è eletta nei Consigli di Dipartimento una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti. Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Dipartimento, determinato nel provvedimento di indizione, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione degli eletti qualora, a tale data, la composizione numerica del Consiglio stesso risulti variata. 3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio per i quali il Dipartimento sia di riferimento. 187 S.A. 14/20.10.2014/p.3C 4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino, alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la prima volta e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni, ai corsi di studio per i quali il Dipartimento sia di riferimento. Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di Bari. Articolo 7 – Rappresentanti degli studenti nei Consigli dei Dipartimenti afferenti alla Scuola di Medicina 1. L’elezione dei rappresentanti nei Consigli di Dipartimento afferenti alla Scuola di Medicina è indetta dal Rettore entro il 30 aprile. 2. Ai sensi dell’art. 50, comma 2, lett. d), dello Statuto, è eletta nei Consigli di Dipartimento una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti. Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Dipartimento, determinato nel provvedimento di indizione delle elezioni, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione degli eletti qualora, a tale data, la composizione numerica del Consiglio stesso risulti variata. 3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio che afferiscono alla Scuola di Medicina. 4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino, alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la prima volta e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni, ai corsi di studio che afferiscono alla Scuola di Medicina. Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di Bari. 5. Le candidature sono presentate in liste tra loro concorrenti, ciascuna con un numero complessivo di candidati non superiore a quello complessivo degli eligendi in tutti i Consigli di Dipartimento interessati, in conformità al bando di indizione. Ai fini della presentazione delle candidature, la lista deve essere sottoscritta da un numero di studenti aventi diritto al voto almeno pari al 50% del numero degli eligendi e, comunque, non superiore a 50. 6. Ai fini della determinazione dei risultati elettorali, la Commissione Elettorale Centrale: a) applica il sistema proporzionale di cui all’art. 2 del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012, all’insieme delle liste dei Dipartimenti afferenti alla Facoltà/Scuola di Medicina; b) ripartisce i seggi ottenuti dalle singole liste fra i Dipartimenti moltiplicando il rapporto tra il numero dei seggi ottenuti dalle singole liste sul totale da assegnare (incidenza) per i seggi attribuiti ai singoli dipartimenti e procede ad una prima assegnazione dei seggi in ragione della parte intera dei prodotti ottenuti; 188 S.A. 14/20.10.2014/p.3C c) ordina in maniera decrescente le parti decimali del prodotto di cui alla precedente lettera b) e assegna progressivamente i rimanenti seggi fino alla concorrenza delle attribuzioni per Dipartimento e per lista. In presenza di parità delle parti decimali sarà data priorità al Dipartimento con il maggior numero dei componenti del Consiglio. d) chiama gli eletti ad optare per uno dei Dipartimenti interessati in ordine decrescente di cifra individuale ottenuta, fino alla copertura del numero dei seggi spettanti a ciascuna lista in ciascun Dipartimento. Qualora uno degli aventi diritto non abbia risposto alla chiamata e dunque esercitato l’opzione entro il termine fissato dal bando, la stessa Commissione invita il successivo in graduatoria ad optare. Chiusa la fase delle opzioni, coloro che non hanno esercitato il relativo diritto saranno assegnati al Dipartimento in cui risulta ancora disponibile il seggio assegnato alla lista. Articolo 8 – Rappresentanti degli studenti nella Giunta di Dipartimento 1. Alle elezioni dei rappresentanti degli studenti nella Giunta di Dipartimento si procede con il sistema maggioritario. 2. L’elezione è indetta dal Direttore del Dipartimento. 3. Godono di elettorato attivo e passivo gli eletti rappresentanti nel Consiglio di Dipartimento. Articolo 9 - Rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Corso di studio/classe/interclasse 1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio di Corso di studio/classe/interclasse è indetta dal Rettore. 2. Ai sensi dell’art. 52, comma 6, lett. c), dello Statuto, è eletta nei Consigli di Corso di studio/classe/interclasse una rappresentanza degli studenti non inferiore al 15% dei componenti dell’Organo. Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Corso di studio, determinato nel provvedimento di indizione, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione degli eletti qualora, a tale data, risulti variata la composizione numerica del Consiglio stesso. Nel caso in cui il numero degli studenti iscritti al Corso di studio sia inferiore o pari al 15% dei componenti il collegio, gli studenti iscritti entrano a far parte di diritto del collegio senza alcuna previa elezione. 3. Sono titolari dell’elettorato attivo tutti gli studenti che, alla data delle votazioni, risultino regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, al corso di studio. Sono titolari dell’elettorato passivo tutti gli studenti che godono dell’elettorato attivo, e che, alla data di presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la prima volta e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni. 189 S.A. 14/20.10.2014/p.3C Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di Bari. Sono esclusi dall’elettorato passivo coloro che fanno parte di diritto di altro Consiglio di Corso di studio. 4. Per i Corsi di Studio con numero di aventi diritto al voto non superiore a 30 si applica il sistema maggioritario. Nessuna Commissione Elettorale Organizzativa è istituita. Articolo 10 – Rappresentanti degli studenti nel Consiglio della Scuola 1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio della Scuola è indetta dal Rettore entro il 30 aprile. 2. Ai sensi dell’art. 53, comma 5, lett. c), dello Statuto, è eletta nel Consiglio della Scuola una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti dell’Organo. Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Scuola, determinato nel provvedimento di indizione, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione degli eletti qualora, a tale data, risulti variata la composizione numerica del Consiglio stesso. 3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio afferenti ai Dipartimenti che istituiscono la Scuola. 4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino, alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la prima volta e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni, ai corsi di studio afferenti ai Dipartimenti che istituiscono la Scuola. Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di Bari. Articolo 11 – Rappresentanti degli studenti nel Consiglio della Scuola di Medicina 1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio della Scuola di Medicina è indetta dal Rettore entro il 30 aprile. 2. Ai sensi dell’art. 54, comma 5, lett. d), dello Statuto, è eletta nel Consiglio della Scuola una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti dell’Organo. Il numero degli eligendi, determinato nel provvedimento di indizione, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione degli eletti qualora, a tale data, risulti variata la composizione numerica del Consiglio stesso. 3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio afferenti alla Scuola. 4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino, alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la 190 S.A. 14/20.10.2014/p.3C prima volta e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni, ai corsi di studio che afferiscono alla Scuola di Medicina. Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di Bari.”” Il Rettore, quindi, invita il sig. Delmedico a relazionare in merito alla nota, pervenuta in data 13.10.2014, da parte dei rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico, sigg. P.P. Delmedico, E. Nuzzaci e V. Ardito, concernente “proposta per presentazione liste elettorali per corsi di laurea a numero chiuso con graduatoria”, già posta a disposizione dei presenti. Il sig. Delmedico illustra nel dettaglio la nota in oggetto, recante una proposta emendativa al deliberato di questo Consesso del 01.10.2014 in merito alla problematica de qua ed, in particolare, richiedendo che: “…fermo restando il rispetto del numero massimo di studenti candidabili per il Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Consiglio di Amministrazione A.di.su., Nucleo di valutazione e il C.S.U. la possibilità di integrare la lista nel numero di 1 candidato; Nel rispetto del numero massimo di studenti candidabili presso il Consiglio del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione si chiede la possibilità di integrare la lista, nel numero di 3 candidati, del totale degli eligendi. Nei Consigli dei Dipartimenti afferenti alla Scuola di Medicina, fermo restando il rispetto del numero massimo di studenti candidabili, si chiede la possibilità di integrare la lista, nel numero di 10 candidati. Per analogia a quanto sopra, si chiede di poter integrare il numero degli eligendi, fermo restando il rispetto del numero massimo di studenti candidabili, con 1 candidato per corso, per i Consigli di Interclasse cui afferiscono i corsi di laurea in Scienze Pedagogiche, Formazione e Gestione delle Risorse Umane, Psicologia clinica, Scienze Infermieristiche e Ostetriche e Scienze delle Professioni sanitarie della Prevenzione. Infine, si chiede che l’integrazione delle liste possa avvenire dal 17 novembre al 26 novembre 2014, con l’inserimento dei nominativi necessari per il completamento delle liste.” La dott.ssa Rutigliani evidenzia le difficoltà tecniche legate alla surriportata proposta, relativamente ad esempio alle attività di elaborazione degli elenchi dei candidati ed alla tempistica della propaganda elettorale e delle operazioni successive, tenuto conto, soprattutto, che dall’accoglimento della stessa deriverebbe la possibilità di integrare a posteriori le liste con studenti candidabili fin dall’inizio che, di fatto, si tradurrebbe nella riapertura dei termini per la presentazione delle liste di candidati. Il Direttore Generale richiama le motivazioni alla base della delibera del 01.10.2014, nella parte che dispone “di prevedere la possibilità di integrare le liste di candidatura, oltre la scadenza per la presentazione delle stesse, con candidati immatricolati per l’a.a. 191 S.A. 14/20.10.2014/p.3C 2014/2015 ai corsi di laurea magistrale a numero programmato nelle Professioni sanitarie e del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione, fermo restando il rispetto del numero massimo di studenti candidabili, ai sensi dell’art. 2, comma 3, primo periodo, del Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo”, che è venuta incontro alla situazione, portata dal sig. Ardito all’attenzione del Consesso in detta riunione, “della data di pubblicazione delle graduatorie di alcuni corsi ad accesso programmato come quelle del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione, che vedranno la luce il 17 novembre, data evidentemente successiva a quella del 7 novembre, ovvero la scadenza delle immatricolazioni ed iscrizioni valida per godere dell’elettorato passivo”. Il Rettore precisa, inoltre, che il citato deliberato è anche più aperto rispetto alla proposta testè formulata dal sig. Delmedico, perché, fermo restando il rispetto del numero massimo di studenti candidabili a norma di regolamento, non fissa limiti al numero di candidati con i quali integrare le liste già presentate. Il sig. Delmedico, nel sottolineare che la regola deliberata determina l’accollamento alle associazioni studentesche del rischio che rimangano vacanti posti entro il novero massimo di candidabili, ribadisce la propria proposta, chiedendo che venga posta ai voti. Il Rettore, quindi, pone ai voti la surriportata proposta del sig. Delmedico, quale norma transitoria al Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo, di cui al D.R. n. 5513 del 19.11.2012, nella stesura riformulata sopra approvata. Votano a favore i senatori Delmedico, Ardito, Nuzzaci, Caivano, Stefanì, Stella e Mavelli su 28 senatori presenti, La proposta, quindi, viene respinta. Pertanto, il Senato Accademico, VISTA la nota, pervenuta in data 13.10.2014, da parte dei rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico, sigg. P.P. Delmedico, E. Nuzzaci e V. Ardito, concernente “proposta per presentazione liste elettorali per corsi di laurea a numero chiuso con graduatoria”; SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito; VISTO l’esito della votazione sulla suddetta proposta, come illustrata dal sig. Delmedico, DELIBERA di confermare la propria delibera del 01.10.2014, nel senso “di prevedere la possibilità di integrare le liste di candidatura, oltre la scadenza per la presentazione delle stesse, con 192 S.A. 14/20.10.2014/p.3C candidati immatricolati per l’a.a. 2014/2015 ai corsi di laurea magistrale a numero programmato nelle Professioni sanitarie e del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione, fermo restando il rispetto del numero massimo di studenti candidabili, ai sensi dell’art. 2, comma 3, primo periodo, del Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo”. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 193 S.A. 14/20.10.2014/p.7 III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO PROPOSTA DEL PROF. ROBERTO GAGLIANO CANDELA DI COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ SPIN OFF A DENOMINARSI “LABORATORI DI CHIMICA E MEDICINA FORENSI S.R.L.”: NOMINA COMPONENTE COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO Il Rettore, dopo aver richiamato la delibera di questo Consesso del 14.10.2014, di rinvio alla riunione odierna di ogni determinazione in merito alla nomina di n. 1 componente il Comitato Tecnico Scientifico dello spin off in oggetto, in rappresentanza di questa Università, “acquisita la proposta di candidatura formulata dal prof. Salvatore Scacco (associato presso il Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze e Organi di Senso (SMBNOS), afferente al SSD BIO/12 – Biochimica Clinica, coordinatore del Corso di laurea in Tecniche di laboratorio biomedico) con nota in data 13.10.2014, nonché quelle formulate nel corso dibattito da parte dei proff. Battaglia, sul nominativo del prof. Francesco Introna, e Stella su quello della prof.ssa Nicoletta Resta, nonché condiviso l’intendimento del Rettore di proporre al Consiglio di Amministrazione la nomina del prof. Francesco Introna nel Consiglio di Amministrazione della Società Spin off in oggetto”, informa che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 17.10.2014, ha nominato il prof. Introna quale rappresentante di questa Università nel Consiglio di Amministrazione della costituenda società, con l’ulteriore prescrizione di invito al competente Ufficio dell’Amministrazione ad approfondire quanto previsto dal 4° capoverso dell’art. 2 del contratto da stipularsi con il Dipartimento Interdisciplinare di Medicina per la regolamentazione dell’uso, da parte della società, delle apparecchiature e strumentazioni di che trattasi, con particolare riferimento ad eventuali conflitti di interesse con questa Università. Interviene il senatore Nuzzaci per riferire della volontà del prof. Salvatore Sacco di ritirare la propria proposta di candidatura, formulata con la succitata nota del 13.10.2014. Il Rettore, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la Legge n. 240/2010 e s.m.i.; VISTO il Decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca n. 168 del 10.08.2011, recante il “Regolamento concernente la definizione dei criteri di partecipazione di professori e ricercatori universitari a società aventi caratteristiche di spin off o start up universitari in 194 S.A. 14/20.10.2014/p.7 attuazione di quanto previsto dall’art. 6, comma 9 della Legge n. 240/2010”, in particolare l’art. 4, comma 1 (disciplina delle incompatibilità); VISTO il Regolamento per la costituzione di spin off e la partecipazione del personale universitario alle attività dello stesso, emanato con D.R. n. 289 del 13.01.2004; VISTE le proprie delibere del 15/22.09 e 01.10.2014 in ordine alla costituzione della Società Spin off in oggetto; VISTO l’art. 20 dello Statuto della costituenda Società in ordine alla costituzione di un Comitato tecnico scientifico (CTS) quale organo di consulenza tecnica dello Spin off; CONSIDERATA l’esigenza di individuazione da parte di questo Consesso di n. 1 componente il predetto Comitato, in rappresentanza di questa Università; VISTA la propria delibera del 14.10.2014 di rinvio alla riunione odierna di ogni determinazione in merito alla nomina di che trattasi, “acquisita la proposta di candidatura formulata dal prof. Salvatore Scacco (associato presso il Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze e Organi di Senso (SMBNOS), afferente al SSD BIO/12 – Biochimica Clinica, coordinatore del Corso di laurea in Tecniche di laboratorio biomedico) con nota in data 13.10.2014, nonché quelle formulate nel corso dibattito da parte dei proff. Battaglia, sul nominativo del prof. Francesco Introna, e Stella su quello della l’intendimento prof.ssa del Nicoletta Rettore di Resta, proporre nonché al condiviso Consiglio di Amministrazione la nomina del prof. Francesco Introna nel Consiglio di Amministrazione della Società Spin off in oggetto; VISTA la delibera del Consiglio di Amministrazione del 17.10.2014, circa la nomina del prof. Francesco Introna, quale rappresentante di questa Università nel Consiglio di Amministrazione della costituenda Società; APPRESA tramite il sig. Nuzzaci la volontà del prof. Salvatore Sacco di ritirare la propria proposta di candidatura, formulata con la succitata nota del 13.10.2014, 195 S.A. 14/20.10.2014/p.7 DELIBERA di nominare la prof.ssa Nicoletta Resta quale rappresentante di questa Università nel Comitato Tecnico Scientifico della costituenda Società spin off “Laboratori di chimica e medicina forensi S.r.l.”. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 196 S.A. 14/20.10.2014/p.14 VII. PERSONALE UTILIZZO PUNTI ORGANICO PER RECLUTAMENTO DOCENTI DI II FASCIA AI SENSI DELL’ART 18, COMMA 1, DELLA LEGGE N. 240/2010: PROPOSTE DEI DIPARTIMENTI Il Rettore ricorda, preliminarmente, che questo Consesso, nella riunione del 14.10.2014, in ordine all’argomento in oggetto, deliberò, tra l’altro, di demandare alla Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale docente e verifica degli aspetti connessi, con il supporto dei competenti Uffici del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R (Divisione Personale Docente e Area Reclutamento), la verifica di legittimità e della completezza dei dati delle delibere assunte dai Dipartimenti, ai fini della emanazione del bando di selezione, nonché la definizione di indicazioni operative univoche relativamente agli adempimenti successivi, riferendone al Senato Accademico in occasione della odierna riunione di aggiornamento, nonché rinviando alla stessa ogni determinazione in merito allo schema tipo di bando di indizione delle procedure di selezione di che trattasi. Egli, pertanto, in primis, richiama il prospetto delle delibere dipartimentali, aggiornato al giorno 16.10.2014, predisposto dal competente Ufficio del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R e di seguito riportato quale stralcio dalla relativa relazione istruttoria, già posta a disposizione dei senatori – identica nei contenuti, per le altre parti, alla relazione distribuita nella riunione del 14.10.2014 -: ““… n. posti Data deliberazione Biologia 1 10.10.2014 S.C. 05/A2 (SSD BIO/04) Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica 2 Chimica 1 SC 05/D1 –SSD BIO/09 SC 05/E1 –SSD BIO/10 SC 03/B1 –SSD CHIM/03 Dell’Emergenza e dei trapianti di organi 1 09.10.2014 14.10.2014 25.09.2014/ 8.10.2014 09.10.2014 Farmacia-scienze del farmaco Filosofia, letteratura, storia e scienze sociali (FLESS) Fisica (interateneo) Giurisprudenza 2 1 30.09.2014 08.10.2014 S.C. 03/D1 SSD CHIM/08 1 2 09.10.2014 10.10.2014 SC 02/A1 –SSD FIS/01 SC 12/H3 – SSD IUS/20 SC 12/B2 – SSD IUS/07 Dipartimento 197 Note SSD MED/41 delibera solo per la chiamata, mancano indicazioni per il bando. e SC SC 11/C5 06 SSD M-FIL S.A. 14/20.10.2014/p.14 Informatica Interdisciplinare di Medicina 1 1 07.10.2014 09.10.2014 SC 01/B1-SSD INF/01 S.C. 06/I1, SSD MED/36 indicato-supporto , manca assistenziale parere Sc.Med. S.C. 13/B5 –SSD SECSP/13 – SC 12/E2 –SSD IUS/21 SC 10/H1 –SSD L-LIN/03 SC 10/F1 – SSD L-FILLET/10 SC 01/A3 –SSD MAT/05 SC 07/H 3 SSD VET/05 SC 07/C1 –SSD AGR/10 Jonico in Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture 2 28.07.2014/ 13.10.2014 Lettere lingue arti. Italianistica e culture comparate 2 07/14.10.2014 Matematica Medicina veterinaria Scienze agro-ambientali e territoriali Scienze biomediche e oncologia umana Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti (Di.S.S.P.A.) Scienze dell’antichità e del tardo antico Scienze della formazione, psicologia, comunicazione 1 1 1 0 2 09.10.2014 08.10.2014 07.10.2014 -----------------8.10.2014// 1 2 6/9.10.2014 09.10.2014 SC 10/D1 –SSD L-ANT/03 SC11/D2 - SSD M-PED/04 SC 11/E1 – SSD M-PSI/03 SSD M-PSI/01 Scienze della terra e geoambientali 1 SC 04/A1 SSD GEO/08 Scienze economiche e metodi matematici 1 26.09.2014 D.D. 16.10.2014 09.10.2014 Scienze politiche 2 10.10.2014 Studi aziendali e giusprivatistici 1 10.10.2014 Scienze mediche di base, neuroscienze e organi di senso …” 1 D.D. 9..10.2014 ---------------------SC 07/F2 SSD AGR/16 SC07/F1 – SSD AGR/15 SSD SECS-P/01 – Macrosettore 13/A SC 12/B2 – SSDIUS/07 S.C. 14/D1 – SSD-SPS/09 SC13/B5-SSD SECS-P/13 SC 05/H1 Egli, quindi, sottopone all’attenzione dei presenti il verbale della Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale docente e verifica degli aspetti connessi, relativo alla riunione del 16.10.2014, recante l’enunciazione di talune linee guida operative per i Dipartimenti e ai fini della verifica, da parte degli Uffici, della legittimità delle delibere dipartimentali relative alle procedure concorsuali di che trattasi, già posto a disposizione dei senatori ed allegato con il n. 7 al presente verbale, sul quale il prof. Miano, ottenuta la parola, puntualmente relaziona, in qualità di presidente della suddetta riunione della Commissione, su delega del Rettore. Si svolge, quindi, sull’argomento un ampio ed approfondito dibattito, nel corso del quale il prof. Altomare esprime perplessità in merito alla linea guida, di cui al succitato verbale della Commissione, concernente “Quorum costitutivi richiesti della delibera: configurandosi individuazione del Settore come richiesta di nuovo posto, è necessario la presenza dei professori (I e II fascia) e ricercatori. Invece ai fini dell’individuazione delle 198 S.A. 14/20.10.2014/p.14 tipologie di procedure, è necessaria la presenza dei soli professori di I e II fascia, così come precisato nella nota del Rettore prot. n. 68703-I/9 del 07.10.2014”, ritenendo che l’indicazione del Settore non possa configurarsi quale “richiesta di nuovo posto in organico”, ai sensi dell’art. 49, comma 9, lett. c) dello Statuto di Ateneo, trattandosi, invece, di una fattispecie specifica non contemplata dalla norma statutaria, ovvero, tutt’al più sussumibile entro quella indicata nella lett. d) del medesimo articolo, relativa all’”assegnazione dei posti di professore di ruolo”. Egli, quindi, nel descrivere la procedura che il Consiglio del Dipartimento di Matematica ha seguito a riguardo, ritiene non opportuno chiedere ai Dipartimenti di rideliberare in conformità alla succitata nota rettorale. La prof.ssa Jacquet chiede chiarimenti in merito alla parte finale del verbale della Commissione, per cui “Per quanto attiene il quesito inerente le procedure da adottarsi rispetto a quanto previsto dal Consiglio di amministrazione del 24.09.2014 in merito all’assunzione su finanziamento esterno degli idonei al ruolo di professore di I fascia dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, la Commissione ritiene che anche in questo caso trattandosi di richiesta di nuovi posti, per la delibera relativa all’individuazione dei settori e delle priorità è necessaria la presenza dei professori (I e II fascia) e ricercatori; invece per la chiamata si deliberi a composizione ristretta ai soli professori ordinari e con voto palese”, ricevendo dal Rettore risposta che detta problematica verrà approfondita in sede di esame del più pertinente argomento inserito con il n. 17 all’odg, concernente “Problematiche inerenti i criteri di utilizzo di finanziamenti esterni per copertura spese personale docente nell’ambito delle Convenzioni con il Comune di Brindisi e la Regione Puglia di cui alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 24.09.2014”. Il prof. Mavelli rappresenta l’opportunità che la Commissione fornisca chiarimenti circa i possibili scenari di reclutamento configurabili all’esito della prima tornata, che verrà avviata con i bandi ex art. 18, comma 1 della Legge n. 240/2010 di prossima emanazione, ottenendo risposta dai proff. Miano e Stefanì, nel senso che l’attività di monitoraggio da parte della Commissione sarà complessa e contemplerà tutti i possibili scenari, considerata la pluralità di combinazioni scaturibili dall’esito della prima tornata, cui seguirà la formulazione delle proposte ritenute più opportune. Il prof. Di Rienzo, nel riprendere le considerazioni testè espresse dal prof. Altomare, sottolinea la natura sui generis della fattispecie sulla quale i Dipartimenti sono stati chiamati a deliberare, tenuto conto che sussisteva già a monte il vincolo per cui la chiamata poteva essere solo ai sensi dell’art. 18, comma 1 della Legge n. 240/2010, 199 S.A. 14/20.10.2014/p.14 convenendo sul fatto che la scelta del SSD non costituisca propriamente un atto programmatorio, che richiede il quorum costitutivo ampio (professori di I e II fascia e ricercatori) e, purtuttavia, ritenendo che l’attuazione del principio di conservazione dovrebbe indurre a supportare la linea interpretativa di cui alla succitata nota rettorale, pena il rischio di svuotare di contenuto l’art. 2 del Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo di I e II fascia, di cui al D.R. n. 3000 del 29.09.2014, che finirebbe per non applicarsi mai. Il Rettore fornisce ulteriori chiarimenti sulla citata nota prot. n. 68703-I/9 del 07.10.2014, a propria firma, la cui opportunità è scaturita da confronti con alcuni Direttori di Dipartimento, al fine di regolamentare in maniera omogenea la materia de qua, considerato che alcuni Dipartimenti si accingevano a deliberare senza programmazione ovvero su SSD extra programmazione. Il prof. Angelini fa presente che all’epoca dell’approfondito dibattito di questo Consesso sul Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo di I e II fascia, nella riunione del 15/22.09.2014, aveva compreso qualcosa di diverso da quanto esplicitato nella pluririchiamata nota rettorale e ripreso nelle linee guida della Commissione, nel senso che, individuati dallo Statuto due momenti deliberativi – rispettivamente lett. c) ed e) dell’art. 49, comma 9, l’uno programmatorio con quorum ampio e l’altro per la chiamata con quorum ristretto – l’art. 2 del Regolamento de quo andasse a riempire il vuoto normativo tra gli stessi, prescrivendo come quorum costitutivo e deliberativo la maggioranza dei professori di I e II fascia (per la chiamata di professori di II fascia), tenendo conto dell’aspetto dell’eventuale conflitto di interesse. Il Rettore fornisce ulteriori chiarimenti circa la questione del conflitto d’interesse e, nel precisare che perché esso possa sussistere, come effettivo o potenziale, deve ricorrere una circostanza fattuale tale da concretizzarlo, fa presente che le delibere dipartimentali in esame sono tutte immuni sotto questo profilo, come ulteriormente sottolineato anche dal prof. Stefanì, per cui trova giustificazione la circostanza che la legge prescriva il voto ristretto solamente all’atto finale del procedimento, ossia al momento della chiamata del vincitore. La prof.ssa Svelto chiede chiarimenti sulla procedura da seguire allorché si proceda a chiamata ai sensi dell’art. 24, comma 6, trattandosi di una chiamata diretta; il prof. Cascione illustra la procedura seguita dal Consiglio del Dipartimento di Scienze Politiche, che ha deliberato a composizione ampia ai fini dell’individuazione di un certo novero di SSD per poi scegliere, con voto ristretto, quelli da mettere a concorso ex art. 18, comma 1 200 S.A. 14/20.10.2014/p.14 Legge n. 240/2010; il prof. Stefanì sottolinea l’importanza di calare le norme nel contesto applicativo, nel senso che la varietà dell’impianto normativo consente un’altrettanta varietà di comportamenti deliberativi, tutti egualmente regolari; il prof. Altomare, prendendo spunto dalle considerazioni testè espresse dal prof. Stefanì, ribadisce l’opportunità di riconoscere un minimo di autonomia ai Dipartimenti nella materia de qua, preannunciando, pertanto, il proprio voto contrario rispetto alla linea guida concernente i Quorum costitutivi e deliberativi dei Consigli di Dipartimento per le deliberazioni di competenza; il prof. Notarnicola auspica una revisione delle norme statutarie e regolamentari in materia, nell’ottica della rimodulazione omogenea dell’aspetto in esame. Esce, alle ore 18,20, la prof.ssa Otranto. Il Rettore, nel precisare che la gran parte dei Dipartimenti si è uniformata alle disposizioni della citata nota, reputa doverosa la verifica delle delibere dipartimentali da parte dei competenti Uffici, perché siano coerenti con il quadro normativo di riferimento e scevre da rischi di impugnazione. Egli, infine, nel richiamare la delibera del Consiglio di Amministrazione del 17.10.2014, sottopone all’attenzione dei presenti lo schema tipo di bando di indizione delle procedure di selezione per la chiamata dei professori di ruolo di II fascia, ai sensi dell’art. 18, comma 1 della Legge n. 240/2014, predisposto dall’Area Reclutamento del succitato Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSNeR – già posto a disposizione dei senatori - fornendo ulteriori delucidazioni in merito, con particolare riferimento alla “prova d’inglese” ed all’utilizzo facoltativo di skype, nonché ricordando quanto rappresentato dal medesimo Ufficio in merito all’opportunità di emanare, relativamente alle procedure selettive per la chiamata a posti di professore di ruolo di II fascia, un bando per ogni singolo Dipartimento. Egli, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, con il voto contrario del prof. Altomare limitatamente alla linea guida operativa Quorum costitutivi e deliberativi dei Consigli di Dipartimento per le deliberazioni di competenza, VISTO il Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo di I e II fascia, di cui al D.R. n. 3000 del 29.09.2014; VISTE le note rettorali prot. n. 66558- I/9 del 20.09.2014 e prot. n. 68703I/9 del 07.10.2014; VISTA la propria delibera del 14.10.2014, con la quale, tra l’altro, si è demandata “alla Commissione 201 paritetica SA/CdA per il S.A. 14/20.10.2014/p.14 monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale docente e verifica degli aspetti connessi, con il supporto dei competenti Uffici del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R (Divisione Personale Docente e Area Reclutamento) la verifica di legittimità e della completezza dei dati delle delibere assunte dai Dipartimenti, ai fini della emanazione del bando di selezione, nonché la definizione di indicazioni operative univoche relativamente agli adempimenti successivi, riferendone al Senato Accademico in occasione della riunione di aggiornamento prevista per il giorno 20.10 p.v.”; VISTO il verbale della succitata Commissione, relativo alla riunione del 16.10.2014, recante l’enunciazione di talune linee guida operative per i Dipartimenti e ai fini della verifica, da parte degli Uffici, della legittimità delle delibere dipartimentali relative alle procedure concorsuali di che trattasi; UDITA l’illustrazione del prof. Miano, coordinatore della Commissione nella citata riunione; PRESO ATTO degli aggiornamenti, alla data del 16.10.2014, al prospetto delle delibere dipartimentali, come indicati dal competente Ufficio del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R; VISTO lo schema tipo di bando di indizione delle procedure di selezione per la chiamata dei professori di ruolo di II fascia, ai sensi dell’art. 18, comma 1 della Legge n. 240/2014, predisposto dall’Area Reclutamento del succitato Dipartimento amministrativo; CONSIDERATO quanto rappresentato dall’Ufficio in merito all’opportunità di emanare, relativamente alle procedure selettive per la chiamata a posti di professore di ruolo di II fascia, un bando per ogni singolo Dipartimento; SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito; VISTA la delibera del Consiglio di Amministrazione del 17.10.2014, DELIBERA 202 S.A. 14/20.10.2014/p.14 − di fare proprie le seguenti linee guida operative per i Dipartimenti e ai fini della verifica, da parte degli Uffici, della legittimità delle delibere dipartimentali relative alle procedure concorsuali per la chiamata di professori di ruolo di II fascia, come proposte dalla Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale docente e verifica degli aspetti connessi, di cui al verbale del 16.10.2014: o Quorum costitutivi e deliberativi dei Consigli di Dipartimento per le deliberazioni di competenza (art. 2 del Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo di I e II fascia e nota rettorale prot. n. 68703-I/9 del 07.10.2014): configurandosi l’individuazione dei settori concorsuali e/o scientifico disciplinari quale “richiesta di nuovi posti in organico” la delibera deve essere adottata a maggioranza dei professori di prima e seconda fascia e dei ricercatori, mentre, ai fini dell’individuazione delle tipologie di procedure per lo svolgimento delle valutazioni dei candidati, è richiesta la maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata di professori di prima fascia, e dei professori di prima e seconda fascia per la chiamata di professori di seconda fascia; o Delibere dei Dipartimenti con indicazione di posti ulteriori rispetto a quelli richiesti: verrà presa in considerazione solo la deliberazione corrispondente a quanto richiesto con nota rettorale n. 66558 I/9 del 29.09.2014, dandone comunicazione ai Dipartimenti interessati; altre deliberazioni assunte con riferimento a risorse allo stato non attribuite e definite su un piano puramente ipotetico non possono in questa fase essere assunte come impegni su risorse future, condizionate, nel piano di arruolamento della Commissione approvato dagli Organi di governo, agli esiti delle valutazioni dei concorsi di cui agli emanandi bandi di indizione delle procedure di selezione per la chiamata dei professori di ruolo di II fascia, ai sensi dell’art. 18, c. 1 della legge n. 240/2014; o Composizione Commissione per la selezione (art. 5 del Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo di I e II fascia): il Rettore si atterrà alle indicazioni del Dipartimento se di individuazione secca dei componenti ovvero di individuazione di una rosa di nominativi e relative modalità di scelta; 203 S.A. 14/20.10.2014/p.14 o Prove di accertamento della lingua straniera (artt. 2, c. 3, let. l), 3, c. 2, lett. l) e 6, c.1, lett. c) del Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo di I e II fascia): ci si atterrà alle indicazioni del Dipartimento senza precisazioni in ordine alle modalità di accertamento della lingua straniera che saranno stabilite dalle Commissioni per la selezione. Tanto si riporterà nei bandi, fermo restando quanto evidenziato dalla Commissione istruttoria, che l’accertamento delle lingua costituisce una previsione che potrebbe pregiudicare la speditezza dei lavori delle Commissioni per la selezione, auspicata dagli Organi di governo; o Standard qualitativi ai sensi dell’art. 2, comma 3, lett. f) del Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo di I e II fascia: detti standard devono essere necessariamente indicati nella delibera e conformi a quanto prescritto dalla normativa vigente (D.M. n. 344 del 03.08.2011 e Regolamento per l’attribuzione a professori e ricercatori dell’incentivo ministeriale di cui all’art. 29, c. 19 della Legge n. 240/2010). Gli Uffici sono incaricati di verificare che gli standard indicati in delibera risultino in toto o in parte contenuti nella citata normativa; − di esprimere parere favorevole in ordine allo schema tipo di bando, nella formulazione proposta dall’Area reclutamento, prevedendo, relativamente alle procedure selettive per la chiamata a posti di professore di ruolo di II fascia, l’indizione di un bando per ciascun Dipartimento. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 204 S.A. 14/20.10.2014/p.15 VII. PERSONALE INCENTIVO MINISTERIALE A FAVORE DI PROFESSORI E RICERCATORI UNIVERSITARI AI SENSI DELL'ART.29, COMMA 19, DELLA LEGGE N. 240/2010 ANNI 2012 E 2013: ADEMPIMENTI Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Divisione Personale Docente: ““L’ufficio riferisce che il decreto Miur n.665 del 26 luglio 2013 ha definito i criteri e modalità per l’attuazione dell’art. 29, comma 19, Legge 240/2010, con riferimento alla ripartizione tra gli atenei delle risorse autorizzate per l’anno 2012 e per l’anno 2013 e alla selezione dei professori e ricercatori destinatari dell’intervento secondo criteri di merito accademico e scientifico Successivamente è pervenuta la nota Miur prot. n. 572 del 14 gennaio.2014, di seguito rettificata con nota prot. n. 1921 del 30 gennaio 2014, con cui il competente Dicastero ha comunicato l’assegnazione, a titolo di Fondo di Finanziamento Ordinario di questo Ateneo 2012 e 2013, degli importi lordi rispettivamente di € 1.221.237,00 ed € 1.468.529,00 per il pagamento degli incentivi economici di cui alla citata Legge. Con decreto rettorale n. 477 del 14 febbraio 2014 questo Ateneo, come previsto dal citato articolo 29 comma 19, ha adottato il Regolamento per l’attribuzione, a seguito di procedura valutativa, dell’incentivo ministeriale agli aventi titolo. A riguardo si rammenta che gli ammessi alle procedure in discussione sono i professori e i ricercatori che avrebbero maturato presso l’Università di Bari, nell’anno 2012 e nell’anno 2013, la progressione biennale dello stipendio per classi e scatti, ai sensi degli artt. 36 e 38 del DPR 382/1980, in assenza delle disposizioni di cui all’art. 9 della Legge 122/2010 e s.m.i. Ai sensi dell’art. 7 del citato regolamento d’ateneo questo Consesso, nella seduta del 15 aprile 2014, sulla base della proposta della Commissione Ricerca ( come da verbali dei rappresentanti di aree comprese nelle Macroaree definite all’art. 27 dello Statuto di Ateneo), ha determinato i criteri di valutazione della produzione scientifica dei candidati cui la Commissione giudicatrice dovrà attenersi, per ognuna delle cinque Macroaree. A riguardo si fa presente che in riferimento ai citati criteri riferiti alla macroarea 5, è pervenuta una e mail da parte del prof. Paolo Stefanì, rappresentante di area 12 compresa nella stessa macroarea 5, con cui propone la parziale modifica degli stessi criteri limitatamente a quelli di valutazione della qualità dei prodotti scientifici dei professori ordinari/associati e dei ricercatori , come sotto riportato: MACROAREA 5 Omissis Professori ordinari/associati Omissis 2) Qualità prodotti scientifici (massimo 2) Qualità prodotti scientifici 205 S.A. 14/20.10.2014/p.15 24 punti) La valutazione della qualità dei prodotti scientifici sarà effettuata su un numero massimo di 3 prodotti indicati dal candidato nella domanda di partecipazione, secondo i seguenti criteri: • 20 punti per monografie, articoli/saggi pubblicati su riviste scientifiche di fascia A (o su riviste indicizzate nel caso di settori bibliometrici) ovvero per ogni articolo/saggio pubblicato con collocazione editoriale di particolare pregio; • 4 punti per altri articoli/saggi pubblicati con modalità diverse da quelle indicate nel punto 2.a (massimo 24 punti) La valutazione della qualità dei prodotti scientifici sarà effettuata su un numero massimo di 3 prodotti indicati dal candidato nella domanda di partecipazione, secondo i seguenti criteri: a) massimo 20 punti per ogni monografia, ogni articolo/saggio pubblicato su riviste scientifiche di fascia A (o su riviste indicizzate nel caso di settori bibliometrici) ovvero per ogni articolo saggio pubblicato con collocazione editoriale di particolare pregio; b) 4 punti per altri articoli/saggi pubblicati con modalità diverse da quelle indicate nel punto 2.a Omissis Ricercatori Omissis 4) qualità prodotti scientifici (massimo 30 punti) La valutazione della qualità dei prodotti scientifici sarà effettuata su un numero massimo di 3 prodotti indicati dal candidato nella domanda di partecipazione, secondo i seguenti criteri: a) 15 punti per ogni monografia b) 10 punti per ogni articolo/saggio pubblicato su riviste scientifiche di fascia A (o su riviste indicizzate nel caso di settori bibliometrici) ovvero per ogni articolo/saggio pubblicato con collocazione editoriale di particolare pregio; c) 5 punti per altro articolo/saggio pubblicati con modalità diverse da quelle indicate nel punto 2.b Omissis Omissis Ricercatori Omissis 4) qualità prodotti scientifici (massimo 30 punti) La valutazione della qualità dei prodotti scientifici sarà effettuata su un numero massimo di 3 prodotti indicati dal candidato nella domanda di partecipazione, secondo i seguenti criteri: a) massimo 15 punti per ogni monografia b) 10 punti per ogni articolo/saggio pubblicato su riviste scientifiche di fascia A (o su riviste indicizzate nel caso di settori bibliometrici) ovvero per ogni articolo/saggio pubblicato con collocazione editoriale di particolare pregio; c) 5 punti per altro articolo/saggio pubblicati con modalità diverse da quelle indicate nel punto 2.b Omissis Si ritiene inoltre opportuno rammentare che con nota, datata 29 luglio 2014, indirizzata anche a questo Consesso, un gruppo di professori e ricercatori di questo Ateneo afferenti al SSD AGR/01 ha sottoscritto la dichiarazione di non partecipare alla procedura selettiva per l’attribuzione dell’incentivo ministeriale per l’anno 2011, esprimendo “disaccordo rispetto ai criteri per la valutazione della produttività scientifica riportati nel bando relativo alla Macroarea 2 Scienze biologiche Agrarie e veterinarie che, 206 S.A. 14/20.10.2014/p.15 per come è formulato, crea una evidente disparità di trattamento e una conseguente distorsione dei risultati inerenti la valutazione di merito dei candidati.” A tale riguardo si allega detta nota che esplicita quanto su riportato. Si fa presente, inoltre, che l’ufficio ha approntato gli elenchi provvisori degli aventi titolo a partecipare alle selezioni de quibus in considerazione della data di maturazione virtuale negli anni 2012 e 2013 della progressione economica per classi e scatti , ai sensi dell’art. 36 e 38 del DPR 382/1980, da parte di professori e ricercatori universitari, tenendo conto che a tale data detto personale doveva essere in servizio presso questa università. Si ritiene a riguardo precisare che la pubblicazione degli elenchi e dei bandi avverrà nell’apposito sito istituzionale www.incentivazione.uniba.it All’uopo, per consentire agli interessati di verificare la correttezza dell’elenco degli aventi titolo e di produrre eventuale reclamo, si propone di pubblicare sul citato sito un elenco provvisorio degli aventi diritto, distinto per anno, dandone comunicazione per email istituzionale al personale in servizio presso questo ateneo e per posta ai soggetti interessati che si siano nel frattempo trasferiti o siano cessati dal servizio, con l’invito a produrre, entro e non oltre 10 giorni dalla pubblicazione, all’indirizzo di posta elettronica [email protected] , eventuale reclamo al Rettore che decide nei successivi 10 giorni, dandone comunicazione agli interessati, trascorsi i quali viene pubblicato l’elenco definitivo unitamente ai bandi. In merito all’individuazione degli aventi titolo si ritiene opportuno evidenziare che l’ufficio non ha preso in considerazione i soggetti che nel periodo in questione (aa. 2012 e 2013) si trovavano in : − sospensione cautelare dal servizio ai sensi degli art. 91 e 92 del DPR n. 3/1957 , in particolare sono stati esclusi coloro che si trovano a tutt’oggi in detta situazione giuridica, con diritto solo a una indennità, pari al 50% del trattamento fondamentale (c.d. assegno alimentare); − aspettativa senza assegni non utile ai fini di carriera; − decesso dopo la data in cui avrebbero maturato il diritto alla progressione economica, tenuto conto che il procedimento di attribuzione del beneficio prevede la presentazione di una domanda di partecipazione a una procedura selettiva. − − Si ritiene opportuno evidenziare invece che sono stati ammessi al beneficio: tutti i soggetti che, come previsto dalla norma, avrebbero maturato uno scatto/classe di stipendio nell’anno 2012 e nell’anno 2013 in assenza del blocco stipendiale e quindi anche coloro che non hanno maturato un triennio di servizio perché non ancora confermati e coloro che hanno avuto titolo a partecipare alla procedura per l’attribuzione dell’incentivo per l’anno 2011; nella categoria dei ricercatori , un soggetto che, in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato del 2014 che ha annullato tutti gli atti di nomina a professore ordinario e quelli conseguenti, è stato reinquadrato nel ruolo di ricercatore confermato dal quale proveniva. Si ritiene altresì evidenziare che nell’elenco degli aventi titolo relativamente all’anno 2012 risulta una ricercatrice (Diceglie Angela) afferente al SSD ICAR/19 dell’area 8 Ingegneria civile e Architettura (non ricompresa nelle Macroaree indicate all’art. 27 dello Statuto di questo ateneo) la quale, invitata, in analogia a quanto operato in occasione delle elezioni per i rappresentanti di area scientifico-disciplinare in questo Senato, ha 207 S.A. 14/20.10.2014/p.15 espresso l’opzione per l’area 10 Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storicoartistiche compresa nella Macroarea 4 Scienze umanistiche. Per quanto riguarda il contributo ministeriale assegnato ai fini di che trattasi per gli anni 2012 e 2013, pari rispettivamente agli importi lordi di € 1.221.237,00 e € 1.468.529,00, si allegano i prospetti predisposti dall’ufficio che rappresentano la consistenza numerica degli aventi titolo in ciascun anno e per ciascuna delle cinque Macroaree, distinti per ruolo, sulla base degli elenchi provvisori allegati nonché la relativa assegnazione economica a ciascuna Macroarea, secondo criteri di proporzionalità, tenuto conto del numero dei docenti e ricercatori aventi titolo, con coefficiente di correzione pari a 1,2 per il ruolo di ricercatore. Si evidenza a riguardo che nei citati prospetti è stato determinato il 60% degli ammessi al beneficio calcolato per eccesso in caso il numero degli aventi titolo risulti frazionario. Inoltre nel prospetto 2012 è stato inserito nella Macroarea 4 la ricercatrice di Area 8. In merito alle citate assegnazioni del contributo ministeriale si richiamano i commi 2 e 3 dell’art. 4 del D.M. n. 665 del 26 luglio 2013 che prevedono che per gli anni 2012 e 2013 “le risorse sono attribuite da ciascuna università, fino ad esaurimento, come incentivo una tantum ai professori e ricercatori che si sono collocati in posizione utile in graduatoria e comunque nel limite del sessanta per cento dei soggetti ammissibili…… per ciascun ruolo e fascia” Per completezza di informazione si ritiene opportuno segnalare che, con riferimento alla citata nota prot. 572/2014 con cui il Ministero, nell’assegnare le risorse in questione, ha dichiarato che le somme inutilizzate nel 2014 ai suddetti fini saranno recuperate a valere sul Fondo di Finanziamento ordinario, è in corso un sondaggio fra le università che non hanno ancora terminato le procedure selettive di che trattasi al fine di concordare quanto prima una richiesta al Ministero di proroga al 2015 dell’utilizzo delle somme destinate all’incentivazione di cui all’art. 29 c. 19 della legge 240/2010. Si segnala altresì che la procedura informatica predisposta dal sig. Mauro Amendolagine per la presentazione da parte dei candidati dell’istanza di partecipazione alla procedura selettiva, già utilizzata per la procedura riferita all’attribuzione dell’incentivo per l’anno 2011, a seguito del monitoraggio effettuato è stata adeguata ad alcune esigenze di facilitazione di incameramento dati rappresentate da candidati.”” Chiede ed ottiene la parola il prof. Stefanì, il quale, come preannunciato nella riunione del 14.10.2014, formula una proposta emendativa in ordine all’attribuzione dei punteggi per la valutazione della qualità dei prodotti scientifici, per la macroarea 5 scienze giuridiche ed economiche, ulteriore rispetto a quella riportata nella relazione istruttoria, come di seguito riportato: “MACROAREA 5 scienze giuridiche ed economiche Professori ordinari/associati 2) Qualità prodotti scientifici (massimo 24 punti): La valutazione della qualità dei prodotti scientifici sarà effettuata su un numero massimo di 3 prodotti indicati dal candidato nella domanda di partecipazione, secondo i seguenti criteri: 208 S.A. 14/20.10.2014/p.15 a) fino ad un massimo di 20 punti per ogni monografia, ogni articolo/saggio pubblicato su riviste scientifiche di fascia A (o su riviste indicizzate nel caso di settori bibliometrici) ovvero per ogni articolo/saggio pubblicato con collocazione editoriale di particolare pregio; b) 4 punti per altri articoli/saggi pubblicati con modalità diverse da quelle indicate nel punto 2.a. ……. Ricercatori 4) qualità prodotti scientifici (massimo 30 punti) La valutazione della qualità dei prodotti scientifici sarà effettuata su un numero massimo di 3 prodotti indicati dal candidato nella domanda di partecipazione, secondo i seguenti criteri: a) fino ad un massimo di 25 punti per ogni monografia, ogni articolo/saggio pubblicato su riviste scientifiche di fascia A (o su riviste indicizzate nel caso di settori bibliometrici) ovvero per ogni articolo/saggio pubblicato con collocazione editoriale di particolare pregio; b) 5 punti per altro articolo/saggio pubblicati con modalità diverse da quelle indicate nel punto 2.a …….” Il Rettore, quindi, nel far presente che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 17.10.2014, si è espresso favorevolmente in ordine alla questione in oggetto, per quanto di competenza, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO lo Statuto di Ateneo; VISTA la legge 30 dicembre 2010, n. 240 ed, in particolare, l’articolo 29 comma 19; VISTO il Decreto Ministeriale 26 luglio 2013, n. 665 recante “Criteri e modalità per la ripartizione delle risorse e per la selezione dei professori e ricercatori destinatari dell’intervento secondo criteri di merito accademico e scientifico – art. 29, comma 19, Legge 30 dicembre 2010, n. 240”; VISTE la note del 14 gennaio 2014, n. 572 e prot. n.1921 del 30 gennaio 2014, con cui il MIUR ha comunicato che questo Ateneo, per i suindicati fini, è destinatario delle somme lorde, per l'anno 2012 pari ad € 1.221.237,00 e, per l’anno 2013, pari ad € 1.468.529,00; VISTO il Regolamento d’Ateneo per l’attribuzione a professori e ricercatori dell’incentivo ministeriale in attuazione di quanto 209 S.A. 14/20.10.2014/p.15 previsto dall’articolo 29 comma 19 della Legge 240/2010, emanato con Decreto Rettorale n. 477 del 14.02.2014; VISTA la propria delibera del 15.04.2014 in ordine ai criteri di valutazione della produzione scientifica cui dovrà attenersi la commissione giudicatrice, di cui all’art. 5 del Regolamento, per l’attribuzione dell’incentivo ministeriale di che trattasi; VISTA la nota, datata 29.07.2014, assunta al Protocollo di questa Università con il n. 54345 del 30.07.2014, a firma di alcuni professori e ricercatori afferenti al SSD AGR/01; VISTA la richiesta di n. 1 ricercatore di Area 8 di afferire alla Macroarea 4 ai fini della partecipazione alla procedura per l’attribuzione del beneficio di che trattasi; VISTI gli elenchi provvisori degli aventi titolo alla partecipazione alle procedure selettive in questione, per gli anni 2012 e 2013; CONSIDERATA la proposta dell’ufficio di pubblicare sul sito istituzionale per ciascuno degli anni 2012 e 2013 l’elenco provvisorio degli aventi titolo, con possibilità di eventuale reclamo al Rettore ed in momento successivo l’elenco definitivo degli stessi, unitamente al bando di selezione; VISTI i prospetti elaborati dal competente Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il Servizio Sanitario Nazionale e Regionale – Divisione personale docente, relativi alla ripartizione fra le Macroaree del contributo ministeriale assegnato per l’anno 2012 e per l’anno 2013, in cui si è tenuto conto del coefficiente di correzione 1,2 previsto dall’art. 2 del succitato Regolamento; è stato determinato il 60% degli ammessi al beneficio calcolato per eccesso a una unità in caso il numero degli aventi titolo risulti frazionario, tenendo conto altresì dell’inserimento nella consistenza numerica della Macroarea 4 di n. 1 ricercatore avente titolo afferente all’area 8; TENUTO CONTO di quanto segnalato dall’ufficio in merito alla opportunità di concordare con altre Università, con procedure ancora in corso, una richiesta di proroga al Ministero ai fini dell’utilizzo delle risorse entro il 2015; 210 S.A. 14/20.10.2014/p.15 VISTA la delibera del Consiglio di Amministrazione del 17.10.2014; CONDIVISA la proposta emendativa formulata dal prof. Stefanì in ordine all’attribuzione dei punteggi per la valutazione della qualità dei prodotti scientifici, per la macroarea 5 scienze giuridiche ed economiche, DELIBERA per quanto di competenza, − che i criteri di valutazione della qualità della produzione scientifica dei professori ordinari/associati e ricercatori, cui dovrà attenersi la commissione giudicatrice di cui all’art. 5 del Regolamento d’Ateneo per l’attribuzione a professori e ricercatori dell’incentivo ministeriale in attuazione di quanto previsto dall’articolo 29 comma 19 della Legge 240/2010, emanato con Decreto Rettorale n. 477 del 14.02.2014, per quanto attiene alla Macroarea 5, sono rideterminati come segue: “MACROAREA 5 scienze giuridiche ed economiche Professori ordinari/associati 3) Qualità prodotti scientifici (massimo 24 punti): La valutazione della qualità dei prodotti scientifici sarà effettuata su un numero massimo di 3 prodotti indicati dal candidato nella domanda di partecipazione, secondo i seguenti criteri: c) fino ad un massimo di 20 punti per ogni monografia, ogni articolo/saggio pubblicato su riviste scientifiche di fascia A (o su riviste indicizzate nel caso di settori bibliometrici) ovvero per ogni articolo/saggio pubblicato con collocazione editoriale di particolare pregio; d) 4 punti per altri articoli/saggi pubblicati con modalità diverse da quelle indicate nel punto 2.a. ……. Ricercatori 4) qualità prodotti scientifici (massimo 30 punti) La valutazione della qualità dei prodotti scientifici sarà effettuata su un numero massimo di 3 prodotti indicati dal candidato nella domanda di partecipazione, secondo i seguenti criteri: c) fino ad un massimo di 25 punti per ogni monografia, ogni articolo/saggio pubblicato su riviste scientifiche di fascia A (o su riviste indicizzate nel caso di settori bibliometrici) ovvero per ogni articolo/saggio pubblicato con collocazione editoriale di particolare pregio; d) 5 punti per altro articolo/saggio pubblicati con modalità diverse da quelle indicate nel punto 2.a …….” 211 S.A. 14/20.10.2014/p.15 − l’inserimento nella Macroarea 4 del ricercatore avente titolo afferente all’area 08, sia ai fini della procedura valutativa che ai fini dell’assegnazione del contributo ministeriale; − di approvare gli elenchi provvisori degli aventi titolo, per gli anni 2012 e 2013, alla partecipazione alla procedura selettiva come proposto dall’ufficio; − di approvare la pubblicazione sul sito istituzionale www.incentivazione.uniba.it degli elenchi provvisori dandone comunicazione agli interessati, secondo le modalità proposte dall’ufficio, i quali potranno presentare, entro e non oltre 10 giorni dalla pubblicazione, eventuale reclamo al Rettore che decide nei successivi 10 giorni, dandone comunicazione agli interessati, trascorsi i quali vengono pubblicati gli elenchi definitivi unitamente ai bandi di selezione. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 212 S.A. 14/20.10.2014/p.16 VII. PERSONALE PROCEDIMENTI RIGUARDANTI LO SCAMBIO CONTESTUALE DI DOCENTI AI SENSI DELL’ART. 7, COMMA 3, DELLA LEGGE N. 240/2010: STATO DELL’ARTE Il Rettore sottopone all’attenzione del Consesso la seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSNeR – Divisione personale docente, fornendo ulteriori chiarimenti in merito alla questione in oggetto: ““In relazione all’applicazione della normativa di cui all’oggetto si comunicano i nominativi dei docenti distinti per ruolo che hanno dichiarato la propria disponibilità al trasferimento mediante scambio: PROFESSORI ASSOCIATI: VITTORE Donato Settore scientifico disciplinare MED/33 – dal Dipartimento di Scienze mediche base, neuroscienze ed organi di senso questo Ateneo - al Dipartimento di Medicina clinica sperimentale dell’Università degli Studi Foggia; di di e di LOIACONO Anna Settore scientifico disciplinare L-LIN/12 – dal Dipartimento di Scienze Mediche del lavoro dell’Università degli Studi di Foggia – al Dipartimento di Scienze mediche di base, neuroscienze ed organi di senso questa Università; Pervenuta documentazione relativa all’approvazione dello scambio da parte degli Organi Collegiali di Foggia (delibera consigli Dip. Medicina clinica e sperimentale e Dip. Scienze mediche e chirurgiche del 24.6.2014 - S.A 16.7.2014 – C.A 25.7.2014) Documentazione trasmessa al Dipartimento di Scienze mediche di base, neuroscienze ed organi di senso di questa Università con rettorale del 26.08.2014 prot. n. 58088 ai fini della pronuncia del relativo Consiglio in merito alle istanze di scambio. SECCIA Antonio Settore scientifico disciplinare AGR/01 – dal Dipartimento di Scienze agroambientali e territoriali di questo Ateneo - al Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università degli Studi di Foggia; DE MEO Emilio Settore scientifico disciplinare AGR/01 – dal Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università di Foggia - al Dipartimento di Scienze agroambientali e territoriali questa Università; Il Dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali di questa Università ha espresso parere favorevole in data 22.09.2014; E’ stato richiesto il parere al Nucleo di valutazione. TESTA Nunzio Francesco Settore scientifico disciplinare MED/29 – dal Dipartimento Interdisciplinare Medicina di questo Ateneo FRATELLO Angelo Settore scientifico-disciplinare FIS/07 di – dal Dipartimento di Medicina e clinica sperimentale dell’Università degli Studi di Foggia 213 S.A. 14/20.10.2014/p.16 - al Dipartimento di Medicina e clinica - al Dipartimento Interdisciplinare sperimentale dell’Università degli Studi di Medicina questa Università. Foggia; di Pervenuta copia documentazione relativa al parere degli organi collegiali di Foggia (delibera consigli Dip. Medicina clinica e sperimentale e Dip. Scienze mediche e chirurgiche del 24.6.2014 - S.A 16.7.2014 – C.A 25.7.2014). Richiesta documentazione e informazioni da parte di questo Ateneo in merito alle istanze degli interessati e alla notizia di cessazione dal servizio del prof. Fratello. Inoltre, hanno dichiarato disponibilità al trasferimento presso questo Ateneo: Docente SSD ALAGGIO Rosanna Università di appartenenza Molise MONTESANO Marina Messina LORUSSO Sergio IUS/16 Foggia PULLI Raffaele MED/22 Firenze A riguardo si segnala che allo stato non risulta disponibilità di docenti di II fascia di questo Ateneo al trasferimento presso le suindicate sedi universitarie. Per quanto riguarda il prof. Lorusso, si potrà eventualmente prendere in considerazione l’istanza solo a seguito del completamento dei procedimenti relativi all’interscambio dei docenti di II fascia sopra descritti. In corso comunicazione agli interessati. PROFESSORI ORDINARI: PAGLIARULO Arcangelo CARRIERI Giuseppe Settore scientifico disciplinare MED/24 Settore scientifico disciplinare MED/24 – dal Dipartimento dell’Emergenza e dei – dal Dipartimento di Scienze mediche chirurgiche dell’Università degli Studi di trapianti di organi questo Ateneo Foggia - al Dipartimento di Scienze mediche - al Dipartimento dell’Emergenza e dei chirurgiche dell’Università degli Studi di trapianti di organi questo Ateneo; Foggia; Pervenuta documentazione relativa allo scambio approvato dagli organi collegiali di Foggia (delibera consigli Dip. Medicina clinica e sperimentale e Dip. Scienze mediche e chirurgiche del 24.6.2014 - S.A 16.7.2014 – C.A 25.7.2014), vincolando lo scambio esclusivamente fra i docenti indicati. Il Dipartimento dell’Emergenza e dei trapianti di organi in data 11.09.2014 ha espresso parere non favorevole alla suddetta richiesta di scambio trasmettendo estratto dal verbale. L'ufficio ha richiesto ed è in attesa del verbale integrale relativo alla decisione. Il Prof. PAGLIARULO ha presentato ricorso avverso deliberazione del succitato Dipartimento. Inoltre, hanno dichiarato disponibilità al trasferimento presso questo Ateneo: 214 S.A. 14/20.10.2014/p.16 Docente SSD PORTINCASA Aurelio Università di appartenenza Foggia FIORE Pietro Foggia (in servizio presso nostro ateneo, in convenzione art.6,c.11, Legge 240/2010) Si segnala che allo stato non risulta disponibilità di altri docenti di I fascia di questo Ateneo al trasferimento presso la suindicata università di Foggia. RICERCATORI UNIVERSITARI BUCCI Gaetano Settore scientifico disciplinare IUS/09 - Dipartimento Scienze Economiche e Metodi Matematici di questo Ateneo - al Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del SALENTO; CAPUTO Fabio Settore scientifico disciplinare SECS-P/07 - Dipartimento di Scienze dell'Economia dell’Università degli Studi del SALENTO - al Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici di questo Ateneo MOREA Rossana Settore scientifico disciplinare IUS/01 - Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi del SALENTO - al Dipartimento Scienze Economiche e Metodi Matematici di questo Ateneo; Delibera Consiglio del Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici del 17.09.2014 che esprime “parere favorevole al trasferimento per mobilità interuniversitaria – attraverso scambio contestuale ai sensi dell’art. 7 comma 3 ultimo periodo legge 30/12/2010 n. 240 e s.m.i. dei proff.ri Gaetano Bucci (in uscita) e Fabio Caputo (in entrata)” Inviata documentazione al Nucleo di Valutazione. LEOPIZZI Marcella allo stato non risulta pervenuta Settore scientifico disciplinare L-LIN/03 disponibilità al trasferimento, nell’ambito - Dipartimento di 'Lettere Lingue Arti' dello stesso SSD, presso il nostro Ateneo Italianistica e Culture Comparate di questo da parte di ricercatore dell’Università del Ateneo Salento - al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi del Salento; L’istanza verrà eventualmente presa in considerazione al completamento del procedimento di intercambio dei ricercatori Bucci/ Caputo-Morea. GRUMO Rosalina Settore scientifico disciplinare M-GGR/02 - Dipartimento di Scienze Economiche e 215 S.A. 14/20.10.2014/p.16 Metodi Matematici di questo Ateneo - al Dipartimento di Scienze dell'Economia dell’Università degli Studi del Salento; E’ stata richiesta conferma disponibilità con nuova istanza ai sensi del regolamento di Ateneo,. L'interessata ha dichiarato la rinuncia alla richiesta di scambio (nota trasmessa via e-mail del 15.10.2014) RIPA Valentina Settore scientifico disciplinare L-Lin/07 - Dipartimento di 'Lettere Lingue Arti' Italianistica e Culture Comparate di questo Ateneo - all’Università di SALERNO; GAROFOLI Francesca Jole Settore scientifico disciplinare IUS/16 - Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) Università di SALERNO - a questo Ateneo; Dopo integrazione dati relative alle istanze pervenute, ai sensi del regolamento d’ateneo, trasmessa al Direttore del Dipartimento di Lettere Lingue Arti Italianistica e Culture, con nota prot. n. 68591 del 07/10/2014, richiesta delibera del Consiglio in merito alla valutazione delle istanze di scambio. BARONE Michele allo stato non risulta pervenuta istanza di Settore scientifico disciplinare Med/12 ricercatore dell’università di Foggia - Dipartimento Dell’Emergenza e dei disponibile all’interscambio. Trapianti di Organi (DETO) di questo Ateneo - all’Università degli Studi Foggia; Il Ricercatore in questione presta servizio in convenzione, ai sensi dell’art. 6, c.11, Legge 240/2010, presso l’università di Foggia per l’a.a. 2013/2014. E’ in corso il procedimento di rinnovo della convenzione. Inoltre, hanno dichiarato la disponibilità al trasferimento presso questo Ateneo: Docente SSD Università di appartenenza RICCI Pasquale MED/18 Dip. di Medicina e di Scienze della Salute Università del MOLISE MASTROPIETRO Barbara IUS/01 Dip. Scienze Giuridiche Scienze giuridiche Università di ROMA "La Sapienza" Per i suddetti ricercatori è in corso la comunicazione che non risultano allo stato pervenute istanze di disponibilità al trasferimento presso le stesse sedi da parte di ricercatori di questa università.”” 216 S.A. 14/20.10.2014/p.16 Intervengono sull’argomento la prof.ssa Serio, la quale, nel soffermarsi sulla soprarichiamata ipotesi di interscambio relativa ai proff. Vittore Donato (in uscita) e Loiacono Anna (in entrata), che coinvolge SSD differenti (MED/33 e L-LIN/12), chiede se sussistano vincoli temporali entro i quali il Dipartimento che “perde” il docente del SSD MED/33 si impegna a non avanzare richiesta di nuovi posti in organico sullo stesso SSD; il Rettore fornisce ulteriori chiarimenti sull’ipotesi de qua, singolare nella circostanza che la relativa delibera dell’Università di Foggia propone una formula di scambio contestuale a “tre”; il prof. Toma delucida in ordine alla delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze economiche e metodi matematici del 17.09.2014, favorevole al trasferimento per mobilità interuniversitaria, ai sensi dell’art. 7, comma 3, ultimo periodo della Legge n. 240/2010 dei proff. Bucci Gaetano (in uscita) e Fabio Caputo (in entrata); il prof. Stefanì rappresenta l’esigenza di conoscere compiutamente le motivazioni alla base delle delibere dipartimentali, ai fini delle determinazioni di competenza degli Organi di governo. Il Rettore, nel precisare che quanto rappresentato nella relazione istruttoria attiene allo stato dell’arte dei procedimenti in epigrafe, mentre, una volta completato l’iter procedurale, vi saranno tutti gli elementi valutativi idonei alle deliberazioni degli Organi, propone di invitare il competente Dipartimento Amministrativo Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il S.S.N. e R. a trasmettere a tutti i Dipartimenti di didattica e ricerca l’elenco dei nominativi dei docenti, distinti per ruolo, che hanno dichiarato la propria disponibilità al trasferimento mediante scambio, come da relazione istruttoria, unitamente alle istanze pervenute corredate della relativa documentazione, per le eventuali manifestazioni di interesse. Il Senato Accademico, unanime, preso atto preso atto di quanto rappresentato nella relazione istruttoria, approva la proposta del Rettore. 217 S.A. 14/20.10.2014/p.17 VII. PERSONALE PROBLEMATICHE INERENTI I CRITERI DI UTILIZZO DI FINANZIAMENTI ESTERNI PER COPERTURA SPESE PERSONALE DOCENTE NELL’AMBITO DELLE CONVENZIONI CON IL COMUNE DI BRINDISI E LA REGIONE PUGLIA DI CUI ALLA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 24.09.2014 Il Rettore, preliminarmente, informa di essersi fatto portavoce nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 17.10.2014, delle perplessità sollevate nel corso della riunione di questo Consesso del 14.10.2014 in ordine alla delibera consiliare di cui in oggetto, chiedendo, in particolare, di valutare l’opportunità di sospenderla, a fronte, tra l’altro, della richiesta formulata da parte di un consigliere di trascrizione integrale del dibattito e soprattutto dell’oggetto della votazione, per quanto gli altri componenti abbiano ritenuto fedele il deliberato de quo. Egli, quindi, fornisce ulteriori chiarimenti sul deliberato consiliare di che trattasi, di seguito riportato: “…“ 1) di notificare l’elenco dei professori associati in ruolo in questa Università risultati idonei in procedure comparative per professore ordinario bandite da altre Università con espressa indicazione dei relativi settori scientifico-disciplinari ai Dipartimenti di Didattica e di Ricerca, affinché essi, valutati, in coerenza con la programmazione triennale 2013/2015, il fabbisogno attuale e le priorità nella sua soddisfazione in ragione dei propri obiettivi strategici di sviluppo delle attività scientifiche e formative, comunichino entro 15 giorni dalla formale ricezione: a) se la copertura con un professore ordinario di uno o più settori scientificodisciplinari ivi compresi costituisca attualmente propria priorità; fissando, in caso di indicazione plurima, l’ordine delle priorità; b) se intendono richiedere che la copertura di tali esigenze prioritarie avvenga per chiamata di idonei di cui al citato elenco, ai sensi dell’art. 29, co. 4, della Legge 30.12.2010, n. 240; 2) di rendere noto ai Dipartimenti di Didattica e di Ricerca che l’eventuale assegnazione con copertura sui finanziamenti esterni, di cui alle convenzioni in oggetto, avverrà in conto attribuzione risorse per assunzione di personale, con l’imputazione di un valore parametro che, per esigenze di omogeneità e futuro computo, è stabilito in: a) in 0,30 P.O. (punti organico) nel caso di finanziamento in base alla convenzione con la Regione Puglia, giacché essa non stabilisce settori scientifico-disciplinari di interesse e dunque rimette l’individuazione di essi all’apprezzamento dell’Ateneo, b) in un valore compreso tra 0,10 e 0,15 P.O. (punti organico), che sarà definito nella prossima riunione di questo Consesso, nel caso di finanziamento in base alla convenzione con il Comune di Brindisi, che, invece, fissa ruoli e settori scientificodisciplinari di interesse, destinando a essi le relative risorse; 3) che l’assegnazione ai Dipartimenti richiedenti debba avvenire nei limiti di capienza finanziaria dei fondi messi a disposizione dalle due convenzioni e comunque nei limiti 218 S.A. 14/20.10.2014/p.17 del numero di “ricercatori di tipo b” di cui sia disposta l’acquisizione in base alle risorse disponibili nel triennio di programmazione 2013/2015 e che l’ordine di soddisfazione delle richieste sia determinato in base a criteri oggettivi, in coerenza con quanto disposto per l’utilizzo del piano straordinario degli associati.”” richiamandone i principi ispiratori ed, in particolare, come esplicitato nel relativo preambolo, “considerata l’esigenza di valorizzare i principi di autonomia ed effettiva responsabilità dei Dipartimenti di Didattica e di Ricerca nella definizione dei propri fabbisogni di risorse umane e segnatamente, data l’insufficienza dei mezzi per soddisfarli appieno, nella identificazione delle priorità che attualmente si impongono in ragione degli obiettivi strategici di sviluppo delle attività scientifiche e formative da essi stessi fissati; ritenendo opportuno promuovere la capacità di attrarre interesse e dunque risorse esterne, che emerge dalla richiesta all’Ateneo da parte di soggetti finanziatori di acquisire o ulteriormente qualificare risorse umane in specifici settori scientifico-disciplinari accolta in sede convenzionale nella forma della specifica destinazione delle relative risorse; ma che ciò debba essere comunque fatto nel rispetto dell’obiettivo del rafforzamento dei principi di autonomia ed effettiva responsabilità dei Dipartimenti di Didattica e di Ricerca nella definizione dei propri fabbisogni; considerata l’esigenza di garantire inoltre la necessaria turnazione nella soddisfazione delle richieste dei Dipartimenti e che essa avvenga in base a criteri oggettivi”. Intervengono sull’argomento i proff. Di Rienzo e Svelto per chiedere chiarimenti, rispettivamente, circa il termine di decorrenza dei 15 giorni di cui al punto 1) della delibera de qua, tenuto conto che il verbale della riunione consiliare del 24.09.2014 non è stato ancora approvato, nonché circa la possibilità di modifiche ai pesi citati al punto 2) per effetto della legge di stabilità 2015, che il Rettore puntualmente fornisce, precisando che il dispositivo di delibera è immediatamente esecutivo, fermo restando i correttivi ai punti 2) e 3) che si dovessero rendere necessari per effetto dello ius superveniens - con precipuo riferimento all’ipotesi di eliminazione del cd. vincolo del ricercatore a tempo determinato di tipo b) contenuta nella bozza di legge di stabilità -, oltre che segnalando l’urgenza di utilizzare le risorse rinvenienti dalla Convenzione con la Regione Puglia, anche in vista della scadenza del mandato degli attuali Organi di governo regionale. La prof.ssa Svelto rappresenta l’opportunità di una maggiore sinergia tra i due Organi collegiali di Governo nelle scelte programmatorie di che trattasi, tenuto conto che il Senato Accademico è stato, in questa circostanza, estromesso dalla possibilità di fornire un contributo, ad esempio nella formulazione di una proposta sui criteri di utilizzo dei finanziamenti esterni destinati al reclutamento, ricordando la finalità sottesa al principio 219 S.A. 14/20.10.2014/p.17 del “conto programmazione” come formulato dal Senato Accademico nella riunione del 30.04/06.05.2014, di chiusura delle situazioni pregresse. Il Rettore garantisce l’assenza di qualsivoglia incrinatura nei rapporti tra i due Organi, di cui si è voluto fare “cerniera” attraverso l’inserimento dell’argomento de quo tra i punti in esame nell’odierna riunione, sottolineando, altresì, l’importanza di perseguire una linea programmatoria coerente, segnatamente avviata da questo Consesso attraverso l’introduzione del principio del “conto attribuzione risorse” e fornendo, infine, ulteriori chiarimenti circa la differente parametrazione dei pesi deliberata dal Consiglio di Amministrazione nelle lett. a) e b) del punto 2). La prof.ssa Da Molin ritiene che anche se non proprio una incrinatura, sia quanto meno “spento” il dialogo tra i due Organi, convenendo, in ogni caso, sull’opportunità di procedere speditamente in ordine alla questione in oggetto, pena il rischio di perdere le risorse dedicate. Il prof. Di Rienzo svolge ulteriori considerazioni in ordine alla delibera consiliare in oggetto, sulla quale aveva nutrito inizialmente talune perplessità, con particolare riferimento al perché del peso di 0,30 P.O. - che non trova corrispondenza alla scelta operata con riferimento ai professori associati, imputati in conto programmazione ai Dipartimento per il loro intero valore in termini di P.O. – nonché al perché si sia scelto di differenziare i pesi a seconda delle convenzioni, posta la “neutralità”, sotto questo profilo, del principio del “conto programmazione”, soffermandosi, infine, sul particolare meccanismo redistributivo di risorse ai Dipartimenti che sarà innescato dalla predetta delibera, considerata l’insufficienza delle risorse esterne ai fini del reclutamento di tutti gli idonei al ruolo di I fascia interessati dal processo e, pertanto, la necessità di attingere dalla dotazione ordinaria di P.O., nonché tenuto conto che non tutti i Dipartimenti potranno accedere a tali finanziamenti. La prof.ssa Serio, nel ricordare la penalizzazione subita dal proprio Dipartimento in sede di approvazione del piano reclutamento associati, proprio con riferimento all’applicazione del principio del “conto programmazione”, auspica maggiore chiarezza operativa, soffermandosi, in particolare, sull’espressione utilizzata al punto 3) della delibera consiliare ossia che “…l’ordine di soddisfazione delle richieste sia determinato in base a criteri oggettivi, in coerenza con quanto disposto per l’utilizzo del piano straordinario associati, anche rispetto all’utilizzo dei finanziamenti esterni nell’ipotesi in cui si concretizzasse la caduta del vincolo di ricercatore di tipo b). 220 S.A. 14/20.10.2014/p.17 Il Rettore ribadisce che la delibera consiliare in oggetto fa riferimento al quadro normativo vigente, ferma restando, quindi, la possibilità di correttivi per effetto dello ius superveniens, mentre fa presente che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 17.10.2014, ha avviato l’approfondimento, per il tramite della Commissione per l’adeguamento normativo, di talune specifiche problematiche connesse ad alcune ulteriori proposte di finanziamento esterno per la copertura di posti di professori di ruolo pervenute a questa Università. Escono, alle ore 19,50, i senatori Stella e Campobasso. La prof.ssa Colucci esprime un forte disagio in merito alla problematica in esame, che vede coinvolti colleghi tutti meritevoli, sottolineando la difficoltà da parte dei Dipartimenti a dover individuare un ordine di priorità. Il Rettore, convenendo sulla piena meritevolezza di tutti i colleghi coinvolti, ribadisce che il punto nodale della problematica rinviene dall’esiguità delle risorse a disposizione, tale da imporre una scelta, auspicando che possano concretizzarsi le annunciate modifiche normative. Il prof. Stefanì sottolinea che il numero di docenti reclutabili secondo la procedura di che trattasi dipende dall’entità delle risorse disponibili e non da fattori perequativi tra Dipartimenti, convenendo sul fatto che il Consiglio di Amministrazione, nella delibera in esame, abbia applicato il medesimo principio del “conto programmazione”, già adottato da questo Consesso; il prof. Mavelli sottolinea che gli idonei alla prima fascia non reclutati attraverso le convenzioni di che trattasi, godrebbero comunque della priorità assunzionale, giuste delibere del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione del 05 e 08.02.2013. Il prof. Angelini chiede se i ricercatori di tipo b) verranno assegnati ai Dipartimenti cui viene imputato il peso in contro attribuzione risorse, ricevendo risposta dal Rettore che la questione è prematura e verrà approfondita a tempo debito. Il prof. Dell’Atti, nel chiedere ed ottenere ulteriori chiarimenti sull’intervallo 0,10-0,15 P.O. di cui al punto 2) lett. b) della delibera consiliare de qua, propone di fissare in 0,10 P.O. il valore parametro da imputarsi con riferimento al finanziamento di cui alla Convenzione con il Comune di Brindisi, proposta che il Rettore si impegna a riportare al Consiglio di Amministrazione, unitamente alle considerazioni e proposte espresse nel corso del dibattito in ordine alla problematica in oggetto, nonché al documento, pervenuto in data odierna, già posto a disposizione dei presenti, con il quale alcuni degli “idonei al ruolo di professori di I fascia di questa Università”, vincitori di procedure di valutazione 221 S.A. 14/20.10.2014/p.17 bandite da altri Atenei e chiamati dalle rispettive ex Facoltà, chiedono la revisione della deliberazione consiliare, argomentandone le motivazioni. Il Rettore, quindi, riprende in esame il verbale della Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale docente e verifica degli aspetti connessi, relativo alla riunione del 16.10.2014, già oggetto di analisi con riferimento al punto 14 della seduta odierna, nella parte recante la linea guida per i Dipartimenti relativamente alle procedure per la chiamata degli idonei al ruolo di professore di I fascia, ai sensi della delibera consiliare in oggetto, che recita “Per quanto attiene il quesito inerente le procedure da adottarsi rispetto a quanto previsto dal Consiglio di amministrazione del 24.09.2014 in merito all’assunzione su finanziamento esterno degli idonei al ruolo di professore di I fascia dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, la Commissione ritiene che anche in questo caso trattandosi di richiesta di nuovi posti, per la delibera relativa all’individuazione dei settori e delle priorità è necessaria la presenza dei professori (I e II fascia) e ricercatori; invece per la chiamata si deliberi a composizione ristretta ai soli professori ordinari e con voto palese”. Si svolge a riguardo un breve dibattito, nel corso del quale vengono manifestate perplessità a proposito dell’aspetto per cui la chiamata venga deliberata con voto palese. Il Rettore, pertanto, propone di far propria la suddetta linea guida per i Dipartimenti, invitando il competente Ufficio del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R ad approfondire l’aspetto concernente la modalità di espressione del voto (segreto o palese) da adottarsi nelle predette deliberazioni di chiamata, riferendone al Senato Accademico. Egli, quindi, invita il Senato Accademico a deliberare in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la delibera del Consiglio di Amministrazione del 24.09.2014; VISTO il documento, pervenuto in data odierna, con il quale alcuni degli “idonei al ruolo di professori di I fascia di questa Università”, vincitori di procedure di valutazione bandite da altri Atenei e chiamati dalle rispettive ex Facoltà, chiedono la revisione della succitata deliberazione, argomentandone le motivazioni; VISTE la propria delibera del 05.02.2013 e quella del Consiglio di Amministrazione del 08.02.2013, di riaffermazione dell’”’impegno prioritario di questa Università, non appena avrà la disponibilità di 222 S.A. 14/20.10.2014/p.17 P.O., a completare le procedure relative alle assunzioni …, dei vincitori di procedure di valutazione comparativa per posti di professore di I … fascia bandite da questo Ateneo, di idonei in procedure di valutazione comparativa bandite da altri Atenei per i quali siano state deliberate le proposte di chiamata da parte delle rispettive Facoltà, …”, nonché di assunzione del principio di imputazione ai Dipartimenti del pregresso “in conto programmazione”; VISTE le proprie delibere del 22.07.2013, 30.04/06.05, 19.05.2014 e 19/22.09.2014 di attuazione del suddetto principio; UDITE le precisazioni fornite dal Rettore, in particolare circa l’esecutività della deliberazione consiliare in oggetto, fermo restando i correttivi ai punti 2) e 3) che si dovessero rendere necessari per effetto dello ius superveniens - con precipuo riferimento all’ipotesi di eliminazione del cd. vincolo del ricercatore a tempo determinato di tipo b) contenuta nella bozza di legge di stabilità -, oltre che l’urgenza di utilizzare le risorse rinvenienti dalla Convenzione con la Regione Puglia, anche in vista della scadenza del mandato degli attuali Organi di governo regionale; SENTITE le plurime considerazioni espresse nel corso dell’ampio dibattito, di carattere sia generale che procedurale, oltre che la proposta formulata dal prof. Dell’Atti di fissare in 0,10 P.O. il valore parametro da imputarsi con riferimento al finanziamento di cui alla Convenzione con il Comune di Brindisi; CONDIVISO quanto ritenuto dalla Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale docente e verifica degli aspetti connessi - di cui al verbale relativo alla riunione del 16.10.2014, già oggetto di esame con riferimento al punto 14 della seduta odierna - relativamente ai quorum costitutivi e deliberativi dei Consigli di Dipartimento per le deliberazioni concernenti l’assunzione su finanziamento esterno degli idonei al ruolo di professore di I fascia ai sensi della delibera consiliare in oggetto, salvo l’approfondimento da parte del competente Ufficio 223 S.A. 14/20.10.2014/p.17 del Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione dell’aspetto connesso alla modalità di espressione del voto (segreto o palese) da adottarsi nelle deliberazioni di chiamata, riferendone al Senato Accademico, DELIBERA − di fare propria la seguente linea guida per i Dipartimenti relativamente alle procedure per la chiamata degli idonei al ruolo di professore di I fascia, ai sensi della delibera consiliare in oggetto, come proposta dalla Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale docente e verifica degli aspetti connessi, di cui al verbale del 16.10.2014: o Quorum costitutivi e deliberativi dei Consigli di Dipartimento per le deliberazioni di competenza: trattandosi anche in questo caso di “richiesta di nuovi posti in organico” la delibera relativa all’individuazione dei settori e delle priorità deve essere adottata a maggioranza dei professori di prima e seconda fascia e dei ricercatori, mentre la chiamata va deliberata a composizione ristretta ai soli professori di prima fascia; − di invitare il competente Ufficio del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R ad approfondire l’aspetto concernente la modalità di espressione del voto (segreto o palese) da adottarsi nelle predette deliberazioni di chiamata, riferendone al Senato Accademico; − di invitare il Rettore a riportare al Consiglio di Amministrazione le considerazioni e proposte espresse nel corso del dibattito in ordine alla problematica in oggetto, auspicando, in generale, una maggiore sinergia tra i due Organi collegiali di Governo nelle scelte programmatorie. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 224 S.A. 14/20.10.2014/p.18 VII. PERSONALE PROF.SSA PATRIZIA CALEFATO – PROFESSORE DI RUOLO DI II FASCIA: MOBILITÀ INTERNA SU DIVERSO SETTORE CONCORSUALE CON CONTESTUALE PASSAGGIO AL ALTRO SSD Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Divisione Personale Docente – Area Docenti – Settore Professori di I e II fascia: ““L’ufficio riferisce che la Prof.ssa Patrizia CALEFATO, Professore di ruolo di II fascia nel settore concorsuale 10/G1 Glottologia e Linguistica (settore scientificodisciplinare L-LIN/01 Glottologia e Linguistica) presso il Dipartimento di Lettere Lingue Arti Italianistica e Culture comparate di questa Università, con istanza del 24.06.2014 prot. n. 44920 ha chiesto la mobilità interna sul settore concorsuale 14/C2 Sociologia dei processi culturali e comunicativi ed il contestuale passaggio al settore scientifico-disciplinare SPS/08 – Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi. Il Consiglio del Dipartimento di Lettere Lingue Arti Italianistica e Culture comparate seduta del 17.07.2014 – (Estratto Verbale assunto al protocollo di questo Ateneo in data 25.09.2013) ha espresso parere favorevole alla suddetta richiesta. A tal proposito l’ufficio rappresenta che il Regolamento di mobilità interna anche temporanea di professori e di ricercatori universitari adottato da questa Università con D.R. n. 1462 del giorno 11.04.2013 stabilisce (art. 6) “……i provvedimenti di mobilità hanno efficacia, di norma, a far data dall’inizio dell’anno accademico successivo alla data del decreto di emanazione”.(art. 5)“…previa acquisizione del parere del CUN reso ai sensi del D.M. n. 336/2011 entro 45 giorni dalla data della richiesta, motivando l’eventuale difformità.”” Dopo i chiarimenti forniti dalla prof.ssa Jacquet circa le approfondite valutazioni in ordine all’istanza de qua, svolte dal Consiglio del Dipartimento di Lettere Lingue Arti Italianistica e Culture comparate (LELIA) ai fini dell’espressione del parere di competenza, il Rettore invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO il D.M. 04.10.2000 e s.m.i., concernente la rideterminazione e l’aggiornamento dei settori scientifico-disciplinari; VISTA la legge 30.12.2010, n. 240; VISTO il D.M. 29.07.2011 n. 336, e s.m.i.; VISTO il Regolamento di mobilità interna anche temporanea di professori e di ricercatori universitari, emanato con D.R. n. 1462 in data 11.04.2013; 225 S.A. 14/20.10.2014/p.18 VISTO il parere favorevole, reso nella riunione del 17.07.2014, dal Consiglio del Dipartimento di Lettere Lingue Arti Italianistica e Culture comparate, in ordine all’istanza, prodotta il 24.06.2014, con la quale la prof.ssa Patrizia CALEFATO, professore di ruolo di II fascia per il settore concorsuale 10/G1 Glottologia e Linguistica (settore scientifico-disciplinare L-LIN/01 Glottologia e Linguistica), ha chiesto la mobilità interna sul settore concorsuale 14/C2 Sociologia dei processi culturali e comunicativi ed il contestuale passaggio al settore scientifico-disciplinare SPS/08 Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi; UDITI i chiarimenti forniti dalla prof.ssa Jacquet, DELIBERA di approvare la mobilità interna della prof.ssa Patrizia CALEFATO, professore di ruolo di II fascia nel settore concorsuale 10/G1 Glottologia e Linguistica (settore scientificodisciplinare L-LIN/01 Glottologia e Linguistica) presso il Dipartimento di Lettere Lingue Arti Italianistica e Culture comparate di questa Università sul settore concorsuale 14/C2 Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi ed il contestuale passaggio al settore scientifico-disciplinare SPS/08 Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi, a far data dall’inizio dell’anno accademico successivo alla data del decreto di emanazione, subordinatamente al parere espresso dal CUN. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 226 S.A. 14/20.10.2014/documento DOCUMENTO RAPPRESENTANTI RICERCATORI IN SENATO ACCADEMICO Chiede ed ottiene la parola il prof. Caivano, il quale sottopone all’attenzione del Consesso, per ottenerne la condivisione, il seguente documento, in data 20.10.2014, a firma dei rappresentati dei ricercatori in Senato Accademico, già posto a disposizione dei senatori, da consegnare al Ministro Giannini in occasione della visita presso questo Ateneo prevista per il giorno 21.10.2014: “”Onorevole Ministro Giannini, nell'occasione della Sua presenza presso il nostro Ateneo, alcune ricercatrici e alcuni ricercatori dell'Università di Bari vorrebbero sottoporre alla Sua attenzione delle questioni che ritengono vitali non soltanto per il proprio futuro lavorativo, ma anche per il futuro dell’intero sistema universitario pubblico. Come premessa, vorremmo ricordarLe lo stato di estrema sofferenza e prostrazione della nostra categoria, che sebbene negli ultimi decenni abbia reso possibile l'erogazione del servizio universitario pubblico nel suo complesso, è stata messa ad esaurimento dalla Legge 240/10. Ad aggravare ulteriormente la situazione si ricorda altresì che tale legge suggeriva finanziamenti per un piano straordinario di arruolamento professori associati della durata di 6 anni e che, a tutt’oggi, esso è stato finanziato solo per i primi tre: 20112013. L’entità di tali finanziamenti ed il modello redistributivo dei PO fra gli Atenei italiani pone in grande incertezza il futuro dei Ricercatori a Tempo Indeterminato (RTI), sia coloro che hanno già conseguito l’abilitazione nazionale sia, ed ancor più, coloro che dovessero abilitarsi successivamente. La redistribuzione fra gli Atenei dei PO del piano straordinario è stata fatta in virtù di indicatori finanziari dipendenti più dal contesto economico che dalle effettive capacità amministrative delle differenti sedi universitarie. Si pensi ad esempio ai vantaggi conseguiti grazie all’aumento della tasse universitarie -oltre le norme di legge- effettuato da alcuni Atenei; tale innalzamento ha infatti artificialmente modificato l’indicatore spese di personale (dlgs 49/12) premiando di fatto su scala nazionale l’adozione di una prassi illecita che andava, al contrario, perseguita. Oppure si pensi alle disparità del contesto socio-economico in cui gli Atenei meridionali operano e che di fatto amplificano le difficoltà nel reperire risorse finanziarie esterne utili a sostenere l’arruolamento di personale docente. Tutto ciò comporta che a parità di abilitazione conseguita, la possibilità di carriera dei singoli non dipenda più dal merito individuale, ma dal contesto in cui il ricercatore si trova ad operare. Per questo, gli attuali abilitati hanno oggi chiara coscienza che solo una parte - si spera la maggior parte possibile - potrà in breve termine vedere esaudite le proprie più che legittime aspettative di carriera. Gli altri vedono il proprio futuro ancora più problematico, dal momento che neanche l’aver conseguito l'abilitazione li garantisce circa 227 S.A. 14/20.10.2014/documento le proprie prospettive di carriera. Per gli abilitati futuri nessuna prospettiva è al momento ipotizzabile. La richiesta che in questo scenario drammatico vogliamo sottoporLe è la seguente: l’impegno al rifinanziamento del piano straordinario per i professori di seconda fascia di cui alla legge 240/10. Questo rifinanziamento non sembra oggi all'ordine del giorno dell'esecutivo, eppure permetterebbe da una parte di continuare ad assorbire gli attuali abilitati ASN, dando anche una prospettiva ai futuri abilitati, dall'altra concorrerebbe a garantire l’offerta didattica degli Atenei dando riconoscimento agli RTI del proprio gratuito e volontario impegno didattico. Il problema fondamentale del reclutamento universitario italiano, Lei ce lo insegna, è stato da sempre costituito dall'impossibilità di dare scadenze certe ed oggettive sul rinnovamento del corpo docente e ricercatore. Occorrerebbero misure strutturali di finanziamento che consentano la programmazione delle carriere individuali e dell’offerta didattica dei dipartimenti mentre, ad oggi, si assiste al taglio continuo delle risorse. Le chiediamo un'azione decisa e rapida che vada nella direzione di quanto esposto, non tanto e non solo per il superamento di una terribile fase di angoscia e di incertezza verso il futuro, quanto per la stabilizzazione dell'offerta didattica che, ancora oggi, è sostenuta nella sua maggior parte dai RTI. Perché questi colleghi dovrebbero continuare ad investire le proprie energie in un sistema universitario che, lungi dal premiarli per questa volontaria azione di sostegno, quantitativa e qualitativa, tende a delegittimarli anteponendo a loro chiunque si affacci alla ribalta dell'attenzione dei meccanismi di reclutamento? Il sistema universitario italiano sembra essere un sistema privo di memoria e prospettiva oltre che riconoscenza per le intere vite dedicate a sostenerne la didattica e la ricerca. Già, perché anche nella ricerca e nella produzione scientifica dei dipartimenti il contributo dei ricercatori è determinante. Gentile Ministro, speriamo di assistere con Lei ad una rottura col passato e ad un’inversione di tendenza rispetto all’azione ministeriale avviata con la legge 240/10””. Il Senato Accademico, unanime, delibera di fare proprio il surriportato documento, da consegnare al Ministro Giannini in occasione della visita presso questo Ateneo prevista per il giorno 21.10.2014. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 228 S.A. 14/20.10.2014 VARIE ED EVENTUALI Il Rettore propone di prendere in esame tra le varie ed eventuali i seguenti argomenti che rivestono carattere di urgenza. Il Senato Accademico, all’unanimità, approva. 229 S.A. 14/20.10.2014/variamariscuola CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA A.A. 2014/2015 - AMMISSIONE IN SOVRANNUMERO PER LE ESIGENZE DELL’AMMINISTRAZIONE DIFESA – MARINA MILITARE MARISCUOLA – TARANTO Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Area per il Rapporti con il SSN e R: ““L’Ufficio riferisce che la Marina Militare – Scuola Sottufficiali Mariscuola di Taranto ha chiesto, con nota prot.n.682 del 22.01.2014, la collaborazione di questo Ateneo per la formazione e l’acquisizione del relativo titolo accademico di n.10 Allievi Marescialli da assegnare alla categoria/specialità Servizio Sanitario/Infermieri. Il competente Consiglio della Scuola di Medicina ha esaminato la succitata proposta, inizialmente nel corso della seduta del 18.12.2013 e, a seguito degli approfondimenti discussi durante la riunione del Tavolo Tecnico Università di Bari/Mariscuola Taranto tenutasi in data 02.05.2014 su specifiche problematiche evidenziate dai due Enti, nella successiva seduta del 04.06.2014. In tale occasione lo stesso Consiglio ha constatato: 1) l'avvenuta chiusura, in data 15.05.2014, delle procedure MIUR/ANVUR propedeutiche all'accreditamento per l' A.A. 2014/2015 dei Corsi e delle relative sedi, compreso il Corso di Laurea in lnfermieristica sede di Taranto, SS. Annunziata, con n.70 posti; 2) la mancanza di normative che prevedano la riserva di posti per personale del Ministero della Difesa nei Corsi di Laurea nelle Professioni Sanitarie, nonché l'espletamento dei test di ammissione da parte del Ministero della Difesa, in deroga alle previste procedure nazionali, in analogia con quanto avviene per i CC.dd.LL. in Medicina e Chirurgia e Medicina Veterinaria, ex D.M. del 05.02.2014 n.85, art. 8; D.l. Ministero della Difesa del 27.12.2013 n. 275/1D; 3) la conclusione delle procedure di selezione previste dall'Ordinamento della Difesa in epoca successiva alla data di espletamento delle prove di ammissione nazionale dei Corsi di Laurea nelle Professioni Sanitarie; 4) che la sede Marina Militare non è stata inserita nella procedura Accesso programmato del CINECA entro la data di scadenza (28.02.2014); 5) che l'Amministrazione di Mariscuola, negli incontri del 2 e 30 maggio 2014, in ragione di quanto sopra esposto, ha proposto, per l' A.A. 2014/2015, di attivare il contingente riservato di n. 10 posti prioritariamente in soprannumero ovvero, in mancanza di autorizzazione del competente Ministero, quale quota parte ricompresa nei 70 posti previsti all'interno del Corso di lnfermieristica della sede SS. Annunziata, Taranto; dall'A.A. 2015/2016 il contingente riservato per la marina Militare, con un numero da stabilirsi di anno in anno, possa essere quota parte di un secondo Corso di laurea in lnfermieristica da attivarsi presso Mariscuola con un numero massimo di immatricolati pari a 30. Il Corso, previa intesa con la ASL interessata e la Regione Puglia dovrà essere accreditato formalmente mediante procedure MIUR CINECA ANVUR SUA CdS ad accesso programmato; 6) in base all'art. 2 dell'Accordo tra il Ministero della Difesa e la Regione Puglia per la cooperazione in tema di sanità pubblica, sottoscritto in data 16.04.2014, l'iniziativa 230 S.A. 14/20.10.2014/variamariscuola didattica in questione dovrà essere ricompresa tra i temi oggetto della Convenzione stessa. Sulla base di quanto sopra illustrato, il Consiglio della Scuola di Medicina ha deliberato di aderire alla richiesta di Mariscuola, richiedendo parere al competente Ministero in ordine: 1) alla possibilità di configurare il C.d.L. in lnfermieristica, in ragione di specifiche esigenze del Ministero della Difesa, quale Corso di Laurea distinto dagli altri omologhi Corsi attivati presso sedi sanitarie accreditate regionali con specifico Protocollo d'Intesa, previa riapertura temporanea delle procedure MIUR CINECA da completarsi per il relativo accreditamento, ovvero di riservare posti, all'interno dei Corsi già accreditati e attivati presso il Servizio Sanitario Regionale, agli allievi Marescialli; 2) nell'ipotesi in cui fosse preferibile la riserva di posti a personale dell'Amministrazione Militare nell'ambito del numero globale degli immatricolati del Corso di lnfermieristica attivato presso la ASL Taranto, di richiedere al Ministero di autorizzare, per I'A.A. 2014/2015, l'incremento di 10 posti, portando il numero globale da 70 (definito dalle procedure MIUR CINECA ANVUR C.d.S. completate il 15.05.2014) ad 80 e, di conseguenza, le immatricolazioni di Ateneo da n. 480 a n.490; 3) alle modalità e data di svolgimento degli esami di ammissione per il contingente riservato. In particolare, il succitato Consiglio della Scuola di Medicina ha chiesto di valutare la opportunità di valutare l'emanazione, in analogia con quanto riportato all'art. 8 (Accademie Militari) del D.M. 05 febbraio 2014 n. 85, di apposito Decreto Ministeriale che consenta ai candidati Allievi Marescialli la riserva dei posti prevista negli Atenei di riferimento, secondo intese con il Ministero della Difesa (nello specifico Università di Bari e Marina Militare, Scuola Sottufficiali). La stessa Scuola ha peraltro precisato che, onde soddisfare le condizioni per l'accesso ai Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie previste dalla normativa che le disciplina, come da accordi con il Comando Scuole 6° Ufficio Formazione Sanitaria, ai candidati Allievi che avranno superato tutte le prove previste dal Decreto lnterdirigenziale del Ministero della Difesa del 06 febbraio 2014 n. 27 /l D, ed interessati ad essere assegnati alla categoria/specialità Servizio Sanitario/infermieri (SS/1) all'atto della scelta del Corso di formazione e specializzazione previsto dall'art. 32 del predetto Decreto, ai fini della selezione saranno somministrati quesiti a risposta multipla, predisposti dall'Università di Bari sulla base dei programmi e con le stesse modalità previste dal D.M. 05 febbraio 2014. I succitati quesiti sono quindi stati rivolti al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con nota rettorale prot.n.48014 del 7.7.2014. L’Ufficio riferisce che al contempo sulla questione, in attesa del riscontro alla succitata richiesta formulata dall’Amministrazione Universitaria al competente Ministero, è intercorsa specifica corrispondenza tra il Comandante delle Scuole della Marina Militare Ammiraglio di Squadra Gerald Talarico e lo stesso MIUR. In particolare: 1. in esito a specifica richiesta formulata dalle Università degli Studi di Tor Vergata e La Sapienza di Roma in ordine all’immatricolazione degli Allievi Marescialli ai corsi di Laurea delle professioni sanitarie A.A. 2014/2015, il Dipartimento per la formazione superiore e la ricerca del MIUR ha rappresentato quanto segue: 231 S.A. 14/20.10.2014/variamariscuola “Lo Stato Maggiore della Difesa ha comunicato a questo Ministero le esigenze organiche delle Forze Armate e dei Carabinieri per le immatricolazioni degli Allievi Marescialli ai corsi di laurea delle professioni sanitarie, per l’A.A. 2014/2015, così individuate Atenei Posti immatricolazioni per Allievi Marescialli Università degli Studi di Tor Vergata – n. 11 Scienze Infermieristiche Roma n. 2 Tecnici di Laboratorio Università degli Studi di Bari n. 4 Scienze Infermieristiche Università La Sapienza – Roma n. 6 Scienze Infermieristiche (sede distaccata di Viterbo) n. 2 Tecnici di Laboratorio Università degli Studi di Firenze n. 6 Tecnici in Radiologia Medica A tal fine si comunica che il decreto annuale di programmazione dei posti disponibili per le immatricolazioni ai corsi di laurea delle professioni sanitarie, D.M. 1 luglio 2014, n.528, non ricomprende le suddette posizioni, per le quali, ad esclusivo uso delle forze armate, si rimanda a quanto previsto nelle rispettive Convenzioni”; 2. in esito a specifica richiesta di assenso per la formalizzazione di una convenzione tra Università di Bari e Mariscuola Taranto, finalizzata all’ammissione di n. 10 allievi Marescialli Infermieri per l’A.A. 2014/2015, alla luce di pressanti esigenze di organico del personale infermieristico della Marina Militare, la Direzione Generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore presso il MIUR ha fornito riscontro con nota e-mail del 7.10.2014, precisando quanto segue: “Le istanze della Marina Militare sono state veicolate dal Generale Franco Marsiglia che richiedeva 4 posti per scienze infermieristiche a Bari (ndr: vedi anche nota MIUR prot.n.22186. del 14.8.2014) In seguito alla richiesta dell’Ammiraglio Talarico di ulteriori 10 posti attraverso l’Università di Bari, si comunica che non si può estendere la nota del Capo dipartimento, che accoglieva le richieste del Generale Marsiglia, senza sentire il Ministero della Salute e l’osservatorio delle professioni sanitarie, con cui era stata condivisa la decisione del sovrannumero per l’A.A. 2014-15, seppur nei limiti della richiesta ufficiale dello Stato Maggiore della Difesa. Per quanto riguarda l’apertura di un corso specifico in una sede decentrata, Taranto, la rilevazione dell’offerta formativa per l’A.A. 2015-16 non è ancora stata attivata. L’ateneo di Bari riceverà la comunicazione dell’avvio e se riterrà opportuno richiederà l’attivazione di un nuovo corso di Infermieristica presso la sede di Taranto. L’accreditamento dei corsi per l’A.A. 2014-15 si è già concluso con il DM 381 del 13 giugno 2014.””” Egli, quindi, nel chiedere, sin d’ora, al Consesso l’autorizzazione alla sottoscrizione di un’apposita convenzione, sia per la disciplina dei rapporti tra questa Università, Mariscuola e ASL di Taranto, sia per la definizione delle attività didattico-formative dei succitati n. 4 Allievi Marescialli ammessi in sovrannumero al Corso di Laurea in Infermieristica per l’A.A. 2014/2015, sui cui contenuti verrà altresì richiesto l’assenso del competente MIUR, oltre che la delega alla nomina di un apposito gruppo di lavoro, 232 S.A. 14/20.10.2014/variamariscuola composto da rappresentanti degli Enti interessati ed a cui parteciperà il Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il Servizio Sanitario Nazionale e Regionale, con il compito di definire – con la massima urgenza - i contenuti didattici, giuridici ed economici della stipulanda convenzione, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la propria delibera del 10.06.2014, in relazione all’accesso ai corsi di laurea a numero programmato – A.A. 2014/2015; VISTO il D.M. 02 luglio 2014, n. 528, concernente Definizione posti disponibili per le immatricolazioni ai corsi di laurea delle professioni sanitarie – A.A. 2014/2015; VISTA la richiesta formulata dalla Marina Militare – Scuola Sottufficiali Mariscuola di Taranto, con nota prot. n. 682 del 22.01.2014, ai fini della collaborazione di questo Ateneo per la formazione e l’acquisizione del relativo titolo accademico di n.10 Allievi Marescialli da assegnare alla categoria/specialità Servizio Sanitario/Infermieri; VISTE le proposte formulate dal Consiglio della Scuola di Medicina nel corso delle sedute del 18.12.2013 e del 04.06.2014; TENUTO CONTO dell'Accordo stipulato in data 16.04.2014 tra il Ministero della Difesa e la Regione Puglia per la cooperazione in tema di sanità pubblica, con particolare riferimento allo sviluppo di nuovi progetti clinico-sanitari, formativi e di ricerca scientifica; VISTA la richiesta di parere formulata al competente MIUR con rettorale prot. n. 48014 del 07.07.2014, per la quale si attende a tutt’oggi specifico riscontro alle questioni poste dal Consiglio della Scuola di Medicina nella succitata seduta del 04.06.2014; VISTA la nota prot. n. 22186 del 14.08.2014 in cui il MIUR, rispondendo a specifica richiesta formulata dalle Università Tor Vergata e La Sapienza di Roma in ordine all’immatricolazione degli Allievi Marescialli ai corsi di Laurea delle professioni sanitarie per l’A.A. 2014/2015, precisa che, alla luce delle esigenze organiche rappresentate dallo Stato Maggiore della Difesa, sono stati individuati presso l’Università degli Studi di Bari n. 4 posti di 233 S.A. 14/20.10.2014/variamariscuola Scienze Infermieristiche disponibili per l’immatricolazione di Allievi Marescialli; TENUTO CONTO della corrispondenza intercorsa sulla questione tra il Comandante delle Scuole della Marina Militare e lo stesso MIUR; PRESO ATTO di quanto precisato all’Amministrazione della Difesa dal MIUR con nota mail del 07.10.2014, in ordine alla possibilità di ampliare sino a n. 10 posti il contingente previsto ad esclusivo uso delle Forze Armate, previo parere del Ministero della Salute e dell’Osservatorio delle Professioni Sanitarie; TENUTO CONTO di quanto rappresentato nella relazione istruttoria del competente Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il Servizio Sanitario Nazionale e Regionale, DELIBERA − di autorizzare l’immatricolazione al Corso di Laurea in Infermieristica per l’A.A. 2014/2015 di n. 4 (quattro) Allievi Marescialli della Scuola Sottufficiali della Marina Militare - Mariscuola Taranto, in sovrannumero rispetto alla programmazione dei posti disponibili per i corsi di laurea delle professioni sanitarie determinata con D.M. 02 luglio 2014, n. 528, per specifiche esigenze rappresentate dallo Stato Maggiore della Difesa al MIUR e condivise dal Ministero della Salute e dell’Osservatorio delle Professioni Sanitarie. Il succitato contingente in sovrannumero per l’A.A. 2014/2015, riservato ad uso esclusivo delle forze armate, potrà essere elevato a n.10 (dieci) posti, secondo esigenze rappresentate dal Comando delle Scuole della Marina Militare al MIUR, all’esito delle eventuali conformi disposizioni che dovessero pervenire prima dell’avvio delle attività didattico formative del Corso di Laurea di Infermieristica, da parte delle succitate competenti autorità (secondo appunto quanto chiarito dallo stesso MIUR con nota mail del 07.10.2014); − di rinviare ad un’apposita convenzione sia la disciplina dei rapporti tra questa Università, Mariscuola e ASL di Taranto, sia la definizione delle attività didatticoformative dei succitati n. 4 Allievi Marescialli ammessi in sovrannumero al Corso di Laurea in Infermieristica per l’A.A. 2014/2015, sui cui contenuti verrà altresì richiesto l’assenso del competente MIUR, autorizzando, sin d’ora, il Rettore alla relativa sottoscrizione; − di delegare il Rettore alla nomina di un apposito gruppo di lavoro, composto da rappresentanti degli Enti interessati ed a cui parteciperà il Dipartimento Risorse 234 S.A. 14/20.10.2014/variamariscuola Umane, Organizzazione e Rapporti con il Servizio Sanitario Nazionale e Regionale, con il compito di definire – con la massima urgenza - i contenuti didattici, giuridici ed economici della stipulanda convenzione; − di invitare il Tavolo Tecnico Università di Bari/Mariscuola Taranto a voler procedere alla formulazione di una specifica proposta per l’eventuale attivazione per l’A.A. 2015/2016 di un nuovo Corso di Laurea di Infermieristica a Taranto, che preveda un contingente riservato per la Marina Militare, previa intesa con la ASL interessata e la Regione Puglia, in base anche a quanto concordato tra l’Ente Regione e il Ministero della Difesa con l’Accordo per la cooperazione in tema di sanità pubblica sottoscritto in data 16.04.2014. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 235 S.A. 14/20.10.2014/variaTFA TIROCINI FORMATIVI ATTIVI (TFA) – A.A. 2014/2015: ADEMPIMENTI Il Rettore invita il prof. Di Rienzo, proprio Delegato alla Didattica, a voler relazionare in ordine all’argomento in oggetto. Il prof. Di Rienzo, dopo aver ricordato la delibera di questo Consesso del 22.07.2014, in ordine all’istituzione, ai sensi del DM n. 249/2010, del II ciclo dei Tirocini Formativi Attivi (TFA), per l’A.A. 2014/2015, informa circa la nota MIUR prot. n. 11020 del 01.10.2014, concernente: Decreto Direttoriale n. 698 del 1° ottobre 2014. Istruzioni operative prove di selezione del TFA II ciclo, che dettaglia, ai sensi dell’art. 7 del DM 16 maggio 2014, n. 312, le procedure di iscrizione alle prove scritte e orali e le procedure di iscrizione ai corsi di TFA, evidenziando, in particolare, la previsione per la quale le procedure di selezione dovranno essere concluse entro e non oltre il 30.11.2014. Egli si sofferma, quindi, sull’incontro, tenutosi in data 23.09.2014, con i docenti e Direttori dei Dipartimenti referenti dei TFA II ciclo – A.A. 2014/2015 e sulla riunione tecnica del 16 ottobre u.s. con il Dirigente del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il S.S.N. e R. (DRUO), di concerto con i competenti uffici del Dipartimento Ricerca Didattica e Relazioni esterne (DARDRE) e del Dipartimento per gli studenti e la formazione post-laurea, da cui è scaturito che, considerati i tempi ristretti e l’esigenza di rispettare formalità e procedure collegate ai relativi adempimenti concorsuali, imposti dal MIUR ai fini del successivo scorrimento delle graduatorie fra le diverse sedi universitarie ed allo scopo, inoltre, di evitare, per quanto possibile, eventuali problemi di impossibilità di partecipazione contemporanea a più prove concorsuali ai candidati ove si verificasse lo svolgimento concomitante delle stesse, si rende opportuno che siano predeterminate, a livello di amministrazione centrale, le date di espletamento delle prove scritte ed orali (intendendo, in caso di classi numerose, la data dell’orale quale data di inizio) dei concorsi di ammissione ai succitati corsi, secondo la calendarizzazione a cura della competente Area Reclutamento del DRUO. Egli informa, altresì, circa la proposta emersa nel corso del predetto incontro del 23.09.2014 con i docenti e Direttori dei Dipartimenti referenti dei TFA II ciclo – A.A. 2014/2015 di costituire quali Consigli provvisori dei nuovi TFA 2014-2015 i Consigli degli ultimi percorsi formativi abilitanti PAS 2013-2014 in quanto di più recente costituzione, limitatamente alla componente docente strutturata del nostro Ateneo. Nel caso in cui, per talune classi, non siano stati attivati i PAS, si potrà, qualora a suo tempo istituiti, ricorrere 236 S.A. 14/20.10.2014/variaTFA ai Consigli TFA 2011-2012 o, come ultima possibilità, procedere, a cura dei rispettivi Consigli di Dipartimento e/o Direttori, tenendo conto dei docenti di riferimento TFA indicati in procedura Cineca-MIUR, alla individuazione dei docenti che provvisoriamente vengano chiamati a formare il Consiglio, in ogni caso dovendosi limitare tale individuazione a docenti strutturati del nostro Ateneo. Egli, infine, in risposta ad una richiesta emersa nel corso del medesimo incontro, intesa a prevedere delle sottocommissioni in presenza di almeno 80/100 aspiranti, richiama la disciplina della normativa generale sui concorsi (D.P.R. n. 487/1994 come modificato dal D.P.R. n. 693/1996, in particolare l’art. 9, comma 3), in ordine alla previsione di sottocommissioni solo nei casi in cui vi sia una numerosità superiore a mille candidati. Al termine dell’illustrazione del prof. Di Rienzo, il Rettore invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la propria delibera del 22.07.2014, in ordine all’istituzione, ai sensi del DM n. 249/2010, del II ciclo dei Tirocini Formativi Attivi (TFA), per l’A.A. 2014/2015; VISTO la nota MIUR prot. n. 11020 del 01.10.2014, concernente: Decreto Direttoriale n. 698 del 1° ottobre 2014. Istruzioni operative prove di selezione del TFA II ciclo, in particolare circa la conclusione delle procedure di selezione entro e non oltre il 30.11.2014; UDITA l’illustrazione del Delegato del Rettore alla Didattica, prof. M. Di Rienzo in ordine all’incontro, tenutosi in data 23.09.2014, con i docenti e Direttori dei Dipartimenti referenti dei TFA II ciclo – A.A. 2014/2015 ed alla riunione tecnica del 16 ottobre u.s. con il Dirigente del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il S.S.N. e R. (DRUO), di concerto con i competenti uffici del Dipartimento Ricerca Didattica e Relazioni esterne (DARDRE) e del Dipartimento per gli studenti e la formazione post-laurea; TENUTO CONTO dei tempi ristretti e dell’esigenza di rispettare formalità e procedure collegate ai relativi adempimenti concorsuali, imposti dal MIUR ai fini del successivo scorrimento delle graduatorie fra le diverse sedi universitarie ed allo scopo, inoltre, di evitare, per quanto possibile, eventuali problemi di impossibilità di partecipazione contemporanea a più prove concorsuali ai candidati ove si verificasse lo svolgimento concomitante delle stesse; RAVVISATA pertanto, l’opportunità che siano predeterminate, a livello di amministrazione centrale, le date di espletamento delle prove scritte ed orali (intendendo, in caso di classi numerose, la data 237 S.A. 14/20.10.2014/variaTFA dell’orale quale data di inizio) dei concorsi di ammissione ai TFA II ciclo a.a. 2014-2015, secondo la calendarizzazione a cura della competente Area Reclutamento del DRUO; CONDIVISA TENUTO CONTO la proposta emersa nel corso del predetto incontro del 23.09.2014 di costituire quali Consigli provvisori dei nuovi TFA 2014-2015 i Consigli degli ultimi percorsi formativi abilitanti PAS 2013-2014 in quanto di più recente costituzione, limitatamente alla componente docente strutturata del nostro Ateneo. Nel caso in cui, per talune classi, non siano stati attivati i PAS, si potrà, qualora a suo tempo istituiti, ricorrere ai Consigli TFA 2011-2012 o, come ultima possibilità, procedere, a cura dei rispettivi Consigli di Dipartimento e/o Direttori, tenendo conto dei docenti di riferimento TFA indicati in procedura Cineca-MIUR, alla individuazione dei docenti che provvisoriamente vengano chiamati a formare il Consiglio; in ogni caso dovendosi limitare tale individuazione a docenti strutturati del nostro Ateneo; di quanto previsto dalla normativa generale sui concorsi (D.P.R. n. 487/1994 come modificato dal D.P.R. n. 693/1996, in particolare l’art. 9, comma 3), in ordine alla previsione di sottocommissioni solo nei casi in cui vi sia una numerosità superiore a mille candidati, DELIBERA • che siano predeterminate, a livello di amministrazione centrale, le date di espletamento delle prove scritte ed orali (intendendo, in caso di classi numerose, la data dell’orale quale data di inizio) dei concorsi di ammissione ai TFA - II ciclo - A.A. 2014-2015, secondo la calendarizzazione a cura della competente Area Reclutamento del DRUO; • di accogliere, facendola propria, la proposta di costituire quali Consigli provvisori dei nuovi TFA 2014-2015 i Consigli degli ultimi percorsi formativi abilitanti PAS 2013-2014 in quanto di più recente costituzione, limitatamente alla componente docente strutturata del nostro Ateneo. Nel caso in cui, per talune classi, non siano stati attivati i PAS, si potrà, qualora a suo tempo istituiti, ricorrere ai Consigli TFA 2011-2012 o, come ultima possibilità, procedere, a cura dei rispettivi Consigli di Dipartimento e/o Direttori, tenendo conto dei docenti di riferimento TFA indicati in procedura CinecaMIUR, alla individuazione dei docenti che provvisoriamente vengano chiamati a formare il Consiglio; in ogni caso dovendosi limitare tale individuazione a docenti strutturati del nostro Ateneo. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 238 S.A. 14/20.10.2014/saluto SALUTO STUDENTI E RAPPRESENTANTE DOTTORANDI DI RICERCA In chiusura di seduta, il Rettore rivolge ai rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico, sigg. Vito Ardito, Pietro Paolo Delmedico, Emanuele Nuzzaci, Luigi Secondo, Pietro Cavallera ed alla rappresentante dei dottorandi di ricerca, dott.ssa Nicoletta Strippoli, un caloroso saluto ed un sentito ringraziamento per l’impegno profuso, la serenità di giudizio e la capacità di misurarsi su questioni complesse, con l’augurio che il senso di appartenenza all’Istituzione, sempre dimostrato nel corso del mandato, non trovi mai esaurimento. Il sig. Delmedico, nel ringraziare, a nome di tutti, il Rettore ed il Senato Accademico, dà lettura del seguente documento: ““Ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso, ma riuscire a lavorare insieme è un successo” è su questo pensiero di Hanry Ford che ho basato il lavoro che in questi due anni, nonostante alti e bassi, ho portato avanti insieme a chi è stato seduto al mio fianco. Un lavoro dedicato a tutti i miei colleghi studenti, quelli che credono in questa Università e quelli che sono un po’ scettici. Ai miei amici, che per me si sono spesi, per consentirmi di sedere qui, dandomi modo di rappresentarli all'interno dell'Organo più importante della nostra Università, a cui mi sento profondamente legato e che sono onorato di rappresentare. Questa Università la vivo da sei anni, con una passione che anno dopo anno è cresciuta. Battaglia dopo battaglia, dal primo anno, quando iniziai il mio percorso di studi parallelamente all'attività di rappresentanza studentesca, spinto dall'idea che fare rappresentanza significhi mettersi al servizio per aiutare, per difendere o anche semplicemente per sostenere chi, diversamente da me, sceglie di non essere parte attiva di questa Università. Quel qualcuno sono i miei colleghi studenti, la linfa, l'unico motivo per cui un'Università esiste. Particolare di cui troppo spesso ci si dimentica. Gli studenti a cui, con un piano di rientro basato sulle loro tasche, si chiede l'aumento delle tasse (che dovrebbe garantire un aumento dei servizi agli studenti) mentre si sceglie di assumere unità di personale. Gli studenti che da ben tre anni si vedono tagliare i fondi per le attività autogestite e con questi anche la possibilità di mettersi in gioco e dare un apporto personale alla comunità studentesca. Gli studenti che pongono una domanda e ricevono una risposta disinteressata, quasi scocciata, dal proprio interlocutore che, al contrario, dovrebbe essere disponibile a fugare anche il dubbio più capillare. Gli studenti che pagano a caro prezzo l'assenza di controllo su docenti che diventano un muro invalicabile nonché un tappo alla propria carriera per motivi che ancora ci riesce difficile comprendere. Per questi studenti, noi rappresentanti scegliamo di impegnarci attivamente. Per questo io, ho scelto di essere un rappresentante. 239 S.A. 14/20.10.2014/saluto Un percorso iniziato quasi 12 anni fa, si conclude oggi. Un percorso lungo il quale ho conosciuto persone sempre pronte ad aiutarmi a chiarire le mie idee e a colmare le mie lacune. Tra queste, sento di ringraziare in particolare i proff. Paolo Stefanì, Geppino Crescenzo, Ernesto Toma e Francesco Fracassi per essere stati sin dal primo giorno disponibili al confronto. Non mi resta che concludere il percorso che mi porterà alla laurea nel migliore dei modi, per poter mettere a disposizione le competenze e le conoscenze che in UniBa ho acquisito! Grazie e buona continuazione dei lavori! Pietro Paolo Delmedico”” Il Senato Accademico si unisce al saluto ai senatori uscenti con un plauso. 240 S.A. 14/20.10.2014/fine Il Rettore, esaurita la trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno, dichiara sciolta la seduta alle ore 20,40. IL SEGRETARIO (avv. Gaetano PRUDENTE) IL PRESIDENTE (prof. Antonio Felice URICCHIO) 241
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